giovedì 18 aprile 2013

Garlasco: Cassazione, processo Stasi da rifare.



Annullata sentenza d'appello di assoluzione del giovane.

Annullata la sentenza di assoluzione di Alberto Stasi per l'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco (Pavia): lo ha deciso la Prima Sezione penale della Cassazione disponendo un nuovo processo d'appello.
Il nuovo processo d'appello a Stasi si svolgera' a Milano, davanti a un'altra sezione della Corte d'Assise d'Appello.
"Sono dispiaciuto, non si capisce il motivo". Questa la reazione di Alberto Stasi. "Leggeremo le motivazioni", ha detto l'avvocato. "Non ce lo aspettavamo - ha detto Fabio Giarda - le due sentenze erano granitiche e cristalline. Bisognerà vedere se la Cassazione ha accolto i motivi di ricorso o se ha solo accettato le richieste di rinnovazione".
Potrebbero essere due, infatti, gli elementi da riesaminare: il capello ritrovato nella mano di Chiara e la bicicletta. Ma anche se questi, ha spiegato l'avvocato, "avevamo concordato insieme quali accertamenti fare".
"Sono contenta perché i giudici hanno capito che Chiara ha bisogno di verità". E' il primo commento di Rita Poggi. La signora Poggi che ha detto di essere "un po' emozionata" e con voce che commossa ha ripetuto più volte "sono contenta che la Cassazione abbia capito...io voglio la verità su Chiara, voglio solo quello. Sono quasi sei anni che aspetto". La mamma di Chiara, assieme al marito, tramite il loro avvocato Gianluigi Tizzoni, avevano chiesto agli Ermellini di annullare la sentenza di Secondo grado e riaprire il dibattimento per effettuare in particolare un esame su un capello corto e castano trovato nel palmo della mano sinistra della figlia. "Il mio legale e i miei consulenti hanno lavorato tantissimo e il merito è il loro". Dopodiché la signor Poggi non ha voluto più aggiungere altro spiegando che la notizia della decisione della cassazione le appena stata comunicata dall'avvocato ma di non saperne i motivi.
"Ho sentito i familiari di Chiara, sono soddisfatti ma anche molto emozionati: oggi è stato fatto un passo avanti verso la verità" ha detto Paolo Reale, cugino di Chiara. "Nessuno parla di vittoria - ha aggiunto - è un percorso che va avanti, accetteremo la nuova sentenza che verrà, qualunque cosa sia".

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