venerdì 21 agosto 2015

GOLDMAN SACHS ATOMIZZA IL PIANETA! - RICHARD WILCOX



"La prima cosa che dovete sapere su Goldman Sachs è che è ovunque. La Banca d'investimento più potente del mondo è un grande polpo/vampiro avvolto intorno all’intera 'umanità, inesorabilmente infilando la sua appendice succhiasangue in tutto ciò che odora di soldi. In realtà, la storia della recente crisi finanziaria, che funge anche da storia del rapido declino e caduta secca dell'impero americano improvvisamente caduto in una truffa colossale, si legge come un Annuario d’Onore di laureati di Goldman Sachs "(1) -. Matt Taibbi, Rolling Stone

"Poiché l'amore del denaro è la radice di tutti i mali; e alcuni che l’adorano, poi hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti dolori." - Bibbia di re Giacomo, 1 Timoteo 6:10

Il cielo è il limite e le grandi banche stanno investendo nei settori dell'energia, come l'energia nucleare, invece di energie rinnovabili a scapito del genere umano, il bioma ed il biota, e le future generazioni della Terra. Banche come Goldman Sachs hanno investito nel mercato dell'uranio, che è uno dei motivi per i quali il passaggio da un sistema energetico pericoloso, il nucleare, ad un sistema basato su energia rinnovabile, molto più vitale e più sicuro sta prendendo così tanto tempo per verificarsi.

L’esperto nucleare Arnie Gundersen di Fairewinds ci ricorda che la Tokyo Electric Power Company (Tepco) e il governo giapponese hanno sempre rifiutato l'aiuto di società specializzate estere che hanno proposto soluzioni a "Dai-ichi," Fukushima Nuclear Power Plant # 1 (FNPP 1 #) (2). Ma a causa di motivi di sicurezza nazionale o di orgoglio culturale, si rifiutano di ricevere aiuto nonostante Fukushima abbia scaricato 23.000 autobotti di acqua radioattiva nell'Oceano Pacifico.

Il muro di ghiaccio proposto significava evitare perdite dall’impianto sembra essere un esperimento fallito di ingegneria (come precedentemente documentato: (3); vedi anche altri ostacoli tecnici: (4).

Tepco risponde balbettando, come fossero dei predoni del bene comune globale, simili ai banditi squilibrati che saccheggiavano le coltivazioni degli agricoltori ne “I sette samurai”.

Anello di fuoco

Gundersen ha osservato che le banche giapponesi chiedono il riavvio dei reattori nucleari, nonostante la chiara riluttanza di pubblico e opposizione a farlo. Le banche han prestato a Tepco e altre aziende energetiche soldi mentre sono stati chiusi dopo il disastro, al fine di portare avanti le operazioni. Ma è costoso mantenere uno staff completo in servizio permanente, mentre l'elettricità non viene prodotta.

Le banche, come Shylock nel Mercante di Venezia, vogliono il loro chilo di carne e non si preoccupano se il Giappone è contaminato da un altro disastro nucleare causato da terremoto, tsunami o vulcano. Conta solo il business.

Il Denaro comanda

Guardatevi intorno nel mondo in questi giorni. L’impero del denaro. E dei Potenti. Usurai, riserva frazionaria di schemi Ponzi (dal nome d’un truffatore manco a dirlo, Italo-Americano anni 20 NdT) e truffe finanziarie la fanno da padroni. La Grecia è ora sotto il controllo dei banchieri centrali che ne stanno completando la macinazione fino alla polvere delle sue ossa. Il Partenone può essere venduto ad un multimiliardario e trasferito a Las Vegas.

Grandi banche come Goldman Sachs (GS), che l'autore prolifico, Texe Marrs chiama la "banca più malvagia e corrotta del mondo", mentre il suo amministratore delegato, Lloyd Blankfein vanta con arroganza “Sto facendo il lavoro di Dio' sono dunque all’opera per rubare i soldi degli altri (5).

L'eccellente rapporto X-22 fa notare spesso che ai " banchieri centrali USA" importa un bel niente del benessere o anche della sofferenza di persone le cui vite sono distrutte attraverso politiche di austerità anti-crescita, piuttosto solo gli preme di crear più DEBITO. L'attività del settore bancario usuraio è l'arte di vendere debito come fosse un prodotto bancario qualsiasi. La società moderna ha adottato la mentalità di "schiavi del debito."

Conquistare il mondo

Dean Henderson del sito Left Hook (Gancio Sinistro) offre un contesto storico da cui è emerso ben chiaro il Polipo-vampiro succhiasangue di Goldman Sachs:

Per oltre un secolo Goldman Sachs si è unito con le Case di Morgan, Rockefeller, Rothschild, Warburg e Lazard nel signoraggio sopra la base industriale degli Stati Uniti, beneficiando di profitti sia nella fase di espansione che nella depressione, allo stesso modo. Nel luglio 1929 la Goldman ha lanciato i fondi comuni di investimento Shenandoah e Blue Ridge, in un momento in cui le fiorenti classi medie erano desiderose di salire sul carrozzone dei facili guadagni di moda a Wall St. La Goldman Sachs Trading Corporation ha venduto centinaia di milioni di dollari in azioni pubbliche. Hanno raggiunto un picco di 104 $ l’una. Per tutto il tempo i Goldman continuarono a vendere. Con la caduta in borsa del 1934 le azioni scesero a$ 1.75 / ognuna ....

Addetti ai lavori presso Citibank, Chase Manhattan, Lehman e Merrill Lynch hanno anche abbandonato la nave giusto prima del crollo del 1929. Gli americani erano oltraggiati. Un populismo risorgente ha portato il carcere per i banchieri come il presidente di Citibank Charles Mitchell. Ciò ha portato al passaggio della legge Glass-Steagal, poi abrogata dal presidente Clinton nel 1995, che ha dichiarato che le banche potrebbero essere sia commerciali, di investimento o banche private – ma solo uno dei tre. Ciò ha portato a inchieste del Congresso nel monopolio bancario privato della Federal Reserve. Molte di queste indagini sono state condotte dal comitato bancario, presieduto dal rappresentante. Louis McFadden (D-NY). Parlando della Grande Depressione, McFadden ha concluso, 'E' stato un caso. E 'stato un evento accuratamente artificioso ... I banchieri internazionali hanno cercato di determinare una condizione di disperazione qui in modo che possano emergere alla fine come i dominatori di tutti noi' (6).

La nuova e autorevole storia di Mike King sulla famiglia Rothschild è una lettura essenziale per chiunque voglia capire il cartello bancario centrale che possiede gran parte della massa monetaria del mondo e controlla i politici che servono i suoi interessi (7).

Il contesto è rilevante, dopo un secolo di lotta è stata la Federal Reserve la cui creazione nel 1913 a costituire l'ultimo chiodo nella bara della repubblica americana. Un cartello di banche private, il cosiddetto "Federal Reserve" è stato finalmente in grado di monopolizzare l'offerta di moneta statunitense. Nello stesso anno il servizio interno delle Entrate (IRS) e il Federal Bureau of Investigation (FBI) sono stati creati per costringere i cittadini a pagare l'imposta sul reddito per coprire gli interessi sui "prestiti" da parte della Fed al governo degli Stati Uniti (8). Nessuna nazione ha bisogno di "gangster bankster" per stampare la moneta della loro nazione stessa.Ed ecco a voi il paese più ricco del mondo, dotato di risorse e ingegno, dove il 20 per cento dei bambini sono allevati in condizioni di povertà.

Dove sono finiti i soldi? Dopo il crash finanziario 2008 un patrimonio di migliaia di miliardi è andato a Goldman Sachs. La Federal Reserve è la fonte di informazioni privilegiate per i loro confratelli di tribù presso gli sportelli di Goldman Sachs in cui si verifica il lavorio clandestino dei mercati.

Goldman Sachs in nero

Un recente rapporto del Senato americano osserva che "proprio il regolatore di GS, la Federal Reserve, ha dato la sua benedizione a questa invasione senza precedenti e pericolosa da parte di interessi bancari nella proprietà delle materie prime industriali e ha effettivamente guardato dall'altra parte mentre le banche si sono spostate su attività di commercio industriali come il possesso di gasdotti e centrali energetiche. Si potrebbe pensare che il regolatore delle mega banche, la Federal Reserve, dovrebbe costituire la prima linea di difesa contro questo tipo di espansione pericolosa da parte delle banche. Secondo il rapporto della sottocommissione Levin, la Federal Reserve era in realtà invece il facilitatore della espansione da parte delle banche "(9).

GS aiuta poi anche a determinare chi sarà il presidente degli Stati Uniti con donazioni ad entrambi i partiti politici (10). I donatori e le aziende ricche possono ora spendere fondi illimitati in donazioni politiche, essenzialmente quindi arrivano di fatto a possedere il processo politico: caricare, puntare e sparare… (11). In altre parole, GS guadagna il favore di chiunque vinca nel per gran parte truccato ( la votazione è elettronica) sistema elettorale politico degli Stati Uniti.

Il criminale insabbiamento nucleare

Mentre il presidente Barack Obama è stato originariamente tiepido sul nucleare nei suoi primi anni di campagna, ora invece ha adottato la politica che, al fine di combattere il "cambiamento climatico" l'energia nucleare è una valida opzione. GS ha ottenuto il suo controvalore dai soldi investiti con il 2013 colla scelta di Obama del segretario dell'Energia, Ernest Moniz, che è un fautore del nucleare e ipocritamente, del "fracking", per le riserve di idrocarburi (12).

Da quando il reattore ha sofferto la tripla fusione nucleare a Fukushima in Giappone nel 2011, l'energia nucleare è stata fortemente screditata come scelta di fonte di energia. Quell'immagine di fungo atomico sopra il reattore n°3 che saliva alto nel cielo, spingendo il plutonio (sostanza più pericolosa del mondo) bene fino nell’atmosfera e anche più lontano lateralmente ha allarmato l'opinione pubblica circa la sicurezza presunta della produzione di energia nucleare. Un fungo atomico qui, un fungo atomico lì, presto si sta parlando di una vera e propria radiazione un po dappertutto!

