Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
domenica 22 novembre 2009
Chi è Mario Delli Priscoli
Dove era arrivato Luigi de Magistris nell'agosto 2008, dove è arrivata la Procura di Catanzaro a novembre 2009
Il primo personaggio ad invocare provvedimenti disciplinari a carico di Luigi de Magistris fu l'allora Procuratore Generale presso la Suprema Corte di Cassazione, Mario Delli Priscoli. Ed ecco qualche interessante notizia, ammesso che ce ne fosse bisogno. Mario Delli Priscoli – ricostruiscono i giudici di Salerno sulla base delle dichiarazioni rese da De Magistris - è padre di Francesco Delli Priscoli, professore universitario già consulente del Consiglio dei Ministri (governo D’Alema); già interessato alle licenze Umts – il sistema che unisce telefonini a servizi internet – per le quali si era scatenata una vera e propria “guerra di lobby” oggetto di investigazione dell’inchiesta Why Not e in parte anche di Toghe Lucane; già professore di informatica, settore sempre al centro del procedimento Why Not e, secondo quanto riportato su internet, presente all’interno di stage insieme alla suddetta CM sistemi, riconducibile alla Bruno Bossio e Antonino Saladino. Tutti e tre, Adamo compreso, indagati da De Magistris. Interrogato dai giudici di Salerno è lo stesso De Magistris a ricordare di aver letto, sempre navigando su internet, “di accertamenti che furono fatti, con riguardo all’omicidio di Simonetta Cesaroni in Roma alla via Poma, anche nei riguardi di Francesco Delli Priscoli. Ho potuto leggere – spiega – che uno dei magistrati che si occupò della vicenda pare (non so quanto letto corrisponda al vero) sia stato il dott. Settembrino Nebbioso (attuale capo di Gabinetto del ministro della Giustizia Alfano e in rapporti stretti con Saladino), che ha poi ricoperto per tanti anni un ruolo apicale all’interno del Ministero della Giustizia e che risulta avere contatti d’interesse con magistrati con riferimento all’inchiesta Toghe Lucane e che se non vado errato, risulta anche tra i nominativi delle persone rinvenute nelle perquisizioni all’indagato Antonio Saladino”. Da accertamenti risulterebbe ancora che l’Università La Sapienza di Roma, presso la quale il prof. Delli Priscoli insegna, ha ottenuto “grazie al suo contributo”, “ingenti finanziamenti pubblici, anche da parte dell’Unione Europea per oltre 8 miliardi di lire”. “Taluni di tali progetti – spiegava ancora De Magistris – mi consta siano stati svolti anche in collaborazione con la società Alenia del gruppo Finmeccanica (nel cui Consiglio di Amministrazione vi era anche Franco Bonferroni, indagato per gravi reati nelle inchieste Poseidone e Why Not)”. Ancora, Delli Priscoli avrebbe insegnato nell’ambito di corsi organizzati dallo stato maggiore della difesa in convenzione con il Cnr (istituto nel quale era impiegato il fratello di Romano Prodi, già indagato in Why Not) e lavorato su progetti in collaborazione con la Deutsche Telecom, società per la quale presta servizio Maurizio Poerio, anche lui personaggio di primo piano nelle inchieste Poseidone e Why Not. Non solo. Il Delli Priscoli avrebbe anche lavorato “presso la società Telespazio, del gruppo Finmeccanica (“una delle principali fonti di finanziamento della società Global Media, il polmone finanziario (anche di illecita natura) dell’Udc”, che partecipa “al progetto Galileo al quale era interessato anche Maurizio Poerio”. Tornando alla telefonia, Francesco Delli Priscoli, era fra i consulenti del Governo (Primo Ministro Giuliano Amato) per la valutazione dei partecipanti alla gara per l'assegnazione delle licenze UMTS. Gara da cui venne “prematuramente” escluso il Consorzio Anthill e che vide l'altrettanto inopportuna ritirata della BLU s.p.a. in cui un ruolo di spicco (all'epoca) era rivestito da Giancarlo Elia Valori. Il ritiro della BLU comportò l'immediata fine dell'asta al rialzo ed un conseguente “mancato introito” per lo Stato Italiano stimato fra i 15 ed i 20 mila miliardi di lire. Proprio dalla dichiarazione di fallimento del Consorzio Anthill per un “imprecisato residuo debito” (così recita la sentenza del Tribunale di Matera – Presidente del Collegio la D.ssa Iside Granese) nasce la denuncia/querela da cui scaturirà l'inchiesta “Toghe Lucane”. Si scoprirà che la D.ssa Granese non poteva “occuparsi” del Consorzio Anthill, la D.ssa Rosa Bia (relatrice) era stata “messa in mora” dal CSM e non poteva occuparsi di Cause Civili a Matera, il Dr. Attilio Caruso (Presidente del Consorzio Anthill e Presidente della Banca Popolare del Materano) aveva avviato trattative per vendere il Consorzio Anthill alla Telecom Italia mentre era in corso la Gara Umts (operazione illegittima ed illecita costituente turbativa d'asta). Risulta sempre più evidente che su “Toghe Lucane” si gioca la partita più importante della storia repubblicana. I diciannove procedimenti penali a carico di alcuni magistrati materani, incardinati presso la Procura di Catanzaro chiariranno molti interrogativi e, forse, qualche antico delitto.
