Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
giovedì 26 settembre 2024
Una tavoletta vecchia di 7.000 anni trovata in Grecia oltre dieci anni fa sfida l'archeologia tradizionale.
giovedì 27 giugno 2024
Scoperta un'enigmatica struttura labirintica sull'isola di Creta.
© Foto: Ministero della cultura greco |
Conosciuta per la sua architettura monumentale, la civiltà minoica era una cultura dell'età del bronzo emersa sull'isola greca di Creta, nel mar Egeo, che è stata spesso considerata la prima civiltà europea.
Creta è ricca di siti archeologici, come ci mostrano alcuni grandi palazzi recintati, tra cui il palazzo di Cnosso e quello di Festo. A questi si aggiunge ora una nuova costruzione che gli archeologi hanno appena scoperto sulla cima della collina di Papoura: una grande struttura circolare datata tra il 2000 e il 1700 a.C.
Considerato dagli archeologi come un elemento unico nell'archeologia minoica, questo complesso architettonico, del diametro di circa quarantotto metri e di una superficie di circa 1.800 metri quadrati, è situato nel punto più alto della collina, in una parte della sommità che era stata scelta dagli esperti proprio per l'installazione di un sistema radar per il nuovo aeroporto di Heraklion, capoluogo dell'isola.
Una struttura labirintica.
La struttura appena localizzata è costituita da otto anelli concentrici di pietra che convergono in un edificio centrale circolare. Le mura, costruite su diversi livelli, hanno uno spessore medio di 1,40 metri e l'altezza massima stimata è di 1,7 metri. Gli anelli formano un edificio circolare (zona A) di quindici metri di diametro al centro, con una struttura di nove metri di diametro divisa in quattro spazi.
Questa struttura è composta da otto anelli concentrici di pietra che convergono in un edificio circolare centrale
All'interno della struttura centrale si trovano quattro zone in cui le pareti radiali si intersecano verticalmente. Nella cosiddetta zona A, che è circondata da una seconda zona principale denominata zona B, larga 6,9 metri, le pareti radiali si intersecano verticalmente con gli anelli dei livelli inferiori formando spazi più piccoli, il che la rende una struttura quasi labirintica. Queste due aree sembrano aver avuto la maggiore concentrazione di attività umane, come indica la presenza di un gran numero di ossa di animali, forse sacrificate in riti religiosi.
I lavori di scavo hanno portato alla luce anche due possibili ingressi sui lati sud-ovest e nord-ovest, e gli archeologi ipotizzano che questa struttura unica sia stata costruita tra il 2000 e il 1700 a.C., all'inizio del periodo minoico medio (M M I – II), mentre la presenza di resti di ceramiche indica che il complesso continuò ad essere attivo durante il periodo neopalaziale (dal 1700 al 1400 a.C.).
Riguardo a questa incredibile e inaspettata scoperta, la ministra della cultura greca, Lina Mendoni, ha affermato che «i lavori di costruzione dell'aeroporto devono proseguire senza ostacoli, ma dobbiamo anche proteggere questo reperto unico e di eccezionale interesse. Abbiamo effettuato un'analisi del sito archeologico e la priorità di tutte le parti è proteggere questo complesso. Il progetto del nuovo aeroporto può andare avanti e i reperti possono essere protetti, come va fatto». Così si cercherà un'altra posizione per il radar dell'aeroporto.
Questa struttura unica sulla collina di Papoura è il primo monumento del genere ritrovato e scavato a Creta. Secondo gli archeologi, viste le dimensioni, la struttura architettonica e l'elaborata costruzione, si trattò di un lavoro considerevole, eseguito da esperti costruttori e controllato da una potente amministrazione centrale.
Allo stesso modo, gli archeologi assicurano che, per la sua imponenza, potrebbe trattarsi di una sorta di edificio comunitario che fungeva da punto di riferimento per la regione. Forse si potranno stabilire parallelismi costruttivi con l'edificio ellittico di Chamezi, sempre a Creta, o con il cosiddetto edificio circolare ciclopico nella cittadella micenea di Tirinto, sulla penisola del Peloponneso.
venerdì 30 giugno 2023
LA SCRITTURA ILLEGIBILE.
Nel 1886, l'archeologo britannico Arthur Evans, un esperto di civiltà dell’Egeo, iniziò a raccogliere frammenti di ceramica a Creta che erano coperti da una misteriosa scrittura scritta. Potete vedere uno di questi testi nella foto del post. Siamo del 2023 e nessuno è stato ancora in grado di tradurre questa scrittura.