In media gli Stati Uniti hanno "quasi incidenti" di fusione nucleare ogni 3 settimane (13), mentre le radiazioni da Fukushima sono ancora negate dall’industria nucleare come dannose per la salute o con un qualche possibile impatto ambientale. Che panzana!.

I finanziatori di studi di alto profilo, sostenendo che le radiazioni a basso livello son praticamente sicure si basano su studi inevitabilmente provenienti dallo stesso complesso di interessi economici. Si tratta di un conflitto di interessi evidente dove gli "esperti" invocano il pubblico di avere"fiducia in noi" (14). Quando questo tipo di studi sono pubblicati in giornali fedeli alla linea dove non si parla di potenziali storture nel finanziamento dello studio, si tratta solo di riportare le notizia come fosse un fatto documentato. (15).

In realtà, l'industria nucleare sta portando avanti una guerra contro le energie rinnovabili, e nonostante i costi ed i rischi non c'è modo di fermare il mostro radioattivo, anche se esiste già l'energia rinnovabile ben praticabile e più sicura (16; 17).

Uranio, uranio ovunque, ma non una goccia da bere.

Il contesto per grandi investimenti bancari in materie prime è un mondo di abbondanza d'uranio e tuttavia è ancora difficile da vendere al pubblico, il nucleare. Secondo l'Organizzazione Mondiale nucleare (WNO):
La produzione dalle miniere di uranio del mondo ora fornisce oltre il 90% del fabbisogno di utenze elettriche. La produzione primaria da miniere è completata da materiali di consumo secondari, principalmente da materiale ex militare e altri inventari. La produzione mondiale da miniera è notevolmente cresciuta dal 2005 (18).

Inoltre, il WNO vanta che:
La capacità nucleare in tutto il mondo è in costante aumento, con oltre 60 reattori in costruzione in 15 paesi. La maggior parte dei reattori su ordinazione o previsti sono nella regione asiatica, anche se ci sono importanti progetti di nuove unità in Russia. Significativa ulteriormente la capacità è stata aumentata dal potenziamento delle centrali esistenti. Programmi di estensione della vita degli impianti sono in corso per il mantenimento della capacità, negli Stati Uniti in particolare.

Oggi ci sono circa 437 reattori nucleari operanti in 31 paesi, più Taiwan (citata a parte perché non è più una nazione riconosciuta NdT), con una capacità combinata di oltre 380 GWe. Nel 2014 questi hanno fornito 2.411 miliardi di kWh, oltre l'11% dell'energia elettrica mondiale.

Oltre 60 reattori sono attualmente in costruzione in 13 paesi, più Taiwan in particolare Cina, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti e Russia (19).

L'AIEA riferisce che ci sono attualmente 67 reattori nucleari in costruzione soprattutto in Estremo Oriente, l'Asia, il Medio Oriente ed Europa dell'Est (20).

Ad esempio, "la Cina afferma di detenere più di 2 milioni di tonnellate nei depositi di uranio", eppure stanno "lavorando su impianti nucleari senza uranio nel tentativo di combattere lo smog .... Pechino porta avanti la scadenza per il primo impianto torio-alimentato del mondo a cercare di rompere la dipendenza dai combustibili fossili "Anche se il torio non può essere tutto ciò che ne dicono loro in termini di essere un'alternativa più sicura e valida dell'uranio. (21; 22; 23).

* (Per inciso, la fame della Cina per produrre ninnoli decorativi sta portando la creatura al mondo più aggraziata e più grande vivente, l'elefante africano, verso l'estinzione a causa del commercio di avorio ormai divenuto insostenibile (24).)

C'è uranio nelle Thar 'Hills: 'Nufcor 'Nuke-For o FU contribuenti ?

L’infaticabile Matt Taibbi del Rolling Stone ha esposto un tentativo GS per controllare i sistemi energetici del mondo:

Oggi, le banche come Morgan Stanley, JP Morgan Chase e Goldman Sachs possiedono petroliere, aeroporti e controllano enormi quantità di carbone, gas naturale, olio combustibile, energia elettrica e metalli preziosi. Similmente si trovano ora ad esercitare un controllo diretto sulla fornitura di un'intera galassia di materie prime fondamentali per l'industria mondiale e la società in generale, compreso tutto, dai prodotti alimentari ai metalli come zinco, rame, stagno, nichel e, tristemente come si sa grazie a uno scandalo di alto profilo recente, alluminio. E lo stanno facendo, non solo qui, ma anche all'estero: in Danimarca, migliaia sono scesi in strada in segno di protesta nelle ultime settimane, banner del vampiro-polipo in mano, quando giunse la notizia che Goldman Sachs era in procinto di acquistare una quota del 19 per cento di Dong Energy, fornitore elettrico nazionale. Il furore ispirato ha causato dimissioni di massa dei ministri nella coalizione al potere del governo, con il pubblico danese che chiedeva come una banca d'affari americana potesse avere tanta influenza sulla rete energetica di Stato.

    Permettere a una società di controllare l'offerta di merci fisiche fondamentali, e anche negli scambi di prodotti finanziari che potrebbero essere collegati a tali mercati, è un invito aperto a commettere manipolazione di massa ....

    La situazione ha aperto un vaso di Pandora di orribili nuove possibilità di corruzione, ma è stato difficile per il pubblico notarle, dal momento che le autorità preposte alla regolamentazione hanno lottato per non mettere anche la minima ammaccatura nelle più classiche truffe familiari ad opera di Wall Street .... In questi nuove e ben più paurose manipolazioni, le banche che possiedono intere catene di interessi commerciali sono state sorprese a manipolare i prezzi in quei settori. Ad esempio, solo negli ultimi due anni, sanzioni pecuniarie superiori di $ 400 milioni sono state riscosse sia contro JP Morgan Chase che Barclays per presunta manipolazione della fornitura di energia elettrica in diversi Stati, tra cui la California. »(25).

Global Research conferma che:
    le grandi banche hanno recentemente ampliato la loro attività in settori quali la produzione di energia elettrica, raffinazione del petrolio e grande distribuzione, e poi nel possesso e gestione di beni pubblici come porti e aeroporti, e anche miniere di uranio.
    Goldman Sachs, JP Morgan e Morgan Stanley non sono più solo banche - sono effettivamente diventate compagnie petrolifere, operatori portuali ed aeroportuali, rivenditori di materie prime, e utility elettriche, pure. Questo sta causando problemi imprevisti per il settore industriale dell'economia. Ad esempio, la Coca Cola ha presentato una denuncia con il London Metal Exchange che Goldman Sachs ha operato accaparramento d’alluminio. JP Morgan è attualmente indagata da parte dei legislatori per aver cercato di manipolare i prezzi dell’ energia in California, dove la 'banca' stava commercializzando energia elettrica da centrali che essa stessa controllava. Non sappiamo quale altra manipolazione dei prezzi potrebbe essersi verificata a causa di potenziali vantaggi informativi forniti ai venditori di derivati che vendono e comprano le commodities di svariati beni.(26).

E 'stato rivelato che GS ha sfruttato i lavoratori che hanno sopportato condizioni di lavoro pericolose e minacciose per l'ambiente attraverso le loro "proprietà di società commerciale di uranio e due miniere di carbone a cielo aperto in Colombia. Quando una delle miniere è stata chiusa lo scorso anno a causa di agitazioni sindacali, la sussidiaria colombiana di Goldman ha chiesto l'assistenza militare e della polizia per terminare un presidio dei lavoratori- prima di pagare i minatori con assegno da $ 10.000 per porre fine alla protesta ".

    Dal 2008, Goldman Sachs, JPMorgan Chase e Morgan Stanley si sono impegnate per molti miliardi di dollari in attività di commodity fisicamente rischiose, possedendo o controllando, non solo vaste scorte di materie prime, come petrolio greggio, carburanti, olio combustibile, gas naturale, rame , alluminio, e uranio, ma anche le imprese collegate, tra cui centrali elettriche, miniere di carbone, impianti di gas naturale, oleodotti e gasdotti.

GS ha portato il pacchetto in "Mixing bancario e del commercio"; " controllo prezzi"; "Guadagnare Vantaggi di scambio"; "Incorrere in nuovi Rischi Bancari "; "Incorrere in Nuovi rischi sistemici con mancanza di informazioni chiave."

I regolatori federali e il pubblico attualmente mancano d’informazioni chiave su attività fisiche sulle materie prime da parte di società a partecipazione finanziaria atte a formare una comprensione accurata della natura e della portata di tali attività onde proteggere i mercati (27).

GS alimenta il commercio nucleare

Il Blog Majia riferisce che:

Nel 2006 e 2007 gli hedge fund si sono riversati sull’uranio. Goldman Sachs si è fatto notare per la portata del suo coinvolgimento nel leveraggio che quel coinvolgimento permette di avere sopra i prezzi dell’ uranio e, senza dubbio, sulla domanda. Se volete sapere perché il nucleare sia così perseguito nonostante evidenti costi e rischi, non c'è posto migliore per iniziare a comprenderlo che volgere lo sguardo su chi sia a beneficiare del commercio mondiale di uranio (28).

Secondo un'indagine in Michigan del senatore Carl Levin, per quanto riguarda le unità GS sulle materie prime:

I legislatori dovrebbero ripristinare il vero ruolo delle banche, che non dovrebbe comportare il possesso di oleodotti, petrolio e alluminio e l’impegnarsi in questo tipo di attività ... Devono avere modo di fermare questa attività, perché c'è grande rischio per l'economia - perché se questi delle grandi banche si impegnano in questi tipi di importanti accordi e se un disastro naturale creasse una enorme perdita, ad esempio una fuoriuscita di petrolio, potrebbe influenzare l'intera economia e si porrebbe la questione dei salvataggi da parte dei contribuenti, perché queste banche sono troppo-grandi-per-fallire.

