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sabato 13 gennaio 2024

La valle di Bamiyan, in Afghanistan.

 














Fin dall’antichità, monumenti, statue, dipinti, ma anche intere città, sono divenuti «vittime collaterali» delle guerre. Una sorte di cui sono state artefici grandi civiltà del passato, ma che continua a essere, purtroppo, rinnovata dai belligeranti del nostro tempo.
Un destino contro il quale si deve lottare con ogni forza, nella consapevolezza che un paese può dirsi vivo solo se lo è anche il suo patrimonio culturale.
La valle di Bamiyan, in Afghanistan. Le nicchie ricavate nella parete rocciosa ospitavano due statue colossali del Buddha, databili tra il III e il V-VI sec. d.C., distrutte dai talebani nel marzo 2001.📸

sabato 5 novembre 2022

Alfio la Ferla, due pesi, due misure. -


 
🇮🇹 Ieri Mattarella ha affermato: “La guerra scatenata dalla Russia sta riportando indietro di un secolo l’orologio della Storia.”
🔃 Oggi ha aggiunto: “Dopo 70 anni di Pace la parola guerra è riapparsa a causa della Russia.”
🧐 Tre possibili interpretazioni del pensiero presidenziale:
🅰️ la Russia ha interrotto un periodo di Pace globale che si protraeva dalla Seconda Guerra mondiale
🅱️ oppure, le guerre condotte dalla Russia portano indietro la Storia, mentre quelle condotte dall’Occidente sono, al contrario, progressiste e giuste perché “esportano democrazia” (ne abbiamo esportata così tanta che adesso se ne segnalano carenze in diversi Stati occidentali)
⭕️ oppure, ancora, si tratta di una, speriamo solo temporanea, perdita di memoria dovuta all’età o al troppo lavoro
💡 Quindi, per aiutare la “leggera” amnesia del nostro Presidente mi sono permesso di stilare un elenco parzialissimo delle “bellissime” guerre combattute nel frattempo dall’Occidente.
🇵🇸 Invasione israeliana della Palestina (dal 1949)
🇰🇵 Guerra Nato alla Corea (1950-1953)
🇱🇦 Guerra franco-americana al Laos (1953-1975)
🇱🇧 Guerra Usa al Libano (1958)
🇨🇺 Invasione Usa a Cuba (Baia dei Porci, 1961)
🇨🇬 Guerra belga-americana al Congo (1964)
🇩🇴 Invasione Usa alla Repubblica Dominicana (1965-1966)
🇻🇳 Guerra Usa al Vietnam (1965-1973)
🇲🇦 Guerra franco-belga allo Shaba (1978)
🇱🇧 Guerra israeliana nel Libano (1982-1984)
🇬🇩 Invasione Usa a Grenada (1983)
🇱🇾 Attacco Usa alla Libia (1986)
🇮🇷 Invasione Usa in Iran (1987-1988)
🇵🇦 Invasione Usa a Panama (1989-1990)
🇮🇶 Prima invasione Nato in Iraq (1990-1991)
🇸🇴 Invasione Nato in Somalia (1992-1995)
🇧🇦 Invasione Nato nella ex Jugoslavia (1992-1995)
🇭🇹 Invasione Usa ad Haiti (1994-1995)
🇽🇰 Invasione Nato nel Kosovo (1998-1999)
🇦🇫 Invasione Nato in Afghanistan (2001-2021)
🇮🇶 Seconda invasione Nato in Iraq (2003-2011)
🇵🇰 Invasione Usa del Nord Pakistan (dal 2004)
🇱🇾 Seconda guerra Nato alla Libia (2011)
🇸🇾 Guerra Nato in Siria (2014)
🇾🇪 Guerra americano-saudita nello Yemen (dal 2015)
🇺🇸 A questi vanno aggiunti i tanti colpi di stato organizzati o finanziati dalla CIA nel mondo; eccone solo alcuni:
🇮🇷 Iran (1953)
🇬🇹 Guatemala (1954)
🇮🇹 Golpe Borghese in Italia (1970, non riuscito solo grazie alla vigilanza del Pci e della Cgil)
🇨🇱 Cile, perfino con l’assassinio del suo Presidente Allende (1973)
🇺🇦 Ucraina (2014)
☮️ Ovviamente, la condanna delle guerre e delle invasioni dovrebbe valere sempre e ovunque.
🦮 Ma resta, comunque, il fatto che la classe dirigente democristiana italiana è da sempre al servizio permanente degli Usa ed è mistificatrice delle verità (e degli anni più bui) della storia italiana e internazionale.
Alfio La Ferla
Alfio la Ferla, due pesi, due misure.


Non dimentichiamo le due bombette nucleari Little Boy e Fat Man sganciate su Hiroshima e Nagasaki nel 1945 dall'Areonautica militare statunitense... 
c.

(da FB Francesca Tundo 4 novembre 2022)

giovedì 14 aprile 2022

Quanto sono pericolosi i valori maneggiati dai potenti della Terra. - Gustavo Zagrebelsky

 

Da una parte c'è la "Santa Russia" imperiale. Dall'altra si erge l'Occidente, amministratore della civiltà dei diritti. Ma una cosa è aiutare le vittime promuovendo la pace; altra cosa è attizzare cattive passioni: la crisi dà fiato ai nazionalisti

I morti ammazzati dai viventi sono sulla terra, anzi sotto terra; i valori sono in cielo. I morti chiedono compassione. Non sanno che farsene, dei valori. I potenti che ammazzano dove stanno? Sulla terra o in cielo? Evidentemente in terra, saldissimamente in terra, perché altrimenti non sarebbero potenti. Eppure, non fanno che evocare valori. Quando fanno finta d’essere in cielo, sono truffatori. Più si sale verso il cielo, più si perde di vista l’umanità.
Non c'è guerra, non c’è violenza, non c’è sopraffazione che non cerchino di giustificarsi, un tempo attraverso la santificazione, oggi attraverso la ideologizzazione. La violenza ha bisogno di “valorizzarsi”. Tanto più alto è il valore al quale ci si attacca, tanta più è la violenza cui ci si sente autorizzati. Per sua natura, “il valore deve valere”, cioè deve essere imposto con ogni mezzo. Il valore è astratto e puro e, come tutte le astrazioni, non è interessato al concreto. Anzi, lo disprezza perché nel concreto si annida la varietà, la relatività, l’impurità. Per realizzarsi, ogni ostacolo può, anzi deve essere spazzato via. Trasformata in valore anche la pace può giustificare la guerra, la “guerra giusta” o la guerra preventiva, per esempio (si vis pacem ecc.). Perfino la vita come valore può giustificare la morte (mors tua ecc.). Questa è la logica perversa del pensare per astrazioni.
I valori possono essere cose bellissime ma, maneggiati dai potenti, spesso fanno paura. In nome della promessa ad Abramo fatta dal “dio geloso” degli Ebrei, furono sterminate le popolazioni della terra di Canaan; in nome di Allah si proclama il Jihad offensivo contro gli infedeli; “Dio lo vuole” è il motto d’ogni “guerra santa”, d’ogni “crociata”, d’ogni sterminio degli eretici. Yahweh, Allah, il Dio cristiano degli eserciti hanno in comune l’assolutismo del valore. Chi potrebbe opporsi a chi parla e agisce in nome d’un dio? L’appello diretto, esplicito, a un dio di questa fatta, nel mondo secolarizzato odierno non fa più presa come un tempo. Le religioni, anzi, hanno fatto passi avanti verso la reciproca comprensione e il “dialogo interreligioso”, per essere possibile, deve rinunciare non ai propri valori, ma alla loro assolutizzazione. Ma, hanno trovato dei validi succedanei secolarizzati altrettanto astratti e pericolosi.
Tutte le “visioni del mondo”, le Weltanschauungen hanno parlato di “missioni” al servizio dell’umanità, o della civiltà, e si sono inevitabilmente risolte in razzismo, imperialismo, invasioni, stragi, partiti unici. Le guerre coloniali erano giuste per civilizzare i popoli primitivi, erano dunque un regalo. Lo stesso, gli sterminî degli indios per convertirli al cristianesimo. Il “destino manifesto” attribuito dalla Provvidenza agli americani chiamava i governanti di Washington al compito di espandere la libertà e la democrazia, tanto per incominciare con la cruentissima annessione del Nuovo Messico e con l’espansione in Arizona, Colorado, Nevada e Texas a spese dei popoli autoctoni.
Napoleone conquistò l’Europa e invase la Russia al prezzo di milioni di vittime in nome degli inviolabili valori della Rivoluzione. I nazisti e i fascisti si credevano in pieno diritto nel voler conquistare il proprio “spazio vitale” a danno dei popoli di “razza inferiore”. I dirigenti comunisti non dicevano certo di agire per sete di potere, ma per la felicità del popolo finalmente senza classi. Così, i valori, nelle mani dei potenti della terra, sono sempre stati armature ideologiche di politiche di potenza, fantasmi che si aggirano tra le genti con lo scopo di reciproche distruzioni. Questa è la sorte di tutte le dottrine universalistiche in mano alle potenze della terra, anche di quelle apparentemente più nobili e benevole. Il fatto, poi, che esse siano usate selettivamente, per intervenire qua e non là, secondo convenienze, dice tutto sul valore dei valori.
E oggi? Con quali fantasmi abbiamo a che fare?
Da una parte c’è l’ininterrotta presunzione della Russia d’essere destinataria d’una missione universale, che sia la “Santa Russia” imperiale o la “liberatrice dei popoli” o la patria della spiritualità ortodossa insidiata dal materialismo occidentale. Viene in mente l’immagine potente, meravigliosa agli occhi degli slavofili e terrificante per tutti gli altri, che conclude "Le anime morte" di Gogol: la troika che attraversa il mondo come un uragano, davanti alla quale tutti i popoli piegano il ginocchio.

