Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
giovedì 30 ottobre 2025
Perché Cina e Russia non temono più l'Occidente?
mercoledì 29 ottobre 2025
Cose che non capisco.
Mumble, mumble...la Russia ci libera dal nazismo, ma noi siamo alleati con gli USA... i quali, da alleati, ci caricano di dazi, ci impediscono di comprare dalla Russia il gas e il petrolio a minor prezzo, e ci obbligano a comprarlo da loro ad un prezzo maggiore; inoltre, sempre i nostri alleati, ci obbligano di comprare da loro le armi da regalare a Zelensky...
Sono io che non trovo un nesso logico in tutto ciò o c'è qualcosa che non quadra?
cetta.
lunedì 27 ottobre 2025
Il Palazzo di Re Ardashir I, Iran.
Il Palazzo di Re Ardashir I, situato nei pressi dell'antica città di Gor (l'odierna Firuzabad) in Iran, è una delle prime e più notevoli realizzazioni architettoniche dell'Impero Sasanide.
Costruito intorno al 224 d.C., poco dopo che Ardashir I rovesciò i Parti e fondò la dinastia Sasanide, il palazzo simboleggiava l'alba di una nuova potenza imperiale persiana.
Costruito con massicce mura in pietra e gesso, il palazzo fu progettato per stupire con le sue grandi dimensioni, le cupole monumentali e l'uso innovativo degli spazi a volta.
La sua caratteristica più sorprendente è la grande sala delle udienze sormontata da un'ampia cupola in mattoni, uno dei primi esempi di costruzione di cupole su larga scala nell'architettura iraniana.
Il design dell'edificio riflette una miscela di tradizioni partiche e nuovi principi architettonici sasanidi che avrebbero influenzato l'architettura persiana e islamica per secoli.
Circondato da giardini e alimentato da un sofisticato sistema idrico proveniente da una vicina sorgente, il palazzo era sia una residenza reale che un complesso cerimoniale.
Ardashir I utilizzò questo sito non solo come sua residenza, ma anche come affermazione politica e religiosa, sottolineando il suo diritto divino a governare come "Re dei Re".
La vicinanza del palazzo alla vicina città circolare di Gor dimostra l'enfasi sasanide sulla pianificazione urbana, sul simbolismo cosmico e sul potere reale.
Nonostante secoli di erosione e danni da terremoto, le imponenti cupole e le spesse mura della struttura evocano ancora la grandiosità dell'antica architettura sasanide.
Oggi, il Palazzo di Ardashir I è Patrimonio dell'Umanità UNESCO, a testimonianza dell'ingegno, dell'ambizione e della duratura eredità di uno dei più grandi imperi antichi dell'Iran.
E' bene che si sappia come stanno veramente le cose.
Nel buono e democratico Occidente, scrivere quello che sto per scrivere è considerata eresia. Ma io lo scrivo e me ne frego, perché un clima di pace e di apertura si crea grazie, e soprattutto, a una corretta informazione. Questa è una vicenda che mai leggeremo sulla nostra stampa di regime.
domenica 26 ottobre 2025
Sumeri, Mesopotamia.
Gli antichi Sumeri della Mesopotamia, fiorenti tra il 4500 e il 1900 a.C., sono ampiamente considerati la prima civiltà avanzata al mondo.
Vivendo tra i fiumi Tigri ed Eufrate, nell'attuale Iraq, trasformarono fertili pianure in fiorenti città-stato come Ur, Uruk ed Eridu.
La loro invenzione della scrittura cuneiforme su tavolette d'argilla segnò l'alba della storia documentata, preservando leggi, registri commerciali, miti e osservazioni astronomiche.
Queste tavolette rivelano la più antica letteratura conosciuta, tra cui l'Epopea di Gilgamesh, che esplora i temi dell'eroismo, della mortalità e della ricerca dell'immortalità.
I Sumeri furono pionieri di innovazioni come la ruota, i sistemi di irrigazione, gli utensili in bronzo e la matematica complessa, gettando le basi per le civiltà successive.
La loro società era organizzata attorno a monumentali ziggurat, torri-tempio che collegavano cielo e terra e onoravano il loro pantheon di dei.
Le tavolette d'argilla documentano anche codici legali avanzati, sistemi contabili e pratiche educative, mostrando una burocrazia notevolmente sofisticata per l'epoca.
Le scoperte archeologiche continuano a mettere alla prova la comprensione moderna, rivelando che la conoscenza sumera dell'astronomia e della misurazione del tempo andava ben oltre quanto si potesse immaginare.
