giovedì 13 ottobre 2011

Non dimezzano i deputati, ma il factotum della camera dimezza i lavoratori.



A luglio avevo scritto un post sugli affari di Scarpellini, il palazzinaro che ha in gestione i servizi della Camera dei Deputati senza regolare gara d'appalto e incassa dal parlamento, cioè dai cittadini italiani, circa due milioni di euro al mese per l'affitto tuttoincluso di Palazzo Marini. 
Di oggi la notizia dei licenziamenti dei lavoratori della Milano 90 srl, la società che gestisce questo affare: nell'attesa messianica del dimezzamento dei parlamentari, i lavoratori sopravvissuti ai tagli dovranno fare il doppio del lavoro, per chi invece tra loro ha cercato di rivendicare i propri diritti e organizzarsi sul piano sindacale, una bella lettera di licenziamento e un calcio nel sedere.
In questo modo non si dimezzano i costi della Camera, ma semplicemente si raddoppiano i profitti di Scarpellini.

p.s.= qui non parliamo dei strapagati commessi della Camera, ma di lavoratori precari a 900 euro al mese che devono pulire i cessi, le cucine, gli uffici, ecc....






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