mercoledì 9 novembre 2011

Le dimissioni si danno, non si promettono.




Rotondi va in tondo e non risponde alle domande sui contenuti della legge di stabilità. Naturalmente, nonostante le dimissioni annunciate alle quali sempre in meno crediamo, propone già Alfano al governo con la supervisione di Berlusconi.

Cambierebbe il nome del premier, come in Russia con Putin e Medvedev, ma la regia resterebbe la stessa. 

Del resto era prevedibile che B. non avrebbe mollato, ed è altrettanto evidente che il suo scopo non è quello di sacrificarsi per il bene del paese, ma solo voler prendere tempo per escogitare qualche espediente che lo salvaguardi dai processi che si tira addosso per mancanza totale di morale ed etica.

Che l'Europa non creda nelle sue capacità governative è risaputo, che non creda nelle sue dimissioni lo dimostra il fatto che il differenziale con i bund è oggi al 5.66%, record storico.

Ciò che fa maggiormente rabbia è che vogliano far credere che la colpa di quanto sta accadendo non sia da attribuire a B. che ha rassegnato, anche se solo "prossime-future", le dimissioni. 

Il mercato voleva le dimissioni subito ed una cambio di governo, cosa che non è avvenuta.
Mentono sapendo di mentire o pensano che noi non siamo in grado di capire e leggere tra le righe.

Come se al governo non ci fossero "loro" dal 2008, come se non fosse notorio a tutti che la crisi è stata sottovalutata, ignorata dalla loro dabbenaggine ed incompetenza.

Per quanto tempo ancora e quanto ci costerà lo stallo in cui ci ha sprofondato un gruppetto sparuto di incoscienti, incompetenti, corrotti, e chi più ne ha più ne metta, al soldo di un cafone privo di ogni morale, etica e coscienza?

By cettina de giosa


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