Proteste, scioperi e tensioni sociali rischiano di offuscare i mondiali di calcio in Brasile e di far passare in secondo piano le prodezze di Neymar, Messi, Cristiano Ronaldo e le altre stelle del pallone.
La partita inaugurale tra Brasile e Croazia a San Paolo e' stata infatti preceduta da manifestazioni di protesta organizzate a San Paolo, Rio de Janeiro, Salvador e in altre citta' del colosso sudamericano dalle diverse sigle che compongono la variegata galassia del movimento 'No Copa', che riunisce nella protesta contro le spese per l'organizzazione dei Mondiali studenti, sindacalisti, insegnanti, contadini senza terra, disoccupati, abitanti delle favelas e senzatetto.
Una manifestazione e' degenerata in violenti scontri a San Paolo quando alcune decine di black bloc si sono infiltrati in un corteo pacifico del sindacato dei lavoratori della metro ed hanno cominciato a lanciare pietre e bottiglie contro le forze dell'ordine. I reparti anti-sommossa della polizia militare hanno risposto sparando candelotti di gas lacrimogeno, bombe assordanti e proiettili di gomma.
Due giornaliste della Cnn, un fotografo argentino dell'Associated press ed il cameraman di una tv locale sono rimasti feriti.
Una decina di manifestanti sono stati arrestati.
Scontri anche nei pressi dello stadio Itaquerao, che alcune centinaia di manifestanti che innalzavano striscioni con scritto 'Senza diritti niente Coppa' e 'Fifa terrorista' cercavano di raggiungere a piedi.
La polizia militare ha sigillato con un cordone di sicurezza impenetrabile il perimetro attorno allo stadio, preso d'assalto dalle prime ore del mattino da oltre 60 mila tifosi in festa. L'appello di Papa Francesco, che ha inviato un messaggio d'auguri in portoghese auspicando ''una festa di solidarieta' tra i popoli in tutta serenita' e tranquillita'', e' caduto parzialmente nel vuoto, nel maggiore Paese cattolico al mondo.
Le tensioni sociali alimentate dalla crisi economica e dalle faraoniche spese per la costruzione dei nuovi stadi hanno fatto esplodere la rabbia sociale, che e' in parte cavalcata anche da interessi politici.
Il prossimo 5 ottobre si vota infatti per le presidenziali e per la nomina dei governatori di tutti gli stati della federazione.
La presidente Dilma Rousseff ha accusato le opposizioni di mentire sulle spese per i Mondiali e di strumentalizzare le legittime proteste.
Dilma, in calo di popolarita', e' stata fischiata durante la cerimonia di inaugurazione assieme al presidente della Fifa, Joseph Blatter, quando sono stati ricordati i nove operai morti nei cantieri degli stadi del Mondiale.
Una contestazione analoga a quella subita dalla presidente nel giugno scorso, all'inaugurazione della Confederations Cup, nello stadio di Brasilia.
Nel nuovo stadio Itaquerao, dove le maestranze hanno lavorato fino ad un istante prima dell'apertura dei cancelli e dove l'incendio di un generatore elettrico ha lasciato al buio il settore vip, hanno preso posto in tribuna d'onore accanto a Dilma il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon e altri 12 capi di stato e di governo.
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