domenica 3 giugno 2012

l Quirinale: NO a rivelare la spesa per il 2 giugno. Questione di sicurezza Nazionale.


Quando ho letto il titolo della notizia, ho pensato: spero sia una sorta di scherzo da prete. Poi ho iniziato a leggere e più leggevo e più mi venivano i brividi. Perché al di là della bontà o meno dell’iniziativa, il cittadino ha il sacrosanto diritto di sapere quanto costano certe celebrazioni.
E invece nulla. Sentite qui. Ecco la nota del Quirinale alla richiesta del Codacons di sapere a quanto ammontano le spese per le celebrazioni della Repubblica:
"I documenti di cui viene richiesta l’ostensione dovrebbero essere esclusi perché ’inaccessibili’, per motivi attinenti alla sicurezza, alla difesa nazionale, all’esercizio della sovranità nazionale ed alla continuità e alla correttezza delle relazioni internazionali."
Ma… ma che cazzo c’entrano la “difesa nazionale”, la “sicurezza nazionale”, “l’esercizio della sovranità nazionale”, con la richiesta di sapere quanto si spende per parate e celebrazioni? Possono essere due milioni come possono essere dieci milioni. E allora? Dove sta il pregiudizio alla sovranità e alla difesa nazionale?
E poi è un paradosso assurdo: il popolo italiano, che ai sensi dell’art. 1 è sovrano, non può sapere quanto spende per assicurare… cosa? La sua sovranità? 
Mi fermo qui. Anzi, è meglio che io mi fermi qui!

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