La voce di Spatuzza risuona nell'atrio della facoltà di giurisprudenza durante la conferenza “Paolo Borsellino: La mafia mi ucciderà ma saranno altri a volerlo”. Per la prima volta sono state fatte sentire le parole del collaboratore di giustizia di Brancaccio raccolte durante il processo Borsellino Quater quando ha parlato di un uomo a lui sconosciuto, presente nel giorno della preparazione dell'autobomba. “Non lo conoscevo. Ho un'immagine sfocata di quella persona di 50 anni circa. Ho cercato di chiarire chi fosse in questi anni, di chiarire quest'aspetto così delicato, ma non ci sono riuscito. Per me questo è un aspetto fondamentale da chiarire e finché non si è chiarito per me è un problema serio per la mia sicurezza perché ho interesse che sia in carcere più che sia fuori e siccome si presume che questi possa appartenere alle forze dell'ordine.
Posso escludere però, in base a quelle che erano le mie conoscenze, che fosse organico alle famiglie mafiose”. “A Spatuzza è stata fatta un'intimidazione – ha detto il direttore di ANTIMAFIADuemila Giorgio Bongiovanni – in quanto era stato tolto dal programma di protezione nonostante stesse facendo importanti rivelazioni”. Tra queste anche quelle sull'incontro al bar Doney avuto con Giuseppe Graviano nel mese di gennaio prima dell'arresto del capomafia di Brancaccio e prima del mancato attentato all'Olimpico. “Con Graviano ci vedemmo una settimana prima al bar Doney, a Roma. Lui era felice, mi disse che avevamo il Paese nelle mani grazie ad alcune persone serie che non erano come i 'quattro crasti' dei socialisti che prima avevano preso i voti poi ci avevano fatto la guerra. Poi mi fece il nome di Berlusconi e del nostro compaesano Dell’Utri” raccontò ai giudici durante il processo all'ex senatore del Pdl”.
http://www.antimafiaduemila.com/2013071944161/focus/spatuzza-cera-lo-stato-nel-garage-per-preparare-lautobomba.html
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