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Evans scoprì che questa scrittura faceva parte di un sistema lineare - distinto dai geroglifici pittorici dell'antico Egitto o dai testi cuneiformi della Mesopotamia - collegato alla civiltà minoica. Ricordiamo che la civiltà minoica “saltò letteralmente in aria” a causa dell’esplosione del mega-vulcano Santorini, o Thera, verso il 1.600 a.C.
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Tra l’altro, sembra che alcuni “segni” delle Dieci Piaghe d’Egitto siano state dovute proprio a questa tremenda esplosione, una delle più grandi esplosioni vulcaniche della storia umana. (Ad esempio, il giorno che diventa notte a causa delle ceneri vulcaniche, la pioggia di lapilli incandescenti, il Nilo che diventa rosso a causa dello smottamento dei depositi di argilla, gli sciami di insetti e animali che fuggono, e via discorrendo, interpretati come “piaghe” dagli egiziani prima, e dagli ebrei dopo).
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Cosa ci fosse prima che il vulcano Santorini distruggesse completamente questa civiltà, ancora non lo sappiamo. Sappiamo solo, dai resti ritrovati, che era una civiltà estremamente avanzata dal punto di vista culturale, forse addirittura più avanzata degli stessi egizi. Per questo alcuni studiosi fanno coincidere, almeno in parte, la civiltà minoica con Atlantide. Ma secondo Platone, la storia di Atlantide sarebbe più antica di migliaia di anni.
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Man mano che scaviamo in giro per il mondo, si trovano sempre più segni di antiche civiltà spazzate via da enormi cataclismi. Sicuramente la civiltà micenea era fra queste.
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Quali sono state le altre civiltà a scomparire?
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L’articolo continua sul libro:
HOMO RELOADED – 75.000 ANNI DI STORIA NASCOSTA
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martedì 3 marzo 2020
Grecia, la guardia costiera spara e prende a bastonate migranti sul gommone. - Marco Mensurati
Bastonate e colpi di fucile contro i migranti. Così la guardia costiera greca sta gestendo in queste ore la nuova emergenza innescata dalla Turchia di Erdogan. Il video choc, girato a Kos e diffuso on line da alcuni attivisti, mostra le immagini, riprese da terra, dell’intervento di una motovedetta di Atene, assistita da un gommone. I migranti, che erano partiti da Bodrum, in Turchia, vengono colpiti a bastonate. La guardia costiera spara anche due colpi di fucile. Da quanto viene mostrato, le modalità di intervento sono le stesse – o forse ancora più brutali – utilizzate dalla cosidetta guardia costiera libica. Solo che in questo caso si tratta di una forza di polizia di un paese europeo. Ancora non è chiaro che fine abbia fatto il gommone del video con il suo carico di profughi. In mattinata un gommone con a bordo 46 persone si è rovesciato provocando la morte di un bambino siriano che era a bordo con i suoi genitori. Anche in questo caso era in corso l’intervento della guardia costiera greca.
https://video.repubblica.it/mondo/grecia-la-guardia-costiera-spara-e-prende-a-bastonate-migranti-sul-gommone/354997/355564?ref=fbpr&fbclid=IwAR3eJwFLJQcjkvJ2XFNTiHWXndM41eu5ORzMe1Orb5Nue4X0AENsHD8rQxc
domenica 18 agosto 2019
Grecia: la caccia ai giovani ribelli è aperta. - Yannis Youlountas
Il nuovo governo sta per mettere in pista un offensiva senza precedenti contro il movimento libertario ed autogestito, che è diventato fastidioso e popolare nel corso degli anni.
Il primo ministro di fresca nomina e capo della destra, Kyriakos Mitsotakis, ha promesso di “pulire Exarcheia (1)” nel corso dell’estate e di “farla finita con Rouvikonas (2)”. Aldilà del celebre quartiere libertario e dell’imprendibile gruppo anarchico, è tutta la nebulosa rivoluzionaria e la rete squat che sono presi di mira con sistemi e procedimenti repressivi di vario tipo.
Una volta in più ciò che succede in Grecia fa riflettere su ciò che si prepara ugualmente altrove in Europa, in quanto l’esempio Greco nel recente passato ha chiaramente indicato la direzione del nuovo irrigidimento del capitalismo sul continente e di una società sempre più autoritaria.
