giovedì 28 giugno 2012

Scritte contro il sindaco in municio.



Depositata querela contro ignoti per diffamazione e imbrattamento.


Comacchio. Martedì mattina, dopo l’apertura del municipio, sono state rinvenute sulle scale scritte anonime, a carattere diffamatorio, contro il sindaco Marco Fabbri. A scoprirle sono stati alcuni dipendenti comunali e l’assessore ai Servizi Sociali Sergio Provasi, che si stava recando nel proprio ufficio per avviare la giornata di ricevimento del pubblico.
Il messaggio, opera di mano ignota, impresso sui gradini della residenza municipale con pennarello rosso, è stato rimosso dopo l’intervento dei carabinieri, chiamati immediatamente per gli accertamenti del caso.
Il sindaco Fabbri, giunto a conoscenza dell’episodio, ha ritenuto di sporgere denuncia contro ignoti presso la caserma dei Carabinieri.
I reati ipotizzati sono quelli di diffamazione e imbrattamento di edificio pubblico. “Seppure isolato, questo è un episodio grave, che tende a minare la serenità operativa di tutti, amministratori e dipendenti comunali – ha dichiarato il sindaco-. In questo primo mese dal mio insediamento sono stati lanciati segnali forti di discontinuità rispetto al passato – ha aggiunto Fabbri – e questo ha scatenato le reazioni da parte di alcuni soggetti, per fortuna pochi”.

mercoledì 27 giugno 2012

NAZIONALIZZATO MONTE PASCHI OGGI !



Come mai nessun giornale o TV che titoli così ? 

Per chi non crede alla spiegazione che qui si è data di come funziona la moneta moderna: sei mesi dopo che MontePaschi aveva "aiutato" lo stato comprando circa 20 miliardi di BTP ora lo stato "aiuta" Monte Paschi comprandogli 3.9 miliardi di bonds. Gli stessi miliardi hanno fatto due volte il giro ?

Sono a debito e credito presso il Tesoro e MontePaschi ? Cioè la BCE ha prestato 30 miliardi a MontePaschi, questi ne ha usati 20 per comprare BTP e ora il Tesoro usa una parte dei 20 per comprare 4 miliardi di MontePaschi...

Ci credete o no che la moneta moderna è solo un fatto di contabilità, di attivo e passivo che devono pareggiarsi, ma che possono essere dilatati o ridotti a fisarmonica in qualunque momento, arbitrariamente, digitandoli nel computer ? Le chiamano "risorse" finanziarie, ma non sono risorse, sono modi di tenere un conteggio, metti +20 miliardi a passivo e ne metti +20 miliardi all'attivo, tra Banca Centrale, banche e Tesoro. Tutti e tre sono di fatto "statali" e tra di loro si segnano a vicenda questi 20 o 200 miliardi di passivo e attivo come e quando vogliono. Perchè sono solo numeri che digitano in un computer. Non costano niente, non devono prelevarli, non devono tassarli, non devono fare niente se non tenerne una contabilità.... la BCE segna +30 miliardi di attivo e MontePaschi +30 miliardi di passivo, poi MPS segna +20 di attivo e il Tesoro si segna +20 di attivo, poi il Tesoro oggi segna +4 miliardi di attivo e MPS si segna +4 di passivo...

Mps, arriva l'aiuto di Stato
Il Tesoro compra 4 miliardi di bond
MILANO - La toppa al buco di bilancio, la mette lo Stato. Sarà il Tesoro a puntellare le vacillanti fondamenta del Monte dei Paschi di Siena, la storica banca senese, piegata dalla gestione di Giuseppe Mussari, oggi presidente dell'Associazione bancaria italiana, sotto la cui guida è stata acquisita Antonveneta.

Il patrimonio della banca, dilapidato per rilevare l'istituto veneto dal Santander, sarà puntellato attraverso l'emissione di altri 2 miliardi di "Tremonti bond". Il nuovo sostegno pubblico al Monte dei Paschi, infatti, arriverà fino a 2 miliardi "attraverso nuovi strumenti finanziari di patrimonializzazione assimilabili a obbligazioni speciali simili ai Tremonti bond". Lo ha deciso il consiglio dei Ministri in una nota in cui spiega che sottoscriverà nuovi strumenti finanziari emessi dalla banca fino a 3,9 miliardi e saranno contestualmente sostituiti i vecchi Tremonti bond per 1,9mld. La Banca d'Italia ha comunicato che per raggiungere il target di 3,3 miliardi di capitale richiesto dall'Eba entro il 30 giugno la banca senese stima un fabbisogno di capitale di 1,3-1,7 miliardi.

