Visualizzazione post con etichetta Jabuticaba (ʒabutʃiˈkabɐ) (Plinia cauliflora). Mostra tutti i post
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martedì 30 luglio 2013

Myrciaria cauliflora.

  

La Jabuticaba (ʒabutʃiˈkabɐ) (Plinia cauliflora) è un albero fruttifero della famiglia Myrtaceae che cresce negli stati di Minas Gerais e San Paolo nel Brasile sud-orientale. Specie simili comprese nel genere Myrciaria, spesso chiamate con lo stesso nome, crescono in Brasile, ArgentinaParaguay e Bolivia. L'albero viene coltivato per i suoi frutti color nero-viola e dalla polpa bianca; questi possono essere mangiati crudi o possono essere usati per preparare marmellate e bevande (succo semplice o vino). Altri nomi usati comunemente per indicare questa pianta sono Brazilian Grape Tree (albero dell'uva brasiliana), JaboticabaJabotica,JabuticabeiraGuaperuGuapuruHivapuruSabará e Ybapuru (guarani).
Le foglie dell'albero sono color salmone quando sono giovani e diventano verdi quando sono mature. L'albero cresce molto lentamente e preferisce un suolo umido, leggermente acido. Si adatta molto facilmente e cresce perfino su suolo alcalino sabbioso, se però viene curato e innaffiato. Ha fiori bianchi che crescono direttamente sul tronco (caulifloria. In natura l'albero fiorisce e fruttifica sono una o due volte l'anno, ma se innaffiato continuamente fiorisce di frequente e in alcune regioni tropicali i frutti son presenti tutto l'anno.
Il frutto ha un diametro di 3–4 cm, possono avere uno o più semi (fino a quattro), crescono direttamente sul tronco principale e sui rami della pianta, conferendo un aspetto caratteristico all'albero. La buccia è spessa, viola, astringente e copre una polpa dolce, bianca o rosacea, gelatinosa. I frutti sono molto comuni nei mercati brasiliani, vengono mangiati soprattutto freschi; la loro popolarità può essere paragonata a quella dell'uva negli USA. I frutti freschi possono cominciare a fermentare 3 o 4 giorni dopo il raccolto, quindi spesso vengono usati per preparare marmellate, crostate, vini forti e liquori. Visto che è facilmente deperibile, questo frutto è molto raro nei mercati lontani dalle aree di coltivazioni. Tradizionalmente, si usa un decotto astringente di buccia seccata al sole per trattare malattie come emottisi, asma, diarrea e per fare gargarismi in caso di tonsillite cronica.
Foglie di Plinia cauliflora
Dal frutto sono stati isolate varie sostanze, potenti antiossidanti, antiinfiammatori e anticancro.[1] Una di queste sostanze, la jaboticabina, si trova solo in questo frutto.
In Brasile i frutti di varie specie collegate, precisamente Myrciaria tenella e M. trunciflora, vengono indicate con lo stesso nome comune. Mentre tutte le specie jabuticaba sono subtropicali e possono sopportare gelate miti e brevi, alcune specie possono essere più sensibili al freddo. Nell'emisfero boreale la coltivazione a scopo commerciale di questo frutto è ridotta più per la crescita estremamente lenta e per la forte deperibilità del frutto che per le temperature richieste. Le piante innestate possono fruttificare ogni 5 anni; le piante cresciute da seme possono impiegare da 10 a 20 anni per fruttificare, anche se per la loro crescita lenta e per le dimensioni ridotte quando sono giovani sono molto popolari come bonsai o piante ornamentali da vaso nelle regioni temperate. Le jabuticabas si adattano abbastanza bene a varie condizioni di crescita, sia su sabbia sia su terra molto ricca. Non sopportano i suoli salati. Tollerano la siccità, anche se la produzione di frutti può essere ridotta e sarà necessario innaffiare nei periodi di siccità prolungata.
Il nome jabuticaba deriva dalla parola Tupi jabuti (tartaruga) + Caba (luogo) e significa "luogo dove si possono trovare le tartarughe". Il nome in guarani è "Yvapuru", dove yva significa frutto e la parola onomatopeica purũ indica il rumore che fa il frutto quando viene morso.
Una canzone tradizionale della regione orientale della Bolivia si riferisce a una giovane donna che ha gli "occhi come il guapuru" (per via del colore nero) e una bocca "dolce come l'achachairu."[3]
L'albero della jabuticaba compare sullo stemma di ContagemMinas Gerais e Brasile,[4] ed è molto usato come specie da bonsai, in particolare a Taiwan e in varie zone dei Caraibi.
In Brasile si usa la parola "jabuticaba" per indicare qualcosa che si pensa essere tipicamente brasiliano, visto che si ritiene che l'albero cresca solo in Brasile. Di solito è un'espressione peggiorativa.[5][6]