Il governo comincerà col ripristinare le leggi scellerate già messe in atto durante gli anni venti che prendevano di mira allora tanto il Partito Comunista greco come gli antiautoritari.
Questa volta l’obiettivo è per prima cosa ostacolare la propaganda anarchica considerando letteralmente il suo progetto politico rivoluzionario come una minaccia immediata, dunque passibile sotto questo aspetto di repressione giudiziaria. In breve una censura, non della propaganda anarchica in quanto tale, ma in quanto “parola di minaccia” ogni volta che rappresenterà un “pericolo per l’ordine sociale e la pace civile”.
In particolare, nel preciso caso di Rouvikonas, si tratta di qualificare le sue azioni dirette, anche senza spargimento di sangue, nella categoria delle “azioni terroriste” (articolo 187A del Codice Penale greco), con gravi conseguenze giuridiche per tutti i membri del gruppo.
Peggio ancora, lo Stato greco si appresta a considerare tutti i membri di Rouvikonas sistematicamente responsabili della minima azione portata a termine anche solo da un membro del gruppo. In altre parole, se domani mattina l’ufficio che raccoglie le pratiche delle persone eccessivamente indebitate (Tiresias) (3) fosse di nuovo distrutto, per esempio da 5 membri del gruppo, il centinaio circa di altri membri sarebbe anch’esso incriminato, rimettendo in discussione la sottile strategia giuridica del gruppo che finora procedeva abilmente per rotazione.
Non solo il codice penale sta per essere cambiato per irrigidire questa offensiva imminente annunciata da un mese, ma i mezzi dello Stato si stanno rafforzando per colpire Exarcheia e tutto il movimento “squat” e antiautoritario in Grecia.
2000 poliziotti motorizzati Stanno per essere reclutati (1500) o richiamati (500) da altri incarichi nella polizia, per partecipare ad azioni di repressione nelle famose zone che lo Stato vuole riconquistare, cominciando dal celebre quartiere ribelle e solidale di Atene.
Del materiale di spionaggio prodotto in Francia dovrebbe essere ugualmente messo a disposizione dei servizi segreti Greci (grazie Macron), come accaduto spesso negli ultimi anni in tutto il bacino del Mediterraneo. Tra le altre cose ricordiamo il sostegno dato dal dirigenti politici ed economici francesi al regime tunisino alla fine degli anni 2000, cosa che non aveva impedito la caduta di Ben Ali all’inizio del 2011, nonostante l’arrivo di ingenti forniture. Michèle Alliot-Marie aveva anche proposto in seguito, il 12 gennaio 2011, di inviare i poliziotti antisommossa e la “Celere” francese ad aiutare la polizia tunisina a domare i manifestanti, proprio quando questa cominciava a sparare pallottole vere.
La zona di ripiego che è la Scuola Politecnica, ad ovest di Exarcheia, conosciuta per il suo ruolo storico nell’insurrezione contro la dittatura dei colonnelli nel 1973 e in varie altre occasioni seguenti, in particolare nel 2008 e nel 2014, sta per essere sottoposta al controllo di polizia con la promulgazione della fine del diritto di asilo universitario e l’inizio dei lavori per trasformare il sito in museo dell’antichità, come parte del museo vicino.
Un segnale forte viene anche inviato dallo Stato ai suoi poliziotti, un vero incoraggiamento a colpire violentemente: Epaminonda Korkoneas, il poliziotto che aveva assassinato freddamente con la sua arma di servizio Alexis Grigoropoulos, un giovane anarchico di 15 anni, il 6 dicembre 2008 nel quartiere di Exarcheia, è stato liberato ieri sera (pur essendo condannato all’ergastolo). Questo omicidio aveva provocato tre settimane di tafferugli clamorosi che rasentavano l’insurrezione, nel dicembre del 2008, e poi degli scontri dopo di allora ogni anno ad ogni 6 dicembre. Non si tratta certamente di appoggiare il sistema carcerario, ma proprio mentre si promulgano delle leggi scellerate antianarchiche e si fanno delle pesanti minacce contro Exarcheia e Rouvikonas, questa liberazione è percepita in Grecia come una provocazione ed un messaggio di impunità mandato a tutti i poliziotti che si preparano a colpire.
