La FCA chiede 6,3 miliardi di euro di prestito con garanzie statali e scoppia un caso: è giusto dare un prestito ad una società che ha sede legale in Olanda e domicilio fiscale a Londra? E giusto che una società per risparmiare sulle tasse se ne vada dall'italia e poi chieda all'italia stessa le garanzie per un aiuto così cospicuo? Chi dice si, chi dice no e poi forse, perché comunque da lavoro a 50 mila dipendenti italiani e poi c'è l'indotto...e poi c'è il passato...quanti aiuti ha avuto la Fiat nel corso degli anni da parte dello Stato? E poi non sempre l'azienda ha rispettato i patti...insomma una bella gatta da pelare...ma cosa c'entra FCA con la stampa libera?
Purtroppo c'entra eccome se c'entra, siamo abituati a pensare che sia la politica a servirsi della stampa per ottenere consenso, ma non è così, o meglio non è solo la politica a farlo.
La finanziaria Exor ha acquistato nei mesi scorsi dai De Benedetti il 43,78% del gruppo Espresso e ne ha assunto il controllo. Dopo il Corriere della Sera, con una partecipazione in Rcs ceduta definitivamente solo nel 2016, e dopo una cessione di fatto de La Stampa proprio al gruppo Espresso, Exor la finanziaria della famiglia Agnelli si compra l'intera Gedi, riprendendosi così il quotidiano torinese ma anche La Repubblica, l'Espresso e varie radio, fra cui Deejay. “Siamo convinti che il giornalismo di qualità ha un grande futuro, se saprà coniugare autorevolezza, professionalità e indipendenza con le esigenze dei lettori, di oggi e di domani”, ha dichiarato il presidente e amministratore delegato di Exor, John Elkann. “Con questa operazione ci impegniamo in un progetto imprenditoriale rigoroso, per accompagnare Gedi ad affrontare le sfide del futuro”.
"... Giornalismo di qualità... Autorevolezza, professionalità..." e ciliegina sulla torta ".. indipendenza.." indipendenza? Elkann, parla di indipendenza?
Indipendenza da cosa?
Notizia fresca fresca: "La Repubblica, Molinari, il nuovo direttore, non fa pubblicare un comunicato sindacale sul caso del prestito a Fca: i giornalisti convocano l'assemblea. Tensione all'interno della redazione del quotidiano, controllato da Exor, ovvero la holding proprietaria anche della casa automobilistica. Il direttore ha chiesto al Comitato di redazione di non pubblicare un comunicato sulla questione del prestito da 6,3 miliardi garantito dallo Stato alla casa automobilistica. All'ordine del giorno della riunione dei cronisti le "ricadute del caso Fca"
Notizia fresca fresca: "La Repubblica, Molinari, il nuovo direttore, non fa pubblicare un comunicato sindacale sul caso del prestito a Fca: i giornalisti convocano l'assemblea. Tensione all'interno della redazione del quotidiano, controllato da Exor, ovvero la holding proprietaria anche della casa automobilistica. Il direttore ha chiesto al Comitato di redazione di non pubblicare un comunicato sulla questione del prestito da 6,3 miliardi garantito dallo Stato alla casa automobilistica. All'ordine del giorno della riunione dei cronisti le "ricadute del caso Fca"
Capito?
Si acquista un giornale, in questo caso un gruppo editoriale e poi si detta la linea..un articolo che potrebbe andare contro il capo? Si blocca. Notizie che potrebbero danneggiare il gruppo? Si bloccano. Alla faccia dell'indipendenza tanto sbandierata da Elkann.
Questa è la stampa italiana, questo è il modo di informare che c'è in questo paese. Una stampa libera, ma libera veramente? No, non in Italia, non in questo paese, non con queste regole e non con questi personaggi.
Se vogliamo una stampa libera, vanno riviste le regole, ci vogliono editori puri, che non si facciano condizionare, non bastano i tagli agli aiuti statali...ma forse è solo un'utopia perché per sopravvivere un giornale ha bisogno di pubblicità e la pubblicità che porta soldi veri è quella degli Agnelli, dei Benetton, è quella dei poteri forti che hanno interessi, grandissimi interessi affinché le cose non cambino mai.
Questa è la stampa italiana, questo è il modo di informare che c'è in questo paese. Una stampa libera, ma libera veramente? No, non in Italia, non in questo paese, non con queste regole e non con questi personaggi.
Se vogliamo una stampa libera, vanno riviste le regole, ci vogliono editori puri, che non si facciano condizionare, non bastano i tagli agli aiuti statali...ma forse è solo un'utopia perché per sopravvivere un giornale ha bisogno di pubblicità e la pubblicità che porta soldi veri è quella degli Agnelli, dei Benetton, è quella dei poteri forti che hanno interessi, grandissimi interessi affinché le cose non cambino mai.