venerdì 14 ottobre 2011

Primarie subito. - di Paolo Flores d'Arcais








Due zombie tengono sequestrato il Paese. Berlusconi Bossi stanno costringendo l’Italia allo sfacelo, pur di non cedere il potere nemmeno ai propri complici di ogni omertà (il famoso “passo indietro”). Che si tratti di due zombie è ormai certo al di là dell’idiomatico “ragionevole dubbio”. Nessun voto di fiducia cambierà questa realtà, se un governo può finire in minoranza ogni giorno perché uno Scilipoti si ritiene non sufficientemente ripagato e un Tremonti adulato. Ma i due zombie, proprio perché ormai politicamente dei “morti viventi”, possono procurare al paese ulteriori sciagure, visto che istituzionalmente sembra impossibile fermarli.

Tra un paio di settimane il Parlamento assisterà all’ennesimo scempio: una maggioranza di lacchè che manda al macero migliaia di processi (denegando giustizia a migliaia di vittime e familiari) pur di salvare lo zombie di Arcore dalla condanna che lo aspetta nel processo Mills. Non possiamo immaginare che il presidente della Repubblica firmerà una legge che della legge fa strame, ci sentiremmo offensivi solo a pensarlo, ma proprio questa è invece la “road map” di Berlusconi: impunità nei processi in corso, crisi “amica” a gennaio e voto a marzo con la legge elettorale “porcata”. Sembra inaudito che a dettare l’agenda politica possano essere ancora l’amico di Putin e il suo compare “ditomedio”, ma i frondisti democristiani e leghisti, e le loro sussurrate minacce, hanno credibilità e consistenza ameboidi.

Sarà bene prepararsi, perciò, perché marzo è vicinissimo. Berlusconi ha già “in pectore” “Forza Silvio”, dove troveranno posto solo troiette e prosseneti, ma soprattutto criminali e piduisti. Bossi farà piazza pulita di chi non abbia i requisiti dell’uomo vichiano “tutto stupore e ferocia”. La società padronale ha già i suoi Montezemoli e Marcegaglie e Della Valle in pole position. E l’opposizione democratica? Il Pd nel giro di un paio di settimane dispiega la sua opulenza con i raduni concorrenziali dei veltroniani, degli ex-rottamatori soft (Civati e Serracchiani), dei diversamente berluschini (Matteo Renzi), dei succubi di Bagnasco (in ritiro bipartisan a Todi). Un orizzonte dimasochismo che lascia sgomenti.

Bersani, Di Pietro e Vendola devono perciò convocare – ora, subito – le primarie per gennaio, altrimenti a gennaio, quando il caimano aprirà la sua crisi, D’Alema ci dirà che è troppo tardi. Primarie vere, cioè primarie aperte – senza condizioni – ai candidati della società civile. Che questa volta non starà a guardare, si spera.



http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/13/primarie-subito/163451/

Se abolissimo gli armamenti...

                                     
    
                                             

giovedì 13 ottobre 2011

“Ecco come si comprano i deputati”.




Nelle more del voto di fiducia c’è chi racconta come mai si cambia idea in Parlamento.


Chiacchiere, facezie. Quisquilie, pinzillacchere. Leggende metropolitane, ecco. Vi pare che persone di una specchiata moralità come i nostri onorevoli si facciano comprare? Eppure c’è chi, malalingua d’una malalingua, di episodi di acquisto e vendita di voti in cambio di un libro da pubblicare o addirittura un seggio assicurato per la prossima legislatura, continua a parlare. Oggi Mario Ajello sul Messaggero fa il punto su questi pettegolezzi.

Campagna acquisti per salvare Zio Silvio? Non come l’altra volta, in previsione del 14 dicembre, «ma non demordono mai», narra il finiano Enzo Raisi. Spiega: «Hanno la scheda personalizzata di ognuno di noi e di molti deputati del gruppo misto o borderline. Sanno quali sono gli interessi e le aspettative del singolo parlamentare, e sulla base di questo provano ad aprire una breccia». Esempio. Se uno ha un’aziendina, quelli ti promettono un aiutino. Se uno ha velleità culturali, loro diconoche sono capaci di soddisfarle al più presto: «Vuoi pubblicare un libro, che problema c’è?». O magari cose più sostanziose, o chissà. A Siegfried Brugger, unodeiduedeputati sudtirolesi, arrivano messaggi così: «Il Sud Tirolo? E’ al centro dei nostri pensieri». Ma lui: «Questo governo non ha fatto niente per le nostre terre, e votiamo contro».