http://toghelucane.blogspot.com/2009/11/dove-era-arrivato-luigi-de-magistris.html
Il primo personaggio ad invocare provvedimenti disciplinari a carico di Luigi de Magistris fu l'allora Procuratore Generale presso la Suprema Corte di Cassazione, Mario Delli Priscoli. Ed ecco qualche interessante notizia, ammesso che ce ne fosse bisogno. Mario Delli Priscoli – ricostruiscono i giudici di Salerno sulla base delle dichiarazioni rese da De Magistris - è padre di Francesco Delli Priscoli, professore universitario già consulente del Consiglio dei Ministri (governo D’Alema); già interessato alle licenze Umts – il sistema che unisce telefonini a servizi internet – per le quali si era scatenata una vera e propria “guerra di lobby” oggetto di investigazione dell’inchiesta Why Not e in parte anche di Toghe Lucane; già professore di informatica, settore sempre al centro del procedimento Why Not e, secondo quanto riportato su internet, presente all’interno di stage insieme alla suddetta CM sistemi, riconducibile alla Bruno Bossio e Antonino Saladino. Tutti e tre, Adamo compreso, indagati da De Magistris. Interrogato dai giudici di Salerno è lo stesso De Magistris a ricordare di aver letto, sempre navigando su internet, “di accertamenti che furono fatti, con riguardo all’omicidio di Simonetta Cesaroni in Roma alla via Poma, anche nei riguardi di Francesco Delli Priscoli. Ho potuto leggere – spiega – che uno dei magistrati che si occupò della vicenda pare (non so quanto letto corrisponda al vero) sia stato il dott. Settembrino Nebbioso (attuale capo di Gabinetto del ministro della Giustizia Alfano e in rapporti stretti con Saladino), che ha poi ricoperto per tanti anni un ruolo apicale all’interno del Ministero della Giustizia e che risulta avere contatti d’interesse con magistrati con riferimento all’inchiesta Toghe Lucane e che se non vado errato, risulta anche tra i nominativi delle persone rinvenute nelle perquisizioni all’indagato Antonio Saladino”. Da accertamenti risulterebbe ancora che l’Università La Sapienza di Roma, presso la quale il prof. Delli Priscoli insegna, ha ottenuto “grazie al suo contributo”, “ingenti finanziamenti pubblici, anche da parte dell’Unione Europea per oltre 8 miliardi di lire”. “Taluni di tali progetti – spiegava ancora De Magistris – mi consta siano stati svolti anche in collaborazione con la società Alenia del gruppo Finmeccanica (nel cui Consiglio di Amministrazione vi era anche Franco Bonferroni, indagato per gravi reati nelle inchieste Poseidone e Why Not)”. Ancora, Delli Priscoli avrebbe insegnato nell’ambito di corsi organizzati dallo stato maggiore della difesa in convenzione con il Cnr (istituto nel quale era impiegato il fratello di Romano Prodi, già indagato in Why Not) e lavorato su progetti in collaborazione con la Deutsche Telecom, società per la quale presta servizio Maurizio Poerio, anche lui personaggio di primo piano nelle inchieste Poseidone e Why Not. Non solo. Il Delli Priscoli avrebbe anche lavorato “presso la società Telespazio, del gruppo Finmeccanica (“una delle principali fonti di finanziamento della società Global Media, il polmone finanziario (anche di illecita natura) dell’Udc”, che partecipa “al progetto Galileo al quale era interessato anche Maurizio Poerio”. Tornando alla telefonia, Francesco Delli Priscoli, era fra i consulenti del Governo (Primo Ministro Giuliano Amato) per la valutazione dei partecipanti alla gara per