sabato 8 settembre 2012

Casaleggio e il documento che spaccò il comitato promotore 5 Stelle. - Eleonora Bianchini


           

Gianroberto Casaleggio                                 Marco Canestrari

Il documento proposto da Casaleggio sui rimborsi elettorali destinati a Grillo è stato consegnato ai militanti da un dipendente della società di comunicazione il 4 aprile 2008. "Non sapevo se Grillo fosse al corrente del contenuto, che non è stato firmato all'unanimità".

Era stato lui nel 2008 a sottoporre il documento redatto da Gianroberto Casaleggio sui rimborsi elettorali del Movimento 5 Stelle. Che, se fossero stati percepiti in caso di raggiungimento del quorum per la raccolta referendaria, sarebbero andati direttamente a Grillo. Anche se la raccolta era stata autofinanziata dagli stessi militanti. Nel 2008 infatti i 5 Stelle stavano raccogliendo le firme per tre quesiti: chiedevano l’abolizione del finanziamento pubblico ai giornali, dell’ordine dei giornalisti e della legge Gasparri. A portare il documento al comitato promotore che si occupava  dell’organizzazione del secondo VDay e della raccolta firme è stato Marco Canestrari, all’epoca dipendente della Casaleggio Associati. Canestrari ha lavorato per la società di comunicazione del cofondatore del movimento dal 2007 al 2010. Poi si è licenziato e, da libero professionista, ha collaborato con loro fino a ottobre scorso oltre a curare la parte tecnica del sito di Sonia Alfano e quella del fattoquotidiano.it.
“Quando abbiamo depositato i quesiti referendari in Cassazione, ho accompagnato Beppe Grillo ed ero tra i promotori”, spiega Canestrari che ha portato di persona il documento redatto dalla Casaleggio sui rimborsi elettorali al comitato a Roma. “Il 4 aprile 2008 ci siamo trovati all’Hotel Ripetta a Roma. Quel giorno Grillo era in tribunale insieme a Serenetta Monti (candidata sindaco per il movimento alle amministrative nel 2008 e poi uscita dai 5 Stelle) per contestare una lista civetta che utilizzava lo stesso simbolo”. Attraverso la Monti, Canestrari aveva dato appuntamento agli altri membri del comitato promotore per la firma del documento. “Ho fatto solo da tramite. Quando ci siamo trovati ho fatto loro leggere il contenuto. Alcuni avevano deciso di firmare e altri no. Ma perché fosse effettivo era necessaria l’unanimità”. 
Il testo prevedeva che i promotori attribuissero “formalmente ed irrevocabilmente al signor Giuseppe Grillo, in via esclusiva, ogni diritto al percepimento dei rimborsi di cui alla legge n. 157 del 3 giugno 1999, e ad usufruire di ogni altra agevolazione, prerogativa e facoltà previste per o conseguenti al compimento delle attività referendarie, rinunciando fin d’ora, a beneficio del signor Giuseppe Grillo o di persona che questi potrà indicare, ad ogni diritto in tal senso”. Una richiesta che aveva spaccato il comitato. Uno dei promotori contrari chiama la Monti che arriva in albergo insieme al comico genovese. “Non sapevo se Grillo fosse al corrente del documento – puntualizza Canestrari. Sembrava piuttosto scocciato dalla richiesta ed era d’accordo con chi era contrario al documento”. Per il comitato è stato “un episodio importante”. Alcuni di loro sono rimasti nel Movimento, altri se ne sono andati. Nella pagine dei meetup, già nel 2008, i simpatizzanti chiedevano conto a Casaleggio delle ragioni di quel documento. Ma la risposta, almeno quella ufficiale, non è mai arrivata.

venerdì 7 settembre 2012

Esiste anche questo.




Gli skoptsy (in russoскопцы) o colombe bianche, erano una setta cristiana russa fondata intorno al 1775 da un tale di nome Selivanov che all'epoca diCaterina II riscosse notevole successo con le sue prediche.
Essi facevano derivare dalla parola di Dio il comando di auto-evirarsi, in modo da "divenire bianchi", ossia angeli, ed entrare così di diritto nel regno dei Cieli.



