venerdì 19 ottobre 2012

Csm "stronca" il ddl anticorruzione: passo indietro incoerente.



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"Repubblica" pubblica il parere: il documento sarà votato lunedì. 'Si rischia che il sistema lavori a vuoto'.

Roma, 19 ott. (TMNews) - Il Csm stronca il ddl anti corruzione in un parere di otto pagine che lunedì sarà votato dalla commissione riforme. In un documento che "Repubblica" rende noto il Consiglio superiore della magistratura critica punto per punto il provvedimento del governo a cominciare dalla riforma delle pene per il reato di corruzione che, si legge, comporta un "rischio di far lavorare a vuoto il sistema". Nel documento, inoltre, si parla di "un passo indietro incoerente" sulla concussione per induzione a causa delle pene troppo lievi.
L'avvertimento lanciato dal Csm è netto: "Sembra opportuno porre in evidenza il grave rischio di avviare riforme di diritto sostanziale, inserite nell'attuale metodo di calcolo della prescrizione dei reati, che possono far lavorare a vuoto il sistema".
Il documento del Csm giudica poi troppo basse le pene per la concussione per induzione, "con una sanzione edittale sensibilmente inferiore a quella fino ad oggi applicata" cosa che "costituisce un arretramento particolarmente significativo nell'attività di contrasto di un comportamento che oggi risulta essere la forma statisticamente più diffusa di integrazione del reato di concussione", inoltre si offre "un segnale simbolico incoerente con le intenzioni che animano l'impianto complessivo delle modifiche proposte".
Questi pseudo-dotti stanno dimostrando di non conoscere la nostra Costituzione e di fare "troppo" gli interessi dei parlamentari ai quali si stanno adeguando.
Cetta.

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