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martedì 27 novembre 2012

Monti: “Nuove forme finanziamento o sistema sanitario a rischio”.


Monti: “Nuove forme finanziamento o sistema sanitario a rischio”


Il premier, intervenendo in collegamento a Palermo durante l’inaugurazione di un centro biomedico ha assicurato che "il governo è un prezioso alleato" del settore ma che la sanità pubblica è a rischio. "La crisi ha colpito tutti - ha detto - e ha impartito lezioni a tutti. E il comparto medico non è stato esente né immune”.


Il sistema sanitario italiano è a rischio. E l’unico modo per garantirne la sostenibilità è individuare “nuove modalità di finanziamento”. L’allarme lo ha lanciato il premier Mario Monti, intervenendo in collegamento a Palermo durante l’inaugurazione di un centro biomedico della fondazione Ri.Med (nata nel 2006 da una partnership internazionale fra governo italiano, Regione Sicilia, Cnr, University of Pittsburgh e University of Pittsburgh Medical Center). La crisi economica ha intaccato la sanità pubblica, ha spiegato Monti, anche se il premier ha assicurato che “il governo è un prezioso alleato” del settore. “Il momento è difficile – ha premesso il presidente del Consiglio – la crisi ha colpito tutti e ha impartito lezioni a tutti. E il comparto medico non è stato esente né immune”. E mentre i primari oncologi denunciano il “rischio estinzione di un reparto su tre” si delineano prospettive negative per il sistema sanitario nazionale che, secondo il ministro della sanità Renato Balduzzi, presente a Palermo, “nelle classifiche internazionali è sempre in testa, nei primi cinque posti quale che sia il criterio di classifica”. 

Monti: “Poche occasioni per guardare al domani con speranza” – Monti ha proseguito il suo intervento sottolineando che “le proiezioni di crescita economica e quelle di invecchiamento della popolazione mostrano che la sostenibilità dei sistemi sanitari potrebbe non essere garantita” incluso quello italiano “di cui siamo fieri” e a cui puntualizza, “il ministro Balduzzi lavora incisivamente per migliorarlo ulteriormente”. Tuttavia “non sono moltissime in queste giornate, in questi mesi, le occasioni che il presidente del Consiglio o i ministri hanno per guardare all’oggi con grande conforto e per guardare al domani con grande speranza”.
Secondo il Professore oggi la priorità è trovare ”nuove modalità di organizzazione dei servizi e delle prestazioni. La posta in palio è chiaramente altissima – ha continuato Monti – l’innovazione medico-scientifica, soprattutto nella fase di industrializzazione, deve partecipare attivamente alla sfida considerando il parametro costo-efficacia un parametro non più residuale”. Monti, citando l’esempio del centro per le biotecnologie e la ricerca biomedica inaugurato a Palermo, ha sottolineato che “questo dà punti concreti di riferimento ad un Paese come l’Italia che ha dovuto purtroppo concentrare tantissime energie negli ultimi 12 mesi per rivedere la luce, dopo una fase nella quale abbiamo rischiato di essere travolti dall’emergenza finanziaria”. Nonostante questo il Paese, ha proseguito il Presidente del Consiglio, “deve al più presto andare in avanti verso la costruzione del proprio futuro, che non è scindibile dal futuro della comunità internazionale”. 
Balduzzi: “Ricerca deve essere trasparente. No alle raccomandazioni” – Oltre alla sfida dei nuovi finanziamenti sollevata dal premier, il ministro Balduzzi ha evidenziato l’urgenza della trasparenza nella procedura di selezione in ambito sanitario contro la ‘cattiva abitudine’ delle ‘raccomadanzioni’. “Le parole di questa mattina – ha detto – sono state sfida, transnazionalità, innovazione e sviluppo. Questo progetto è una sfida” e “ci sono le condizioni per vincerla, ma tutti devono fare la loro parte”. Secondo il ministro, “la medicina personalizzata e quella preventiva” sono “le frontiere della medicina di domani” e l’obiettivo comune, ha sottolineato, “è riuscire a conciliare sanità e sviluppo. Dopo la crisi il volano del rilancio sta in questo. Bisogna cambiare mentalità e lessico e tenere fuori dalla sanità la cattiva politica”. Che, di fatto, c’è. “Noi viviamo in una terra con qualche cattiva abitudine – ha aggiunto Balduzzi – lo spirito di clan, le raccomandazioni. Nella ricerca sanitaria ci sono invece, lo ribadisco, procedure trasparenti”. La trasparenza è proprio l’obiettivo su cui bisogna puntare perché “quello che i giovani ci chiedono è non solo mettere risorse, cosa che già stiamo facendo, ma trasparenza nelle selezioni“.
Anaao Assomed (associazione medici dirigenti): “Dichiarazione di default” - ”Le parole del premier Monti sono di fatto una dichiarazione di ‘default’ del sistema sanitario universalistico come quello italiano. E per la prima volta viene esplicitato il problema della sostenibilità del nostro sistema sanitario”. Ad affermarlo è il segretario nazionale dell’Anaao AssomedCostantino Troise, commentando le affermazioni del premier intervenuto in collegamento a Palermo. “Quando parla di dover trovare nuove modalità di finanziamento, Monti – avverte Troise – sembra voler aprire al privato, magari con un modello come il ‘Medicare’ americano” E si domanda se il premier sia “già in campagna elettorale?”.
Bersani: “Bisogna garantire il sistema sanitario nazionale. Su questo non mollo” – Così il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, parlando al Corriere.it commenta le parole di allarme di Mario Monti sul Ssn. “Bisogna garantirlo, ovviamente, le difficoltà saranno gravi, io non mollo sul sistema universalistico”. Per Bersani serve una riflessione sul sistema per introdurre migliori pratiche, ma “i tagli lineari non vanno bene”. “Se arriviamo a un punto in cui ci sono due sanità, per chi ha più e per chi ha meno, siamo al disastro non solo sociale ma anche economico. Penso di essere un po’ più ottimista di Monti, ma va bene che ci sia qualcuno che ritiene necessario il sistema universalistico. Il concetto basico davanti a problemi come la salute è che non c’è né povero né ricco, si deve procedere con pragmatismo ma senza derogare da quel principio perché altrimenti andiamo fuori strada completamente”.

Che aboliscano i finanziamenti pubblici ai partiti ed ai giornali, che impongano l'Imu alla Chiesa!
I soldi ci sono, che imparino ad utilizzarli al meglio. Io non intendo pagare tasse salatissime per agevolare chi non lo merita!
Oltretutto, che evitino di comprare "cacciabombardieri o di costruire ponti sugli stretti, o TAV che nessuno vuole: la SANITA' è sacrosanta e non si tocca!
E imparino che:  Qualunque imbecille può inventare e imporre nuove tasse. L'abilità consiste nel ridurre le spese, dando, però, servizi eccellenti". (Maffeo Pantaleoni).

Cetta.