Sono 15 le misure cautelari notificate dagli uomini delle Fiamme Gialle di Napoli, tra queste quella per il generale, oggi in pensione, titolare di una scuola di formazione.
Concorsi truccati per entrare nelle forze di polizia, questa l'ipotesi mossa dalla procura. Tra gli indagati spicca il nome di Luigi Masiello generale dell'esercito, oggi in pensione. Gli uomini del Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Napoli hanno eseguito 15 misure cautelari, una delle quali in carcere. L'operazione nasce da un'indagine sui concorsi truccati per il Volontario in Ferma Prefissata di 4 anni (VFP4) che consentono di accedere alle forze armate e di polizia. Tra i destinatari delle misure cautelari, ai domiciliari, figura anche Masiello, titolare di una scuola di formazione coinvolta nell'inchiesta.
L'ex generale, nel 2016, decise di scendere in campo per supportare la coalizione di centrosinistra, capeggiata da Valeria Valente, con la lista 'Napoli Popolare'. Prese 323 preferenze senza risultare eletto.
Il momento della notifica a Masiello.
Quando i finanzieri sono arrivati presso l'abitazione di Masiello, nel quartiere Vomero di Napoli, per notificare all'ex generale dell'esercito la misura cautelare degli arresti domiciliari, l'uomo ha lanciato il proprio cellulare dalla finestra. Per gli inquirenti si sarebbe trattato di un tentativo di nascondere le prove. Masiello risulta coinvolto in una indagine sui concorsi truccati per accedere alle forze armate e dell'ordine. I militari sono comunque riusciti a recuperare il telefono.
Masiello sospeso dall'Ordine dei giornalisti.
È arrivata anche la sospensione dall’Ordine dei giornalisti per Luigi Masiello. Il presidente dell’Ordine della Campania, Ottavio Lucarelli, ha sospeso ad horas dall’Albo il generale dell’Esercito, ora in pensione, che è anche un giornalista pubblicista.