Il Skoptsy ( Russo : скопцы , anche traslitterato come Skoptzy , Skoptzi , Skoptsi , Skopzi , Scoptsy , Skapetz e l'ortografia altri) erano un segreto setta imperiale in Russia . Il Skoptsy sono più noti per praticare la castrazione degli uomini e la mastectomia delle donne in conformità con i loro insegnamenti contro la lussuria. Il movimento nato da una costola della setta nota come "Popolo di Dio" ed è stata notata la prima volta nel tardo 18 ° secolo. Il Skoptsy sono stati perseguitati dal governo imperiale e in seguito l'Unione Sovietica, ma ha registrato una crescita notevole, prima di svanire nel dimenticatoio dalla metà del 20 ° secolo.

Skoptsy è un plurale di " Skopets ", una parola che significa arcaico" castrato uno "in lingua russa . Come il loro titolo, la caratteristica principale della setta eracastrazione . Essi credevano che dopo la cacciata dal Giardino dell'Eden , Adamo ed Eva ebbero le due metà del frutto proibito innestato su i loro corpi formanotesticoli e seni . Così, la rimozione di questi organi sessuali ripristinato il Skoptsy allo stato originario prima del peccato originale . In questo il Skoptsy sostenuto che stavano adempiendo consiglio di Cristo di perfezione in Matteo 19:12 [ 1 ] e 18:8-9. [ 2 ]
C'erano due tipi di castrazione: il "sigillo maggiore" "minore" e (castrazione cioè parziale e completo). Per gli uomini, "minore" castrazione è stata la rimozione dei testicoli soli, mentre la castrazione "maggiore" è stata la rimozione del pene pure. Gli uomini che hanno fatto il "sigillo più grande" ha utilizzato un corno di vacca durante la minzione. Le castrazioni sono stati realizzati con strumenti primitivi, come un coltello da barba senza l'uso di anestesia.
Le prime notizie di castrazioni femminili risalgono al 1815. Di solito solo i seni sono state amputate, secondo l' enciclopedia 1911 . Altri conti suggeriscono che lalabbra sono stati rimossi, il che rende una forma di circoncisione femminile .
Il Skoptsy anche creduto che un male capo del mondo è radicata nella lepost ( bellezza del corpo , la sessualità umana , sex appeal , ecc) che impedisce alle persone di comunicare con Dio . Il modo di perfezione inizia con l'eliminazione della causa seguito dalla liberazione dell'anima. La castrazione garantito che tutti i peccati causati da lepost non potevano essere impegnati.
Il Skoptsy sono stati scoperti dalle autorità russe civili nel 1771 nella Oryol regione. Un contadino, Andrei Ivanov, è stato condannato per aver persuaso tredici altri contadini a castrare se stessi. Il suo assistente è stato un altro contadino, noto come Kondratii Selivanov. Una ricerca giuridica applicata. Ivanov è stato knouted e inviato a Siberia . Selivanov fuggito, ma è stato arrestato nel 1775.
Skoptsism aumentata e Selivanov fuggito dalla Siberia e si proclamò il Figlio di Dio incarnato nella persona del defunto Pietro III di Russia . Peter era stato popolare tra i Raskolniks (scismatici, o dissidenti), perché concesse loro la libertà di coscienza, e tra i contadini, perché quando saccheggiare i conventi ha diviso le loro terre tra gli operai. Selivanov ha ottenuto il titolo "Dio degli Dei eRe dei Re ", e ha annunciato il suo compimento della salvezza dei credenti attraverso la castrazione.
Per diciotto anni ha vissuto a San Pietroburgo , in casa di uno dei suoi discepoli, ricevendo doppio omaggio a Cristo e zar. Nel 1797 fu nuovamente arrestato per ordine dello zar Paolo I e imprigionato in un manicomio. Sotto Alessandro I Selivanov riacquistato la sua libertà, ma nel 1820 è stato di nuovo chiuso, questa volta in un monastero di Suzdal , dove morì nel 1832 nel suo centesimo anno. Skoptsism era, però, nonostante le indagini furiosi del terzo dipartimento (polizia segreta dello zar), non sterminati, e gli scandali hanno continuato a sorgere.
L'appartenenza alla setta Skoptsy non si limitava alla classe contadina. Nobili, ufficiali militari e navali, funzionari, sacerdoti e mercanti si trovavano nei suoi ranghi, ed i suoi numeri erano così grandi che 515 membri maschi e 240 femmine sono stati trasportati in Siberia tra il 1847 e il 1866, senza una grave minaccia per la sua esistenza. Nel 1874 la setta erano state almeno 5.444, tra cui 1.465 donne. Di questi 703 uomini e 100 donne si erano castrati.
Le misure repressive sono stati processati con scherno: Skoptsy sesso maschile sono stati vestiti in abiti femminili e sfilato con i tappi sciocchi 'su per i villaggi. Nel 1876, 130 Skoptsy furono deportati. Per sottrarsi al procedimento penale alcuni della setta emigrati, soprattutto per la Romania , dove alcuni di loro mescolati con gli esuli credente vecchio conosciuto come Lipovans . Il noto scrittore rumeno IL Caragiale riconosce che verso la fine del 19 ° secolo sono stati cacciati tutti i cavalli alimentati taxi a Bucarest dal russo Skoptsy ( Scopiţi in rumeno). Anche se la legge era severa in Russia - ogni eunuco fu costretto a registrare - Skoptsism non si placava nella sua popolarità.
Il Skoptsy divenne noto come usurai ( New York Times 1910), e una panca conosciuto come il "banco di Skoptsy" stava a San Pietroburgo per molti anni.
Il Skoptsy può aver avuto ben 100.000 seguaci nel 20 ° secolo, anche se la repressione continua e membri della setta sono stati processati ( New York Times 1910). Sempre maggiore repressione e collettivizzazione sotto l' Unione Sovietica ridotto il numero di alcune migliaia, si dice, nel 1929, e la setta si crede di aver rischiato di morire fuori oggi (Lane 1978).
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Senza nome....