Le principali banche come GS, Morgan Stanley e JPMorgan Chase fanno profitti dagli andamenti alterni del mercato, in particolare delle materie prime come l'uranio e per la negoziazione di strumenti derivati. In altre parole, commerciano più di quanto in realtà possiedano e, quindi, fanno soldi vendendo cose che sostengono di possedere, ma non possiedono davvero. Hmm. Anche se i derivati ​​possono essere tecnicamente efficienti all'interno del sistema commerciale, artisti della truffa come Bernie Madoff han costruito il loro schema Ponzi su un impero di derivati ​​e rubato 65 miliardi di dollari dei clienti.

Lo stesso vale per le grandi banche che non sono adeguatamente assicurate e in genere non hanno capitale sufficiente a coprire le perdite potenziali (assumendo che i contribuenti li assolvano di nuovo dal momento che esse sono troppo grandi per fallire se vi è un crollo). Nel 2010 il disastro nel Golfo del Messico di BP Oil è un esempio calzante dove c'erano miliardi in dollari di danni che non erano assicurati dagli investitori.

L'inchiesta in due anni ha già messo pressione sulla Fed per avere le grandi banche primarie nel business - Goldman, Sachs & Co. (GS), Morgan Stanley (MS) e JPMorgan Chase & Co. (JPM) – affinchè mollino un po’o cedano ciò che rimane delle loro attività in commodity. E mentre alcune delle istituzioni hanno iniziato a lasciar andare queste imprese, altri stanno cercando di entrare nelle materie prime ". Nonostante questo," Levin è stato a un pelo dal dire che le grandi banche dovrebbero essere tenute a cedere le loro commodities, che comprendono la proprietà di miniere di carbone , centrali nucleari e oleodotti, nonché vari metalli, tra cui l'uranio.

Il giornalista finanziario Ronald Orol spiega meglio il coinvolgimento anti-etico di GS nel commercio di uranio:

    Goldman ha acquisito Nufcor International Ltd., una società di commercio di uranio che ha immagazzinato e scambiato il minerale in varie fasi di arricchimento, nel 2009. Dopo l'acquisizione, Goldman ha aumentato in modo significativo il commercio di uranio passando da £ 1.300.000 acquistato e venduto ogni anno a 13 milioni entro il 2012, sollevando dubbi per a relazione sulla concorrenza sleale e conflitti d’interesse, nonché sulla mancanza di fondi e di copertura assicurativa per la protezione contro un evento catastrofico. Il rapporto ha anche messo in dubbio che questo fosse in realtà un evento-vetrina tipo vendita a comando per creare una società – guscio vuoto, notando che i dipendenti di Nufcor se ne andarono quando Goldman ebbe comprato e di conseguenza è diventata gestita solo da dipendenti Goldman.

    Secondo il rapporto, Goldman non ha mai avuto il possesso dell'uranio ma ne aveva titolo di possesso. Essa sostiene che qualsiasi asserzioni di Goldman che Nufcor è responsabile, e non la mega-banca, per un costo catastrofico non reggono. 'Avevano possesso –dunque è cosa loro”, ha detto un impiegato del Congresso. 'Non c'è nessuna Nufcor, si tratta di un guscio vuoto. I dipendenti Goldman possono comprare e vendere uranio e spostarlo dove gli pare'.

    In una dichiarazione Goldman ha detto di aver'migliorato' il programma di assicurazione dopo aver acquisito Nufcor ma ha aggiunto che il costo era basso alla luce dei ' rischi potenziali assai remoti.' Essa aggiunge che le attività di Nufcor si sono limitate a comprare e vendere uranio NON arricchito', e che sostengono che ciò non lo fa oggetto delle preoccupazioni sollevate da Levin. Essa ha aggiunto che qualsiasi suggerimento che le informazioni di Goldman su abusi sui clienti di Nufcor sono 'del tutto falsi.'

    All'inizio di quest'anno, probabilmente sotto la pressione dell’ indagine di Levin, Goldman ha cercato di vendere Nufcor ma non ha avuto successo e ha detto che prevede di concludere il business. Goldman ha detto che prevede di limitare le attività di Nufcor per incontrare 'obblighi di fornitura in corso', che si estendono fino al 2018 (29).

Ovviamente, i maghi di Wall Street se ne strafottono di inquinamento ambientale o diritti dei lavoratori fino a quando c'è dollari da fare. Com’è ironico che il tavolo del commercio nucleare di GS, Nufcor, abbia trattato uranio yellowcake (un semilavorato di U. NdT) dall'Africa, lo stesso materiale e sua provenienza di cui Saddam Hussein fu falsamente accusato di importare per un programma di armi nucleari illegali - il pretesto fraudolento utilizzato dai Sionisti-Neocon in una guerra che ha ucciso e spodestato milioni di persone in Iraq.

E 'possibile persino che GS sia coinvolta nella vendita di yellowcake ai chi si fabbrica armi atomiche (per esempio, Israele ha un programma segreto di armi nucleari). A partire dal 2014:

    Goldman Sachs e Deutsche Bank stavano tranquillamente cercando di uscire da un business del quale solo poche persone sanno fossero coinvolti: il commercio di forniture di uranio grezzo noto come yellowcake. Negli ultimi quattro anni, le banche hanno accumulato scorte di basso grado del primo grado del combustibile nucleare più grandi di quelle detenute dall'Iran, e sufficiente per fare andare gli impianti nucleari della Cina per un anno.

    Sebbene GS stia cercando di vendere la sua partecipazione in uranio, altre banche sono desiderose di prendere il suo posto. La storia del coinvolgimento di Wall Street nei mercati di uranio illustra quanto le banche siano state coinvolte nel business delle commodities durante il boom delle stesse negli ultimi dieci anni. Attraverso la sua sala operativa nucleare, nota come NUFCOR International Limited, Goldman ha un accordo per commercializzare la maggior parte della produzione di uranio del Sud Africa da uno dei più grandi enti minerari del paese.

    Mentre chi ha familiarità con il business dice che Goldman ha venduto solo uranio alle centrali nucleari e altri commercianti dall'acquisto NUFCOR quattro anni fa, alcuni si sono chiesti se le banche dovrebbero avere a che fare con una merce così politicamente sensibile. Anche se il commercio mondiale di uranio è monitorata dai governi, da servizi segreti, e dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica, però nessuna singola autorità può tracciare ogni affare .... Un numero di hedge funds specializzati ha iniziato a comprare e tenere yellowcake a metà dello scorso decennio, nella convinzione che il mondo era prossimo ad un cosiddetta 'rinascita nucleare.' Pensavano che la domanda di energia nucleare sarebbe salita poiché le nazioni cercavano di ridurre le emissioni a effetto serra. Nel 2007, il prezzo dell'uranio è salito a quasi $ 140 al chilo da meno di $ 20 la libbra di appena cinque anni prima. Prezzi alle stelle di nuovo nel 2010 da poco più di $ 40 al chilo a quasi 65 $ la libbra (450g NdT). Alcuni consumatori di uranio hanno accusato i fondi e le banche di accaparramento del combustibile per contribuire a spingere verso l'alto il prezzo ... (30).

Infatti, in due opere accademiche voluminose della prof. Gabrielle Hecht che dirige il Programma di Scienza, Tecnologia e Società all'Università del Michigan, apprendiamo che ci sia "complicità diffusa nel mascherare le origini dell’ uranio utilizzando un sistema di esportazione in due fasi, la copertura della sua provenienza inviandolo prima ad essere trasformato in un altro paese "(31). Si tratta essenzialmente di una pratica illegale ma molti burocrati ben intenzionati non sono in grado di impedirlo.

Una Nuova Alba Radiosa ?

Ma prendiamo in considerazione tutte le prove,e si vede che GS sembra anche investire molto nelle energie rinnovabili:

    L'ultima iniziativa è parte del piano di Goldman 2012 per convogliare investimenti per un totale di 40miliardi di $ in progetti di energia rinnovabile nel prossimo decennio. Il trust Giapponese Progetto Rinnovabile in obbligazioni dovrebbe fornire una struttura per dare agli investitori istituzionali la possibilità di investire in qualità nominali cartolarizzate di obbligazioni di energia rinnovabile di investimento. Esso si concentrerà inizialmente sull’ energia solare, e verrà esteso ad altri tipi di attività rinnovabili secondo come si presentano i progetti. L'iniziativa arriva dopo una corsa di investimento nel solare in seguito all'introduzione di tariffe preferenziali su mandato del governo nel 2012 per promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili dopo il terremoto del marzo 2011 e lo tsunami innescato dalla crisi alla centrale nucleare di Fukushima (32).

Allora, troppo bello per essere vero? Il mio collega Yoichi Shimatsu ha spiegato che GS fa investimento in obbligazioni di energia rinnovabile giapponesi come segue:

   Obbligazioni in Energia rinnovabile (RE) sono emesse per la sottoscrizione (a rischio alto d'acquisto) da parte di investitori (fondi istituzionali più probabili – fondi pensione, assicurazioni sulla vita, ecc) che si trovano in Europa. Obbligazioni rinnovabili possono essere rifilate agli investitori stranieri, proprio perché non sono le persone più informate su RE (di tecnologia pulita) e le leggi, la finanza, le normative in Giappone. GS fa i soldi a prescindere dal fatto che i titoli di guadagno creino un vero e proprio ritorno (dopo il primo paio di anni) o semplicemente vadano in fallimento. La tendenza sarà inizialmente per il valore di legame apparente a salire, sulla base di entusiasmo e di campagna pubblicitaria e marketing sui primi scommettitori solari "in base ai dati basati su stime senza senso”. Ma il Giappone ha una base limitata di terreno (e costoso, pure) per parchi solari, e ci sono poche o nessuna sovvenzione (per legge da parte dei governi provinciali e nella rete regionale, che è controllata da servizi statali investiti in nucleare e carbone).

    Ora, le utility regionali possono beneficiare delle obbligazioni da parte della spinta iniziale del mercato (perché sono azionisti di progetti RE al fine di controllare ed eventualmente cestino loro, e possono beneficiare della mania di breve termine), e poi sarà scaricare i legami banche in sostituzione del debito in denaro e la banca accetterà questi pezzi (quasi di carta senza valore) di falco per i loro grandi investitori (fondi pensione giapponesi, ecc. che adorano GS). Questo è una giostra alimentata dal delirio finanziario, e quando si ferma qualche imbecille rimane con le sue cartacce senza valore, mentre GS ne va fischiettando alla volta della prossima truffa.