l'assegnazione delle licenze UMTS. Gara da cui venne “prematuramente” escluso il Consorzio Anthill e che vide l'altrettanto inopportuna ritirata della BLU s.p.a. in cui un ruolo di spicco (all'epoca) era rivestito da Giancarlo Elia Valori. Il ritiro della BLU comportò l'immediata fine dell'asta al rialzo ed un conseguente “mancato introito” per lo Stato Italiano stimato fra i 15 ed i 20 mila miliardi di lire. Proprio dalla dichiarazione di fallimento del Consorzio Anthill per un “imprecisato residuo debito” (così recita la sentenza del Tribunale di Matera – Presidente del Collegio la D.ssa Iside Granese) nasce la denuncia/querela da cui scaturirà l'inchiesta “Toghe Lucane”. Si scoprirà che la D.ssa Granese non poteva “occuparsi” del Consorzio Anthill, la D.ssa Rosa Bia (relatrice) era stata “messa in mora” dal CSM e non poteva occuparsi di Cause Civili a Matera, il Dr. Attilio Caruso (Presidente del Consorzio Anthill e Presidente della Banca Popolare del Materano) aveva avviato trattative per vendere il Consorzio Anthill alla Telecom Italia mentre era in corso la Gara Umts (operazione illegittima ed illecita costituente turbativa d'asta). Risulta sempre più evidente che su “Toghe Lucane” si gioca la partita più importante della storia repubblicana. I diciannove procedimenti penali a carico di alcuni magistrati materani, incardinati presso la Procura di Catanzaro chiariranno molti interrogativi e, forse, qualche antico delitto.
http://toghelucane.blogspot.com/2009/11/dove-era-arrivato-luigi-de-magistris.html
Bastardi senza gloria.
Bastardi senza gloria, ma con tanta buona musica
David Bowie ed Ennio Morricone, ma anche chicche e inediti nella esplosiva colonna sonora di Inglourious Basterds di Quentin Tarantino.
“In Bastardi senza gloria ci sono rarità nel classico stile Tarantino, che nemmeno gli archivi della casa discografica conservano più. Poiché la trama è incentrata su un cinema, la colonna sonora racchiude brani insensati da commedie tedesche dell’era nazista, oltre a fantastici tagli musicali , scelti in maniera meticolosa, tratti da film di cui molto probabilmente non avete mai sentito parlare, ma che vorrete subito andare a cercare su Internet."
A parlare così è Mary Ramos, da parecchio tempo music director di Quentin Tarantino. E come nella saga Kill Bill, anche questa volta il soundtrack gioca un ruolo da protagonista nell’evolversi della vicenda. La musica si trasforma quindi una sorta di “bastardo” aggiunto alla compagnia di soldati ebrei a caccia di nazisti.
E in omaggio al gusto pulp e postmoderno caro a Quentin, il film trabocca di pezzi gia usati in altre pellicole che qui assumono però una risonanza e un significato completamente diverso.
Da "Cat People" di David Bowie che sottolineava la natura felina di Nastasia Kinsky in Il bacio della pantera a Rabbia e Tarantella di Ennio Morricone che sanciva il tradimento di Mastroianni nei confronti della causa. rivoluzionaria in Allonsanfan dei fratelli Taviani, la colonna sonora del film gioca a sorprendere lo spettatore con scelte ardite e non convenzionali
E se non mancano le canzoni d’epoca come "Davon Geht Die Welt Nicht Unter” cantata da Zarah Leander nel film propagandistico Un grande amore di Rolf Hansen e i consueti omaggi a Morricone (presente con brani tratti dai film Revolver, La resa dei conti e dal già citato Allonsanfan) ad aprire Bastardi senza gloria è l'armonica di La battaglia di Alamo con John Wayne.