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Altola' del Pdl a Monti: 'Nessuna forzatura.



Cicchitto all'attacco del presidente del consiglio che ha annunciato di voler andare fino in fondo.

ROMA - Contro la corruzione "alcuni provvedimenti sono necessari e saranno conclusi". Così il premier Mario Monti , parlando alla Fiera del Levante, assicura che il governo andrà fino in fondo nell'approvazione del ddl anti-corruzione.
AFFONDO PDL  - "Sulla giustizia non accettiamo forzature. O i tre temi riguardanti l'anti-corruzione, le intercettazioni e la responsabilità civile dei giudici vanno in parallelo, con soluzioni condivise, oppure non c'è il nostro accordo". Così il capogruppo Pdl Fabrizio Cicchitto dopo le parole del premier Mario Monti.

Dopo la cripta in oro massiccio per padre Pio....



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Sul fuori onda di Giovanni Favia. - Paolo Cicerone.



Non voglio entrare nel merito sul perchè o per come al nostro consigliere regionale dell'Emilia sia venuto in mente di dire certe cose, avrà le sue ragioni, ma di sicuro certe dichiarazioni che sembrano estrapolate con l'inganno, non le condivido per motivi molto semplici:
Sono una di quelle persone che si è attivata fin dal 2008 a creare gruppi meetup sul territorio di cittadini attivi in tutto il parco sud, ho contribuito a creare 3 liste civiche tra cui quella molto importante della Lombardia e mai ho avuto ingerenze da parte di qualcuno nè ho mai avuto l'impressione di avere alle spalle qualcuno che mi indicasse la via, ma entriamo nel dettaglio:

«Casaleggio prende per il culo tutti perché da noi la democrazia non esiste. Grillo è un istintivo, lo conosco bene, non sarebbe mai stato in grado di pianificare una cosa del genere. I politici, Bersani, non lo capiscono. Non hanno capito che c’è una mente freddissima molto acculturata molto intelligente dietro, che di organizzazione, di dinamiche umane, di politica se ne intende».

Beh buon per noi se abbiamo alle spalle una mente così che possa consigliarci meglio, ma non capisco cosa ci sia di preoccupante, semmai bisognerebbe specificare PERCHE' "Casaleggio prende per il culo tutti" e soprattutto specificare e fare esempi pratici sul perchè "da noi la democrazia non esiste", su questo non è stato affatto chiaro.