    Per cui, guardate la gerarchia dei giocatori in questo gioco e rendetevi conto che tutto va in giro in cerchio e poi torna a GS, che si occuperà alla fine dei titoli del debito dei grandi perdenti. E 'criminale, è malato, è un ulteriore segno dei nostri tempi. GS fa soldi ad ogni passo di ogni transazione (comunicazione personale, luglio 2015).

Le viscere della Bestia

Il segretario alla difesa degli Stati Uniti, Ashton Carter, che ha fatto carriera tra i militari, “ha scelto di perseguire la strada redditizia della scienza e della tecnologia al servizio delle armi e della guerra, e di sposare individui e organizzazioni che progettano le strategie e tecnologie che richiedono che l'America rimanga in un perpetuo stato di guerra di qualche sorta. "

Carter, come l’architetto della guerra all’Iraq Richard Perle ", è stato membro del Consiglio d'Amministrazione della Difesa, un altro comitato influente del Pentagono che fornisce consulenza sulle “questioni centrali al Dipartimento strategico di difesa "(33).

La società Global Technology Partners elenca Carter insieme a molti altri power-brokers del Pentagono come collaboratori per la loro azienda che ha recentemente stretto un’alleanza con la Banca internazionale Rothschild di investimenti nella zona promozione della tecnologia militare e di guerra (34).

Nel frattempo, il Giappone passa in modalità di ri-militarizzazione:

    Mitsubishi Heavy Industries ha fatto veicoli blindati per i militari del Giappone per circa 80 anni, a partire dalle forze imperiali nel 1930. Essa fabbrica anche aerei da combattimento, navi da guerra, sottomarini e missili. Mitsubishi Heavy Industries in Giappone sta valutando un prototipo di veicolo d’assalto anfibio che potrebbe un giorno essere un pilastro fondamentale nella spinta del Primo Ministro Shinzo Abe a vendere armi all'estero. il creatore dell’aereo da caccia Zero del tempo di guerra sta sognando vendite all'estero dopo che Abe ha sollevato un divieto vecchio di decenni alle esportazioni di armi, questo solo nel mese di aprile dello scorso anno come parte del suo programma di sicurezza più “muscolare”, due fonti del settore della difesa giapponese hanno dichiarato (35).

I cambiamenti nella politica del Giappone possono essere visti in tutta la società, anche se il paese è impantanato in una recessione e le prospettive per la gente media peggiorano ogni giorno.

    Il Ministero della Difesa prevede di sovvenzionare la ricerca universitaria nel campo delle tecnologie di base per la prima volta in assoluto. E 'tuttavia consapevole del fatto che ci sia la sensibilità nel mondo accademico su come partecipare nel lavoro connesso col riarmo. Ricerca tecnica e sviluppo dell'Istituto del ministero sta sollecitando domande per le sovvenzioni annuali di fino a 30 milioni [di yen, o, 300.000 dollari] ogni entro la metà del mese di agosto. Si deciderà sui destinatari ai primi di novembre. Tra gli esempi di possibili argomenti, l'istituto suggerisce lavoro su sistemi laser e lo sviluppo di generatori di energia ad alta efficienza per motori aeronautici. Ogni progetto che garantisce un sussidio dovrebbe essere completato entro tre anni (36).

Il complesso Industrial-nucleare

il critico anti-nucleare e studioso Majia Nadesan vede "il nucleare come un complesso fatto di molte parti costituenti, tra cui i minatori i raffinatori, scienziati vari, i produttori d’energia elettrica, organizzazioni nucleari, ecc. che tutti devon beneficiare del complesso "(comunicazione personale, luglio 2015).

    L'industria nucleare è strettamente in possesso e controllata da una gamma ristretta di operatori del settore, fondi speculativi e banche d'investimento. Come illustrato dalla mossa di Poneman di aderire a Centrus, l’inghippo delle regole minaccia la capacità del governo di agire nell'interesse pubblico. Poneman aveva caldeggiato per il Giappone di riprendere il suo programma nucleare e ha sostenuto il sito di riciclaggio radioattivo detto Rokkasho, che si trova su una linea di faglia sismica. (37).

Il rapporto tra armi nucleari e nucleare energetico è storicamente intrinsecamente intrecciato dove la creazione della bomba A si basava sulla costruzione di un reattore per generare il plutonio utilizzato poi anche per creare esplosioni nucleari.

Come mostra Nadesan nelle sue opere pubblicate, Eisenhower aveva razionalizzato l'uso di armi nucleari in concomitanza con lo sviluppo dell'energia nucleare (38; 39).

    'L'energia nucleare ha fin dai suoi inizi legato strettamente con la produzione di armi nucleari .... nonostante sfide ingegneristiche, costi proibitivi, e il disagio del pubblico sulle radiazioni, le maggiori potenze industriali hanno lanciato i loro programmi di energia nucleare.' "Da Atomi per la Pace” del Presidente degli Stati Uniti Dwight D. Eisenhower, discorso del 1953,che è stato' un capolavoro di inversione, trasformando gli orrori delle armi nucleari nella produttiva promessa pacifica dell'energia nucleare 'ed è stato il trampolino di lancio insidioso per la tecnologia più mortale del mondo . Atomi per la Pace portano all'adozione del Giappone della Legge fondamentale per l'energia atomica due anni dopo. Allo stesso tempo, i promotori ufficiali e apologeti per l'energia nucleare, l’Ente per l'energia atomica (AIEA), è stato creato in collaborazione con l'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura, Fao, una parte delle Nazioni Unite. Com’è ironico che il lavoro dell'AIEA abbia contaminato l'approvvigionamento alimentare mondiale con radiazioni sputate fuori da parte degli operatori nucleari. Nadesan scrive che il 'AIEA dota la ricerca presso istituti attraverso borse di studio, una pratica che ha avuto inizio nel 1960 e continua ancora oggi.' L'AIEA non vede alcun problema con un incidente nucleare qui, una catastrofe lì, e promuove gli "usi pacifici dell'energia nucleare", senza alcuna vergogna (40).

Come il libro La macchina del giudizio universale dimostra ampiamente, l'adozione del nucleare oggi è spesso un pretesto per i paesi del terzo mondo per rinforzare le loro forze armate e darsi una marcia in più rispetto a vicini potenzialmente ostili (41).

Come se ci fosse bisogno di ulteriori prove, il titolo di questo recente articolo dice tutto su come gli Stati Uniti siano assuefatti al militarismo, alla guerra e alla tecnologia nucleare:

GLI STATI UNITI DEVONO TROVARSI IN GUERRA ALMENO OGNI 4 ANNI PER MANTENERSI IN CRESCITA ECONOMICA (42)

SPOSTAMENTI, CAMBIAMENTI, SUSSURRI E RUMORI.

E’ un fatto che certe grandi aziende ad alta tecnologia si stanno spostando in modo aggressivo verso le rinnovabili. (43)però è pur vero che l’economia del digitale usa si e no un decimo dell’energia elettrica, e tale percentuale andrà crescendo, con serie conseguenze per economia e ambiente. (44)
Benchè sia in sé cosa commendabile, ciò non costituisce una soluzione definitiva al problema, come nota acutamente il critico ambientalista Jane A. Morris:
Per le dimensioni necessarie a dar energia ai centri elettronici, la corrente generata dal solare, eolico o perfino ciclistico richiederanno il sacrificio di moltissimo habitat…Inoltre l’idea che l’efficienza riduca i consumi è questionabile, o perfino è un inganno di pubbliche relazioni. Come disse Don Fitz in “Percvhè l’efficienza energetica non riduce i consumi” un secolo e mezzo di di ricerca nel rapporto tra efficienza e consumi ha portato a concludere che è vero il contrario. Dacché Jevons provò che i consumi di carbone decuplicarono dopo che le fonderie triplicarono la loro efficienza, si è dato al fenomeno il nome di Paradosso di Jevons. Nella storia del capitalismo maggiore efficienza ha sempre condotto a consumi in crescita, non al calo. Bene essere efficienti, ma non significa per forza essere sostenibili, né “verdi” e non riduce i consumi. L’efficienza dei centri dati migliora, con Google Inc. in testa al gruppo. Ma tanto più Gaia sarà impoverita dalla spoliazione del suo carbone, dalla discarica di schifezze, le sue sofferenze non verranno punto alleviate dall’uso efficiente dell’energia elettrica. Il vero problema della Terra non è l’inefficienza nell’uso delle risorse, ma nella sovrabbondanza dell’uso stesso.

CAPITALOCENE O CAPITAL-OSCENO?

Invero, uno dovrebbe chiedersi se sia davvero o no la risposta giusta, il muovere verso meno tecnologia, o almeno verso un uso più saggio di risorse e tecnologie. Oggi c’è gente che ha uno schermo piatto in ogni stanza per vedersi uno di mille programmi d’intrattenimento. Se poi t’annoiassi puoi sempre passare ore intere su Facebook e socials vari a perderti in infinite trivialità. In compenso abbiamo perso il significato di chi davvero siamo e del nostro ruolo nell’Universo.
L’evoluzione è il modo di Madre Natura di preservare se stessa, però purtroppo essa sta perdendo perché sta diventando del tutto innaturale, artificialmente costretta com’è a piegarsi alla mano dell’uomo. L'Antropocene è l’alba d’una nuova era in cui gli umani mosciamente o inconsciamente plasmano la Natura, alterando un processo evolutivo vecchio quanto la Vita stessa e mettendo una sfida alle forme di vita stesse sul pianeta. Ne consegue che il 75% della superficie terrestre è ormai modificato dall’impronta umana. (46)

GUERRA NUCLEARE CONTRO RINNOVABILI.
Mentre il capitalismo lotta per trovarsi un cammino sostenibile, non tutti stanno sulla stessa barca, tra cui anche il signor Bill “maniaco del computer e miliardario” Gates che ha la sfrontatezza di auspicare un marchio nucleare ad altissima tecnologia come risposta definitiva ai futuri nostri bisogni energetici (47,48). Secondo me questo qui sta pensando che la sua energia atomica e i suoi vaccini faranno un buon lavoro a ripulire il pianeta da bocche in eccesso mentre lui ci profitta sopra.