Dall’altra parte, si erge l’Occidente, amministratore della civiltà dei diritti umani, della libertà, della democrazia: tutte bellissime cose che spesso, però, valgono soprattutto per rinfacciarne agli altri la violazione.
Ma, queste sono per l’appunto cose che stanno in cielo. Quando scendono in terra nelle mani dei potenti si trasformano in appropriazione monopolistica della legittimità. Servono le guerre, non la pace. Nella migliore delle ipotesi, i rapporti possono “congelarsi” temporaneamente, come nei decenni della “guerra fredda”. Abbiamo creduto in un “disgelo” che, in fondo, non ha mai sconfitto la politica di potenza, l’estensione delle “zone d’influenza”, la lotta per l’affiliazione o la dominazione dei popoli poveri e deboli che, per loro sfortuna, vivono nelle terre ricche.
Anche in quegli anni non c’era la pace, sebbene la guerra sembrasse improbabile nell’equilibrio del terrore. Improbabile non vuol dire impossibile e oggi ce ne rendiamo pienamente conto guardando la tragedia dell’Ucraina che, in fondo e per ora, sembra solo un foruncolo, ma forse è l’escrescenza su un’infezione che non è stata curata. Il che non diminuisce l’orrore, ma l’accresce.
I potenti che in tempo di guerra brandiscono una superiorità morale brandendo i loro valori si espongono a facili ironie e, soprattutto, non favoriscono la pace. Alzano barriere, armano i confini, creano incomunicabilità e ostilità. Alimentano il fanatismo, il conformismo, i “partiti unici” e comprimono le intelligenze. Si rialzano le frontiere. Si allontanano le speranze in un futuro in cui i nostri figli possano sentirsi membri d’una famiglia umana non divisa da vecchi e nuovi nazionalismi, possano viaggiare liberamente, possano stringere amicizie e coltivare amori con chi e come vogliono. Questa crisi, qualunque ne sia la fine, quando e se se ne verrà fuori, lascerà una scia di odio, di risentimenti, di desideri di rivincita, di altre violenze. Già ora si stanno distruggendo in un colpo solo i tanti fili economici, culturali, politici, giuridici e sociali che nei decenni sono stati faticosamente intessuti principalmente in Europa. Poiché, poi, la crisi dà fiato ai nazionalisti, consolida oligarchie, avvantaggia demagoghi e produttori di armi d’ogni tipo, è probabile che, al di là della propaganda e degli sdegni esibiti, vi sia chi ne trae vantaggio.
Con questa regressione dovremo fare i conti. Smascherando l’uso dei valori che stanno in cielo, guardando i morti e le sofferenze che stanno in terra. Qui, non là, sta la verità.
Accogliendo profughi senza distinzioni. Intessendo e potenziando relazioni, non interrompendole. Salvaguardando la dignità e l’universalità della cultura. Fornendo, nell’immediato, gli aiuti necessari a chi ne ha bisogno per vivere, sopravvivere e difendersi. La guerra c’è, e ci sono gli aggressori e gli aggrediti. Questa è l’unica certezza su cui non sono consentiti dubbi. Ma, una cosa è aiutare le vittime promuovendo la pace; altra cosa è attizzare cattive passioni. Dunque non aizzare i fanatici dell’Occidente, i nazionalisti, i sovranisti che oggi hanno l’occasione di mostrarsi come i suoi più efficaci difensori. Aiutare, ma contrastare le idee aggressive che prefigurano un futuro altrettanto o, forse, peggiore e, comunque, allontanano la prospettiva di un’intesa che metta fine alla guerra. Sobrietà e spirito critico, non per negare l’evidenza, ma per evitare il peggio.

mercoledì 9 maggio 2018

Io so quale sarà la prossima nazione ad essere invasa dagli Stati Uniti. - Lee Camp



Alla fine di questo articolo, sarà chiaro quale sarà la prossima nazione ad essere invasa e devastata dagli Stati Uniti. O, in mancanza di ciò, quale sarà la prossima nazione che il nostro complesso industriale militare e di intelligence cercherà a tutti i costi di invadere.


Noi tutti vorremmo sapere perché l’America fa quello che fa. E non intendo riferirmi al perché gli Americani fanno quello che facciamo noi. Penso che questa domanda se la potrebbe fare, fra molti secoli, qualche futuro professore, mentre mostra ai suoi studenti un video telepatico di qualche incontro attuale di UFC [Ultimate Fighting Championship – arti marziali miste] dove i contendenti si prendono a calci in faccia davanti ad una folla che fa il tifo (non per l’uno o per l’altro dei due combattenti, ma piuttosto per (vedere) più calci in faccia).

Ma sembra che noi tutti diamo per scontato che l’America, intesa come entità e come corporazione, abbia un qualche genere di più alta motivazione per i suoi comportamenti, per le azioni portate avanti dalla sua classe dirigente. Però, in pratica, la maggior parte di tutti noi si rende condo che le ragioni che ci vengono ammannite dagli addetti stampa e dai ridicoli conduttori dei telegiornali della sera sono le stronzate più marce e puzzolenti che ci possano essere.

Sappiamo che l’invasione dell’Iraq non aveva nulla a che fare con le armi di distruzione di massa. Sappiamo adesso che la distruzione della Libia non è avvenuta affatto per “fermare un uomo cattivo.” Anche se si da uno sguardo veloce a quello che hanno fatto fino ad ora i dittatori di tutto il mondo, si scoprirà che agli Stati Uniti non importa assolutamente nulla il fatto che siano buoni o cattivi, che usino il loro tempo libero per uccidere migliaia di innocenti o per dedicarsi al giardinaggio. Infatti gli Stati Uniti concedono aiuti militari al 70% dei dittatori di tutto il mondo

(Speriamo però solo durante le vacanze).

Allora, se non è per le motivazioni che ci vengono fornite, perché gli Stati Uniti , invadono, distruggono e talvolta occupano alcune nazioni? E’ chiaro che sotto ci devono essere risorse petrolifere o giacimenti di minerali rari. Ma c’è qualcos’altro che collega fra di loro tutte le nostre guerre recenti.

Come ha riferito il Guardian, subito prima dell’inizio della guerra in Iraq, “nell’ottobre del 2000, l’Iraq aveva insistito per abbandonare il dollaro americano, la valuta del nemico, per il molto più flessibile euro.”

Comunque, un esempio non fa tendenza. Se così fosse, io sarei un famoso campione mondiale di beer-pong [1], mentre ho un personal best di 1-27 (numeri che certamente non mi fanno annoverare nella categoria dei professionisti).

Ma c’è dell’altro. Appena la Libia aveva iniziato a fare i primi passi verso una valuta africana su base aurea, convincendo tutti i suoi vicini africani ad adottarla, noi abbiamo invaso anche lei, con l’aiuto della NATO. L’autrice Ellen Brown l’aveva fatto notare al momento dell’invasione:

[Gheddafi] aveva dato inizio ad un movimento per il rifiuto del dollaro e dell’euro e si era appellato alle nazioni arabe ed africane perché usassero, al loro posto, la nuova valuta, il dinaro d’oro.


Anche John Perkins, l’autore di “Confessions of an Economic Hitman”, ha sostenuto che la vera ragione dell’attacco alla Libia è stato l’allontanamento di Gheddafi dal dollaro e dall’euro.

Questa settimana, The Intercept ha riferito ha riferito che la cacciata di Gheddafi, voluta sopratutto dal Presidente francese Nicolas Sarkozy, è, in pratica, da collegarsi al fatto che Sarcozy aveva segretamente ricevuto alcuni milioni da Gheddafi e questa sua corruzione stava per diventare di pubblico dominio. Ma l’articolo nota anche che “il reale zelo militare [di Sarcozy] e il suo desiderio di un cambio di regime si erano manifestati solo dopo che [Hillary] Clinton e la Lega Araba avevano manifestato il loro desiderio di vedere estromesso [Gheddafi].” Il fatto poi che Gheddafi avesse in progetto di eliminare l’uso del petrodollaro in Africa ha certamente fornito le motivazioni necessarie. (Non ci vuole molto per eccitare gli Stati Uniti ad intraprendere una nuova campagna di bombardamenti.

Sono quasi sicuro che noi abbiamo invaso una volta il Madagascar, negli anni ‘70, solo perché laggiù si fumava roba buona).
In questo momento starete pensando, “ Ma, Lee, la tua teoria è ridicola. Se queste invasioni riguardassero tutte quante l’attività bancaria, allora i ribelli libici, aiutati dalla NATO e dagli Stati Uniti, dopo aver abbattuto Gheddafi avrebbero dovuto subito instaturare un nuovo sistema bancario.”

In pratica, non avevano aspettato così a lungo. Nel bel mezzo di quella guerra brutale, i ribelli libici si erano creati la loro banca centrale.

La Brown ha affermato: “Diversi autori hanno notato un fatto strano, che i ribelli libici abbiano avuto il tempo, durante la rivolta, di crearsi una banca centrale, ancora prima di dotarsi di un governo (vero e proprio)”.

Caspita, detto così sembra proprio che tutto giri attorno al sistema bancario.

Molti di voi conoscono la famosa frase del Generale Wesley Clark sulle sette nazioni (da invadere) in cinque anni. Clark è un generale a quattro stelle, è stato a capo del Comando Alleato Supremo della NATO ed ha partecipato alle elezioni presidenziali del 2008 (chiaramente, potrebbe fare di meglio). Ma è abbastanza probabile che, fra 100 anni, l’unica cosa per cui sarà ricordato sarà per il fatto di averci fatto sapere quello che il Pentagono gli aveva detto nel 2002: “Abbatteremo sette nazioni in cinque anni. Cominceremo con l’Iraq, poi la Siria, il Libano, poi la Libia, la Somalia, il Sudan. Torneremo indietro e ci faremo anche l’Iran fra cinque anni.”

