Il mistero di un documento con cui nel 2000 il neo assessore al Bilancio accusava la ex sindacalista di aver usato l'Ugl per favorire economicamente una società della madre. La denuncia fu bloccata e poi tra i due venne trovato un accordo...
Ci sono carriere costruite sui discorsi fatti e altre che si basano sulle cose mai dette. È difficile capire a quale categoria appartenga il neo-assessore laziale Stefano Cetica fino a quando - insieme alla sua presidente Renata Polverini - non spiegherà all’opinione pubblica una vecchia storia di biancheria intima, informatica e sindacato. Il presidente della Regione ha preteso per l’ex compagno dell’Ugl il ruolo più delicato della Giunta ma proprio la vecchia militanza sindacale rischia di gettare un’ombra sulla scelta. Dal 1999 al 2006, Stefano Cetica era il leader del sindacato di destra. Renata scalpitava ma solo nel 2006, Cetica le ha lasciato strada rimanendo come presidente. Prima della staffetta tra i due c’era stata una lotta senza esclusione di colpi. Un anno dopo l’insediamento, Cetica si trova di fronte un’agguerrita fronda interna che punta sulla giovane Polverini per scalzarlo. Lui reagisce brandendo la questione morale.
Nel documento si punta il dito contro Renata Polverini e il suo amico Rolando Vicari, segretario dei forestali. Ecco cosa scriveva Cetica: "Esiste nell’Ugl una questione morale? Esiste o è esistita una gestione paternalistica, discrezionale, talora sconsiderata delle risorse del sindacato? Dobbiamo rispondere a queste domande prima di arrivare alla scadenza congressuale". Poi Cetica entra nel vivo: "faccio alcuni esempi. Se solo nel 1997 il Caaf dell’Ugl ha conferito un appalto di 240 milioni di lire alla società Tavani Srl per forniture presumibilmente di servizi informatici, credo sia mio dovere capire fino in fondo le ragioni di questo importante rapporto economico. Anche perché la Tavani Srl è l’evoluzione dellaAlisan Srl, amministrata dalla signora Giovanna Sensi fortunata madre del segretario confederale Renata Polverini. Inoltre, fatto ancor più strano, la società", prosegue l’allora leader Ugl Cetica, "aveva ampliato proprio nel 1997 la sua attività all’informatica: prima si occupava del commercio e della vendita dell’abbigliamento, maglieria e biancheria intima. Il nostro Caaf", proseguiva ironico, "ha avuto subito una grande fiducia nel destino informatico della Tavani Srl, affidandogli (sic) un appalto di rilevanza davvero notevole, anche considerando le esigenze effettive della struttura. Nulla esclude che a tutto ciò ci sia una spiegazione plausibile, a parte il comune buonsenso; tuttavia una spiegazione deve essere data".
Poi Cetica passava a Rolando Vicari, il segretario dei forestali Ugl con la passione del mattone. Nel 2007 Renata Polverini proprio a lui cederà a un prezzo stracciato un bell’appartamento con box di ampia metratura all’Eur, acquistato con lo sconto dall’Inpdap. A Vicari, nel 2000, Cetica rinfacciava di avere ceduto nel 1998 a soli 300 milioni un’immobile pagato 430 milioni di lire nel 1988 "dalla Centro Alfa, società strumentale legata all’Ugl" a una società dei figli di Vicari stesso. "Anche in questo caso", scriveva Cetica, “è necessario chiarire ogni responsabilità".
Il documento era diretto a tutti i segretari di categoria e territoriali e al consiglio nazionale. Ma al Fatto risulta che non fu mai spedito. Dopo una circolazione ristretta tra i dirigenti, tornò nel cassetto. Cosa accadde dopo? Polverini e Vicari rientrarono nei ranghi. Il 17 luglio 2000, cinque mesi dopo la lettera, Renata Polverini cede le sue quote sociali della Alisan e la mamma ne lascia l’amministrazione. E Cetica rimane segretario per altri sei anni.
La scelta di non andare allo scontro finale ha pagato per entrambi. Oggi Polverini e Cetica sono presidente e assessore al bilancio della terza regione italiana. Certamente Cetica avrà avuto delle risposte esaurienti alle sue domande del 2000. Ma non sarebbe male se le rendesse pubbliche a beneficio di 5 milioni di cittadini laziali che alla coppia di ex sindacalisti affideranno i soldi delle loro tasse. Anche a loro, come diceva Cetica: "una spiegazione deve esser data".
Da il Fatto Quotidiano del 27 aprile