Stasera i libertari ancora presenti malgrado il periodo (uno dei rari periodi che procura un po’ di lavoro specialmente nel turismo e spesso nelle isole), ed anche tutto il movimento sociale rivoluzionario, si riuniranno alle ore 20 a Exarcheia, nel punto preciso dove il giovane anarchico è stato assassinato il 6 dicembre 2008.
Dopo il crepuscolo, la notte nel centro di Atene sarà calda, da Charilaou Trikoupi a Stournari e tutto intorno a Exarcheia avranno certamente luogo degli scontri. Anche se Atene è per tre quarti deserta come ogni anno in questa stagione. Ma l’autunno sarà senza dubbio più caldo dell’estate, se i ribelli decidono di tenere duro contro questo nuovo attacco storico dello Stato.
Mentre tutto il mondo diventa fascista, in Grecia come in Francia, gli pseudo democratici cavalcano l’onda mondiale di estrema destra irrigidendo tanto il capitalismo quanto il suo apparato di autoconservazione.
Niente di strano che i peggiori nemici dell’autoritarismo siano i primi della lista. Di fronte a questo sono possibili due scelte: o lasciar fare e non dire nulla, sperando di non essere i prossimi, o reagire e divulgarlo. Per esempio Rouvikonas propone tra le numerose forme di azione possibili, a quelle e a quelli che vorrebbero sostenerci, di fare pressione in vari modi sulle ambasciate, i consolati e le istituzioni ufficiali greche nel paese in cui si trovano. Altre informazioni o suggerimenti seguiranno nei prossimi giorni, specialmente da parte dei numerosi nuclei di Exarchia che ne stanno discutendo.
Grazie del vostro appoggio, al di là delle frontiere e delle nostre differenze politiche.
https://comedonchisciotte.org/grecia-la-caccia-ai-giovani-ribelli-e-aperta/
Fonti della Polizia stimano che il gruppo conti 120/150 membri.
(Wikipedia)
sabato 17 novembre 2018
EU Observer – L’austerità ha violato i diritti umani in Grecia, secondo il Consiglio d’Europa. - Nikolaj Nielsen
di Nikolaj Nielsen – Bruxelles, 6 novembre 2018
venerdì 9 novembre 2018
Grecia oggi: segui il denaro (di Soros). - Grigoriou Panagiotis
Billionaire George Soros speaks during the World Economic Forum in Davos, Switzerland, on Jan. 25, 2018. MUST CREDIT: Bloomberg photo by Simon Dawson
venerdì 24 novembre 2017
Città sommerse nel mondo.
martedì 22 settembre 2015
Grecia, Varoufakis risponde a Renzi: “Puoi gioire quanto ti pare ma non ti sei sbarazzato di me”. - Francesco De Palo
"Al contrario, partecipando a quel colpo vile contro Alexis Tsipras, vi siete liberati della democrazia greca", è la replica dell'ex ministro delle finanze ellenico al premier italiano che ieri alla direzione del Pd aveva detto: "Anche sto Varoufakis se lo semo tolti. Chi di scissioni ferisce, di elezioni perisce”.
venerdì 21 agosto 2015
GRECIA: UN ESPERIMENTO DI CAPITALISMO ESTREMO. - NICK DEARDEN
La Grecia sta per essere completamente dismessa a favore delle società avide di profitto. L’ultimo piano di salvataggio non ha nulla a che fare con il debito, ma è un esperimento di capitalismo così estremo che nessun altro Stato UE avrebbe avuto il coraggio di provare.
La Grecia si sta dirigendo verso il suo terzo “salvataggio”, questa volta sono sul tavolo 86Mld di Euro, che verranno confezionati dai prestatori internazionali con una serie di misure di austerità, solo per poi tornare nuovamente a quegli stessi istituti di credito nel prossimo futuro. Sappiamo tutti che la spirale del debito non può essere e non sarà rimborsata. Sappiamo tutti che l’austerità a cui è legata farà peggiorare la depressione della Grecia. Eppure si continua così.
Se guardiamo più a fondo, però, scopriamo che l’Europa non è guidata da terminali confusi. Prendendo quei leader in parola, non comprendiamo quello che sta realmente accadendo in Europa. In poche parole, la Grecia è in vendita, e i suoi lavoratori, gli agricoltori e le piccole imprese dovranno essere tolti di mezzo.