"Quindi o si levano dai c... oppure il movimento gli esplodera' in mano. Ma loro stavano gia' andando in crisi con questo aumento di voti''. Come si sono salvati?, incalza il giornalista: ''Con divieto di andare in tv. Io con Santoro me la sono cavata, ma applicando un veto. Ho preso anche l'applauso ma mi e' anche costato dire quello che non pensavo. Lui (Beppe Grillo, ndr) espellendo Tavolazzi ha soffocato nella culla un dibattito che stava nascendo in rete in contrapposizione alla gestione Casaleggio''

Qui invece semplicemente MENTE, a cominciare dal dibattito in rete su Casaleggio che c'è sempre stato, ma che riguardava una parte FRAZIONARIA di attivisti, solitamente quelli che pensavano più alla poltrona. Da sempre i partiti e gli arrivisti vogliono Casaleggio FUORI dal MoVimento, i primi per distruggerlo i secondi per diventarne i padroni perchè se c'è una cosa VERA che ha detto è che senza Casaleggio tutto questo (il MoVimento in primis) non sarebbe mai nato.
L'aumento di voti c'è stato e la strategia VINCENTE è stata proprio quella di non apparire in tv e sui media, decine di volte ho visto attivisti anche i più esperti fare figuracce in tv, non certo per colpa loro, ma per come sono strutturati i media che giocano secondo le regole dei partiti perchè dai partiti arrivano le licenze e concessioni.
Da Santoro infatti, Favia ha rischiato grosso per la trappolona riguardante la domanda a bruciapelo proprio su Casaleggio e la democrazia interna, c'è da dire che se l'è cavata bene, ma si è solo salvato in corner, Santoro è stata la dimostrazione pratica che non esistono "trasmissioni amiche", ma solo servi di partito, ergo andare in tv è controproducente per il MoVimento. Certo per chi vuole apparire tutto ciò è debilitante. come riuscirebbe mai sponsorizzare SE STESSO all'interno del MoVimento?

E qui arriviamo all'espulsione di Tavolazzi. La riunione di Rimini elaborata inizialmente come congresso nazionale (che avrebbe inevitabilmente trasformato il MoVimento in partito e decretato il suo "de profundis") fu messa in piedi proprio da parte di quella base emiliana che già più di una volta trasmise tramite i media la sua insofferenza alle regole oltre all'emergere di nuovi politicanti in erba che annunciavano nuove regole (fatte da loro), candidati già esperti alle politiche nazionali (ovviamente selezionati da loro), presunti laboratori di democrazia diretta e l'espulsione di Casaleggio e Grillo. Tale riunione nazionale a cui parteciparono un 150 iscritti circa (su oltre 100.000 attivisti in tutta Italia) venne messa in piedi nonostante il parere contrario di oltre il 90% della base del MoVimento, questo perchè Giovanni? Ci siamo posti in essere questa domanda fondamentale?

Forse semplicemente perchè nessuno era in grado di impedirglielo.

BELLA DEMOCRAZIA mi verrebbe da pensare.... e proprio da parte di coloro che si dicono paladini della demodiretta; in questo contesto l'intervento di Grillo a riguardo fu solo da GARANTE e a garanzia della maggioranza degli attivisti. Per chi ancora vuole contestare questi fatti si vada a leggere il post su Rimini sul blog, dove il miglior complimento nei confroti di questi soggetti è un insulto. Tavolazzi venne diffidato (non espulso perchè non faceva parte del MoVimento) dall'utilizzo del logo, non so dire se a torto o a ragione dato che i tavolazziani insistono nel dire che nulla c'entrava con l'incontro di Rimini e forse hanno anche ragione, ma certo è che il "dibattito in rete" a riguardo coinvolgeva solo l'elite emiliana e pochissimi altri.

Se lui, Gianroberto Casaleggio, ''non facesse il padre padrone io il simbolo glielo lascerei anche: adesso in rete non si puo' piu' parlare, neanche organizzare incontri tipo quello di Rimini che non usavano il logo del movimento.

Falso anche questo. Chi ha mai impedito ai gruppi locali di "parlare"? Certo se invece ti vuoi mettere a capo del M5S e te ne freghi dell'opinione della base, qualcuno ti dovrà fermare.

E veniamo al gran finale:

''Tra gli eletti ci sono degli infiltrati di Casaleggio, quindi noi dobbiamo stare molto attenti quando parliamo. Casaleggio e' spietato, e' vendicativo. Adesso vediamo chi manda in Parlamento, perche' io non ci credo alle votazioni on line, lui manda chi vuole''.