Si tratta di fatto di una nazionalizzazione dell'istituto visto che in Borsa la banca non vale più di 2,5 miliardi di euro. Nel 2007, Mps, spese ben 9 miliardi per comprare i mille sportelli di Antoveneta. L'intervento dello Stato dovrebbe però essere "eccezionale e temporaneo" e solo per consentire alla banca di raggiungere un coefficiente patrimoniale core tier 1 del 9 per cento, secondo quanto chiesto.



http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10492

Cicchitto vuole andare in vacanza.



http://vauro.globalist.it/Detail_News_Display?ID=26744

Sisma nel Siracusano, Azzaro: "Scosse non collegate con quelle in Emilia". - Ettore Ursino






retesismica 
“L’attività sismica registrata nelle ultime ore nel Siracusano non è collegabile con gli eventi accaduti in Emilia Romagna nelle scorse settimane”. Lo dice a BlogSicilia, Raffaele Azzaro, responsabile dell’Unità funzionale di Sismologia dell’Ingv di Catania.
Nel distretto dei Monti Iblei, “dal 25 scorso si sono verificate oltre cento scosse che, a parte le tre superiori a magnitudo 3 della scorsa notte, sono state in gran parte di lievissima intensità” spiega Azzaro precisando che nella stessa area, quella in corrispondenza del canyon Cava Grande di Cassibile, nell’ottobre 2011 si era registrato un altro sciame sismico. “L’anno scorso – aggiunge il direttore della struttura di ricerca e monitoraggio dell’Ingv etneo – i fenomeni sismici durarono poco più di due settimane e la scossa più forte fu di magnitudo 3.3”.
“Gli eventi più forti delle scorse ore sono stati avvertiti distintamente dalla popolazione dei comuni più vicini all’epicentro e mi hanno riferito che la gente ha preferito trascorrere la notte all’aperto” prosegue Azzaro precisando che sono in corso ulteriori e più approfondite verifiche per stabilire con esattezza i valori delle coordinate ipocentrali e molto probabilmente risulterà che l’ipocentro delle tre scosse più forti sarà localizzato a una profondità maggiore rispetto ai tre chilometri stabiliti dai primi rilevamenti.
Azzaro ribadisce che lo stato attuale delle conoscenze non consente di stabilire quante scosse e di quale intensità potrebbero ancora interessare la stessa area perché ogni previsione che indichi con precisione data, ora e luogo, e magnitudo di futuri eventi è priva di ogni fondamento.
Il sismologo etneo infine spiega che solo da poco meno di dieci anni la Rete sismica permanente è dotata delle più moderne strumentazioni a tecnologia digitale, di sensori sismici a larga banda e di un sistema di trasmissioni ibrido (via radio, via cavo e satellitare) che consente un trasferimento numerico ad alta dinamica dei dati. “Per questo – conclude – in riferimento allo sciame sismico registrato nel Siracusano non possiamo fare raffronti con eventi sismici verificatisi nella stessa area e antecedenti al 2003, perché i dati in nostro possesso non sono così precisi e dettagliati come gli attuali” da contenere anche le cosiddette microscosse.

L'ex sindaco Cammarata rinuncia all'incarico al Senato.




Dopo le critiche di alcuni parlamentari. "Nominare il responsabile del disastro economico a Palermo consulente antisprechi a Palazzo Madama era come affidare la gestione dell'Avis a Dracula".

Dopo le polemiche sull'opportunità della sua nomina, l'ex sindaco di Palermo Diego Cammarata ha rinunciato all'incarico di consulente al Senato per i tagli agli sprechi. "Ho inviato a Cicolani una lettera per rinunciare all'incarico - ha affermato Cammarata - non tanto perche' credo che sia tutto irragionevole, ma soprattutto perche' era una cosa che avrei fatto per passione e invece passo per uno a cui si sta facendo un favore. Ho gia' chiarito con il senatore Cicolani che, se vorra', prestero' la mia consulenza a lui, a titolo gratuito".

Contro la nomina dell'ex sindaco si era espresso il capogruppo di Idv al Senato Felice Belisario, secondo il quale "nominare il responsabile del disastro economico a Palermo consulente antisprechi del Senato è come affidare la gestione dell'Avis a Dracula. Il presidente Schifani non può alzare le mani e dire che non c'entra nulla con questa designazione insopportabile e il suo silenzio su questa vicenda è gravissimo". 

Cammarata ha voluto precisare di non essersi dimesso da sindaco per i conti in rosso del Comune ma per i contrasti con il presidente della Regione Raffaele Lombardo.

Assente dal lavoro fa l'istruttrice di aerobica.



Impiegata di un comune torinese non andava in ufficio da oltre un anno per malattia, denunciata per truffa.

TORINO - Assente dal lavoro per malattia da oltre un anno, un'impiegata di 40 anni di un Comune torinese è stata scoperta dalla Guardia di Finanza mentre impartiva lezioni di aerobica nella palestra della madre. La donna è stata denunciata alla magistratura per truffa aggravata ai danni del Comune ed è stata segnalata alla Corte dei Conti per il risarcimento dei danni causati al Comune che può adottare provvedimenti disciplinari nei suoi riguardi, fino al licenziamento.
Le stesse Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Torino hanno avviato una verifica fiscale nei riguardi della madre dell'impiegata, che gestiva la palestra. La situazione della donna è stata segnalata dal sindaco di un piccolo comune della cintura torinese, insospettito per le ripetute assenze dell'impiegata. Le Fiamme Gialle di Lanzo Torinese, acquisiti dall'INPS i certificati medici inviati dall'impiegata, hanno avviato una serie di controlli e pedinamenti durante i quali hanno scoperto e documentato, anche con registrazioni video, che nei periodi di assenza dal lavoro per malattia, la donna teneva quotidianamente lezioni di ginnastica aerobica a gruppi di signore, che fra l'altro ne apprezzavano la notevole competenza.

