Qualcuno che difende il premier c’è, ma più per opportunismo che per convinzione. “Dividere il centrodestra mentre la sinistra si sta unendo in un gozzoviglio non è una cosa saggia”, scrive Quasarnova, che però poi aggiunge: “Io sono il primo che spero che Berlusconi vada fuori dalle palle anche perché fa prendere voti alla sinistra e smerda la destra”.
L’insoddisfazione della base nasce da lontano. La batosta rimediata nel capoluogo meneghino ha solo rigirato il dito nella piaga. Già prima dell’elezione, sul forum del Mgp figuravano appelli espliciti: “Non votate la Moratti”, o “Chi è leghista davvero vota Pisapia”. Mentre subito dopo il voto gli applausi sono tutti per Matteo Salvini, l’unico dirigente che ha criticato apertamente il Pdl. E spuntano fuori vecchi rancori: “Il Ministero dell’Agricoltura ci spettava per diritto. Ma Berlusconi ha preferito accontentare i furbetti”.
Secondo molti militanti la via per uscire dal pantano è quella “di fare riforme condivise, cosa impossibile finché esisterà Berlusconi”. “Ma non sarà ora che il popolo di centrodestra capisca che si può fare anche a meno di Berlusconi? – scrive un altro utente – Può mai da un solo uomo dipendere il destino di una nazione intera?”.
Il segnale per far capire ai leader nazionali del partito che la strategia deve cambiare può essere il referendum del 12 e 13 giugno. “Io vado a votare fosse l’ultima cosa che faccio nella vita – scrive Albertos – Se Berlusconi e Bossi vogliono farmi una centrale sotto casa me lo devono chiedere. Non siamo i loro sudditi”. “Sarebbe giusto che la Lega dia un segno stavolta – scrive un altro visitatore – L’aria è cambiata e se non vuole proprio affondare del tutto con B, si deve schierare da qualche parte”.
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