sabato 17 marzo 2018

Renzi, “i genitori dell’ex premier indagati a Firenze: fatture false”.

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'La Repubblica' e 'La Verità' riportano che Renzi senior e la signora Bovoli hanno ricevuto dai pm Luca Turco e Christine von Borries un invito a comparire per chiarire i rapporti loro e quelli delle loro società, con Luigi Dagostino, imprenditore pugliese degli outlet con attività in Toscana.

Emissione di fatture per operazioni inesistenti. E’ l’ipotesi di reato per la quale Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell’ex premier Matteo Renzi, sono indagati dalla procura di Firenze. Renzi senior e la signora Bovoli hanno ricevuto dai pm Luca Turco e Christine von Borries un invito a comparire per chiarire i loro rapporti e quelli delle loro società, con Luigi Dagostino, imprenditore pugliese degli outlet con attività in Toscana.
Gli inquirenti, riporta La Repubblica, vogliono fare luce sui legami che intercorrono su alcune delle società gestite da quest’ultimo e il padre dell’ex presidente del Consiglio, che dovrà tornare davanti ai pubblici ministeri di Roma nell’ambito del caso Consip. Le fatture venute all’attenzione della Guardia di finanza sono due, una da 10.000 euro e una da 130.000 euro, e sarebbero state riscontrate durante le indagini su Dagostino. Secondo l’ipotesi di reato formulata dal pm le fatture sarebbero state emesse dalle aziende dei Renzi, rispettivamente la Party srl e la Eventi 6, per operazioni inesistenti.

Sempre secondo i giornali, la fattura da 130.000 euro è stata fatta da Eventi 6, che si occupa di marketing ed eventi fieristici, ed è stata pagata dalla Tramor, società controllata al 100% da una compagnia di Cipro impegnata nelle attività di sviluppo dell’outlet The Mall a Reggello (Firenze). I Renzi con la loro azienda avrebbero fornito servizi di accoglienza per l’outlet, ma per gli inquirenti l’importo della fattura non sarebbe coerente con il valore delle prestazioni erogate e ora vogliono saperne di più.
Secondo La Verità, i fascicoli aperti dalla procura fiorentina sarebbero due: oltre a quello sulle presunte fatture false, ci sarebbe un procedimento portato avanti  dal procuratore aggiunto Turco  relativo al fallimento della Delivery Service Italia.

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