La maggior parte di queste cose si è verificata. Abbiamo, naturalmente, aggiunto all’elenco alcune nazioni, come lo Yemen. Stiamo dando una mano a distruggere lo Yemen sopratutto per rendere felice l’Arabia Saudita. Sembra che il nostro governo e i nostri media si preoccupino solo dei bambini siriani (per giustificare un cambio di regime). Non potrebbe importarcene di meno dei bambini iemeniti, iracheni, afgani, palestinesi, nord-coreani, somali, di Flint (Michigan), di Baltimora, dei bambini nativi americani, portoricani o Na’vi…. un momento, penso che questi siano di “Avatar.” Non era un film? Sto iniziando a confondere i miei ricordi con i film in 3D.

La Brown si spinge anche oltre nella sua analisi delle rivelazioni di Clarke:
Che cosa hanno in comune queste sette nazioni?… Nessuna di esse è nell’elenco dei 56 membri del BIS ( Bank for International Settlements). Questo evidentemente le tiene al riparo dai poteri regolatori dei banchieri della banca centrale svizzera. I più infidi di tutto il gruppo potrebbero essere stati la Libia e l’Iraq, le due nazioni che sono state effettivamente attaccate.

Quello che sto cercando di dire è: tutto gira intorno al sistema bancario.

Adesso starete pensando: “Ma, Lee, allora, perché gli Stati Uniti sono così smaniosi di trasformare la Siria in uno stato fallito, se la Siria non ha mai abbandonato il dollaro? Tutta la tua stupida teoria va in frantumi proprio qui.”

Per prima cosa, non mi piace il vostro tono. Secondo, nel febbraio 2006, la Siria ha cessato di utilizzare il dollaro come valuta forte primaria.

Penso di intravvedere una certa tendenza. Infatti, è stato riportato, il 4 gennaio, che il Pakistan stava abbandonando il dollaro nel commercio con la Cina e, nello stesso giorno, gli Stati Uniti lo hanno inserito nella lista nera per le violazioni alla libertà di culto. Lo stesso giorno? Dovremmo veramente credere che il Pakistan abbia smesso di commerciare in dollari con la Cina nello stesso giorno in cui ha iniziato a tirare pugni sul naso ai cristiani, senza neanche una buona ragione? No, chiaramente il Pakistan ha violato la nostra fredda e dura religione valutaria.

Tutto questo ci lascia con un’unica domanda: chi sarà il prossimo nell’elenco delle invasioni americane, illegali ma ammantate di giustificazioni fasulle? Beh, la settimana scorsa l’Iran lo ha finalmente fatto: è passato dal dollaro all’euro. E, ovviamente, questa settimana il complesso industriale-militare, i media corporativi ed Israele, si sono messi tutti insieme a dire che l’Iran sta mentendo sul suo programma di riarmo atomico. Quante sono le probabilità che una notizia del genere possa essere data solo dopo pochi giorni dall’abbandono del dollaro da parte dell’Iran? Quante sono le possibilità?

La cosa bella riguardo alla fabbrica del consenso del nostro stato corporativo è quanto essa sia prevedibile. Vediamo come i media mainstream pubblichino sempre più articoli, che spingono tutti sul fatto che l’Iran è uno sponsor del terrorismo e sta cercando di sviluppare l’atomica (che è un’arma di distruzione di massa, WMD, ma, per qualche strana ragione, i nostri media sono riluttanti a dire “loro hanno le WMD”). Qui c’è un articolo del 2017 di PSB dove si afferma che l’Iran è lo stato che, più di tutti gli altri, sponsorizza il terrorismo.

Bisogna allora pensare che l’elenco degli sponsor del terrorismo non comprenda la nazione che ha prodotto le armi che hanno migliorato in modo significativo le capacità militari dello Stato Islamico. (Sono gli Stati Uniti).

O la nazione che ha sganciato centinaia di bombe al giorno in Medio Oriente. (Sono gli Stati Uniti). Ma quelle bombe non causano nessun terrore. Quelle sono chiaramente bombe felici. Pare che abbiamo appena sganciato 1995 Richard Simmons [comico americano] su gente ignara.

Il punto è, mentre guardiamo i nostri patetici media corporativi continuare la preparazione del consenso alla guerra con l’Iran, non caschiamoci.
Tutte queste guerre sono per le banche. E ci muoiono milioni di persone. Altri milioni ne hanno la vita distrutta.
Io e voi in questo gioco siamo solo delle pedine, ma, l’ultima cosa che le elites vogliono, sono delle pedine che mettano in dubbio la narrativa ufficiale.

(Lee Camp è un comico americano, scrittore, attore ed attivista. Considerato da Salon “il John Oliver di Russia Today”, Camp è l’ospite del primo telegiornale comico di RT of America “Renacted Tonight”, che affronta la scaletta delle nozie con una salutare dose di satira e umorismo. L’esperienza giornalistica di Lee è molto vasta, avendo scritto per The Onion, Comedy Central e The Huffington Post, compresa una raccolta di saggi di successo, come Moments of Clarity e Neither Sophisticated Nor Intelligent. I suoi spettacoli di cabaret sono stati rappresentati anche a Comedy Central,  ABC’s Good Morning America, Showtime’s The Green Room con Paul Provenza, Al-Jazeera, BBC’s Newsnight, E!, MTV, e Spike TV.)

5.06.2018

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da MARKUS

[1] una gara di bevute in cui i giocatori cercano di gettare palline da ping-pong dentro boccali di birra; il perdente deve bere il contenuto del boccale in cui entra la pallina.

https://comedonchisciotte.org/io-so-quale-sara-la-prossima-nazione-ad-essere-invasa-dagli-stati-uniti/

giovedì 7 dicembre 2017

Le guerre annunciate degli Usa.

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Incomincio a pensare che chi ha voluto Trump alla presidenza della Casa Bianca siano gli stessi che vogliono la guerra ad ogni costo.
Naturalmente Putin, contrariamente a quanto si vocifera, è fuori discussione perchè si può dire tanto di lui, ma che sia un guerrafondaio no.
Io volgerei lo sguardo verso chi ha il potere economico ed una buona predisposizione al caos.


Il caos e le guerre, oltre a generare una sensibile diminuzione della popolazione, necessitano dell'uso incondizionato di armamenti e farmaci, uso di sostanze stupefacenti, uso smodato di carburante per gli spostamenti, abbisognano, poi, di materiali utili alle ricostruzioni e del denaro delle banche. 


In buona sostanza, i materiali necessari durante i conflitti vengono prodotti da chi ha, attualmente, il potere economico.


Come recita un detto, "per arrivare a conoscere la verità dei fatti, bisogna seguire la pista dei soldi" che sono - purtroppo va ribadito - l'unico dio caro a buona parte della popolazione mondiale, comprese le varie chiese e religioni.


A voler pensare male, infine, chi vuole e pretende il disarmo nucleare pur essendo gli unici ad avere usato bombe nucleari in guerra? Gli Usa.
Chi occupa interi territori da oltre vent'anni? Gli Usa.
Chi vuole l'egemonia totale sul pianeta terra?
Sempre gli Usa.
Chi è stato in guerra 222 anni su 239 che esistono come stato? Sempre gli Usa.
Traendo le dovute deduzioni, chi vuole la guerra sono gli Usa.

sabato 9 luglio 2016

Scelte scellerate.


Mumble, mumble.....facciamo il punto della situazione.
Noi "emancipati" occidentali, invece di portare tecnologia e progresso ai popoli del terzo mondo e dar loro l'opportunità di progredire a casa loro, con la scusa di esportare quella democrazia della quale disattendiamo il significato, ma in verità per appropriarci delle loro risorse naturali ed umane, gli portiamo guerra e scompiglio.
Gli immigranti, quindi, per evitare di soccombere materialmente ed evitare le atrocità delle guerre da noi provocate, sono costretti ad abbandonare le loro terre;
noi, "emancipati occidentali", consci del danno provocato, abbiamo, pertanto, l'obbligo morale e materiale di accoglierli e dare loro sostegno economico e logistico.
Ma accogliendoli, senza seguire un adeguato iter di controlli, rischiamo di accogliere anche teste calde e terroristi.
Si sa che la razza dei cretini - io le etnie le ridefinisco in base al quoziente intellettivo - è quella che comprende il numero maggiore di componenti, alcuni dei quali occupano i posti di comando nei parlamenti dei vari paesi, tutti gli altri sono i miliardi di idioti acefali, ovvero gli yesman di ultima generazione.
Ora, volendo concludere...cosa intende fare la schiera di idioti al comando per risolvere questo annoso problema da loro creato per rendere la vita sostenibile e serena a chi è costretto a subire i risultati delle loro scelte scellerate?
Ai posteri l'ardua sentenza.....

Cetta.

venerdì 21 agosto 2015

GOLDMAN SACHS ATOMIZZA IL PIANETA! - RICHARD WILCOX



"La prima cosa che dovete sapere su Goldman Sachs è che è ovunque. La Banca d'investimento più potente del mondo è un grande polpo/vampiro avvolto intorno all’intera 'umanità, inesorabilmente infilando la sua appendice succhiasangue in tutto ciò che odora di soldi. In realtà, la storia della recente crisi finanziaria, che funge anche da storia del rapido declino e caduta secca dell'impero americano improvvisamente caduto in una truffa colossale, si legge come un Annuario d’Onore di laureati di Goldman Sachs "(1) -. Matt Taibbi, Rolling Stone

"Poiché l'amore del denaro è la radice di tutti i mali; e alcuni che l’adorano, poi hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti dolori." - Bibbia di re Giacomo, 1 Timoteo 6:10

Il cielo è il limite e le grandi banche stanno investendo nei settori dell'energia, come l'energia nucleare, invece di energie rinnovabili a scapito del genere umano, il bioma ed il biota, e le future generazioni della Terra. Banche come Goldman Sachs hanno investito nel mercato dell'uranio, che è uno dei motivi per i quali il passaggio da un sistema energetico pericoloso, il nucleare, ad un sistema basato su energia rinnovabile, molto più vitale e più sicuro sta prendendo così tanto tempo per verificarsi.