Il declino dei Sumeri intorno al 1900 a.C. portò con sé invasioni e l'ascesa di potenze vicine come Akkad e Babilonia, ma la loro eredità culturale sopravvisse.
Oggi, gli scritti e i manufatti dei Sumeri continuano a rimodellare la nostra comprensione della storia umana, illuminando la nascita della civiltà stessa nella culla della Mesopotamia.
COSA SI FA PER FAVORIRE GLI AMICI E GLI AMICI DEGLI AMICI: IL GOVERNO MELONI HA ABOLITO L’ABUSO D’UFFICIO.
Hanno abolito l’abuso d’ufficio per fare un favore ai loro amici, con la complicità della cosiddetta “sinistra”, ma non hanno minimamente tenuto conto delle conseguenze e di quanti reati, alcuni anche gravi, che sarebbero stati aboliti con effetto anche retroattivo. Se pensate che non punire chi trucca un concorso non sapete le conseguenze che può avere. Ecco un esempio di conseguenze per concorsi truccati nell’Università. E non è che uno delle centinaia di casi !!
FIRENZE: L’ABOLIZIONE DELL’ABUSO D’UFFICIO ROTTAMA CONCORSOPOLI
MARCO GRASSO – IL FATTO – 25.10.2025
L’ abolizione dell’abuso d’ufficio cancella con un colpo di penna 28 capi di imputazione, contestati ad altrettanti professori accusati di favoritismi nelle nomine agli ospedali fiorentini Careggi e Meyer. Altre accuse cadono per effetto della nuova giurisprudenza della Corte di Cassazione, che impedisce di contestare la turbativa d’asta in concorsi pubblici, applicabile solo a gare per beni o servizi. Per la Suprema corte il reato giusto per le nomine è l’abuso d’ufficio, che però nel frattempo è stato abrogato. Restano 12 indagati per reati di corruzione, molto depotenziati e in ogni caso difficili da provare. Il risultato insomma è un altro maxi-processo che affonda prima di cominciare, stavolta per la presunta Concorsopoli toscana. Un film già visto a Milano e a Genova, dove due grandi indagini su presunti concorsi truccati in Università erano già stati azzerati dalla riforma che porta il nome del ministro della Giustizia Carlo Nordio . L’INCHIESTA FIORENTINA, condotta dal pm Tommaso Coletta, ipotizzava l’esistenza di concorsi ad hoc all’interno del dipartimento di chirurgia di Careggi, banditi sui vincitori, senza una vera necessità della struttura. Gli accertamenti si erano poi estesi al Meyer, dove la gestione degli incarichi sarebbe avvenuta in modo “privatistico”, “in totale dispregio della normativa di settore e dei principi di meritocrazia ”. In una serie di casi la Procura di Firenze contesta la corruzione, in un contesto in cui però la moneta di scambio non sarebbero state le mazzette, ma incarichi e posizioni di potere. Accuse definite “fantascientiche” da uno dei legali che rappresentano gli indagati, l’avvocato Francesco Maresca. Fra i nomi più noti che escono dal processo o che vedono molto alleggerite le loro posizioni ci sono l’ex rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei, il neurochirurgo Alessandro Della Puppa, l’urologo Marco Carini, l’ex dg del Meyer Alberto Zanobini, e i suoi omologhi dell’ospedale Careggi, Rocco Donato Damone e Monica Calamai. Anche la Procura toscana, come accaduto in altre parti d’Italia, aveva provato a impugnare la legge davanti alla Corte Costituzionale, ricorsi che però non hanno avuto successo. I pm avevano contestato il mancato rispetto della normativa europea e dei trattati internazionali a cui aderisce l'Italia. E poi il “vuoto di tutela”, di cui hanno già scritto alcuni tra i giuristi più apprezzati, fra cui Gianluigi Gatta, ordinario di Diritto penale alla Statale di Milano: l’effetto della legge Nordio è quello di aver legalizzato di fatto il favoritismo. “Fuori dai casi di corruzione, falso o rivelazione del segreto d’ufficio – avevano scritto i pm nel loro ricorso alla Consulta –dopo l’abrogazione del resto di abuso d’ufficio non vi è più una norma penale applicabile in caso di turbativa dei concorsi pubblici per il reclutamento del personale (nel caso di specie, di docenti universitari di medicina)”. E ancora: “Non si spiega per quale ragione, dovendosi garantire il buon andamento della Pubblica amministrazione in settori ugualmente importanti come quelli dei pubblici incanti e dei pubblici concorsi, si sia scelto di non presidiare penalmente il corretto svolgimento dei secondi mantenendo, invece, la rilevanza penale dell’irregolare svolgimento dei primi”.
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