giovedì 9 marzo 2023

La società. - G.Middei

 

«La società totalitaria tende ad abolire la frontiera tra pubblico e privato; il potere esige che la vita dei cittadini sia il più trasparente possibile. Questo ideale di vita senza segreti corrisponde a quello di una famiglia esemplare: un cittadino non ha il diritto di dissimulare alcunché di fronte al Partito o allo Stato così come un bambino non ha diritto ad avere segreti per suo padre o sua madre.»
C’è un romanzo che racconta esattamente cos’è lo stato totalitario: Il processo di Kafka. Ecco, immaginate di essere a casa vostra, in tutta tranquillità, ma una mattina due uomini piombano nella vostra stanza per arrestarvi. Ci sono sempre stati nella Storia uomini accusati ingiustamente di crimini che non avevano commesso, ma non è questo il punto. Dal giorno dell’arresto Josef K. non sarà mai più solo: «il tribunale lo seguirà, lo spierà; la sua vita privata sparirà inghiottita dal sistema».
Lo stesso accade in 1984 di Orwell. Il Grande Fratello organizza la vita dei cittadini: gli svaghi, i divertimenti, le uscite, tutto viene programmato per impedire agli uomini di restare soli con se stessi. In Cina, sotto la dittatura di Mao Zedong, fin dalla più tenera età i bambini venivano educati a temere la solitudine e a partecipare a quante più attività collettive possibili. Perché? Perché la solitudine è l’anticamera del pensiero. Il modo migliore per impedire che la gente pensi è fare in modo che non sia mai sola.
Certo grazie alla radio, a internet, alla televisione, ai social nessuno è più solo, ma come aveva intuito la Arendt «nel silenzio e nella solitudine può nascere il pensiero che in seguito ti cambierà la vita. Se un uomo non usufruisce di questo suo diritto o ne viene privato da circostanze esterne, un bel giorno scoprirà con stupore che nella vita non s’è mai incontrato con se stesso.»

G.Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X #letteratura #filosofia #cultura #istruzione #solitudine

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