L’esperto nucleare Arnie Gundersen di Fairewinds ci ricorda che la Tokyo Electric Power Company (Tepco) e il governo giapponese hanno sempre rifiutato l'aiuto di società specializzate estere che hanno proposto soluzioni a "Dai-ichi," Fukushima Nuclear Power Plant # 1 (FNPP 1 #) (2). Ma a causa di motivi di sicurezza nazionale o di orgoglio culturale, si rifiutano di ricevere aiuto nonostante Fukushima abbia scaricato 23.000 autobotti di acqua radioattiva nell'Oceano Pacifico.

Il muro di ghiaccio proposto significava evitare perdite dall’impianto sembra essere un esperimento fallito di ingegneria (come precedentemente documentato: (3); vedi anche altri ostacoli tecnici: (4).

Tepco risponde balbettando, come fossero dei predoni del bene comune globale, simili ai banditi squilibrati che saccheggiavano le coltivazioni degli agricoltori ne “I sette samurai”.

Anello di fuoco

Gundersen ha osservato che le banche giapponesi chiedono il riavvio dei reattori nucleari, nonostante la chiara riluttanza di pubblico e opposizione a farlo. Le banche han prestato a Tepco e altre aziende energetiche soldi mentre sono stati chiusi dopo il disastro, al fine di portare avanti le operazioni. Ma è costoso mantenere uno staff completo in servizio permanente, mentre l'elettricità non viene prodotta.

Le banche, come Shylock nel Mercante di Venezia, vogliono il loro chilo di carne e non si preoccupano se il Giappone è contaminato da un altro disastro nucleare causato da terremoto, tsunami o vulcano. Conta solo il business.

Il Denaro comanda

Guardatevi intorno nel mondo in questi giorni. L’impero del denaro. E dei Potenti. Usurai, riserva frazionaria di schemi Ponzi (dal nome d’un truffatore manco a dirlo, Italo-Americano anni 20 NdT) e truffe finanziarie la fanno da padroni. La Grecia è ora sotto il controllo dei banchieri centrali che ne stanno completando la macinazione fino alla polvere delle sue ossa. Il Partenone può essere venduto ad un multimiliardario e trasferito a Las Vegas.

Grandi banche come Goldman Sachs (GS), che l'autore prolifico, Texe Marrs chiama la "banca più malvagia e corrotta del mondo", mentre il suo amministratore delegato, Lloyd Blankfein vanta con arroganza “Sto facendo il lavoro di Dio' sono dunque all’opera per rubare i soldi degli altri (5).

L'eccellente rapporto X-22 fa notare spesso che ai " banchieri centrali USA" importa un bel niente del benessere o anche della sofferenza di persone le cui vite sono distrutte attraverso politiche di austerità anti-crescita, piuttosto solo gli preme di crear più DEBITO. L'attività del settore bancario usuraio è l'arte di vendere debito come fosse un prodotto bancario qualsiasi. La società moderna ha adottato la mentalità di "schiavi del debito."

Conquistare il mondo

Dean Henderson del sito Left Hook (Gancio Sinistro) offre un contesto storico da cui è emerso ben chiaro il Polipo-vampiro succhiasangue di Goldman Sachs:

Per oltre un secolo Goldman Sachs si è unito con le Case di Morgan, Rockefeller, Rothschild, Warburg e Lazard nel signoraggio sopra la base industriale degli Stati Uniti, beneficiando di profitti sia nella fase di espansione che nella depressione, allo stesso modo. Nel luglio 1929 la Goldman ha lanciato i fondi comuni di investimento Shenandoah e Blue Ridge, in un momento in cui le fiorenti classi medie erano desiderose di salire sul carrozzone dei facili guadagni di moda a Wall St. La Goldman Sachs Trading Corporation ha venduto centinaia di milioni di dollari in azioni pubbliche. Hanno raggiunto un picco di 104 $ l’una. Per tutto il tempo i Goldman continuarono a vendere. Con la caduta in borsa del 1934 le azioni scesero a$ 1.75 / ognuna ....

Addetti ai lavori presso Citibank, Chase Manhattan, Lehman e Merrill Lynch hanno anche abbandonato la nave giusto prima del crollo del 1929. Gli americani erano oltraggiati. Un populismo risorgente ha portato il carcere per i banchieri come il presidente di Citibank Charles Mitchell. Ciò ha portato al passaggio della legge Glass-Steagal, poi abrogata dal presidente Clinton nel 1995, che ha dichiarato che le banche potrebbero essere sia commerciali, di investimento o banche private – ma solo uno dei tre. Ciò ha portato a inchieste del Congresso nel monopolio bancario privato della Federal Reserve. Molte di queste indagini sono state condotte dal comitato bancario, presieduto dal rappresentante. Louis McFadden (D-NY). Parlando della Grande Depressione, McFadden ha concluso, 'E' stato un caso. E 'stato un evento accuratamente artificioso ... I banchieri internazionali hanno cercato di determinare una condizione di disperazione qui in modo che possano emergere alla fine come i dominatori di tutti noi' (6).

La nuova e autorevole storia di Mike King sulla famiglia Rothschild è una lettura essenziale per chiunque voglia capire il cartello bancario centrale che possiede gran parte della massa monetaria del mondo e controlla i politici che servono i suoi interessi (7).

Il contesto è rilevante, dopo un secolo di lotta è stata la Federal Reserve la cui creazione nel 1913 a costituire l'ultimo chiodo nella bara della repubblica americana. Un cartello di banche private, il cosiddetto "Federal Reserve" è stato finalmente in grado di monopolizzare l'offerta di moneta statunitense. Nello stesso anno il servizio interno delle Entrate (IRS) e il Federal Bureau of Investigation (FBI) sono stati creati per costringere i cittadini a pagare l'imposta sul reddito per coprire gli interessi sui "prestiti" da parte della Fed al governo degli Stati Uniti (8). Nessuna nazione ha bisogno di "gangster bankster" per stampare la moneta della loro nazione stessa.Ed ecco a voi il paese più ricco del mondo, dotato di risorse e ingegno, dove il 20 per cento dei bambini sono allevati in condizioni di povertà.

Dove sono finiti i soldi? Dopo il crash finanziario 2008 un patrimonio di migliaia di miliardi è andato a Goldman Sachs. La Federal Reserve è la fonte di informazioni privilegiate per i loro confratelli di tribù presso gli sportelli di Goldman Sachs in cui si verifica il lavorio clandestino dei mercati.

Goldman Sachs in nero

Un recente rapporto del Senato americano osserva che "proprio il regolatore di GS, la Federal Reserve, ha dato la sua benedizione a questa invasione senza precedenti e pericolosa da parte di interessi bancari nella proprietà delle materie prime industriali e ha effettivamente guardato dall'altra parte mentre le banche si sono spostate su attività di commercio industriali come il possesso di gasdotti e centrali energetiche. Si potrebbe pensare che il regolatore delle mega banche, la Federal Reserve, dovrebbe costituire la prima linea di difesa contro questo tipo di espansione pericolosa da parte delle banche. Secondo il rapporto della sottocommissione Levin, la Federal Reserve era in realtà invece il facilitatore della espansione da parte delle banche "(9).

GS aiuta poi anche a determinare chi sarà il presidente degli Stati Uniti con donazioni ad entrambi i partiti politici (10). I donatori e le aziende ricche possono ora spendere fondi illimitati in donazioni politiche, essenzialmente quindi arrivano di fatto a possedere il processo politico: caricare, puntare e sparare… (11). In altre parole, GS guadagna il favore di chiunque vinca nel per gran parte truccato ( la votazione è elettronica) sistema elettorale politico degli Stati Uniti.

Il criminale insabbiamento nucleare

Mentre il presidente Barack Obama è stato originariamente tiepido sul nucleare nei suoi primi anni di campagna, ora invece ha adottato la politica che, al fine di combattere il "cambiamento climatico" l'energia nucleare è una valida opzione. GS ha ottenuto il suo controvalore dai soldi investiti con il 2013 colla scelta di Obama del segretario dell'Energia, Ernest Moniz, che è un fautore del nucleare e ipocritamente, del "fracking", per le riserve di idrocarburi (12).

Da quando il reattore ha sofferto la tripla fusione nucleare a Fukushima in Giappone nel 2011, l'energia nucleare è stata fortemente screditata come scelta di fonte di energia. Quell'immagine di fungo atomico sopra il reattore n°3 che saliva alto nel cielo, spingendo il plutonio (sostanza più pericolosa del mondo) bene fino nell’atmosfera e anche più lontano lateralmente ha allarmato l'opinione pubblica circa la sicurezza presunta della produzione di energia nucleare. Un fungo atomico qui, un fungo atomico lì, presto si sta parlando di una vera e propria radiazione un po dappertutto!

In media gli Stati Uniti hanno "quasi incidenti" di fusione nucleare ogni 3 settimane (13), mentre le radiazioni da Fukushima sono ancora negate dall’industria nucleare come dannose per la salute o con un qualche possibile impatto ambientale. Che panzana!.

I finanziatori di studi di alto profilo, sostenendo che le radiazioni a basso livello son praticamente sicure si basano su studi inevitabilmente provenienti dallo stesso complesso di interessi economici. Si tratta di un conflitto di interessi evidente dove gli "esperti" invocano il pubblico di avere"fiducia in noi" (14). Quando questo tipo di studi sono pubblicati in giornali fedeli alla linea dove non si parla di potenziali storture nel finanziamento dello studio, si tratta solo di riportare le notizia come fosse un fatto documentato. (15).