Ecco la track list ufficiale con un assaggio dei brani
1 The Green Leaves of Summer – Nick Perito
2 The Verdict (Dopo la Condanna) – Ennio Morricone
3 White Lightning (Main Title) – Charles Bernstein
4 Slaughter – Billy Preston
5 The Surrender (La Resa) – Ennio Morricone
6 One Silver Dollar (Un Dollaro Bucato) – The Film Studio Orchestra
7 Davon Geht Die Welt Nicht Unter – Zarah Leander
8 The Man With The Big Sombrero – Samantha Shelton and Michael Andrew
9 Ich Wollt Ich Waer Ein Huhn – Lilian Harvey and Willy Fritsch
10 Main Theme From Dark Of The Sun – Jacques Loussier
11 Cat People (Putting Out The Fire) – David Bowie
12 Tiger Tank – Lalo Schifrin
13 Un Amico – Ennio Morricone
14 Rabbia e Tarantella – Ennio Morricone.
http://mag.sky.it/mag/musica/2009/10/02/bastardi_senza_gloria_colonna_sonora_soundtrack.html
venerdì 20 novembre 2009
Influenza A: industrie «immunizzate» contro eventuali danni da vaccino
Ci sono già segnalazioni di sospette reazioni avverse, alcune gravi: ma sarà lo Stato a garantire eventuali indennizzi. Come in altri Paesi
(Ansa)MILANO - Finora sono 374 le persone che, in Italia hanno lamentato sospette reazioni alla vaccinazione anti-influenza A, su un totale di 334 mila dosi somministrate. Per lo più si tratta di reazioni non gravi (nell’84 per cento dei casi), ma, secondo l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che raccoglie le segnalazioni sul suo sito, nel 10 per cento dei casi la gravità non è stata definita, mentre le rimanenti (che per sottrazione risultano essere il 6 per cento) sono state considerate gravi. Ribadiamo: sono soltanto sospetti e la relazione diretta di causa-effetto fra vaccino (il Focetria, l’unico disponibile in Italia) e disturbi segnalati è tutta da dimostrare. Ma non è escluso che esista. E aggiungiamo: se queste reazioni dovessero essere messe in relazione al vaccino e comportare danni permanenti, chi dovrà risponderne non sarà l’industria produttrice del vaccino.
LE RESPONSABILITÀ - Perché il contratto fra il Ministero della Salute e la multinazionale Novartis, produttrice del vaccino Focetria, prevede l’esonero per quest’ultima da ogni responsabilità per eventuali danni da vaccinazione anche imprevedibili e inattesi. Eccetto ovviamente quelli che potrebbero derivare da omessi controlli sulla sua preparazione. Lo Stato si assume completamente il rischio da vaccini, giustificato dall’emergenza pandemia e l’Italia è allineata con una cinquantina di altri Paesi il cui governi hanno firmato lo stesso tipo di accordo. Anche gli Stati Uniti hanno seguito questa strada con i loro fornitori di vaccini anti-pandemia: dal 15 giugno scorso le industrie farmaceutiche americane godono di un’immunità giuridica contro eventuali cause per danni da parte dei vaccinati contro l’influenza da H1N1. In quella data infatti, il Governo americano ha introdotto un emendamento alla legge sulle urgenze pubbliche (il PREP Act) che , in definitiva, protegge le aziende dalla minaccia di cause legali e da richiesta di indennizzi.
PREP ACT AMERICANO - Lo stesso PREP Act autorizza il Ministero della Sanità a istituire un fondo per indennizzare eventuali vittime degli effetti indesiderati da vaccini. Gli Stati Uniti hanno già dovuto affrontare, in passato, decine di cause in seguito alla vaccinazione di massa, voluta nel 1976 dal Presidente Gerald Ford, per fronteggiare un’epidemia di virus H1N1. All’epoca la minaccia di una nuova influenza spagnola aveva fatto paura e l’amministrazione aveva dato il via libera alla campagna di vaccinazione che non solo era risultata poi inutile (perché l’epidemia non c’è stata) , ma aveva provocato 532 casi di sindrome di Guillain Barrè, una forma di paralisi, reversibile nella maggior parte dei casi se curata adeguatamente e 25 morti da vaccino su 48 milioni di persone cui era stato somministrato. «In Italia – precisa Gaetano Maria Fara igienista all’Università di Roma La Sapienza – esiste una legge sui danni da vaccini. Oggi non esistono più vaccinazioni obbligatorie per legge, ma quando lo Stato fornisce attivamente e gratuitamente la vaccinazione e in qualche modo la incoraggia, garantisce poi, attraverso questa legge, il risarcimento dei danni civili. Non di quelli penali ovviamente, attribuibili, per esempio, a omessi controlli, e che rimangono di competenza dell’azienda produttrice».