Non si è persa tuttavia ogni speranza. Nell’importante studio “un salto di potere, l’impiego del Settore Elettrico e la Guerra Nucleare che cerca di fermarlo” ci viene ammannita una dose di argomentazioni. L’industria nucleare (e il “geco” Gates) sono in guerra per bloccare lo sviluppo d’una rete energetica interamente basata sulle rinnovabili.

M.Cooper, che scrisse il rapporto per l’Ist. Per l’Energia e Ambiente lavora nelle terre alquanto libere e libertarie del Vermont dove la democrazia con la “d” minuscola gode di antica tradizione sotto forma di assemblee generali cittadine. Una tradizione come quella rappresenta l’etica in via di scomparsa per l’America in democrazia decentralizzata, locale e diretta non soffocabile da parte di Washington DC (= Distretto Criminale) col suo controllo tirannico sui cittadini.
Cooper ipotizza una rete energetica libera, non condizionata, decentralizzata e operata in modo democratico, che si rifornisca da fonti rinnovabili e nella quale le morenti industrie nucleare e del carbone o fossili non abbiano più rilievo né siano necessarie.
Anche se le tecnologie di distribuzione han già messo una enorme pressione sui modelli del XX secolo, il fatto di centrare il sistema energetico su nuove tecnologie con nuovi principi richiederà una trasformazione radicale della infrastruttura fisica e istituzionale del settore. Ovvio che gl’interessi dominanti incombenti resistano giacchè le loro capacità non vi si adatterebbero facilmente, e perderebbero valore all’affermarsi del nuovo modello. Come sintetizzato da UBS recentemente, se si permette l’espansione delle alternative e la rete elettrica si trasforma per sostenere il loro ruolo di leader, la generazione delle potenze distributive su larga scala diverrà il dinosauro del futuro sistema energetico, perché troppo grande, rigido e nemmeno più utile come sistema secondario.

In risposta a questa minaccia le grandi compagnie hanno lanciato una guerra contro il futuro su due fronti: esse stanno cercando di rallentare le alternative più possibile a livello federale e statale, cercando al contempo sussidi per le loro risorse classiche. Cooper sulla base di analisi già fatte dice che la sfida dell’affidabilità, per niente vulnerabile come dicono i suoi detrattori può essere il maggior vantaggio dell’approccio decentrato perché risparmia risorse vitali.

Poi passa ad esaminare l’argomento sussidi, dove il nucleare ne ha avuti a pioggia, con ben misero ritorno. 

Al contrario le rinnovabili hanno fatto molti più progressi, con minor fondi e più rapidamente, e questo continuerà in futuro. 

Elargire sussidi ai vecchi reattori ha ancor meno senso che finanziare quelli nuovi. Pure la pretesa che il nucleare crei posti di lavoro e sia vitale per ridurre le emissioni di carbonio non regge alla prova dei fatti. Creare alternative energetiche crea più posti di lavoro di quelli persi per prepensionamento. Non vi sarà netta perdita di posti per oltre un decennio. Le stime del potenziale di sviluppo per le alternative supererà i posti persi dall’industria dei derivati carboniosi di parecchio, persino se si chiudessero i reattori nucleari.
  

Richard Wilcox è redattore e scrittore del libro: Fukushima: Espropriazione o denuclearizzazione?E’ un insegnante che sta a Tokio con Master in studi ambientali. E’ redattore principale del sito che espone di più il disastro di Fukushima, e scrive su Activist Post.

Fonte: www.activistpost.com
Link: http://www.activistpost.com/2015/08/goldman-sachs-nukes-earth.html
2.08.2015

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ROBERTO MAROCCHESI

NOTE
1. The Great American Bubble Machine
http://www.rollingstone.com/politics/news/the-great-american-bubble-machine-20100405

2. Fukushima Daiichi Decommissioning: Follow The Money
https://www.fairewinds.org/nuclear-energy-education/fukushima-daiichi-decommissioning-follow-the-money

3. Fukushima Clean-Up Based On Shady Science & Tax Payer Rip-Off
http://www.rense.com/general96/fukbased.html

4. Can Robots Save The World? Fukushima's Nuclear Fuel Mess
http://www.activistpost.com/2014/12/can-robots-save-world-fukushimas.html

5. CEO of World's Most Evil and Corrupt Bank, Goldman Sachs, Arrogantly Boasts “I'm Doing God's Work”
http://www.texemarrs.com/042010/doing_gods_work.htm

6. Goldman Sachs: A Criminal Enterprise
https://hendersonlefthook.wordpress.com/2014/07/04/goldman-sachs-a-criminal-enterprise/

7. Planet Rothschild
http://tomatobubble.com/id859.html

8. Review of “Creature from Jekyll Island”
http://www.bibliotecapleyades.net/sociopolitica/esp_sociopol_fed04.htm

9. Senate Report: Scale of Wall Street Holdings Are “Unprecedented in U.S. History”
http://wallstreetonparade.com/2014/11/senate-report-scale-of-wall-street-holdings-are-unprecedented-in-u-s-history/

10. 2012 Presidential Election Winner Already Determined
http://www.thelibertypaper.org/2012/11/04/breaking-2012-presidential-election-winner-already-determined/

11. Supreme Court: Campaign-finance limits violate free speech
http://www.csmonitor.com/USA/Justice/2010/0121/Supreme-Court-Campaign-finance-limits-violate-free-speech

12. Obama’s Department of Fracking and Nukes
http://www.counterpunch.org/2013/03/05/the-department-of-fracking-and-nukes/

13. The Truth About Nuclear Power - Part 16
http://sowellslawblog.blogspot.com.au/2014/05/the-truth-about-nuclear-power-part-16.html

14. Leukemia and lymphoma study recently published in Lancet being strong challenged by SARI via Atomic Insights
https://lucian.uchicago.edu/blogs/atomicage/2015/07/03/leukemia-and-lymphoma-study-recently-published-in-lancet-being-strong-challenged-by-sari-via-atomic-insights/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook

15. Low-dose radiation exposure slightly increases leukemia risk: study
http://www.japantimes.co.jp/news/2015/07/02/national/science-health/low-dose-radiation-exposure-slightly-increases-leukemia-risk-study/#.VZe56KWfvEk

16. Articles by Amory Lovins
http://reneweconomy.com.au/author/amory-lovins

17. POWER SHIFT: THE DEPLOYMENT OF A 21ST CENTURY ELECTRICITY SECTOR AND THE NUCLEAR WAR TO STOP IT
http://www-assets.vermontlaw.edu/Assets/iee/Power_Shift_Mark_Cooper_June_2015.PDF
18. Uranium Markets
http://www.world-nuclear.org/info/Nuclear-Fuel-Cycle/Uranium-Resources/Uranium-Markets

19. Plans For New Reactors Worldwide
http://www.world-nuclear.org/info/Current-and-Future-Generation/Plans-For-New-Reactors-Worldwide/

20. The Database on Nuclear Power Reactors
https://www.iaea.org/pris/

21. China claims to hold over 2 million tonnes of uranium deposits
http://www.mining.com/china-claims-hold-2-million-tonnes-uranium-deposits/

22. China working on uranium-free nuclear plants in attempt to combat smog
http://www.theguardian.com/world/2014/mar/19/china-uranium-nuclear-plants-smog-thorium

23. Thorium MSR No Better Than Uranium Process
http://www.theguardian.com/world/2014/mar/19/china-uranium-nuclear-plants-smog-thorium

24. African Elephants May Go Extinct Within The Next Decade
http://www.trueactivist.com/african-elephants-may-go-extinct-within-the-next-decade

25. The Vampire Squid Strikes Again
http://www.rollingstone.com/politics/news/the-vampire-squid-strikes-again-the-mega-banks-most-devious-scam-yet-20140212

26. Giant Banks Take Over Real Economy As Well As Financial System
http://www.globalresearch.ca/giant-banks-take-over-real-economy-as-well-as-financial-system-manipulation-on-a-vast-scale/5342257

27. Big Banks Take Huge Stakes in Aluminum, Petroleum and Other Physical Markets, then Manipulate their Prices
http://www.globalresearch.ca/big-banks-take-huge-stakes-in-aluminum-petroleum-and-other-physical-markets-then-manipulate-their-prices/5416651?print=1

28. Follow the Money
http://majiasblog.blogspot.jp/2015/05/follow-money.html

29. Sen. Levin: Commodity units rife with risk, manipulation
http://www.thedeal.com/content/regulatory/a-group-of-large-financial.php

30. Goldman puts 'for sale' sign on Iran's old uranium supplier
http://www.reuters.com/article/2014/02/11/us-goldman-uranium-insight-idUSBREA1A0RX20140211

31. Hecht, Being Nuclear
http://jacobdarwinhamblin.com/reviews/hecht-being-nuclear/

32. Goldman Sachs targets $1 billion in Japan renewable energy bonds
http://www.reuters.com/article/2015/05/25/us-japan-bonds-goldman-idUSKBN0OA06G20150525

33. Physicist for War and Profit
http://www.counterpunch.org/2015/06/25/physicist-for-war-and-profit/

34. Rothschild Forms Strategic Alliance with Global Technology Partners
http://www.prnewswire.com/news-releases/rothschild-forms-strategic-alliance-with-global-technology-partners-73363197.html

35. Mitsubishi eyes technological leap
https://au.news.yahoo.com/technology/a/28533196/mitsubishi-eyes-technological-leap/

36. Treading new turf, Defense Ministry offers subsidies for university research
http://www.japantimes.co.jp/news/2015/07/26/national/new-defense-ministry-plan-will-subsidize-researchers-at-universities/#.VbctraWfvEm

37. Former DOE Employee Goes to Work for "World's Leading Supplier of Enriched Uranium Fuel for Commercial Nuclear Power

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15449

GRECIA: UN ESPERIMENTO DI CAPITALISMO ESTREMO. - NICK DEARDEN

athens

La Grecia sta per essere completamente dismessa a favore delle società avide di profitto. L’ultimo piano di salvataggio non ha nulla a che fare con il debito, ma è un esperimento di capitalismo così estremo che nessun altro Stato UE avrebbe avuto il coraggio di provare. 

