lunedì 12 ottobre 2009

E Silvio chiese una mano a Vladimir

"E’ stata assassinata per dare una lezione ai giornalisti" [1]

Alla vigilia del terzo anniversario dell’assassinio di Anna Politkovskaja il 7 ottobre del 2006, Sandro Ruotolo riceve una lettera anonima che lo minaccia di morte. Poi questo 7 ottobre la notizia su il Corriere della Sera che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi "sospetta una manovra anti-nazionale" e "per capire cosa gli stia succedendo, avrebbe chiesto aiuto ai servizi di una potenza amica ma non alleata".

Ritorna in mente le immagini della conferenza stampa congiunta Putin-Berlusconi a Villa Certosa. La domanda rivolta a Putin da una giornalista russa: "E’ vero che lei vuole divorziare? Non pensa a sua figlia, che oltretutto vive all’estero?" La prima risposta la fa Berlusconi con un sorriso in bocca, i due indici puntati su di lei mima un mitra. Più tardi, la cronista, Natalia Melikova della Nezavsinaya Gazeta, è scoppiata in lacrime: "Ho visto il gesto del vostro presidente e so che scherza sempre. So che il gesto non avrà alcuna conseguenza". La Federazione Nazionale della Stampa ha definito "imbarazzanti" le battute di Berlusconi. "Se si considera che in Russia negli ultimi dieci anni sono morti più di duecento giornalisti e che non si sono mai ritrovati gli assassini" [2]

Ritorna in mente la lettera pubblicata da Il Giornale di Vittorio Feltri, "La vera democrazia ha i suoi costi Tra questi,Travaglio" titolava la rubrica di Mario Cervi del 15 settembre, il lettore scriveva "Una volta creato l’esempio gli altri giornali di sinistra si guarderanno dal continuare ad offendere il premier e la sua coalizione. Possibile che non si riesca a trovare una norma che preveda l’attentato morale al capo del governo? Io credo che l’unica soluzione a questo continuo stillicidio di calunnie sia quello di rispondere con i sistemi usati (che io non approvo) da Putin nei confronti della Georgia, e della Cina nei confronti dei monaci tibetani: «La forza»." [3]

Sandro Ruotolo, collaboratore di Michele Santoro per Annozero, nella lettera ricevuta al suo domicilio è indicato come il secondo obiettivo di una lista espliciti riferimenti al caso Dino Boffo, direttore di Avvenire costretto a dimettersi dopo la campagna diffamatoria de Il Giornale. La lettera anonima riporta precise e dettagliate indicazioni sugli impegni del giornalista da rendere quasi certo che sia stato pedinato e tenuto d’occhio da uno o più persone durante un lungo periodo. Come annunciato giovedì scorso da Santoro ad Annozero, Ruotolo queste ultime settimane preparava un’inchiesta sulle stragi mafiose degli anni 1992-1993 e gli intrecci tra Mafia, Stato e Servizi deviati. Era a Palermo per intervistare magistrati e pentiti. Michele Riccio, colonnello dei carabinieri in pensione, che accusa l’Arma di aver ostacolato la cattura di Provenzano nel 1995, e Massimo Ciancimino figlio di Vito che ha rivelato i rapporti di suo padre, uomo d’onore e sindaco di Palermo, con onorevoli e ministri nonché testimonio di ’scambi di favori’ tra Bernardo Provenzano e Silvio Berlusconi tramite Marcello Dell’Utri. Roba che scotta, tanto più se mandata in onda in prime time su una rete nazionale durante il processo d’appello per associazione mafiosa a Marcello Dell’Utri ideatore e artigiano della discesa in campo politico del suo amico e socio in affari Silvio Berlusconi. [4]

Anna Politkovskaja, giornalista reporter della Novaya Gazeta. Più volte minacciata e arrestata per la sua opposizione al governo e per le sue denunce di violazioni dei diritti umani commesse in Cecenia .Assassinata alle 17,10 del 7 ottobre nell’ascensore del suo palazzo, mentre stava tornando a casa, da cinque colpi di pistola esplosi da un sicario. Un’esecuzione il giorno stesso del compleanno di Vladimir Putin. "Vivere così è orribile. Vorrei un po’ più di comprensione. Ma la cosa più importante è continuare a fare il mio lavoro, raccontare quello che vedo, ricevere ogni giorno in redazione persone che non sanno dove altro andare. Per il Cremlino le loro storie non rispettano la linea ufficiale. L’unico posto dove possono raccontarle è la Novaja Gazeta."[5]

"Ogni giorno ho sulla mia scrivania decine di cartelle: le copie degli incartamenti riguardanti cause penali di persone in carcere per "terrorismo" oppure, per il momento, solo indagate. Perché qui la parola "terrorismo" è tra virgolette? Perché la stragrande maggioranza di queste persone sono state etichettate con questo marchio, quindi sono solo terroristi di nome, ma non di fatto. Nel 2006 questa prassi di "marchiatura dei terroristi" non ha semplicemente sostituito un’autentica lotta al terrorismo, ma ha anche trasformato in potenziali terroristi tutti coloro i quali desiderano vendicarsi. Quando i magistrati e i tribunali non agiscono secondo la legge e per punire i colpevoli, ma invece ubbidiscono a ordini della politica e vanno a caccia dei criminali designati dal Cremlino per compiacere la sua volontà in materia di antiterrorismo, le cause penali spuntano come funghi." [6]

Silvio Berlusconi - "Non sono l’avvocato difensore di Vladimir Putin ma in Cecenia c’è questo: una resistenza che ricorre alla violenza e che non vuole aprirsi al dialogo nemmeno dopo che è stata data ai cittadini ceceni la possibilità di avere libere elezioni; e c’è la presenza della Federazione russa per garantire l’ordine pubblico. I russi garantiscono ordine. Putin è una persona democratica e di buonsenso". (Silvio Berlusconi, alla trasmissione di Giuliano Ferrara ‘Otto e Mezzo’ su la7. 09/02/2006) [5]


[1] citazione di Vera figlia di Anna Politkovskaja in Panorama, 08/05/2009
[2] Putin, è vero che divorzia? E Berlusconi fa il gesto del mitra, Repubblica, 18/04/2008
[3] Il Giornale lancia la fatwa contro i viscidi giornalisti, AgoraVox, 01/10/2009
[4] Annozero, pronta la puntata su mafia e politici, La Stampa, 02/10/20009
[5] Il mio lavoro a ogni costo, Anna Politkovskaja, Internazionale, 26/10/2006
[6] Ti chiamiamo terrorista, Anna Politkovskaja, PeaceReporter, 13/10/2006
[5] Berlusconi difende Putin e attacca la stampa, Repubblica, 06/11/2003

http://www.agoravox.it/E-Silvio-chiese-una-mano-a.html

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