Aveva detto di volersene andare e invece niente dimissioni - e niente gruppo misto - per Giovanni Favia, l'ex grillino trombato alle elezioni con la lista di Ingroia, che nonostante l'esclusione da parte del leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo ha deciso di rimanere nel gruppo consiliare dei grillini come consigliere regionale per l'Emilia-Romagna. Una decisione che ha colto di sopresa il collega Andrea Defranceschi che, con un post sul suo profilo Facebook, rende noto il suo pensiero: "Ha deciso di non passare al gruppo misto, ma di restare all’interno. E’ una scelta che non condivido assolutamente, ma che rientra tra le possibilità che gli strumenti legislativi gli consentono". Poi prosegue: "Dopo numerosi incontri con la Direzione generale dell’Assemblea Legislativa, è risultato infatti evidente che non ho alcuna possibilità di oppormi o modificare la situazione".
Situazione imbarazzante - La decisione di Favia non dovrebbe avere grosse ripercussioni sulla gestione delle attività che, in quanto capogruppo, resteranno nei poteri di Defranceschi insieme alla responsabilità amministrativa e penale del budget assegnato per il personale, al funzionamento del gruppo consiliare e agli strumenti necessari allo svolgimento delle attività del gruppo. Il personale tecnico invece costituirà la base d'appoggio per entrambi i consiglieri, ad eccezione dell'ufficio stampa, che risponderà unicamente a Defranceschi: "Tutti gli atti politici prodotti (interrogazioni, risoluzioni, progetti di legge) su carta intestata del Movimento 5 Stelle, riporteranno unicamente la mia firma, fatta ovviamente salva la possibilità per qualunque altro consigliere dell’assemblea legislativa di aggiungere successivamente la propria firma, se li riterrà condivisibili".
http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/1200456/Giovanni-Favia-non-lascia-piu---Resta-nel-gruppo-consiliare-del-Movimento-come-indipendente-.htmlSituazione imbarazzante - La decisione di Favia non dovrebbe avere grosse ripercussioni sulla gestione delle attività che, in quanto capogruppo, resteranno nei poteri di Defranceschi insieme alla responsabilità amministrativa e penale del budget assegnato per il personale, al funzionamento del gruppo consiliare e agli strumenti necessari allo svolgimento delle attività del gruppo. Il personale tecnico invece costituirà la base d'appoggio per entrambi i consiglieri, ad eccezione dell'ufficio stampa, che risponderà unicamente a Defranceschi: "Tutti gli atti politici prodotti (interrogazioni, risoluzioni, progetti di legge) su carta intestata del Movimento 5 Stelle, riporteranno unicamente la mia firma, fatta ovviamente salva la possibilità per qualunque altro consigliere dell’assemblea legislativa di aggiungere successivamente la propria firma, se li riterrà condivisibili".
S'era capito che non aveva molto in comune con il m5s, per lui, infatti, è dura lasciare la poltrona. Trombato alle elezioni, decide, contrariamente a quanto aveva affermato, di restare come indipendente...