domenica 14 luglio 2019

Messina, a Tusa riaffiorano tre templi e un teatro greco. - Isabella Di Bartolo

Messina, a Tusa riaffiorano tre templi e un teatro greco

Tre templi e un teatro greco. Sono queste le scoperte più importanti delle campagne di scavo in corso, anche quest’anno, nel sito della città di Halaesa Archonidea, nei pressi di Tusa nel Messinese. Qui sono in campo gli archeologi delle Università di Amiens, Sorbona e dell’Ecole du Louvre diretti da Michela Costanzi nel sito del teatro antico; mentre una seconda missione è quella degli Atenei di Messina e Oxford, guidati da Lorenzo Campagna e Jonathan Prag con il coordinamento scientifico di Alessio Raffa del Cnr Ibam i quali, per il terzo anno, scavano nell’area del santuario di Apollo. Qui è stato messo in luce un blocco monumentale di oltre 45 metri di lunghezza, largo 25 metri e alto 4 metri: un podio a gradoni su cui si ergevano tre templi. “E’ questo il cuore del santuario – dice Raffa - dove erano due edifici templari laterali e uno più grande probabilmente dedicato a quello di Apollo, nominato da Diodoro Siculo e da due iscrizioni di Halaesa. Apollo era il nume tutelare della città come testimonia anche la monetazione di Halaesa con impressa la testa di Apollo e la cetra”. 
Sono stati individuati i basamenti di tre templi, di cui si conserva poco, di epoca ellenistica: un ritrovamento importante a cui lavorano anche il parco archeologico di Tindari, la soprintendenza di Messina e il Comune di Tusa. Prosegue invece lo scavo italo-francese nel sito in cui lo scorso anno è stato individuato un teatro. “Lavoriamo a sud dell’agorà – spiega Michela Costanzi -, nella zona dell’acropoli meridionale e sotto il muro a contrafforti ed è questa la zona che non finisce di riservare sorprese: lo scorso anno erano stati scoperti elementi che provano inequivocabilmente l’esistenza di un teatro antico sepolto sotto vari metri di terra: gradini tagliati nella roccia e sedili lapidei. Quest’anno abbiamo ritrovato i resti del muro che chiudeva la cavea su cui sedevano gli spettatori e quello dei corridoi. Elementi che ogni giorno di più permettono di capire l’impianto urbano di questa città che Cicerone aveva definito una delle più belle della Sicilia”. 

https://palermo.repubblica.it/cronaca/2019/07/13/foto/messina_a_tusa_riaffiorano_tre_templi_e_un_teatro_greco-231103008/1/?fbclid=IwAR3QzMFTxNEtv3Of0dl3lj3uKS9bOoklqJdS4TDG6skqyHDaQdsDRvmRmbU#1

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