giovedì 12 marzo 2015

L'assoluzione di Berlusconi. - Andrea Scanzi


Si fa un gran parlare dell'assoluzione di Berlusconi sul caso Ruby. Per carità, i berlusconiani fanno bene a esultare (più che altro fa bene Berlusconi). Due considerazioni a margine, però, forse aiutano. 
1 - Ho sempre pensato che, tra tutti i processi che lo vedevano coinvolto, questo fosse il più pruriginoso (e dunque il più televisivo) ma anche il meno rilevante. E' curioso come, in Italia, tanti abbiano ritenuto più grave fare sesso con le olgettine che non frodare il fisco, o avere avuto per "ideologo" un uomo condannato per mafia, o avere scelto Mangano come "stalliere". Eccetera. 
2 - Ai neo-esperti di giurisprudenza andrebbe fatto notare che Berlusconi è stato assolto grazie alla legge Severino (Governo Monti), che ha cambiato la legge sulla concussione nel corso del processo. Se fosse stata in vigore la norma esistente prima del novembre 2012, Berlusconi sarebbe stato condannato. La legge Severino ha spacchettato in due il reato di concussione: costrizione e induzione. La seconda si verifica solo se l'indotto ne trae vantaggio. E Piero Ostuni, capo di Gabinetto della Questura, non ha tratto vantaggio. Quindi, secondo la Corte d'Appello, niente concussione. 
La Cassazione, che non decide nel merito ma si pronuncia sulla legittimità, ha confermato. Per quanto assolto, il processo ha comunque ribadito 
a) che Berlusconi ha telefonato in questura, 
b) che c'è stato abuso di potere, 
c) che questo reato è stato poi cancellato.
Così, giusto per la precisione.
P.S. Davvero stiamo ancora parlando di tutto questo? Davvero siamo ancora qui? Davvero l'Italia è così allergica a evolversi?

Nessun commento:

Posta un commento