Di nuovo Raisi:
«Io sono stato direttore commerciale in varie aziende, e so come si fa. Un buon venditore, quando incontra un cliente, gli fa capire qual è l’interesse per lui di comprare il suo prodotto. In questo Parlamento purtroppo, nei momenti decisivi, funziona così». Stavolta però, rispetto al 14 dicembre, la situazione è più spappolata. «Ah,offrono candidature? », dice uno scajoliano avveduto:«E come fanno, visto che i posti sicuri nelle liste del Pdl saranno almassimo l’uno, il due o forse il tre?». Ci sono molti peones che rischiano di restare a piedi al prossimo giro, ma non è più tanto facile convincerli con qualche promessa, e almeno secondo Di Pietro c’è quella che lui addirittura definisce «un’operazionepara-mafiosa da parte di alcuni che hanno votato la fiducia il 14 dicembre e che adesso vogliono il pagamento della seconda rata per non trasformare il loro voto in una sfiducia».


E c’è anche chi semplicemente è in vendita:


«E’ in corso la rivolta dei peones, fra cui il sottoscritto – dice Antonio Buonfiglio, ex pdl poi ex fli -  L’ottanta per cento dei deputati temono non tanto di non prendere la pensione, ma di non venire ricandidati. E nessuno pseudo-leader della Camera è capace di garantire nessuno». Quindi? «Ognuno si muove scompostamente, e in un clima così può accadere di tutto». Si racconta in Transatlantico che, in cambio della loro fedeltà al governo non solo domani ma anche in seguito, gli scajoliani potrebbero ottenere dal Cavaliere venti posti sicuri nelle liste elettorali più la vice- segreteria del partito per il lorocapo.


Si trattaprobabilmente di fantasie, ma nel Palazzo gira di tutto.

Oppure, come osserva il deputato democrat Cesare Marini, vecchio socialista aduso alle sottigliezze della politica romana: «Stanno tutti ad aspettare che arrivi il santo, solo che poi il santo bisogna portarlo a spalla in processione». Ovvero: l’Udc dovrebbe garantire il posto a quelli che tradiranno il Cavaliere, o almeno così sperano costoro, però «un conto è riportare in Parlamento Scajola e Pisanu e un conto è portarsi appresso tutti gli altri». «Domani comunque il crollo non ci sarà – assicura il super-berlusconiano Osvaldo Napoli – ma nel caso in cui, spero mai, Berlusconi dovesse cadere per qualche incidente d’aula, 50 o 60 di noi voterebbero un altro governo». Se non ora, quando?


http://www.giornalettismo.com/archives/157621/ecco-come-si-comprano-i-deputati/2/

Non dimezzano i deputati, ma il factotum della camera dimezza i lavoratori.



A luglio avevo scritto un post sugli affari di Scarpellini, il palazzinaro che ha in gestione i servizi della Camera dei Deputati senza regolare gara d'appalto e incassa dal parlamento, cioè dai cittadini italiani, circa due milioni di euro al mese per l'affitto tuttoincluso di Palazzo Marini. 
Di oggi la notizia dei licenziamenti dei lavoratori della Milano 90 srl, la società che gestisce questo affare: nell'attesa messianica del dimezzamento dei parlamentari, i lavoratori sopravvissuti ai tagli dovranno fare il doppio del lavoro, per chi invece tra loro ha cercato di rivendicare i propri diritti e organizzarsi sul piano sindacale, una bella lettera di licenziamento e un calcio nel sedere.
In questo modo non si dimezzano i costi della Camera, ma semplicemente si raddoppiano i profitti di Scarpellini.

p.s.= qui non parliamo dei strapagati commessi della Camera, ma di lavoratori precari a 900 euro al mese che devono pulire i cessi, le cucine, gli uffici, ecc....






http://isegretidellacasta.blogspot.com/2011/10/non-dimezzano-i-deputati-ma-il-factotum.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+blogspot%2FBOqVu+%28I+segreti+della+casta+di+Montecitorio%29

BERLUSCONI ALLA CAMERA, UNO SPETTACOLO PENOSO. - di Bruno Tinti.