Come detto, ho contribuito alla creazione di 3 liste civiche in Lombardia tra cui quella regionale e non ho mai visto nè sentito Casaleggio, a differenza di tanti che sgomitano per apparire, io e tanti altri manco abbiamo il numero di cellulare di Grillo... NON CI SERVE! Io e tanti altri desideriamo solo lavorare sul territorio e cambiare il paese in meglio, Casaleggio ci è servito solo per la certificazione e l'utilizzo del simbolo, Beppe per i comizi che ci davano visibilità, non sono mai andato in tv, ho rilasciato solo 1 intervista a un giornale on-line locale durante le regionali ma solo perchè il giornalista è un mio amico. Non mi risulta esistano "spie" o candidati controllori anche se, vista la situazione dove una valanga di riciclati e arrivisti stanno cercando di entrare nel M5S ce ne sarebbe forse bisogno.
E proprio per questo motivo mi verrebbe da dire: MA MAGARI li scegliesse Casaleggio i candidati! Certo la democrazia interna ne risentirebbe, ma almeno avremmo la garanzia che non candideremo CIALTRONI come invece successo in alcuni casi nei comuni.
Per le politiche invece Grillo è stato chiaro: i candidati verranno selezionati dai gruppi meetup locali e poi votati sul portale, nulla di più democratico.
Ma forse è proprio questo il problema per coloro che sgomitano e vorrebbero tanto avere una corsia preferenziale.

Leggi “ribollite”, e il Parlamento s’ingolfa: dal 2008 8mila proposte, 68 approvate. - Thomas Mackinson




In questa legislatura, meno di un testo su mille ha ricevuto il sì di Camera e Senato. Non solo per colpa dei regolamenti farraginosi. Pesa il vizio dei rieletti di ripresentare a ogni nuova tornata i progetti rimasti arenati al "turno" precedente. Tra le perle in eterna giacenza, un testo del 1975 sull'educazione sessuale e misure su tartufi, sfoglia emiliana ed "esperti di automobili".