CONSENSO INFORMATO - A chi vuole sottoporsi alla vaccinazione viene comunque richiesto un consenso informato: in altre parole il cittadino prende atto anche degli eventuali danni che gli possono derivare dalla vaccinazione e firma, accettando la procedura. «Questo consenso vale soprattutto per i danni minori – aggiunge Fara – ma esiste sempre l’imponderabile. E se è vero che le cure di eventuali danni sono assicurate dal sistema sanitario gratuitamente, rimangono pur sempre eventuali danni biologici o morali che possono costituire motivo di iniziativa legale».
http://www.corriere.it/salute/09_novembre_20/vaccino-danni-paga-stato_2a0b5006-d5eb-11de-a0b4-00144f02aabc.shtml
(Ansa)MILANO - Finora sono 374 le persone che, in Italia hanno lamentato sospette reazioni alla vaccinazione anti-influenza A, su un totale di 334 mila dosi somministrate. Per lo più si tratta di reazioni non gravi (nell’84 per cento dei casi), ma, secondo l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che raccoglie le segnalazioni sul suo sito, nel 10 per cento dei casi la gravità non è stata definita, mentre le rimanenti (che per sottrazione risultano essere il 6 per cento) sono state considerate gravi. Ribadiamo: sono soltanto sospetti e la relazione diretta di causa-effetto fra vaccino (il Focetria, l’unico disponibile in Italia) e disturbi segnalati è tutta da dimostrare. Ma non è escluso che esista. E aggiungiamo: se queste reazioni dovessero essere messe in relazione al vaccino e comportare danni permanenti, chi dovrà risponderne non sarà l’industria produttrice del vaccino.
LE RESPONSABILITÀ - Perché il contratto fra il Ministero della Salute e la multinazionale Novartis, produttrice del vaccino Focetria, prevede l’esonero per quest’ultima da ogni responsabilità per eventuali danni da vaccinazione anche imprevedibili e inattesi. Eccetto ovviamente quelli che potrebbero derivare da omessi controlli sulla sua preparazione. Lo Stato si assume completamente il rischio da vaccini, giustificato dall’emergenza pandemia e l’Italia è allineata con una cinquantina di altri Paesi il cui governi hanno firmato lo stesso tipo di accordo. Anche gli Stati Uniti hanno seguito questa strada con i loro fornitori di vaccini anti-pandemia: dal 15 giugno scorso le industrie farmaceutiche americane godono di un’immunità giuridica contro eventuali cause per danni da parte dei vaccinati contro l’influenza da H1N1. In quella data infatti, il Governo americano ha introdotto un emendamento alla legge sulle urgenze pubbliche (il PREP Act) che , in definitiva, protegge le aziende dalla minaccia di cause legali e da richiesta di indennizzi.
PREP ACT AMERICANO - Lo stesso PREP Act autorizza il Ministero della Sanità a istituire un fondo per indennizzare eventuali vittime degli effetti indesiderati da vaccini. Gli Stati Uniti hanno già dovuto affrontare, in passato, decine di cause in seguito alla vaccinazione di massa, voluta nel 1976 dal Presidente Gerald Ford, per fronteggiare un’epidemia di virus H1N1. All’epoca la minaccia di una nuova influenza spagnola aveva fatto paura e l’amministrazione aveva dato il via libera alla campagna di vaccinazione che non solo era risultata poi inutile (perché l’epidemia non c’è stata) , ma aveva provocato 532 casi di sindrome di Guillain Barrè, una forma di paralisi, reversibile nella maggior parte dei casi se curata adeguatamente e 25 morti da vaccino su 48 milioni di persone cui era stato somministrato. «In Italia – precisa Gaetano Maria Fara igienista all’Università di Roma La Sapienza – esiste una legge sui danni da vaccini. Oggi non esistono più vaccinazioni obbligatorie per legge, ma quando lo Stato fornisce attivamente e gratuitamente la vaccinazione e in qualche modo la incoraggia, garantisce poi, attraverso questa legge, il risarcimento dei danni civili. Non di quelli penali ovviamente, attribuibili, per esempio, a omessi controlli, e che rimangono di competenza dell’azienda produttrice».
