Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
venerdì 19 ottobre 2012
Anticorruzione, fatta per non funzionare. Beatrice Borromeo a ‘Presa di posizione’.
Ora che la legge anticorruzione ha incassato la fiducia al Senato, c’è da chiedersi se ilprovvedimento sia soltanto inutile o addirittura dannoso, come ha spiegato ilConsiglio Superiore della Magistratura. Analizziamo la legge sotto tre punti: quello che c’è, quello che manca e quello che verrà. Alla presenza di una concussione per induzione, definitiva “gentile”, un regalo che inciderà su processi noti, non sono stati invece proposti il reinserimento del reato di falso in bilancio e l'’autoriciclaggio. Mentre il ministro della Giustizia, Paola Severino, ha promesso che si occuperà dell’incandidabilità dei condannati con pena definitiva superiore ai 2 anni di reclusione. Per ora dei 21 condannati che siedono in Parlamento, quelli che non sarebbero ricandidabili sono soltanto 3. A ‘Presa di posizione’, l’analisi di Beatrice Borromeo, firma de Il Fatto Quotidiano (riprese e montaggio PaoloDimalio, Samuele Orini, elaborazione grafica Pierpaolo Balani)
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/10/19/anticorruzione-nata-funzionare-presa-posizione-lanalisi-beatrice-borromeo/207984/
Csm "stronca" il ddl anticorruzione: passo indietro incoerente.
Roma, 19 ott. (TMNews) - Il Csm stronca il ddl anti corruzione in un parere di otto pagine che lunedì sarà votato dalla commissione riforme. In un documento che "Repubblica" rende noto il Consiglio superiore della magistratura critica punto per punto il provvedimento del governo a cominciare dalla riforma delle pene per il reato di corruzione che, si legge, comporta un "rischio di far lavorare a vuoto il sistema". Nel documento, inoltre, si parla di "un passo indietro incoerente" sulla concussione per induzione a causa delle pene troppo lievi.
L'avvertimento lanciato dal Csm è netto: "Sembra opportuno porre in evidenza il grave rischio di avviare riforme di diritto sostanziale, inserite nell'attuale metodo di calcolo della prescrizione dei reati, che possono far lavorare a vuoto il sistema".
Il documento del Csm giudica poi troppo basse le pene per la concussione per induzione, "con una sanzione edittale sensibilmente inferiore a quella fino ad oggi applicata" cosa che "costituisce un arretramento particolarmente significativo nell'attività di contrasto di un comportamento che oggi risulta essere la forma statisticamente più diffusa di integrazione del reato di concussione", inoltre si offre "un segnale simbolico incoerente con le intenzioni che animano l'impianto complessivo delle modifiche proposte".
Questi pseudo-dotti stanno dimostrando di non conoscere la nostra Costituzione e di fare "troppo" gli interessi dei parlamentari ai quali si stanno adeguando.
Cetta.
'Da assumere 145 operai Fiom', respinto ricorso della Fiat.
Corte d'appello di Roma dà ragione a organismo sindacale sulle assunzioni a Pomigliano d'Arco.
La Corte d'appello di Roma ha dato ragione alla Fiom sulla assunzione di 145 lavoratori iscritti al sindacato dei metalmeccanici Cgil nello stabilimento della Fiat di Pomigliano D'Arco. Lo fa sapere la Fiom.
Lo scorso 21 giugno il Tribunale di Roma aveva condannato la Fiat per discriminazioni contro la Fiom a Pomigliano disponendo che 145 lavoratori con la tessera del sindacato di Maurizio Landini venissero assunti nella fabbrica. Alla data della costituzione in giudizio alla fine di maggio su 2.093 assunti da Fabbrica Italia Pomigliano nessuno risultava iscritto alla Fiom. Ad agosto la Corte d'appello aveva giudicato "inammissibile" la richiesta della Fiat di sospendere l'ordinanza di assunzione per i 145 iscritti alla Fiom riconoscendo una discriminazione ai danni del sindacato nelle riassunzioni dei dipendenti dello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco.
"Una buona notizia". E' il commento della leader della Cgil, Susanna Camusso sulla decisione della Corte d 'Appello di Roma che ha dato ragione alla Fiom sull'assunzione dei 145 lavoratori di Pomigliano. Camusso conclude oggi gli Stati Generali della Cgil lombarda.
BONANNI, NO CHIUSURE ITALIA, IL 29 NUOVO INCONTRO CON MARCHIONNE - "Marchionne ci ha assicurato che nessuna fabbrica chiuderà in Italia. Ci incontreremo di nuovo il prossimo 29 ottobre", un incontro per esaminare "il programma che la Fiat intende portare avanti opificio per opificio". Così il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, nel corso della conferenza stampa tenuta stamani a Salerno prima dell'inizio dei lavori del consiglio generale della Cisl Campania. "Il fatto che la Fiat non chiuda in Italia - ha detto Bonanni - per noi è un fatto positivo".
Secondo Bonanni la mancata chiusura di stabilimenti Fiat in Italia è un fatto positivo "alla luce anche delle notizie che giungono da altre fabbriche costruttrici di automobili europee che chiuderanno parecchi opifici nel continente. Ritengo - ha concluso - che in questo momento bisogna lavorare molto di più sui fronti dell'innovazione e della ricerca".
Ma è naturale, lo sancisce l'art. 3 della Costituzione:
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."
Marchionne andrebbe condannato per mancato rispetto della Costituzione o, quantomeno, esonerato dall'incarico di condurre un'azienda italiana che è soggetta al rispetto delle leggi italiane.
Cetta.
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