Dalla legge per la sfoglia emiliana alle misure salva-tartufo. Ci sono anche l’albo per gli “esperti dell’automobile”, le norme per l’isituzione del “consulente filosofico”, le disposizioni per la tutela del turismo a piedi e per la raccolta di fossili privi di intesse scientifico. E ancora l’istituzione delle “strade del pesce” e delle figure di nonno e nonna vigile. C’è perfino chi ha proposto di dichiarare “monumento nazionale” 5,2 km di asfalto pur di mantenere il tracciato storico dell’autodromo di Monza e pazienza se, nel frattempo, sono diventati corpo del reato in un’inchiesta sulla sicurezza del circuito. Insomma, i parlamentari della XVI legislatura si sono dati un gran daffare: in quattro anni e mezzo hanno presentato infatti 8.172 proposte di legge. E non si dica più che rubano lo stipendio. Peccato che quelle divenute effettivamente leggi siano soltanto 68. Così poche che ad andare in porto è lo 0,8% del totale.
Ecco, questo è il tasso reale della produttività parlamentare sul fronte legislativo. Appese al chiodo, per contro, restano 7.466 proposte di legge: 5.450 non hanno ancora iniziato l’esame e altre 457 non sono state neppure assegnate alla commissione competente. Avanti di questo passo non basta un secolo per discuterle tutte. Ma di tempo non ce n’è più. A fine aprile scadrà la legislatura e tutti i provvedimenti presentati andranno a infittire il cimitero italiano delle leggi, dove vengono ordinatamente sepolti i frutti – belli o brutti – della democrazia rappresentativa.
Perché succede? Quali sono gli ostacoli da rimuovere? Alcuni parlamentari accusano la burocrazia dei regolamenti che impone interminabili girandole di pareri, altri direttamente gli uffici di presidenza che fissano il calendario in base a necessità e convenienze dei partiti e del momento. Ma c’è molto di più che i parlamentari non dicono. Ad ogni nuova legislatura, infatti, si ripete il “miracolo”: Nei primi 10 giorni arriva una pioggia di proposte di legge, centinaia e centinaia. Dietro al prodigio però non ci sono l’entusiasmo e il vigore dei nuovi eletti ma un piccolo grande imbroglio che è divenuto prassi. Ogni rieletto – e tanti ce ne sono – porta in dote un carico di leggi già morte. Per non dover affrontare la fatica di rifarle da capo o deludere i suoi elettori cerca di resuscitarle depositandole di nuovo, una dietro l’altra, in modo acritico, senza neppure cambiare il titolo o assegnare una qualche priorità. A cambiare sarà solo il numero progressivo d’iscrizione.
L’ultima volta il prodigio si è ripetuto in un piovoso 29 aprile del 2008. Due settimane prima Silvio Berlusconi aveva prestato giuramento inaugurando la XVI legislatura. Quel giorno, il primo utile per depositare le proposte di legge, vengono iscritte a ruolo oltre 600 testi, il giorno dopo un altro centinaio. Così proposte vecchie di anni, pappa legislativa pronta e decotta, diventano il fiume limaccioso che nei cinque anni successivi intaserà le commissioni sterilizzando la loro capacità legislativa. Alcuni schemi di legge sono perfino doppi, quadrupli e se ci sarà la volontà prima o poi saranno accorpati. Altri sono talmente superati che hanno fatto in tempo a tornare di attualità, come succede nei ricorsi della Storia: al Senato, ad esempio, è in eterna attesa di essere discussa la proposta della senatrice Bianconi (Pdl) che chiede di modificare l’Ici, peccato che l’imposta sulla prima casa nel frattempo sia stata abolita da Berlusconi per due anni e rimessa quest’anno da Monti con nome, modalità e aliquote diverse.
Ma in fondo poco importa, perché si sa benissimo che queste proposte non saranno mai discusse, che non supereranno mai lo snodo che separa l’iscrizione all’ordine del giorno dalla trattazione. Per contro, provvedimenti anche di grande rilevanza per i cittadini restano appesi di legislatura in legislatura senza mai arrivare al dunque. La legge sull’educazione sessuale nelle scuole, ad esempio, giace lì dal 1975. Si è persa mille volte nel gorgo parlamentare e rispunta regolarmente dopo 40 anni. Nel 2008 ci riprova l’onorevole Lucia Codurelli del Pd e nel 2009 il senatore Franco Grillini. In quattro anni e mezzo nessuna è stata approvata, una attende ancora di essere assegnata. Dal 1975 ad oggi ha fatto in tempo a cambiare perfino la sensibilità collettiva sul tema che si trova riflessa oggi in 59 proposte di legge che riguardano reati, discriminazione di genere e così via. Tanta urgenza ma tutta a parole, perché una sola legge è andata in porto, quattro sono state approvate e poi stralciate. Stesso destino per la legge sull’asilo politicoBio-testamento? L’impegno era di approvarla nel giro di due o tre giorni dalla morte di Eluana Englaro. Ha fatto in tempo a uscire nelle sale il film di Bellochio. La legge è ancora lì dopo tre anni e mezzo.
Ecco spiegate cause e conseguenze dell’arcano meccanismo che altera la produzione delle leggi e falsifica le performance parlamentari gonfiandole all’inverosimile. Ma c’è un altro risvolto dal significato politico rilevante. Finora bastava guardare le facce dei candidati per capire che la legislatura che inizia, alla fine, tanto nuova non è. Ma ora si ha la certezza che anche contenuti, proposte, orizzonti legislativi non lo saranno di più; perché anche a questo giro l’arretrato parlamentare sarà servito come fresco mentre è una ribollita. E’ legittimo domandarsi allora quali delle ottomila leggi vecchie saranno propinate come nuove. Che cosa conterrà la valigia dell’onorevole vestito a nuovo nel 2013? Un viaggio nel cuore inceppato della democrazia fa affiorare 265 proposte di legge dimenticate solo nelle commissioni Agricoltura di Camera e Senato. Da lì potrebbero rispuntare un cane lupo da brevettare, un tartufo da salvare, una sfogliata emiliana che per tre volte si chiede di elevare sopra ogni altro primo. C’è anche una proposta per installare distributori automatici di ortaggi in tutte le scuole, all’intervallo fette di melanzana lessa e carote al neon per tutti. Una pensata che sembra fatta per abituare subito le nuove generazioni al gusto amaro dell’antipolitica.