Dallo storico Nephenta, dietro Piazza del Duomo, al The Beach di via Corelli. Dal modaiolo Just Cavalli alla Filetteria di via Lecco. E poi il Mas Que Nada, il Karma, il Pelle d'oca. Fino al solito Giannino, gran ritrovo dei berlusconiani. Dall'inchiesta emergono i luoghi e gli indirizzi di quella subcultura che si è fatta potere in Italia.
Trucco deciso e gonna che inizia quasi sempre troppo tardi: è la divisa delle Papi girls per le loro notti in discoteca. Con partenza da via Olgettina in giro per tutta la Milano che una volta si sarebbe chiamata "da bere", ma che ora è meglio non definire se non si vuole cadere nel trivio.
Pelle d'oca, The Club, Mas Que Nada, Filetteria, Karma, perfino il vecchio Nephenta, locale porno-soft di trent'anni fa proprio dietro piazza del Duomo, che da qualche tempo ha ripreso fortuna come «dinner club dove si gusta un happy hour con i fiocchi» (così recita il sito): sono gli indirizzi che spuntano - uno dopo l'altro - negli atti dell'inchiesta milanese sul Rubygate. Qui si ritrovavano le ragazze di via Olgettina, quando non erano chiamate alla corte del sultano per i suoi festini rosa.
Una mappa della città, quella che emerge dalle carte della procura, in cui c'è tutta la subcultura velinara-berlusconiana: fatta di calciatori, tronisti, ex gieffini, meteorine, coloradine, attrici e vallette famose per qualche motivo. Fuori, gente che famosa non è, ma che come i vip parla, si veste e spende.
Al Nephenta, dietro la celebre "porta nera" del club, ecco i trentenni dal corpo palestrato color mattone, messo ben in evidenza dalla camicia chiusa non prima del terzo bottone, accanto agli over cinquanta dai capelli brizzolati ma il portafoglio rigonfio, che alzano il braccio per ordinare "una boccia" di champagne. Se poi le ragazze al tavolo sono più di due, si moltiplicano anche le bottiglie: «Non puoi fare la figura del pezzente. Qui ti guardano tutti e il secchiello deve essere sempre pieno: se sul tuo tavolo hai il Cristal o il Dom Perignon, le modelle o le aspiranti tali ti girano intorno come le mosche», spiega un cliente.
Per la cena, l'appuntamento più frequente è invece da Giannino, «tempio del gusto nel centro di Milano» secondo il suo sito, ma anche «l'ufficio di Galliani», come spiega un assiduo frequentatore: «Qui c'è tutto l'universo Milan, dirigenti, giocatori e simpatizzanti. Da Beckham con la moglie a Inzaghi, tutti sono passati da questi tavoli». Spesso, tra un moscardino affogato con polenta e un branzino in crosta di sale, finiscono sul piatto anche i milioni di importanti trattative di calciomercato. Se vuoi farti benvolere dall'universo berlusconiano, devi venirci e soprattutto farti vedere: che tu sia un aspirante show girl, un consigliere comunale, un piccolo imprenditore in rapporti con Mediaset. Tra le habitué del ristorante, Barbara Faggioli, scuderia Lele Mora, una delle "preferite" del premier con residenza in via Olgettina.
In alternativa a Giannino, c'è la Filetteria di via Lecco, altro indirizzo finito nei verbali della Procura. Che cos'é? «Un locale di concetto», spiega il patron Riccardo Sibaldi: «Un contesto che fa del food comunicazione», qualsiasi cosa significhi. Si può cenare dalle 18 alle 2 di notte, fra mattoni a vista, legno, ferro e bolle trasparenti di vetro sospese. Si trova a due passi da corso Buenos Aires, il luogo in cui tutto è cominciato, il giorno che Ruby fu fermata dalla polizia per aver rubato qualche migliaio di euro alla coinquilina.
Look total white e luci più soffuse al The Beach di via Corelli (sì, quella dell'ex centro di permanenza degli immigrati, a est della città), dove dopo cena il dj sale in console e si balla finché ce n'è. I dintorni sono quelli un po' tristi della periferia milanese, ma siamo a cinque minuti dalla mitica via Olgettina e da Milano 2, la città satellite costruita da Berlusconi quando era giovane, dove ha il suo ufficio il ragionier Spinelli: quello incaricato dal Cavaliere di foraggiare economicamente le ragazze.
Lo stesso vantaggio che ha il Pelle d'oca di via Forlanini, sullo stradone che dal centro porta a Linate, subito dopo la tangenziale: ristorante e music bar dagli ampi spazi e chiuso solo il lunedì, dove fino a pochi anni fa c'era solo campagna.
Ma basta prendere il Suv, la Mini Cooper (tante quelle verdi, Minetti's style) o la Smart, per raggiungere a tutta velocità l'Hollywood o il Toqueville, locali di culto per chi ama questo mondo: musica assordante, luci ipnotiche, tavolo rigorosamente prenotato e mani sempre pronte ad agguantare un drink. All'Hollywood Alessandra Sorcinelli, ex meteorina di Fede e destinataria di numerosi bonifici da parte del premier, sorseggiava in tempi non sospetti calici di champagne insieme all'ex fidanzato tronista, Cristiano Angelucci. Qui, come al The Club di corso Garibaldi, il venerdì sera le coloradine e le pupe di via Olgettina erano di casa, e qualcuna di loro è stata avvistata anche nelle ultime settimane.