La Grecia si sta dirigendo verso il suo terzo “salvataggio”, questa volta sono sul tavolo 86Mld di Euro, che verranno confezionati dai prestatori internazionali con una serie di misure di austerità, solo per poi tornare nuovamente a quegli stessi istituti di credito nel prossimo futuro. Sappiamo tutti che la spirale del debito non può essere e non sarà rimborsata. Sappiamo tutti che l’austerità a cui è legata farà peggiorare la depressione della Grecia. Eppure si continua così.

Se guardiamo più a fondo, però, scopriamo che l’Europa non è guidata da terminali confusi. Prendendo quei leader in parola, non comprendiamo quello che sta realmente accadendo in Europa. In poche parole, la Grecia è in vendita, e i suoi lavoratori, gli agricoltori e le piccole imprese dovranno essere tolti di mezzo.

Nell’ambito del programma di vastissima privatizzazione, si prevede che la Grecia consegni 50Mld di euro dei suoi “beni pubblici di valore” ad un organismo indipendente sotto il controllo delle istituzioni europee, che procederà a venderli. Aeroporti, porti, società pubbliche dell’energia, terreni e proprietà – tutto deve andare ai privati. Vendi i tuoi beni, così funziona la loro tesi artificiosa, e sarete in grado di ripagare il debito.

Ma anche nei termini ristretti del dibattito, svendendo attività redditizie o potenzialmente redditizie si lascia un paese meno capace di ripagare i propri debiti. Non sorprende che le attività più redditizie sono sotto il martello già da ora. La lotteria nazionale del paese è già stato comprata. Aeroporti che servono le isole delle vacanze in Grecia hanno la prospettiva di essere venduti in leasing a lungo termine ad una società aeroportuale tedesca.

Il porto del Pireo sembra destinato a essere venduto a una compagnia di navigazione cinese. 

Nel frattempo, 490.000 metri quadrati di fronte alla spiaggia di Corfù sono state prese di mira dai un fondo di private equity statunitense. Con un contratto di locazione di 99 anni per il prezzo speciale di € 23 Milioni. Secondo i giornalisti, il fondo di privatizzazione sta esaminando altri 40 isole disabitate, nonché un imponente progetto di Rodi, che comprende un campo da golf obbligatorio.

Affiancato alla privatizzazione c’è poi un ampio programma di deregolamentazione, che dichiara guerra ai lavoratori, gli agricoltori e le piccole imprese. 
Molte leggi della Grecia che proteggono le piccole imprese come le farmacie, panifici, e librerie dalla concorrenza con i supermercati e le grandi imprese devono essere spazzati via. 
Queste riforme sono così specifiche che l’UE sta scrivendo leggi in materia di misure del pane e le date di scadenza del latte. Incredibilmente, ai negozi greci è anche stato imposta un’apertura nei festivi più liberale che in Germania.
E’ stato autenticamente messo in atto un esperimento estremo di libero mercato.

Sul lavoro, le pensioni dovranno subire tagli rapidi, i salari minimi devono essere ridotti e la contrattazione collettiva deve essere drasticamente ridotta, mentre deve diventare più facile licenziare personale. 
Tutto questo è molto più estremo di quello che in molti dei paesi “creditori” della Grecia è stato attuato. Modifiche alle imposte includono un aumento enorme di natura regressiva nei casi quali l’IVA, su una vasta gamma di prodotti.

Certo, le riforme in alcuni settori dell’economia della Grecia potrebbe essere una buona idea, e in effetti Syriza è salito al potere promettendo di fare riforme serie, ad esempio, sulla tassazione e le pensioni. 
Ma ciò che viene imposto dagli istituti di credito non è una serie di “riforme” sensibili, ma la creazione e la microgestione di un’economia di ‘libero mercato’.
Il ricco giacimento delle privatizzazioni e delle deregolamentazioni apre nuovi e vasti strati della società greca alle aree in cui le grandi imprese non erano mai state in grado di mettere piede prima. 
La speranza è che questo genererà grandi profitti per mantenere grande business in crescita, oltre a fornire un modello estremo di quello che potrebbe essere possibile in tutta l’Europa. Anche se ciò che è ancora più sgradevole dell’ipocrisia dei leader europei costringendo politiche sulla Grecia che essi stessi non hanno avuto il coraggio di argomentare nei loro paesi, è il cinismo di quegli stessi leader che impongono le politiche di cui beneficeranno le aziende del proprio paese.
L’intensità del programma di ristrutturazione attualmente in fase di concordato per la Grecia dovrebbe dissipare ogni nozione persistente che si tratti di un tentativo di buone intenzioni, ma errato, per affrontare una crisi del debito. Si tratta di un cinico tentativo di creare un paradiso per le grandi aziende nel Mediterraneo, e a questo si deve resistere a tutti i costi.

Vesione originale:
Fonte: www.independent.co.uk
Link: http://www.independent.co.uk/voices/comment/greece-is-about-to-be-completely-dismantled-and-fed-to-profithungry-corporations-10452068.html
12.08.2015
Versione italiana: 
Fonte: https://esseresinistra.wordpress.com
Link: https://esseresinistra.wordpress.com/2015/08/17/la-grecia-sta-per-essere-completamente-dismessa-a-favore-delle-societa-private-avide-di-profitto/#more-5147
18.08.2015

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15451

giovedì 20 agosto 2015

I funerali di Vittorio Casamonica, Abbate “Mafia capitale va a processo, ma loro continuano a fare quello che vogliono”. - Giuseppe Pipitone




Tre anni fa la copertina dell'Espresso inchiodava i quattro clan capitolini sotto un titolo destinato ad essere citato più volte: I Re di Roma. Oggi il maggiorente del clan sinti si è fatto seppellire con lo stesso titolo: "Re di Roma". Per il giornalista siciliano è "un messaggio pesantissimo che ci racconta come ancora una volta come i mafiosi ci tengano ad un certo tipo di taglio mediatico. Devono rimarcare la loro importanza. Come faranno adesso a dire che a Roma non c'è la mafia?"


Il funerale di Vittorio Casamonica? “Il messaggio lanciato è pesantissimo: alla vigilia del maxi processo contro Mafia capitale, i romani sanno che uno dei Casamonica può essere omaggiato in quel modo in pieno giorno”. Tre anni fa la sua inchiesta pubblicata sulla prima pagina dell’Espresso portava un titolo destinato ad essere ripreso più volte: i Re di Roma. Erano i quattro clan che comandavano nella capitale: Carminati, Fasciani, Senese e Casamonica. E oggi che alla chiesa don Bosco, zona Tuscolano, periferia sud est della città, sono andati in onda gli sfarzosi e pacchiani funerali di uno dei maggiorenti del clan Casamonica, il giornalista Lirio Abbate si domanda: “Come faranno adesso a dire che a Roma non c’è la mafia?”
Cavalli neri che trainano una carrozza, un elicottero che getta rose, la colonna sonora del Padrino: Abbate, come è possibile che a Roma si lasci fare un funerale del genere?
“Me lo chiedo anche io: sembrava una roba della Sicilia anni ’60. Ma neanche: è lo stesso stile dei funerali di Vito Rizzuto, in Canada, con la bara d’oro massiccio sostenuta da una schiera di fedelissimi. Un misto tra sfarzo e messaggio in puro stile mafioso. Il senso è: anche se la procura ha portato a processo 59 persone per Mafia capitale, anche se a Roma ci sarà il primo maxi processo a Carminati e soci, Vittorio Casamonica può essere salutato in questo modo. Un segnale sociale devastante. E voglio vedere se adesso qualcuno, anche nella società civile, continuerà a dire che quella che c’è a Roma non è mafia”.
In più c’erano i cartelloni all’entrata della chiesa: Vittorio Casamonica si auto considerava Re di Roma. Lo stesso titolo della sua inchiesta sulla mafia a Roma: solo una coincidenza?”
“Aldilà delle coincidenze, credo che questo dimostri ancora una volta come i mafiosi ci tengano ad un certo tipo di taglio mediatico. Devono rimarcare la loro importanza, perché d’altra parte il potere di un uomo di mafia deriva dal fatto che tutti conoscono la sua appartenenza ad un’organizzazione criminale, in alternativa l’influenza di un boss sarebbe nulla. Casamonica si è appropriato della definizione di Re di Roma perché era l’unico modo per primeggiare totalmente sugli altri clan, nonostante la sua zona d’influenza sia in realtà molto ridotta. In un’intercettazione Massimo Carminati definiva i Casamonica come “straccioni”. Loro non avrebbero potuto vendicarsi con le armi, perché a Roma vige una specie di pax mafiosa, ecco quindi che provano ad emergere a livello mediatico”.
In un certo senso si può dire che boss come Casamonica o lo stesso Carminati ci tengano ad essere dipinti sui giornali in un certo modo?“Assolutamente sì, ma fino ad un certo punto. A Carminati va bene essere considerato un assassino, un boss, un capo. Ma se racconti dei suoi guadagni con la cocaina va fuori di testa. I precedenti in questo senso si sprecano: è successa la stessa cosa con Leoluca Bagarella, che non si arrabbiava certo se raccontavi che era mandante ed esecutore di stragi. E lo stesso Bagarella scelse la colonna sonora del Padrino come musica del videotape del suo matrimonio, nel 1991 a Villa Igiea. Una cornice molto simile a quella del funerale di Casamonica”.
Dove un elicottero ha sorvolato la chiesa gettando petali di rosa: come mai è stato autorizzato tutto questo?
“Perché a Roma si tende ancora oggi a sottovalutare il fenomeno della criminalità organizzata. Sappiamo bene che in Sicilia e in Calabria, ormai i prefetti vietano funerali di boss mafiosi proprio per questo motivo: per il messaggio che si lancia. Invece Roma è il posto in cui ad ogni obiezione ti rispondono: se po’ fa’. Roma è la città del se po’ fa’.
Anche in Sicilia, ormai, i sacerdoti rifiutano sempre più spesso di concedere le chiese per funerali dei mafiosi. Qui invece il parroco della chiesa  ha accettato che si facesse il funerale, e che venissero affissi quei cartelloni.“Io non so se Vittorio Casamonica sia morto con una condanna definitiva per mafia o meno, ma il parroco così come tutti i presenti sapevano bene di chi fosse quel funerale. Ed è una cosa che ci deve far riflettere, perché appena un anno fa Papa Bergoglio, in Calabria, ha scomunicato i mafiosi, tutti i mafiosi. Ecco, credo che Papa Bergoglio sia anche il Papa del sacerdote che ha officiato i funerali di Casamonica: mentre in Calabria e in Sicilia i sacerdoti rischiano in prima persona per dire no alle cosche, a Roma viene data la possibilità ad un clan di mettere in scena questo spettacolo”.