In realtà, l'industria nucleare sta portando avanti una guerra contro le energie rinnovabili, e nonostante i costi ed i rischi non c'è modo di fermare il mostro radioattivo, anche se esiste già l'energia rinnovabile ben praticabile e più sicura (16; 17).

Uranio, uranio ovunque, ma non una goccia da bere.

Il contesto per grandi investimenti bancari in materie prime è un mondo di abbondanza d'uranio e tuttavia è ancora difficile da vendere al pubblico, il nucleare. Secondo l'Organizzazione Mondiale nucleare (WNO):
La produzione dalle miniere di uranio del mondo ora fornisce oltre il 90% del fabbisogno di utenze elettriche. La produzione primaria da miniere è completata da materiali di consumo secondari, principalmente da materiale ex militare e altri inventari. La produzione mondiale da miniera è notevolmente cresciuta dal 2005 (18).

Inoltre, il WNO vanta che:
La capacità nucleare in tutto il mondo è in costante aumento, con oltre 60 reattori in costruzione in 15 paesi. La maggior parte dei reattori su ordinazione o previsti sono nella regione asiatica, anche se ci sono importanti progetti di nuove unità in Russia. Significativa ulteriormente la capacità è stata aumentata dal potenziamento delle centrali esistenti. Programmi di estensione della vita degli impianti sono in corso per il mantenimento della capacità, negli Stati Uniti in particolare.

Oggi ci sono circa 437 reattori nucleari operanti in 31 paesi, più Taiwan (citata a parte perché non è più una nazione riconosciuta NdT), con una capacità combinata di oltre 380 GWe. Nel 2014 questi hanno fornito 2.411 miliardi di kWh, oltre l'11% dell'energia elettrica mondiale.

Oltre 60 reattori sono attualmente in costruzione in 13 paesi, più Taiwan in particolare Cina, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti e Russia (19).

L'AIEA riferisce che ci sono attualmente 67 reattori nucleari in costruzione soprattutto in Estremo Oriente, l'Asia, il Medio Oriente ed Europa dell'Est (20).

Ad esempio, "la Cina afferma di detenere più di 2 milioni di tonnellate nei depositi di uranio", eppure stanno "lavorando su impianti nucleari senza uranio nel tentativo di combattere lo smog .... Pechino porta avanti la scadenza per il primo impianto torio-alimentato del mondo a cercare di rompere la dipendenza dai combustibili fossili "Anche se il torio non può essere tutto ciò che ne dicono loro in termini di essere un'alternativa più sicura e valida dell'uranio. (21; 22; 23).

* (Per inciso, la fame della Cina per produrre ninnoli decorativi sta portando la creatura al mondo più aggraziata e più grande vivente, l'elefante africano, verso l'estinzione a causa del commercio di avorio ormai divenuto insostenibile (24).)

C'è uranio nelle Thar 'Hills: 'Nufcor 'Nuke-For o FU contribuenti ?

L’infaticabile Matt Taibbi del Rolling Stone ha esposto un tentativo GS per controllare i sistemi energetici del mondo:

Oggi, le banche come Morgan Stanley, JP Morgan Chase e Goldman Sachs possiedono petroliere, aeroporti e controllano enormi quantità di carbone, gas naturale, olio combustibile, energia elettrica e metalli preziosi. Similmente si trovano ora ad esercitare un controllo diretto sulla fornitura di un'intera galassia di materie prime fondamentali per l'industria mondiale e la società in generale, compreso tutto, dai prodotti alimentari ai metalli come zinco, rame, stagno, nichel e, tristemente come si sa grazie a uno scandalo di alto profilo recente, alluminio. E lo stanno facendo, non solo qui, ma anche all'estero: in Danimarca, migliaia sono scesi in strada in segno di protesta nelle ultime settimane, banner del vampiro-polipo in mano, quando giunse la notizia che Goldman Sachs era in procinto di acquistare una quota del 19 per cento di Dong Energy, fornitore elettrico nazionale. Il furore ispirato ha causato dimissioni di massa dei ministri nella coalizione al potere del governo, con il pubblico danese che chiedeva come una banca d'affari americana potesse avere tanta influenza sulla rete energetica di Stato.

    Permettere a una società di controllare l'offerta di merci fisiche fondamentali, e anche negli scambi di prodotti finanziari che potrebbero essere collegati a tali mercati, è un invito aperto a commettere manipolazione di massa ....

    La situazione ha aperto un vaso di Pandora di orribili nuove possibilità di corruzione, ma è stato difficile per il pubblico notarle, dal momento che le autorità preposte alla regolamentazione hanno lottato per non mettere anche la minima ammaccatura nelle più classiche truffe familiari ad opera di Wall Street .... In questi nuove e ben più paurose manipolazioni, le banche che possiedono intere catene di interessi commerciali sono state sorprese a manipolare i prezzi in quei settori. Ad esempio, solo negli ultimi due anni, sanzioni pecuniarie superiori di $ 400 milioni sono state riscosse sia contro JP Morgan Chase che Barclays per presunta manipolazione della fornitura di energia elettrica in diversi Stati, tra cui la California. »(25).

Global Research conferma che:
    le grandi banche hanno recentemente ampliato la loro attività in settori quali la produzione di energia elettrica, raffinazione del petrolio e grande distribuzione, e poi nel possesso e gestione di beni pubblici come porti e aeroporti, e anche miniere di uranio.
    Goldman Sachs, JP Morgan e Morgan Stanley non sono più solo banche - sono effettivamente diventate compagnie petrolifere, operatori portuali ed aeroportuali, rivenditori di materie prime, e utility elettriche, pure. Questo sta causando problemi imprevisti per il settore industriale dell'economia. Ad esempio, la Coca Cola ha presentato una denuncia con il London Metal Exchange che Goldman Sachs ha operato accaparramento d’alluminio. JP Morgan è attualmente indagata da parte dei legislatori per aver cercato di manipolare i prezzi dell’ energia in California, dove la 'banca' stava commercializzando energia elettrica da centrali che essa stessa controllava. Non sappiamo quale altra manipolazione dei prezzi potrebbe essersi verificata a causa di potenziali vantaggi informativi forniti ai venditori di derivati che vendono e comprano le commodities di svariati beni.(26).

E 'stato rivelato che GS ha sfruttato i lavoratori che hanno sopportato condizioni di lavoro pericolose e minacciose per l'ambiente attraverso le loro "proprietà di società commerciale di uranio e due miniere di carbone a cielo aperto in Colombia. Quando una delle miniere è stata chiusa lo scorso anno a causa di agitazioni sindacali, la sussidiaria colombiana di Goldman ha chiesto l'assistenza militare e della polizia per terminare un presidio dei lavoratori- prima di pagare i minatori con assegno da $ 10.000 per porre fine alla protesta ".

    Dal 2008, Goldman Sachs, JPMorgan Chase e Morgan Stanley si sono impegnate per molti miliardi di dollari in attività di commodity fisicamente rischiose, possedendo o controllando, non solo vaste scorte di materie prime, come petrolio greggio, carburanti, olio combustibile, gas naturale, rame , alluminio, e uranio, ma anche le imprese collegate, tra cui centrali elettriche, miniere di carbone, impianti di gas naturale, oleodotti e gasdotti.

GS ha portato il pacchetto in "Mixing bancario e del commercio"; " controllo prezzi"; "Guadagnare Vantaggi di scambio"; "Incorrere in nuovi Rischi Bancari "; "Incorrere in Nuovi rischi sistemici con mancanza di informazioni chiave."

I regolatori federali e il pubblico attualmente mancano d’informazioni chiave su attività fisiche sulle materie prime da parte di società a partecipazione finanziaria atte a formare una comprensione accurata della natura e della portata di tali attività onde proteggere i mercati (27).

GS alimenta il commercio nucleare

Il Blog Majia riferisce che:

Nel 2006 e 2007 gli hedge fund si sono riversati sull’uranio. Goldman Sachs si è fatto notare per la portata del suo coinvolgimento nel leveraggio che quel coinvolgimento permette di avere sopra i prezzi dell’ uranio e, senza dubbio, sulla domanda. Se volete sapere perché il nucleare sia così perseguito nonostante evidenti costi e rischi, non c'è posto migliore per iniziare a comprenderlo che volgere lo sguardo su chi sia a beneficiare del commercio mondiale di uranio (28).

Secondo un'indagine in Michigan del senatore Carl Levin, per quanto riguarda le unità GS sulle materie prime:

I legislatori dovrebbero ripristinare il vero ruolo delle banche, che non dovrebbe comportare il possesso di oleodotti, petrolio e alluminio e l’impegnarsi in questo tipo di attività ... Devono avere modo di fermare questa attività, perché c'è grande rischio per l'economia - perché se questi delle grandi banche si impegnano in questi tipi di importanti accordi e se un disastro naturale creasse una enorme perdita, ad esempio una fuoriuscita di petrolio, potrebbe influenzare l'intera economia e si porrebbe la questione dei salvataggi da parte dei contribuenti, perché queste banche sono troppo-grandi-per-fallire.

Le principali banche come GS, Morgan Stanley e JPMorgan Chase fanno profitti dagli andamenti alterni del mercato, in particolare delle materie prime come l'uranio e per la negoziazione di strumenti derivati. In altre parole, commerciano più di quanto in realtà possiedano e, quindi, fanno soldi vendendo cose che sostengono di possedere, ma non possiedono davvero. Hmm. Anche se i derivati ​​possono essere tecnicamente efficienti all'interno del sistema commerciale, artisti della truffa come Bernie Madoff han costruito il loro schema Ponzi su un impero di derivati ​​e rubato 65 miliardi di dollari dei clienti.

Lo stesso vale per le grandi banche che non sono adeguatamente assicurate e in genere non hanno capitale sufficiente a coprire le perdite potenziali (assumendo che i contribuenti li assolvano di nuovo dal momento che esse sono troppo grandi per fallire se vi è un crollo). Nel 2010 il disastro nel Golfo del Messico di BP Oil è un esempio calzante dove c'erano miliardi in dollari di danni che non erano assicurati dagli investitori.