Regione Sicilia, l’ente inutile Arsea ha un nuovo direttore. Da 160mila euro. - Claudia Campese

LOMBARDO INTERNA NUOVA


L'agenzia incaricata di pagare i contributi europei agli agricoltori non ha mai funzionato e il governatore Lombardo ne aveva promesso la soppressione nel 2010. Ma ora nomina dirigente Claudio Raciti, il suo agronomo.

«L’ho chiamata la favola della gallina dalle uova d’oro». Così Corrado Vigo, agronomo e blogger siciliano, racconta di Arsea, emanazione regionale siciliana dell’Agea, ente pagatore nazionale che si occupa di smistare agli agricoltori aiuti e contributi provenienti dall’Unione europea. Un’istituzione efficiente almeno sulla carta: voluta dalla Regione nel 2006, per il suo funzionamento sono state previste negli scorsi anni  fondi, uffici e la figura di un dirigente. Eppure l’ente non è mai entrato in funzione.
Pentito, il governatore  siciliano Raffaele Lombardo aveva promesso nel 2010 la sua abolizione. E invece, lo scorso 15 giugno, sulla Gazzetta ufficiale appare la nomina di un nuovo direttore. E’ Claudio Raciti, agronomo di famiglia del presidente, a cui adesso spetta una indennità di circa 160mila euro all’anno. Una delle ultime mosse del governatore prima delle dimissioni annunciate per il 28 luglio. In mezzo, le sue personali vicende giudiziarie per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio.
«La mattina mi alzo alle tre e mezza. Mi hanno chiesto 21.500 euro di Imu per la mia campagna. Siamo in recessione, a me chiedete queste cifre e poi esistono questi sprechi? Non ci siamo». E’ arrabbiato Vigo. La favola dell’Arsea, pubblicata a puntate sul suo blog Vigopensiero, inizia nel 2006 quando diverse regioni italiane, tra cui la Sicilia, decidono di istituire una emanazione autonoma dell’Agea. Un’idea che rispondeva a una precisa esigenza: «Facilitare il rapporto tra gli agricoltori e l’ente nazionale, troppo lontano», spiega Vigo. Ma, nella maggior parte dei casi, l’esperimento si rivela disastroso, «perché le Regioni, attraverso i loro enti autonomi, dovevano anticipare i soldi che poi sarebbero stati restituiti dall’Agea». Un onere troppo grande in tempi di crisi.
Eppure la Regione Sicilia, allora guidata da Totò Cuffaro, decide di provarci lo stesso. Per l’Arsea prevede due sedi: una a Palermo e l’altra a Catania. E l’assunzione di 91 dipendenti, tra dirigenti, impiegati e autisti. Ma non se ne fa niente: i lavoratori restano solo tre, «per un’agenzia mai entrata in funzione», denuncia Vigo.
Nel 2009, il nuovo presidente della regione Raffaele Lombardo, subentrato a Cuffaro, nomina un primo direttore generale: Ugo Maltese. La sua indennità si aggira sui 170mila euro all’anno per guidare un ente fantasma. Scoppia la polemica e Lombardo fa un passo indietro: l’anno dopo, nel 2010, annuncia il taglio dell’Arsea e il ritorno delle sue competenze alla nazionale Agea. Nonostante gli 800mila euro previsti in bilancio per il suo funzionamento e  confermati anche per il 2011. Il governatore rassicura ancora tutti: «Ho parlato col dirigente generale Ugo Maltese il quale, con grande senso di responsabilità, ha deciso di rassegnare le sue dimissioni – dichiara – E comunque voglio precisare che ancora nemmeno un euro è stato speso per quell’agenzia». Nemmeno per lo stipendio di Maltese, che infatti reclama i soldi che gli spettano.
Ma il tempo passa, l’agenzia resta sempre un ramo secco, e il governatore Lombardo annuncia intanto le sue dimissioni, previste per luglio. Prima, però, nomina un nuovo direttore regionale dell’Arsea. Ruolo formalizzato nella Gazzetta ufficiale del 15 giugno 2012. E’ Claudio Raciti, già consulente dell’impresa agricola della moglie del presidente regionale Saveria Grosso e candidato più volte alle elezioni regionali con l’Mpa, partito fondato da Lombardo. Raciti, come sta scritto nel curriculum presentato dal suo comitato elettorale nel 2001, «dal 1985 collabora politicamente con Raffaele Lombardo, al quale lo lega una stretta e sincera amicizia». Per lui, adesso, è prevista la retribuzione minima dei dirigenti regionali, cioè poco più di 160mila euro annui. «Altro che favola – conclude Vigo – E’ una presa in giro».
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