La dichiarazione del leader del Cremlino è una risposta agli Stati Uniti sui progetti Nato di uno scudo antimissilistico in Europa occidentale. Ma il segretario generale della Nato bolla tutto come una "spacconata" e parla di "pericoloso tintinnio di sciabole". Renzi: "L'accordo di Minks va portato in fondo e l'Italia sta lavorando perché si rispetti: la Russia non sia isolata."
Roma, 16 giugno 2015 - L'esercito russo aggiungerà più di 40 missili nucleari intercontinentali al suo arsenale nel 2015, ha annunciato il presidente russo Vladimir Putin, scrive Interfax. Per il numero uno del Cremlino gli armamenti saranno in grado di contrastare qualsiasi sistema di difesa missilistica. Una dichiarazione da inserire nella polemica con gli Stati Uniti sui progetti Nato di uno scudo antimissilistico in Europa orientale.
Nel 2015 l'esercito russo si doterà di "altri 40 nuovi missili nucleari Icbm che saranno capaci di contrastare qualsiasi sistema di difesa missilistica, anche il più sofisticato", ha dichiarato Putin, aggiungendo che la Russia "presterà particolare attenzione ad implementare gli armamenti su larga scala e al programma di modernizzazione dell'industria militare".
Intervenendo al forum dell'industria bellica 'Army-2015' a Kubinka, vicino Mosca, Putin ha inoltre fatto sapere che le truppe russe "hanno cominciato a ricevere i mezzi corazzati" di ultima generazione mostrati nella colossale parata del 9 maggio in piazza Rossa per il 70/o anniversario della vittoria sovietica sul nazismo. Le dichiarazioni di Putin arrivano in un momento di particolare tensione tra Mosca e l'Occidente per la crisi ucraina.
Infine, un'esercitazione militare con decine di aerei è stata lanciata oggi nella Russia del sud. Lo fa sapere il Distretto militare meridionale delle forze armate russe.
LE REAZIONI IN USA - Il dispiegamento di nuovi missili nucleari annunciato dal presidente russo Vladimir Putin è "pericoloso". E' l'opinione del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. "E' ingiustificato, è destabilizzante e pericoloso", ha commentato Stoltenberg durante un punto stampa organizzato dopo un incontro con il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, a Bruxelles, parlando di"spacconate da parte della Russia" e di pericoloso tintinnio di sciabole.
IN ITALIA - Dell'irrigidimento delle relazioni Usa-Russia, che coinvolgono anche l'Europa, ha parlato anche il premier, ospite a Porta a Porta, soffermandosi sulla questione ucraina: "L'accordo di Minks va portato in fondo e l'Italia sta lavorando perché si rispetti: non facciamo le ripicchine sulle sanzioni", smentendo la notizia che in caso di mancato accordo sull'immigrazione la reazione dell'Italia possa essere quella di abbandonare il fronte delle sanzioni contro Mosca: "Ho incontrato il presidente Vladimir Putin perché a me interessa che la Russia non sia isolata, non tradiamo l'alleanza sulle sanzioni e la Russia con l'immigrazione non c'entra nulla".
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