L'inchiesta in due anni ha già messo pressione sulla Fed per avere le grandi banche primarie nel business - Goldman, Sachs & Co. (GS), Morgan Stanley (MS) e JPMorgan Chase & Co. (JPM) – affinchè mollino un po’o cedano ciò che rimane delle loro attività in commodity. E mentre alcune delle istituzioni hanno iniziato a lasciar andare queste imprese, altri stanno cercando di entrare nelle materie prime ". Nonostante questo," Levin è stato a un pelo dal dire che le grandi banche dovrebbero essere tenute a cedere le loro commodities, che comprendono la proprietà di miniere di carbone , centrali nucleari e oleodotti, nonché vari metalli, tra cui l'uranio.

Il giornalista finanziario Ronald Orol spiega meglio il coinvolgimento anti-etico di GS nel commercio di uranio:

    Goldman ha acquisito Nufcor International Ltd., una società di commercio di uranio che ha immagazzinato e scambiato il minerale in varie fasi di arricchimento, nel 2009. Dopo l'acquisizione, Goldman ha aumentato in modo significativo il commercio di uranio passando da £ 1.300.000 acquistato e venduto ogni anno a 13 milioni entro il 2012, sollevando dubbi per a relazione sulla concorrenza sleale e conflitti d’interesse, nonché sulla mancanza di fondi e di copertura assicurativa per la protezione contro un evento catastrofico. Il rapporto ha anche messo in dubbio che questo fosse in realtà un evento-vetrina tipo vendita a comando per creare una società – guscio vuoto, notando che i dipendenti di Nufcor se ne andarono quando Goldman ebbe comprato e di conseguenza è diventata gestita solo da dipendenti Goldman.

    Secondo il rapporto, Goldman non ha mai avuto il possesso dell'uranio ma ne aveva titolo di possesso. Essa sostiene che qualsiasi asserzioni di Goldman che Nufcor è responsabile, e non la mega-banca, per un costo catastrofico non reggono. 'Avevano possesso –dunque è cosa loro”, ha detto un impiegato del Congresso. 'Non c'è nessuna Nufcor, si tratta di un guscio vuoto. I dipendenti Goldman possono comprare e vendere uranio e spostarlo dove gli pare'.

    In una dichiarazione Goldman ha detto di aver'migliorato' il programma di assicurazione dopo aver acquisito Nufcor ma ha aggiunto che il costo era basso alla luce dei ' rischi potenziali assai remoti.' Essa aggiunge che le attività di Nufcor si sono limitate a comprare e vendere uranio NON arricchito', e che sostengono che ciò non lo fa oggetto delle preoccupazioni sollevate da Levin. Essa ha aggiunto che qualsiasi suggerimento che le informazioni di Goldman su abusi sui clienti di Nufcor sono 'del tutto falsi.'

    All'inizio di quest'anno, probabilmente sotto la pressione dell’ indagine di Levin, Goldman ha cercato di vendere Nufcor ma non ha avuto successo e ha detto che prevede di concludere il business. Goldman ha detto che prevede di limitare le attività di Nufcor per incontrare 'obblighi di fornitura in corso', che si estendono fino al 2018 (29).

Ovviamente, i maghi di Wall Street se ne strafottono di inquinamento ambientale o diritti dei lavoratori fino a quando c'è dollari da fare. Com’è ironico che il tavolo del commercio nucleare di GS, Nufcor, abbia trattato uranio yellowcake (un semilavorato di U. NdT) dall'Africa, lo stesso materiale e sua provenienza di cui Saddam Hussein fu falsamente accusato di importare per un programma di armi nucleari illegali - il pretesto fraudolento utilizzato dai Sionisti-Neocon in una guerra che ha ucciso e spodestato milioni di persone in Iraq.

E 'possibile persino che GS sia coinvolta nella vendita di yellowcake ai chi si fabbrica armi atomiche (per esempio, Israele ha un programma segreto di armi nucleari). A partire dal 2014:

    Goldman Sachs e Deutsche Bank stavano tranquillamente cercando di uscire da un business del quale solo poche persone sanno fossero coinvolti: il commercio di forniture di uranio grezzo noto come yellowcake. Negli ultimi quattro anni, le banche hanno accumulato scorte di basso grado del primo grado del combustibile nucleare più grandi di quelle detenute dall'Iran, e sufficiente per fare andare gli impianti nucleari della Cina per un anno.

    Sebbene GS stia cercando di vendere la sua partecipazione in uranio, altre banche sono desiderose di prendere il suo posto. La storia del coinvolgimento di Wall Street nei mercati di uranio illustra quanto le banche siano state coinvolte nel business delle commodities durante il boom delle stesse negli ultimi dieci anni. Attraverso la sua sala operativa nucleare, nota come NUFCOR International Limited, Goldman ha un accordo per commercializzare la maggior parte della produzione di uranio del Sud Africa da uno dei più grandi enti minerari del paese.

    Mentre chi ha familiarità con il business dice che Goldman ha venduto solo uranio alle centrali nucleari e altri commercianti dall'acquisto NUFCOR quattro anni fa, alcuni si sono chiesti se le banche dovrebbero avere a che fare con una merce così politicamente sensibile. Anche se il commercio mondiale di uranio è monitorata dai governi, da servizi segreti, e dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica, però nessuna singola autorità può tracciare ogni affare .... Un numero di hedge funds specializzati ha iniziato a comprare e tenere yellowcake a metà dello scorso decennio, nella convinzione che il mondo era prossimo ad un cosiddetta 'rinascita nucleare.' Pensavano che la domanda di energia nucleare sarebbe salita poiché le nazioni cercavano di ridurre le emissioni a effetto serra. Nel 2007, il prezzo dell'uranio è salito a quasi $ 140 al chilo da meno di $ 20 la libbra di appena cinque anni prima. Prezzi alle stelle di nuovo nel 2010 da poco più di $ 40 al chilo a quasi 65 $ la libbra (450g NdT). Alcuni consumatori di uranio hanno accusato i fondi e le banche di accaparramento del combustibile per contribuire a spingere verso l'alto il prezzo ... (30).

Infatti, in due opere accademiche voluminose della prof. Gabrielle Hecht che dirige il Programma di Scienza, Tecnologia e Società all'Università del Michigan, apprendiamo che ci sia "complicità diffusa nel mascherare le origini dell’ uranio utilizzando un sistema di esportazione in due fasi, la copertura della sua provenienza inviandolo prima ad essere trasformato in un altro paese "(31). Si tratta essenzialmente di una pratica illegale ma molti burocrati ben intenzionati non sono in grado di impedirlo.

Una Nuova Alba Radiosa ?

Ma prendiamo in considerazione tutte le prove,e si vede che GS sembra anche investire molto nelle energie rinnovabili:

    L'ultima iniziativa è parte del piano di Goldman 2012 per convogliare investimenti per un totale di 40miliardi di $ in progetti di energia rinnovabile nel prossimo decennio. Il trust Giapponese Progetto Rinnovabile in obbligazioni dovrebbe fornire una struttura per dare agli investitori istituzionali la possibilità di investire in qualità nominali cartolarizzate di obbligazioni di energia rinnovabile di investimento. Esso si concentrerà inizialmente sull’ energia solare, e verrà esteso ad altri tipi di attività rinnovabili secondo come si presentano i progetti. L'iniziativa arriva dopo una corsa di investimento nel solare in seguito all'introduzione di tariffe preferenziali su mandato del governo nel 2012 per promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili dopo il terremoto del marzo 2011 e lo tsunami innescato dalla crisi alla centrale nucleare di Fukushima (32).

Allora, troppo bello per essere vero? Il mio collega Yoichi Shimatsu ha spiegato che GS fa investimento in obbligazioni di energia rinnovabile giapponesi come segue:

   Obbligazioni in Energia rinnovabile (RE) sono emesse per la sottoscrizione (a rischio alto d'acquisto) da parte di investitori (fondi istituzionali più probabili – fondi pensione, assicurazioni sulla vita, ecc) che si trovano in Europa. Obbligazioni rinnovabili possono essere rifilate agli investitori stranieri, proprio perché non sono le persone più informate su RE (di tecnologia pulita) e le leggi, la finanza, le normative in Giappone. GS fa i soldi a prescindere dal fatto che i titoli di guadagno creino un vero e proprio ritorno (dopo il primo paio di anni) o semplicemente vadano in fallimento. La tendenza sarà inizialmente per il valore di legame apparente a salire, sulla base di entusiasmo e di campagna pubblicitaria e marketing sui primi scommettitori solari "in base ai dati basati su stime senza senso”. Ma il Giappone ha una base limitata di terreno (e costoso, pure) per parchi solari, e ci sono poche o nessuna sovvenzione (per legge da parte dei governi provinciali e nella rete regionale, che è controllata da servizi statali investiti in nucleare e carbone).

    Ora, le utility regionali possono beneficiare delle obbligazioni da parte della spinta iniziale del mercato (perché sono azionisti di progetti RE al fine di controllare ed eventualmente cestino loro, e possono beneficiare della mania di breve termine), e poi sarà scaricare i legami banche in sostituzione del debito in denaro e la banca accetterà questi pezzi (quasi di carta senza valore) di falco per i loro grandi investitori (fondi pensione giapponesi, ecc. che adorano GS). Questo è una giostra alimentata dal delirio finanziario, e quando si ferma qualche imbecille rimane con le sue cartacce senza valore, mentre GS ne va fischiettando alla volta della prossima truffa.

    Per cui, guardate la gerarchia dei giocatori in questo gioco e rendetevi conto che tutto va in giro in cerchio e poi torna a GS, che si occuperà alla fine dei titoli del debito dei grandi perdenti. E 'criminale, è malato, è un ulteriore segno dei nostri tempi. GS fa soldi ad ogni passo di ogni transazione (comunicazione personale, luglio 2015).