Se perde il controllo del Parlamento viene processato come qualsiasi imputato, può finire in prigione come qualsiasi delinquente, ecco perché non può permettersi una sfiducia.

Stamattina Berlusconi ha esposto il suo discorso al Parlamento. Anzi, solo ai suoi parlamentari (l'opposizione ha disertato l'aula ndr).
Cominciamo con l'aspetto tecnico che tanto per cambiare è penoso. Secondo Berlusconi, siccome il rendiconto è immutabile, basta ripresentarlo. Lo si vota e che cosa è cambiato? Niente, si è trattato di un incidente di percorso.
Dunque, in primo luogo, è penoso perché è evidente che proprio in quanto il rendiconto è immutabile quello è e quello deve restare, a meno che non sia falso. È vero che Berlusconi è abituato a fare falsi in bilancio ma forse nemmeno lui è arrivato a falsificare il rendiconto dello Stato italiano. Se non è falso, il rendiconto è immutabile.

Allora cosa vuole dire la sfiducia sul rendiconto? Vuole dire che si sfiducia il governo, che si sfiducia lui personalmente, Berlusconi, non vuole dire che la sfiducia è indirizzata sul contenuto del rendiconto. È per questo che gli altri suoi predecessori, evidentemente di un'altra caratura politica ed etica (Goria e Andreotti), si sono immediatamente dimessi perché la sfiducia al rendiconto essi sapevano bene era una sfiducia diretta nei loro confronti. Quindi non ha nessun senso parlare di incidente di percorso, facciamo un emendamento, lo ripresentiamo, facciamo una nuova approvazione, è lui, Berlusconi, che è sfiduciato.
Ecco perché il presentarsi domani alla Camera a chiedere di nuovo la fiducia è ridicolo, perché è come un bambino che ha subito un goal e dice "no non è vero, non vale, rifacciamo" il tipico discorso dei bambini che giocano. Non rifacciamo affatto, sei già stato sfiduciato, quante volte ti vuoi ripresentare? E se domani sarai sfiduciato un'altra volta cosa dirai? "No ma questa volta ce n'erano due malati, facciamolo un'altra volta!". Non ha nessun senso, è veramente penoso questo modo di procedere.
Perché Berlusconi si adatta, forse non se ne rende più nemmeno conto ormai, a queste figure penose? Perchélui non può perdere il controllo del Parlamento, non può smettere di fare il Presidente del Consiglio perché se smette perde il controllo dell'agenda del Parlamento, se smette il Parlamento non si occuperà più delle leggi ad personam, se smette intercettazioni, prescrizione breve, processo breve, processo lungo, tutte queste cose ridicole e dannose per il Paese non faranno più parte dei lavori parlamentari. Se smette viene processato come qualsiasi imputato, se smette viene mandato in prigione come qualsiasi delinquente, ecco perché lui non può permettersi di perdere il controllo del Parlamento ed ecco perché reitererà con argomenti sempre più penosi la sua tesi: "Io sono stato eletto 3 anni fa, devo arrivare alla fine" e poi speriamo bene che riesca a essere eletto un'altra volta perché non può permettersi di finire in prigione, come non può permetterselo chiunque alla fine.
Ciò detto, però, il discorso di oggi fa parte di un altro aspetto del problema, è esso stesso penoso! Perché era completamente inutile, a che cosa serviva un discorso di fronte a un'aula piena di schiavi? Pensa davvero che questo discorso abbia fatto cambiare idea a qualcuno? Lui poteva semplicemente dire a quella parte di schiavi che sono schiavi perché sanno che se Berlusconi sparisce spariscono anche loro, quello che ha fatto Scajola è emblematico, sta cercando una nuova sponda, un nuovo teatrino perché sa che se Berlusconi cade, cade anche lui. E di gente così è pieno il Parlamento, a questi poteva semplicemente dire "Ragazzi, ricordatevi domani votate per me, perché se cado io voi tornate a lavorare o andate in prigione che è un problema anche per voi". E gli altri se li è comprati, bastava dirgli ormai vi ho comprato, guardate votate per me perché i patti sono questi, siete gente di cui non c'è da fidarsi, vi darò qualche altra cosa. Non c'era bisogno di fare un discorso ridicolo, diretto a gente che è legata a lui da questo tipo di "vincolo", è completamente inutile.
E per finire, come al solito di cosa ha parlato? Di sé, dei suoi problemi personali, dell'uso politico della giustizia che naturalmente è un problema per lui, per nessun altro ovviamente. E gli altri problemi del paese? La crisi? La manovra bocciata dalla Corte dei ContiTutto questo per lui non esiste. È un insieme di "faremo", "raggiungeremo", "supereremo la paralisi e la sfiducia": queste sono le parole che ha pronunciato e su queste ultime forse si può essere d'accordo, sì la paralisi e la sfiducia si supereranno, se finalmente se ne va... Se finalmente- e questo bisogna dirlo servirebbe per dare un ottimismo politico al Paese e agli altri Paesi che ovviamente ci hanno sfiduciato da tempo- se finalmente finisce in prigione. Questa era l'unica cosa che si poteva dire.



