Il ministro dell'Economia: 'Valutiamo interventi sull'Irap. Stop aumento Iva? La coperta è corta'.
Il calo delle tasse, grazie agli incassi della lotta all'evasione, scatterà nel 2103, con un anno di anticipo. Lo prevede un emendamento dei relatori. Con il Def del 2013 si individuerà il gettito della lotta all'evasione del 2012 che finanziarà il "fondo per la riduzione strutturale della pressione fiscale" di famiglie e imprese.
La flessione dello "spread" potrà anche trasformarsi in meno fisco per gli italiani. Anche i risparmi della spesa per interessi che lo Stato paga su Bot, Btp e Cct - è scritto in un emendamento dei relatori - serviranno a finanziare il nuovo fondo per la riduzione delle tasse che scatterà nel 2013.
Nasce il "fondo Giavazzi": il riordino dei fondi per gli aiuti delle imprese, sulle quali ha lavorato l'economista su incarico del governo, finanzierà un 'Bonus' per la ricerca e lo sviluppo delle piccole e medie imprese e darà risorse per la riduzione del cuneo fiscale. Lo prevede un emendamento dei relatori alla legge di Stabilità.
GRILLI, VALUTIAMO TAGLIO IRAP DA 2014 - Nella legge di stabilità "una delle possibilità è anche vedere se possiamo già strutturare interventi di riduzione dell'Irap dal 2014 in poi". Così il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, a margine del Forum dei Giovani di Confcommercio a Venezia.
"La coperta è corta": così Grilli risponde ai giornalisti che chiedono un commento sulla richiesta della Confcommercio di 'archiviare' del tutto l'aumento dell'Iva nella legge di stabilità.
"Mi piacerebbe dire che il peggio é passato ma non lo posso dire. Posso però dire che siamo sulla strada giusta". Lo dice il ministro dell'Economia, parlando di crisi a margine del Forum dei Giovani di Confcommercio.
"E' necessario raggiungere il pareggio di bilancio senza 'se' e senza 'ma'", aggiunge Grilli. "L'unico modo di essere affidabili è avere le finanze pubbliche in ordine". Il pareggio "non per un anno ma per sempre". "Sappiamo che non si ottiene con la bacchetta magica - sottolinea - ma è un esercizio complesso e difficile, che genera stress nell'economia. Ne siamo consapevoli".
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