Il rischio quale è?
“Che in un momento in cui bisognerebbe mantenere alta l’attenzione sul fenomeno mafioso nella capitale, alla vigilia del primo storico maxi processo, si abbia un calo da parte delle autorità oltre che della stessa società civile. E a Roma non ci sono bande, ma associazioni criminali organizzatissime che aspettano proprio questo: un calo d’attenzione per insinuarsi nuovamente e riprendere potere. La disattenzione di oggi lo dimostra: le autorità hanno abbassato la guardia, e Vittorio Casamonica ha avuto un funerale da padrino”.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08/20/i-funerali-di-vittorio-casamonica-abbate-mafia-capitale-va-a-processo-ma-loro-continuano-a-fare-quello-che-vogliono/1971578/

In Chiesa Don Bosco Vicariato disse no a Welby -La basilica di San Giovanni Bosco a Cinecittà, dove si sono svolti i funerali del boss Vittorio Casamonica, è la stessa chiesa che avevano scelto per la sua cerimonia funebre i parenti di Pergiorgio Welby, militante del Partito Radicale, copresidente dell'Associazione Luca Coscioni, impegnato per il riconoscimento legale del diritto al rifiuto dell'accanimento terapeutico e per il diritto all'eutanasia. Welby era deceduto grazie all'aiuto di sanitari che diedero seguito alla sua volontà di porre fine alla sua lunga agonia. Per i funerali la moglie cattolica di Welby aveva scelto che la cerimonia religiosa venisse celebrata nella chiesa Don Bosco ma il Vicariato di Roma si oppose. A prendere la decisione fu il vicario generale per la diocesi di Roma, cardinal Camillo Ruini. Il funerale laico di Piergiorgio Welby venne quindi celebrato il 24 dicembre 2006, in piazza Don Bosco, di fronte alla chiesa che i familiari avevano scelto per la cerimonia religiosa. (ansa)

Tasse sulla casa, il 2016 è l’anno della Local Tax: cosa cambierà?


Ultimi vagiti per le tasse sulla casa che negli ultimi due anni hanno dominato l’ambito mediatico italiano (e troppo spesso i sonni agitati degli italiani): alla fine di quest’anno IMU e TASI andranno in pensione lasciando spazio alla Local Tax, la quale accorperà in un unico tributo i vari balzelli che pesano sulle vessate tasche degli italiani.
Quale sarà la struttura della Local Tax?
Una volta terminate le vacanze di agosto il presidente del Consiglio Renzi procederà al vaglio delle proposte avanzate dai tecnici coordinati dal sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta e dal consigliere economico del premier Luigi Marattin. Da un lato la Local Tax assorbirà al proprio interno IMU e quel che rimarrà della TASI dopo la promessa abolizione dell’imposta sulla prima casa; dall’altro lato sopravviverà una seconda voce in cui verranno accorpate le altre imposte comunali, quelle che riguardano l’occupazione delle aree pubbliche e quelle su pubblicità e affissioni.
“Vogliamo soprattutto semplificare – spiega il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta – è necessario che i cittadini non paghino molte volte le tasse ma una sola volta ai Comuni. Quindi è necessario unificare i vari pezzi come la tassa sulla seconda casa, sui rifiuti e su l’energia elettrica comunale. Vogliamo rendere più semplici le tasse comunali dal punto di visto del pagamento del cittadino”.
 Tasse sulla casa e promesse del Governo
“Abolizione della tassa sulla prima casa, eliminazione delle tasse dai macchinari imbullonati e l’IMU agricola. Questi sono gli impegni e questi rispetteremo”. Baretta conferma inoltre le disposizioni programmatiche emesse da Renzi ad inizio estate. Per quanto riguarda l’eliminazione della tassa sulla prima casa (con specifico riferimento ai dettami di Bruxelles) Baretta non vede rischi: “Abbiamo una condizione di bilancio dal punto di vista del deficit molto favorevole, siamo in grado di discutere anche di flessibilità in collaborazione con l’Europa”.
Catasto, dove è finito il processo di riforma?
E la riforma del catasto che fine ha fatto? Il processo di revisione della materia catastale assume infatti grande importanza anche in riferimento alla rimodulazione delle rendite degli immobili (con evidenti contraccolpi sull’entità dei tributi sulla casa). Per il momento la riforma pare destinata a restare nel cassetto: dopo essere scaduta la delega, il governo aveva valutato l’ipotesi di ripresentare il testo a settembre con la legge di Stabilità, ma il premier continua ad esitare poiché teme che le modifiche possano essere percepita dagli italiani come un aumento indiscriminato delle tasse. Per approfondire leggi l’articolo Riforma del Catasto ai box: ora l’attenzione si sposta sulla Local Tax.

Lazio, i finanziamenti al PD e a Zingaretti nel mirino della Corte dei Conti.

Nicola Zingaretti

La relazione che mette nel mirino i finanziamenti ricevuti dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti e dal PD è del 21 luglio 2015, consultabile sul sito della Corte dei Conti. Ad essere analizzate dai magistrati contabili Brancato, Alfonso d’Amico e Rigoni i consuntivi delle spese e dei finanziamenti delle formazioni politiche presenti alla campagna elettorale del 24 e 25 febbraio 2013” in Lombardia, Lazio e Molise.
Il primo problema, tanto per il PD che per la lista personale del presidente della Regione, è che mancano alcuni documenti. Nel caso dei DEM, a fronte di circa 326mila euro di finanziamenti ricevuti, la Corte dei Conti nonostante le richieste non ha ricevuto tutto il materiale.
Il rappresentante legale dell’Unione Regionale del Lazio del Partito Democratico, con nota del 7 novembre 2014, ha trasmesso solo una parte della documentazione richiesta – scrivono i magistrati a pagina 66 -  Il Collegio ha quindi chiesto l’integrazione della documentazione mancante relativa alle fonti di finanziamento. Con successiva nota del 23 dicembre 2014 il rappresentante legale trasmetteva ulteriore documentazione relativa alle libere contribuzioni erogate da persone giuridiche prevista dalla citata legge n. 195 del 1974. Il successivo invio non risultava esaustivo rispetto alle richieste istruttorie di questo Collegio, pertanto, è tuttora mancante la documentazione relativa ai contributi erogati dalle seguenti società. Il Collegio, a seguito dei fatti riferiti, ha denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, con lettera raccomandata del 20 gennaio 2015, il mancato inoltro della documentazione richiesta”.
Sono 12 le società che mancano all’appello, per un totale di 18700 euro. Lo stesso vale per la lista Zingaretti. A mancare all’appello i documenti su 19 società, per un contributo totale di 146mila e rotti euro.
Ma non è l’unico problema che la relazione fa emergere. C’è anche un presunto calcolo errato sul cofinanziamento che, in base alla legge del 2012, prevede che i partiti ricevano dallo Stato 50 centesimi  per ogni euro versato dai privati.
Scrivono i magistrati a pagina 22 della relazione: “Il Collegio intende segnalare che per una lista (Lista Zingaretti) e un partito (Partito Democratico) vi è stata, dopo l’attività istruttoria di quest’Organo di controllo, la restituzione ai finanziatori, mediante storni dei bonifici bancari, di quanto avevano versato a titolo di finanziamento, con ciò creando inevitabilmente un’errata rendicontazione finale e, almeno per quanto attiene al Partito Democratico, una presunta alterazione dei dati economici di partenza su cui è stato successivamente calcolato il c.d. “cofinanziamento”, regolarmente erogato ma calcolato, in misura maggiore a quello dovuto, su percentuali di sovvenzioni private non coerenti con la realtà effettiva”.

Lotto, Consiglio di Stato blocca gara: fatta per i soliti noti. Scontro col governo. - Giorgio Meletti

Lotto, Consiglio di Stato blocca gara: fatta per i soliti noti. Scontro col governo


L'ex numero uno del Sismi Nicolò Pollari, oggi consigliere a Palazzo Spada, relatore del parere: "Requisiti appaiono clausole escludenti". L'esecutivo protesta e accusa: ha abusato del suo potere. 