Le viscere della Bestia

Il segretario alla difesa degli Stati Uniti, Ashton Carter, che ha fatto carriera tra i militari, “ha scelto di perseguire la strada redditizia della scienza e della tecnologia al servizio delle armi e della guerra, e di sposare individui e organizzazioni che progettano le strategie e tecnologie che richiedono che l'America rimanga in un perpetuo stato di guerra di qualche sorta. "

Carter, come l’architetto della guerra all’Iraq Richard Perle ", è stato membro del Consiglio d'Amministrazione della Difesa, un altro comitato influente del Pentagono che fornisce consulenza sulle “questioni centrali al Dipartimento strategico di difesa "(33).

La società Global Technology Partners elenca Carter insieme a molti altri power-brokers del Pentagono come collaboratori per la loro azienda che ha recentemente stretto un’alleanza con la Banca internazionale Rothschild di investimenti nella zona promozione della tecnologia militare e di guerra (34).

Nel frattempo, il Giappone passa in modalità di ri-militarizzazione:

    Mitsubishi Heavy Industries ha fatto veicoli blindati per i militari del Giappone per circa 80 anni, a partire dalle forze imperiali nel 1930. Essa fabbrica anche aerei da combattimento, navi da guerra, sottomarini e missili. Mitsubishi Heavy Industries in Giappone sta valutando un prototipo di veicolo d’assalto anfibio che potrebbe un giorno essere un pilastro fondamentale nella spinta del Primo Ministro Shinzo Abe a vendere armi all'estero. il creatore dell’aereo da caccia Zero del tempo di guerra sta sognando vendite all'estero dopo che Abe ha sollevato un divieto vecchio di decenni alle esportazioni di armi, questo solo nel mese di aprile dello scorso anno come parte del suo programma di sicurezza più “muscolare”, due fonti del settore della difesa giapponese hanno dichiarato (35).

I cambiamenti nella politica del Giappone possono essere visti in tutta la società, anche se il paese è impantanato in una recessione e le prospettive per la gente media peggiorano ogni giorno.

    Il Ministero della Difesa prevede di sovvenzionare la ricerca universitaria nel campo delle tecnologie di base per la prima volta in assoluto. E 'tuttavia consapevole del fatto che ci sia la sensibilità nel mondo accademico su come partecipare nel lavoro connesso col riarmo. Ricerca tecnica e sviluppo dell'Istituto del ministero sta sollecitando domande per le sovvenzioni annuali di fino a 30 milioni [di yen, o, 300.000 dollari] ogni entro la metà del mese di agosto. Si deciderà sui destinatari ai primi di novembre. Tra gli esempi di possibili argomenti, l'istituto suggerisce lavoro su sistemi laser e lo sviluppo di generatori di energia ad alta efficienza per motori aeronautici. Ogni progetto che garantisce un sussidio dovrebbe essere completato entro tre anni (36).

Il complesso Industrial-nucleare

il critico anti-nucleare e studioso Majia Nadesan vede "il nucleare come un complesso fatto di molte parti costituenti, tra cui i minatori i raffinatori, scienziati vari, i produttori d’energia elettrica, organizzazioni nucleari, ecc. che tutti devon beneficiare del complesso "(comunicazione personale, luglio 2015).

    L'industria nucleare è strettamente in possesso e controllata da una gamma ristretta di operatori del settore, fondi speculativi e banche d'investimento. Come illustrato dalla mossa di Poneman di aderire a Centrus, l’inghippo delle regole minaccia la capacità del governo di agire nell'interesse pubblico. Poneman aveva caldeggiato per il Giappone di riprendere il suo programma nucleare e ha sostenuto il sito di riciclaggio radioattivo detto Rokkasho, che si trova su una linea di faglia sismica. (37).

Il rapporto tra armi nucleari e nucleare energetico è storicamente intrinsecamente intrecciato dove la creazione della bomba A si basava sulla costruzione di un reattore per generare il plutonio utilizzato poi anche per creare esplosioni nucleari.

Come mostra Nadesan nelle sue opere pubblicate, Eisenhower aveva razionalizzato l'uso di armi nucleari in concomitanza con lo sviluppo dell'energia nucleare (38; 39).

    'L'energia nucleare ha fin dai suoi inizi legato strettamente con la produzione di armi nucleari .... nonostante sfide ingegneristiche, costi proibitivi, e il disagio del pubblico sulle radiazioni, le maggiori potenze industriali hanno lanciato i loro programmi di energia nucleare.' "Da Atomi per la Pace” del Presidente degli Stati Uniti Dwight D. Eisenhower, discorso del 1953,che è stato' un capolavoro di inversione, trasformando gli orrori delle armi nucleari nella produttiva promessa pacifica dell'energia nucleare 'ed è stato il trampolino di lancio insidioso per la tecnologia più mortale del mondo . Atomi per la Pace portano all'adozione del Giappone della Legge fondamentale per l'energia atomica due anni dopo. Allo stesso tempo, i promotori ufficiali e apologeti per l'energia nucleare, l’Ente per l'energia atomica (AIEA), è stato creato in collaborazione con l'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura, Fao, una parte delle Nazioni Unite. Com’è ironico che il lavoro dell'AIEA abbia contaminato l'approvvigionamento alimentare mondiale con radiazioni sputate fuori da parte degli operatori nucleari. Nadesan scrive che il 'AIEA dota la ricerca presso istituti attraverso borse di studio, una pratica che ha avuto inizio nel 1960 e continua ancora oggi.' L'AIEA non vede alcun problema con un incidente nucleare qui, una catastrofe lì, e promuove gli "usi pacifici dell'energia nucleare", senza alcuna vergogna (40).

Come il libro La macchina del giudizio universale dimostra ampiamente, l'adozione del nucleare oggi è spesso un pretesto per i paesi del terzo mondo per rinforzare le loro forze armate e darsi una marcia in più rispetto a vicini potenzialmente ostili (41).

Come se ci fosse bisogno di ulteriori prove, il titolo di questo recente articolo dice tutto su come gli Stati Uniti siano assuefatti al militarismo, alla guerra e alla tecnologia nucleare:

GLI STATI UNITI DEVONO TROVARSI IN GUERRA ALMENO OGNI 4 ANNI PER MANTENERSI IN CRESCITA ECONOMICA (42)

SPOSTAMENTI, CAMBIAMENTI, SUSSURRI E RUMORI.

E’ un fatto che certe grandi aziende ad alta tecnologia si stanno spostando in modo aggressivo verso le rinnovabili. (43)però è pur vero che l’economia del digitale usa si e no un decimo dell’energia elettrica, e tale percentuale andrà crescendo, con serie conseguenze per economia e ambiente. (44)
Benchè sia in sé cosa commendabile, ciò non costituisce una soluzione definitiva al problema, come nota acutamente il critico ambientalista Jane A. Morris:
Per le dimensioni necessarie a dar energia ai centri elettronici, la corrente generata dal solare, eolico o perfino ciclistico richiederanno il sacrificio di moltissimo habitat…Inoltre l’idea che l’efficienza riduca i consumi è questionabile, o perfino è un inganno di pubbliche relazioni. Come disse Don Fitz in “Percvhè l’efficienza energetica non riduce i consumi” un secolo e mezzo di di ricerca nel rapporto tra efficienza e consumi ha portato a concludere che è vero il contrario. Dacché Jevons provò che i consumi di carbone decuplicarono dopo che le fonderie triplicarono la loro efficienza, si è dato al fenomeno il nome di Paradosso di Jevons. Nella storia del capitalismo maggiore efficienza ha sempre condotto a consumi in crescita, non al calo. Bene essere efficienti, ma non significa per forza essere sostenibili, né “verdi” e non riduce i consumi. L’efficienza dei centri dati migliora, con Google Inc. in testa al gruppo. Ma tanto più Gaia sarà impoverita dalla spoliazione del suo carbone, dalla discarica di schifezze, le sue sofferenze non verranno punto alleviate dall’uso efficiente dell’energia elettrica. Il vero problema della Terra non è l’inefficienza nell’uso delle risorse, ma nella sovrabbondanza dell’uso stesso.

CAPITALOCENE O CAPITAL-OSCENO?

Invero, uno dovrebbe chiedersi se sia davvero o no la risposta giusta, il muovere verso meno tecnologia, o almeno verso un uso più saggio di risorse e tecnologie. Oggi c’è gente che ha uno schermo piatto in ogni stanza per vedersi uno di mille programmi d’intrattenimento. Se poi t’annoiassi puoi sempre passare ore intere su Facebook e socials vari a perderti in infinite trivialità. In compenso abbiamo perso il significato di chi davvero siamo e del nostro ruolo nell’Universo.
L’evoluzione è il modo di Madre Natura di preservare se stessa, però purtroppo essa sta perdendo perché sta diventando del tutto innaturale, artificialmente costretta com’è a piegarsi alla mano dell’uomo. L'Antropocene è l’alba d’una nuova era in cui gli umani mosciamente o inconsciamente plasmano la Natura, alterando un processo evolutivo vecchio quanto la Vita stessa e mettendo una sfida alle forme di vita stesse sul pianeta. Ne consegue che il 75% della superficie terrestre è ormai modificato dall’impronta umana. (46)

GUERRA NUCLEARE CONTRO RINNOVABILI.
Mentre il capitalismo lotta per trovarsi un cammino sostenibile, non tutti stanno sulla stessa barca, tra cui anche il signor Bill “maniaco del computer e miliardario” Gates che ha la sfrontatezza di auspicare un marchio nucleare ad altissima tecnologia come risposta definitiva ai futuri nostri bisogni energetici (47,48). Secondo me questo qui sta pensando che la sua energia atomica e i suoi vaccini faranno un buon lavoro a ripulire il pianeta da bocche in eccesso mentre lui ci profitta sopra.