http://www.cadoinpiedi.it/2011/10/13/berlusconi_alla_camera_uno_spettacolo_penoso.html



Aventino e Super Aventino.



Il Parlamento, mentre parlava l'ex presidente del consiglio (quello vero è Trichet della BCE), era semivuoto. L'opposizione era altrove, esattamente dove si è trovata in tutti questi anni quando ha permesso l'approvazione di leggi di tutti i tipi. Se anche la maggioranza uscisse dall'aula sarebbe perfetto. Un Super Aventino. Un emiciclo completamente vuoto, libero da chi ha rovinato l'Italia e da chi glielo ha permesso per collusione o incapacità gabellata perrealpolitik. Solo l'eco oggi rispondeva a un povero vecchio bollito che quando cadrà (e sarà presto) porterà con sé l'intera classe politica.


http://www.beppegrillo.it/2011/10/aventino_e_supe/index.html

Tisana ai semi di finocchio: un rimedio naturale contro l'insorgenza dei tumori.



semi finocchio


Recentemente accusate di essere addirittura pericolose per la salute, le tisane ai semi di finocchio rappresenterebbero al contrario un valido alleato contro l'insorgenza dei tumori. A sostenerlo sono i ricercatori italiani del Centro di Medicina Integrativa di Careggi (Firenze) che all'European Congress of Integrative Medicine (ECIM) appena conclusosi a Berlino hanno spiegato che una semplice tisana con i semi di finocchio contiene una moltitudine di sostanze anticancerogene.

“Abbiamo potuto documentare, con la letteratura disponibile e ricerche originali – ha spiegato dottor Fabio Firenzuoli - che anche la banale tisana di semi di finocchio contiene numerose sostanze che in maniera sinergica possono aiutare nella lotta contro l’insorgenza di tumori. In particolare si tratta di polifenoli che inibiscono la cancerogenesi e favoriscono l’apoptosi, cioè la morte programmata delle cellule già degenerate”.

“Aver trovato nel finocchio queste sostanze – commenta Firenzuoli - è doppiamente importante per la loro diretta attività protettiva, ma anche perché bloccano le SULT, cioè le Sulfotransferasi, enzimi responsabili dell’attivazione tossica dell’estragolo, sostanza presente in piccole quantità nell’olio essenziale di finocchio e dello stesso basilico”. 

Infatti, proprio perché contengono l'estragolo (sostanza considerata cancerogena) i semi di finocchio sono stati messi qualche mese fa sotto accusa dall'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione. L'Inran, in particolare, sconsigliava le tisane al finocchio, soprattutto a donne in gravidanza e bambini di età inferiore ai 4 anni.

La scoperta dei ricercatori del Centro di Medicina Integrativa di Careggi conferma però ora ciò che tempo fa abbiamo sottolineato: un rimedio naturale non può essere giudicato valutando soltanto i singoli elementi in esso contenuto ma piuttosto bisogna considerare la pianta come una sapiente miscela di composti utili al nostro organismo.



http://www.informasalus.it/it/articoli/tisana-semi-finocchio-anti-cancro.php