CONSENSO INFORMATO - A chi vuole sottoporsi alla vaccinazione viene comunque richiesto un consenso informato: in altre parole il cittadino prende atto anche degli eventuali danni che gli possono derivare dalla vaccinazione e firma, accettando la procedura. «Questo consenso vale soprattutto per i danni minori – aggiunge Fara – ma esiste sempre l’imponderabile. E se è vero che le cure di eventuali danni sono assicurate dal sistema sanitario gratuitamente, rimangono pur sempre eventuali danni biologici o morali che possono costituire motivo di iniziativa legale».
http://www.corriere.it/salute/09_novembre_20/vaccino-danni-paga-stato_2a0b5006-d5eb-11de-a0b4-00144f02aabc.shtml
Giornata internazionale sui diritti dell'infanzia.
Coerentemente con il modello SOS a livello internazionale, anche SOS Villaggi dei Bambini ha una politica di intervento centrata sul bambino. Questa politica è frutto di confronto interno con tutte le realtà SOS di accoglienza in Italia e a livello mondiale con tutte le organizzazioni SOS ed è coerente con i principi sanciti dalla Convenzione ONU dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
E’ periodicamente effettuato un monitoraggio del modello che coinvolge tutti gli stakeholders compresi i bambini e i giovani seguiti nei “Villaggi SOS”.
Questo modello è basato sul diritto di ogni minore a crescere nella propria famiglia e, quando ciò non è possibile, sul principio che per ogni bambino una famiglia accudente è il posto migliore in cui crescere:
“La famiglia, unità fondamentale della società e ambiente naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri e in particolare dei fanciulli, deve ricevere la protezione e l’assistenza di cui necessita per poter svolgere integralmente il suo ruolo nella collettività”. *
L’obiettivo principale degli interventi SOS è quindi quello di prevenire la separazione dei bambini dal nucleo d’origine. Solo quando questo è inevitabile si accoglie il bambino offrendogli un’accoglienza di tipo familiare.
Due i programmi di intervento:
•programmi di rafforzamento familiare
•programmi di accoglienza di tipo familiare suddivisi in programmi a breve termine e programmi a medio - lungo termine.
Se vuoi conoscere dove sono attivati in Italia questi progetti clicca qui
---------------
* Preambolo convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
http://www.sositalia.it/sos-in-italia/Pages/default.aspx?gclid=CNuEt-GumJ4CFVITzAodok-hlw
E’ periodicamente effettuato un monitoraggio del modello che coinvolge tutti gli stakeholders compresi i bambini e i giovani seguiti nei “Villaggi SOS”.
Questo modello è basato sul diritto di ogni minore a crescere nella propria famiglia e, quando ciò non è possibile, sul principio che per ogni bambino una famiglia accudente è il posto migliore in cui crescere:
“La famiglia, unità fondamentale della società e ambiente naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri e in particolare dei fanciulli, deve ricevere la protezione e l’assistenza di cui necessita per poter svolgere integralmente il suo ruolo nella collettività”. *
L’obiettivo principale degli interventi SOS è quindi quello di prevenire la separazione dei bambini dal nucleo d’origine. Solo quando questo è inevitabile si accoglie il bambino offrendogli un’accoglienza di tipo familiare.
Due i programmi di intervento:
•programmi di rafforzamento familiare
•programmi di accoglienza di tipo familiare suddivisi in programmi a breve termine e programmi a medio - lungo termine.
Se vuoi conoscere dove sono attivati in Italia questi progetti clicca qui
---------------
* Preambolo convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
http://www.sositalia.it/sos-in-italia/Pages/default.aspx?gclid=CNuEt-GumJ4CFVITzAodok-hlw
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