Non si è persa tuttavia ogni speranza. Nell’importante studio “un salto di potere, l’impiego del Settore Elettrico e la Guerra Nucleare che cerca di fermarlo” ci viene ammannita una dose di argomentazioni. L’industria nucleare (e il “geco” Gates) sono in guerra per bloccare lo sviluppo d’una rete energetica interamente basata sulle rinnovabili.

M.Cooper, che scrisse il rapporto per l’Ist. Per l’Energia e Ambiente lavora nelle terre alquanto libere e libertarie del Vermont dove la democrazia con la “d” minuscola gode di antica tradizione sotto forma di assemblee generali cittadine. Una tradizione come quella rappresenta l’etica in via di scomparsa per l’America in democrazia decentralizzata, locale e diretta non soffocabile da parte di Washington DC (= Distretto Criminale) col suo controllo tirannico sui cittadini.
Cooper ipotizza una rete energetica libera, non condizionata, decentralizzata e operata in modo democratico, che si rifornisca da fonti rinnovabili e nella quale le morenti industrie nucleare e del carbone o fossili non abbiano più rilievo né siano necessarie.
Anche se le tecnologie di distribuzione han già messo una enorme pressione sui modelli del XX secolo, il fatto di centrare il sistema energetico su nuove tecnologie con nuovi principi richiederà una trasformazione radicale della infrastruttura fisica e istituzionale del settore. Ovvio che gl’interessi dominanti incombenti resistano giacchè le loro capacità non vi si adatterebbero facilmente, e perderebbero valore all’affermarsi del nuovo modello. Come sintetizzato da UBS recentemente, se si permette l’espansione delle alternative e la rete elettrica si trasforma per sostenere il loro ruolo di leader, la generazione delle potenze distributive su larga scala diverrà il dinosauro del futuro sistema energetico, perché troppo grande, rigido e nemmeno più utile come sistema secondario.

In risposta a questa minaccia le grandi compagnie hanno lanciato una guerra contro il futuro su due fronti: esse stanno cercando di rallentare le alternative più possibile a livello federale e statale, cercando al contempo sussidi per le loro risorse classiche. Cooper sulla base di analisi già fatte dice che la sfida dell’affidabilità, per niente vulnerabile come dicono i suoi detrattori può essere il maggior vantaggio dell’approccio decentrato perché risparmia risorse vitali.

Poi passa ad esaminare l’argomento sussidi, dove il nucleare ne ha avuti a pioggia, con ben misero ritorno. 

Al contrario le rinnovabili hanno fatto molti più progressi, con minor fondi e più rapidamente, e questo continuerà in futuro. 

Elargire sussidi ai vecchi reattori ha ancor meno senso che finanziare quelli nuovi. Pure la pretesa che il nucleare crei posti di lavoro e sia vitale per ridurre le emissioni di carbonio non regge alla prova dei fatti. Creare alternative energetiche crea più posti di lavoro di quelli persi per prepensionamento. Non vi sarà netta perdita di posti per oltre un decennio. Le stime del potenziale di sviluppo per le alternative supererà i posti persi dall’industria dei derivati carboniosi di parecchio, persino se si chiudessero i reattori nucleari.
  

Richard Wilcox è redattore e scrittore del libro: Fukushima: Espropriazione o denuclearizzazione?E’ un insegnante che sta a Tokio con Master in studi ambientali. E’ redattore principale del sito che espone di più il disastro di Fukushima, e scrive su Activist Post.

Fonte: www.activistpost.com
Link: http://www.activistpost.com/2015/08/goldman-sachs-nukes-earth.html
2.08.2015

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ROBERTO MAROCCHESI

NOTE
1. The Great American Bubble Machine
http://www.rollingstone.com/politics/news/the-great-american-bubble-machine-20100405

2. Fukushima Daiichi Decommissioning: Follow The Money
https://www.fairewinds.org/nuclear-energy-education/fukushima-daiichi-decommissioning-follow-the-money

3. Fukushima Clean-Up Based On Shady Science & Tax Payer Rip-Off
http://www.rense.com/general96/fukbased.html

4. Can Robots Save The World? Fukushima's Nuclear Fuel Mess
http://www.activistpost.com/2014/12/can-robots-save-world-fukushimas.html

5. CEO of World's Most Evil and Corrupt Bank, Goldman Sachs, Arrogantly Boasts “I'm Doing God's Work”
http://www.texemarrs.com/042010/doing_gods_work.htm

6. Goldman Sachs: A Criminal Enterprise
https://hendersonlefthook.wordpress.com/2014/07/04/goldman-sachs-a-criminal-enterprise/

7. Planet Rothschild
http://tomatobubble.com/id859.html

8. Review of “Creature from Jekyll Island”
http://www.bibliotecapleyades.net/sociopolitica/esp_sociopol_fed04.htm

9. Senate Report: Scale of Wall Street Holdings Are “Unprecedented in U.S. History”
http://wallstreetonparade.com/2014/11/senate-report-scale-of-wall-street-holdings-are-unprecedented-in-u-s-history/

10. 2012 Presidential Election Winner Already Determined
http://www.thelibertypaper.org/2012/11/04/breaking-2012-presidential-election-winner-already-determined/

11. Supreme Court: Campaign-finance limits violate free speech
http://www.csmonitor.com/USA/Justice/2010/0121/Supreme-Court-Campaign-finance-limits-violate-free-speech

12. Obama’s Department of Fracking and Nukes
http://www.counterpunch.org/2013/03/05/the-department-of-fracking-and-nukes/

13. The Truth About Nuclear Power - Part 16
http://sowellslawblog.blogspot.com.au/2014/05/the-truth-about-nuclear-power-part-16.html

14. Leukemia and lymphoma study recently published in Lancet being strong challenged by SARI via Atomic Insights
https://lucian.uchicago.edu/blogs/atomicage/2015/07/03/leukemia-and-lymphoma-study-recently-published-in-lancet-being-strong-challenged-by-sari-via-atomic-insights/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook

15. Low-dose radiation exposure slightly increases leukemia risk: study
http://www.japantimes.co.jp/news/2015/07/02/national/science-health/low-dose-radiation-exposure-slightly-increases-leukemia-risk-study/#.VZe56KWfvEk

16. Articles by Amory Lovins
http://reneweconomy.com.au/author/amory-lovins

17. POWER SHIFT: THE DEPLOYMENT OF A 21ST CENTURY ELECTRICITY SECTOR AND THE NUCLEAR WAR TO STOP IT
http://www-assets.vermontlaw.edu/Assets/iee/Power_Shift_Mark_Cooper_June_2015.PDF
18. Uranium Markets
http://www.world-nuclear.org/info/Nuclear-Fuel-Cycle/Uranium-Resources/Uranium-Markets

19. Plans For New Reactors Worldwide
http://www.world-nuclear.org/info/Current-and-Future-Generation/Plans-For-New-Reactors-Worldwide/

20. The Database on Nuclear Power Reactors
https://www.iaea.org/pris/

21. China claims to hold over 2 million tonnes of uranium deposits
http://www.mining.com/china-claims-hold-2-million-tonnes-uranium-deposits/

22. China working on uranium-free nuclear plants in attempt to combat smog
http://www.theguardian.com/world/2014/mar/19/china-uranium-nuclear-plants-smog-thorium

23. Thorium MSR No Better Than Uranium Process
http://www.theguardian.com/world/2014/mar/19/china-uranium-nuclear-plants-smog-thorium

24. African Elephants May Go Extinct Within The Next Decade
http://www.trueactivist.com/african-elephants-may-go-extinct-within-the-next-decade

25. The Vampire Squid Strikes Again
http://www.rollingstone.com/politics/news/the-vampire-squid-strikes-again-the-mega-banks-most-devious-scam-yet-20140212

26. Giant Banks Take Over Real Economy As Well As Financial System
http://www.globalresearch.ca/giant-banks-take-over-real-economy-as-well-as-financial-system-manipulation-on-a-vast-scale/5342257

27. Big Banks Take Huge Stakes in Aluminum, Petroleum and Other Physical Markets, then Manipulate their Prices
http://www.globalresearch.ca/big-banks-take-huge-stakes-in-aluminum-petroleum-and-other-physical-markets-then-manipulate-their-prices/5416651?print=1

28. Follow the Money
http://majiasblog.blogspot.jp/2015/05/follow-money.html

29. Sen. Levin: Commodity units rife with risk, manipulation
http://www.thedeal.com/content/regulatory/a-group-of-large-financial.php

30. Goldman puts 'for sale' sign on Iran's old uranium supplier
http://www.reuters.com/article/2014/02/11/us-goldman-uranium-insight-idUSBREA1A0RX20140211

31. Hecht, Being Nuclear
http://jacobdarwinhamblin.com/reviews/hecht-being-nuclear/

32. Goldman Sachs targets $1 billion in Japan renewable energy bonds
http://www.reuters.com/article/2015/05/25/us-japan-bonds-goldman-idUSKBN0OA06G20150525

33. Physicist for War and Profit
http://www.counterpunch.org/2015/06/25/physicist-for-war-and-profit/

34. Rothschild Forms Strategic Alliance with Global Technology Partners
http://www.prnewswire.com/news-releases/rothschild-forms-strategic-alliance-with-global-technology-partners-73363197.html

35. Mitsubishi eyes technological leap
https://au.news.yahoo.com/technology/a/28533196/mitsubishi-eyes-technological-leap/

36. Treading new turf, Defense Ministry offers subsidies for university research
http://www.japantimes.co.jp/news/2015/07/26/national/new-defense-ministry-plan-will-subsidize-researchers-at-universities/#.VbctraWfvEm

37. Former DOE Employee Goes to Work for "World's Leading Supplier of Enriched Uranium Fuel for Commercial Nuclear Power

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15449