Nell’ambito del programma di vastissima privatizzazione, si prevede che la Grecia consegni 50Mld di euro dei suoi “beni pubblici di valore” ad un organismo indipendente sotto il controllo delle istituzioni europee, che procederà a venderli. Aeroporti, porti, società pubbliche dell’energia, terreni e proprietà – tutto deve andare ai privati. Vendi i tuoi beni, così funziona la loro tesi artificiosa, e sarete in grado di ripagare il debito.
Ma anche nei termini ristretti del dibattito, svendendo attività redditizie o potenzialmente redditizie si lascia un paese meno capace di ripagare i propri debiti. Non sorprende che le attività più redditizie sono sotto il martello già da ora. La lotteria nazionale del paese è già stato comprata. Aeroporti che servono le isole delle vacanze in Grecia hanno la prospettiva di essere venduti in leasing a lungo termine ad una società aeroportuale tedesca.
Il porto del Pireo sembra destinato a essere venduto a una compagnia di navigazione cinese.
Nel frattempo, 490.000 metri quadrati di fronte alla spiaggia di Corfù sono state prese di mira dai un fondo di private equity statunitense. Con un contratto di locazione di 99 anni per il prezzo speciale di € 23 Milioni. Secondo i giornalisti, il fondo di privatizzazione sta esaminando altri 40 isole disabitate, nonché un imponente progetto di Rodi, che comprende un campo da golf obbligatorio.
Affiancato alla privatizzazione c’è poi un ampio programma di deregolamentazione, che dichiara guerra ai lavoratori, gli agricoltori e le piccole imprese.
Molte leggi della Grecia che proteggono le piccole imprese come le farmacie, panifici, e librerie dalla concorrenza con i supermercati e le grandi imprese devono essere spazzati via.
Queste riforme sono così specifiche che l’UE sta scrivendo leggi in materia di misure del pane e le date di scadenza del latte. Incredibilmente, ai negozi greci è anche stato imposta un’apertura nei festivi più liberale che in Germania.
E’ stato autenticamente messo in atto un esperimento estremo di libero mercato.
Sul lavoro, le pensioni dovranno subire tagli rapidi, i salari minimi devono essere ridotti e la contrattazione collettiva deve essere drasticamente ridotta, mentre deve diventare più facile licenziare personale.
Tutto questo è molto più estremo di quello che in molti dei paesi “creditori” della Grecia è stato attuato. Modifiche alle imposte includono un aumento enorme di natura regressiva nei casi quali l’IVA, su una vasta gamma di prodotti.
Certo, le riforme in alcuni settori dell’economia della Grecia potrebbe essere una buona idea, e in effetti Syriza è salito al potere promettendo di fare riforme serie, ad esempio, sulla tassazione e le pensioni.
Ma ciò che viene imposto dagli istituti di credito non è una serie di “riforme” sensibili, ma la creazione e la microgestione di un’economia di ‘libero mercato’.
Il ricco giacimento delle privatizzazioni e delle deregolamentazioni apre nuovi e vasti strati della società greca alle aree in cui le grandi imprese non erano mai state in grado di mettere piede prima.
La speranza è che questo genererà grandi profitti per mantenere grande business in crescita, oltre a fornire un modello estremo di quello che potrebbe essere possibile in tutta l’Europa. Anche se ciò che è ancora più sgradevole dell’ipocrisia dei leader europei costringendo politiche sulla Grecia che essi stessi non hanno avuto il coraggio di argomentare nei loro paesi, è il cinismo di quegli stessi leader che impongono le politiche di cui beneficeranno le aziende del proprio paese.
L’intensità del programma di ristrutturazione attualmente in fase di concordato per la Grecia dovrebbe dissipare ogni nozione persistente che si tratti di un tentativo di buone intenzioni, ma errato, per affrontare una crisi del debito. Si tratta di un cinico tentativo di creare un paradiso per le grandi aziende nel Mediterraneo, e a questo si deve resistere a tutti i costi.
Vesione originale:
Fonte: www.independent.co.uk
Link: http://www.independent.co.uk/voices/comment/greece-is-about-to-be-completely-dismantled-and-fed-to-profithungry-corporations-10452068.html
12.08.2015
Versione italiana:
Fonte: https://esseresinistra.wordpress.com
Link: https://esseresinistra.wordpress.com/2015/08/17/la-grecia-sta-per-essere-completamente-dismessa-a-favore-delle-societa-private-avide-di-profitto/#more-5147
18.08.2015
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15451