La posta in gioco è un affare da 3,5 miliardi di euro, destinato nei prossimi nove anni a sostenere i bilanci di Lottomatica, una delle aziende lobbisticamente più forti in Italia. Stavolta però a insinuare che il bando di gara per la concessione del Lotto sia fatto su misura per chi controlla da 22 anni il lucroso business non è un focoso oppositore del governo Renzi. È sceso in campo nientemeno che il Consiglio di Stato, facendo esplodere sotto Ferragosto uno scontro istituzionale senza precedenti.
Nel ruolo di guastatore c’è il consigliere di Stato più famoso d’Italia, l’ex capo dei servizi segreti Nicolò Pollari. Con apparente ingratitudine per Matteo Renzi – che il 4 giugno scorso ha confermato il segreto di Stato sui dossieraggi per i quali i giudici di Perugia devono decidere a settembre sul rinvio a giudizio dello stesso Pollari e del suo ex braccio destro Pio Pompa – l’ex direttore del Sismi ha tirato un calcione alla gara del Lotto. E il ministero dell’Economia ha deciso una risposta durissima: il sottosegretario Pier Paolo Baretta, che ha la delega ai Giochi, sta limando una lettera con cui accuserà Pollari e il Consiglio di Stato, di un abuso di potere.
La legge prevede per i bandi di gara su concessioni per “giochi pubblici” il parere obbligatorio del Consiglio di Stato. Il ministero dell’Economia lo ha chiesto e la seconda sezione del Consiglio di Stato l’ha formulato il 10 luglio. Il documento, firmato dall’estensore Pollari, è arrivato sulla scrivania di Baretta il 7 agosto, 28 giorni dopo, benché dal Consiglio di Stato al ministero di via XX settembre si impieghino, secondo Google Maps, 36 minuti a piedi e 14 in auto blu.
Il contenuto è severo, la conclusione è esplosiva: “Si sospende l’emissione del richiesto parere, in attesa delle precisazioni e/o degli adeguamenti indicati in motivazione”. Tradotto: se il governo non si adegua il parere non lo diamo, e la gara non si fa.
Il governo però ha fretta. Vuol chiudere la gara entro l’anno perché ha già messo in preventivo per il 2015 l’incasso di 350 milioni, la metà della base d’asta di 700 milioni per la concessione. La posizione del ministero dell’Economia guidato da Pier Carlo Padoan è netta: il parere del Consiglio di Stato è obbligatorio ma non vincolante, quindi i giudici amministrativi, in questo caso nella funzione costituzionale di “consulenza” e non di “giurisdizione”, non possono subordinare il parere all’arrivo di precisazioni convincenti da parte del governo. Nei prossimi giorni Baretta scriverà a Pollari nel merito delle obiezioni, annunciandogli nei saluti che il governo considera acquisito il parere del Consiglio di Stato e che la gara partirà senza indugi. Insomma, per il governo l’ex capo dei Servizi segreti potrà incorniciare la sospensiva e appendersela in salotto.
Scontro istituzionale a parte, rimane la bomba innescata da Pollari. Per una beffa della storia, l’uomo che cinque governi consecutivi (ProdiBerlusconiMontiLettaRenzi) hanno difeso a colpi di segreto di Stato porta alla pubblica discussione uno dei segreti più sacri per tutti i politici di governo: gli affari di Lottomatica, che nel frattempo si è trasferita a Londra e si chiama Igt. La società del gruppo De Agostini ha la concessione del lotto da 22 anni. Sarebbero stati due contratti da nove anni, ma a un certo punto gli abili legali della società si sono attaccati a un cavillo per sostenere che l’inizio formale della concessione andava post-datato di 4 anni. Hanno chiesto un collegio arbitrale per il quale Lottomatica ha designato l’ex ministro socialista Angelo Piazza, il ministero dell’Economia l’ex parlamentare Ernesto Stajano. I due avvocati chiamati a incrociare le lame giuridiche erano soci in affari. Cose che capitano e non sia mai detto che il dettaglio abbia favorito la vittoria di Lottomatica. In Italia, quando si parla di giochi e scommesse, l’attenzione è sempre abilmente attirata sulla piaga della ludopatia e sul gioco illegale. Pochi si occupano dei profitti di Lottomatica, azienda cara ai politici di ogni colore, finanziatrice di primi ministri e peones. Esemplare il caso di Alberto Giorgetti, deputato berlusconiano e sottosegretario con delega ai Giochi nel governo Berlusconi e in quello Letta. L’anno scorso, appena persa la poltrona, annunciò le dimissioni da deputato per farsi assumere da Lottomatica. Travolto dalle polemiche, ritirò le dimissioni. Nel luglio scorso ha ottenuto la vicepresidenza della commissione Finanze, che si occupa anche di giochi e lotterie. Lottomatica, senza che nessuno batta ciglio, incassa un aggio del 6% su ogni giocata al lotto, cosicché negli ultimi nove anni, a fronte di giocate complessive per 55,5 miliardi ha portato a casa 3,5 miliardi. Nel bilancio 2014 del gruppo Igt, risultato dell’espansione internazionale decisa da De Agostini per investire i soldi guadagnati in Italia, su 3 miliardi di ricavi, 1,7 sono fatti in Italia, ma su 567 milioni di risultato operativo ben 543 provengono dagli affari con il distratto governo italiano, che non sembra accorgersi del dato più inquietante.
Nel 2006, primo anno dell’ultima concessione novennale, le giocate sono state 6,6 miliardi come nel 2014, quindi Lottomatica ha incassato nel primo come nell’ultimo anno circa 400 milioni di aggio. Invece le entrate dello Stato, a parità di volumi giocati, sono scese da 2 miliardi del 2006 a 1,1 del 2014, con una flessione secca del 45 per cento.
Contenti dell’affarone per cui sul Lotto guadagnano solo Lottomatica e l’altra potentissima lobby, i tabaccai, al governo hanno pensato bene di fare il bando di gara che perpetua le attuali condizioni. Aggio del 6% su ogni giocata, una rendita assicurata senza nessun rischio. Pollari, nel suo parere, allude in giuridichese a un bando su misura per Lottomatica. Esempio: “I requisiti per la partecipazione alla procedura di selezione appaiono, per taluni versi, eccessivi, tanto da figurare come clausole escludenti”. Poi ricorda l’ultima relazione della Commissione europea sulla corruzione, nella quale è segnalata tra le altre cose “la pratica della stesura di capitolati d’oneri su misura al fine di favorire determinati offerenti”. Quanto a Lottomatica, non pare turbata dagli eventi. E secondo insistenti voci del settore, fiutando il vento, starebbe già trattando per assorbire il maggior concorrente italiano, la storica Sisal, in difficoltà economiche, ma con un presidente di spicco come l’ex ministro delle Finanze Augusto Fantozzi. Nel settore giochi e lotterie nessuno passa di là per caso.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08/19/lotto-consiglio-di-stato-blocca-gara-fatta-per-i-soliti-noti-scontro-col-governo/1968668/

Lo stato, ormai, esterna sempre più spesso un atteggiamento di ottusa ed immotivata opposizione alle leggi, alla logica ed all'etica. Lo dimostra rifiutando di ottemperare alle decisioni dei maggiori organi di controllo che sono la Corte Costituzionale, la Corte di Cassazione e il Consiglio di Stato.
La faccenda Lottomatica, inoltre, presenta vari punti che meritano un approfondimento specifico per comprendere e quantificare l'incompetenza e la dappocagine, per usare termini inoffensivi, di chi gestisce l'argomento.
I punti sono:
1) la protezione garantita a Pollari in quanto probabile custode di segreti scottanti riguardanti membri dei vari governi passati e presenti;
2) l'ingente mole di denaro che circola nell'ambiente del lotto e dei giochi appetibili per gli avvoltoi in circolazione;
3) tutto il marcio che gravita intorno all'ambiente del Lotto e dei giochi.
Per dirla in breve, un approfondimento della materia spiegherebbe e chiarirebbe definitivamente gli intrecci tra organi dello stato e personaggi di inesistente trasparenza legale. (cdg)


mercoledì 19 agosto 2015

Ikea, ora spuntano altre ipotesi Mediaworld al posto di Max Living. - Roberto Immesi





Gli svedesi che lavorano per l'apertura di un secondo punto vendita in Sicilia a Palermo pronti a considerare anche altri terreni, tra cui Carini, mentre il colosso dell'elettronica vuole raddoppiare la presenza in città.

PALERMO - La zona accanto al Forum resta la pista privilegiata, anche se ormai non si escludono altre soluzioni come quella di Carini. La marcia di avvicinamento dell’Ikea a Palermo prosegue spedita, grazie anche all’accelerazione impressa dal crollo del viadotto dell’autostrada: un intoppo che, oltre a dividere in due la Sicilia, ha intaccato gli introiti del colosso svedese.

Dei clienti che ogni giorno affollano il punto vendita alle pendici dell’Etna, infatti, quasi un quarto arriva dalla parte occidentale dell’Isola: per questo Ikea da tempo pensa a mettere radici anche nel capoluogo di Regione. Il dialogo con Palazzo delle Aquile è ancora in piedi, ma non sono mancati i problemi legati alla questione “legalità”: gli svedesi, in pratica, non vogliono brutte sorprese e chiedono espressamente garanzie sui terreni da acquistare, con tanto di protocollo ad hoc da firmare in Prefettura. L’area prescelta sarebbe quella in zona Forum, a Roccella, per sfruttare così la vicinanza con l’unico polo commerciale che segna numeri ampiamente positivi grazie anche alla presenza di Leroy Merlin, McDonald‎, UciCinemas e inoltre della stazione del passante ferroviario e del capolinea del tram che porta a piazza Giulio Cesare.

La trattativa sembrava aver rallentato, ma il crollo del pilone del viadotto ha fatto scattare gli allarmi in casa Ikea: contro il calo del fatturato, bisogna aprire a Palermo al più presto. E se l’area del Forum, che resta quella privilegiata, alla fine non dovesse andar bene, ecco spuntare altre ipotesi, su tutte Carini dove sorge il Poseidon. Il che, però, rappresenterebbe uno smacco per piazza Pretoria.

Palermo può comunque sorridere visto che, a fine anno, dovrebbe aprire i battenti il secondo punto Mediaworld in città e precisamente al posto del Max Living, chiuso tre anni fa. Alcuni intoppi burocratici stanno creando qualche problema, ma l’intenzione del marchio di elettronica è di raddoppiare la presenza, visti i buoni numeri del Forum, puntando su un pezzo di città che è equidistante dai grandi centri commerciali. Presso il centro commerciale La Torre è invece prevista l'apertura di un cinema multisala.


http://m.livesicilia.it/2015/08/19/ikea-palermo-ora-spuntano-altre-ipotesi-mediaworld-al-posto-di-max-living_652798/