venerdì 15 maggio 2020

Linciaggio neofascista. - Tommaso Merlo

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Dai social media al parlamento, il linciaggio di Silvia Romano non ha fine. Le squadracce sovraniste si sono scatenate contro la giovane cooperante. Da sgualdrina a neo-terrorista. Le hanno vomitato addosso di tutto. Senza pietà. Leoni da tastiera, presunti onorevoli. Una vergogna. Invece di gioire per una giovane vita salvata, è venuto a galla quel neofascismo che si cela dietro ai sorrisini di Salvini e della Meloni. L’Italia peggiore. Cattiva, violenta, retrograda. La vera colpa di Silvia Romano è quella di essere una cittadina libera che invece di disprezzare il diverso è andata ad abbracciarlo addirittura fino in Africa. La colpa di Silvia Romano è quella di non avere paura, di non rinchiudersi dietro qualche muro o confine anche mentale ma di rimboccarsi le maniche per un mondo migliore. La colpa di Silvia Romano è quella di non essere razzista e di credere nella solidarietà. La sua sola testimonianza urta i pilastri della propaganda sovranista e se non bastasse ha cambiato pure religione scatenando l’ipocrita bigottismo nero. Quello di coloro che vorrebbero sfruttare perfino il cristianesimo per perorare la causa sovranista. Facendo fuori il Papa comunista e mondialista per salvare la razza pura e tornare alla rigorosa famiglia tradizionale. È bastato quel velo per trasformare Silvia Romano da compatriota ad infame traditrice schierata dalla parte dei negri e degli islamici e dei terroristi e di tutti quei nemici invasori della patria. Cupe chimere delle destre vecchie e nuove. Il neofascismo non è mai scomparso dalla scena politica italiana. Si è solo dovuto camuffare per sopravvivere. A volto scoperto non lo votava nessuno e così si è nascosto dietro ai sorrisini complici di Salvini e della Meloni. Dietro ad una confezione più appetibile. Dietro ad un’immagine social più amichevole. Un neofascismo che negli ultimi anni è cresciuto lucrando sulle crisi. Quella economica, quella dell’immigrazione, quella europea. Lucrando sulle frustrazioni dei cittadini e sulle nuove paure. Una strategia che sta funzionando. Salvini e la Meloni hanno raggiunto percentuali vertiginose. È sparito il centro, è sparita la destra moderata. Sono rimasti solo i sovranisti che scalpitano per il potere e che dal neofascismo che pullula nelle loro viscere non hanno mai preso le distanze. Le lobby si riposizionano e l’Italia si appresta a diventar nera alla prima occasione. Come si trattasse di un normale avvicendamento democratico. Poi Silvia Romano viene liberata. E’ una giovane cooperante e ormai non ci sperava più nessuno. Sbarca con un velo in testa e invece di gioire per una vita salvata si scatena un linciaggio neofascista senza precendeti. Leoni da tastiera, presunti onorevoli. Le vomitano addosso di tutto. Perfino minacce. L’Italia peggiore. Cattiva, violenta, retrograda. Una vergogna. E una sciagura politica da evitare.

https://repubblicaeuropea.com/2020/05/13/linciaggio-neofascista/

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