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mercoledì 29 gennaio 2025

Scioccante! Le scoperte nascoste sotto le piramidi d'Egitto sfidano tutta la storia conosciuta. - Dany Pelati

 

Un recente ritrovamento sotto le piramidi d'Egitto ha generato sconcerto nella comunità scientifica e archeologica. Durante una spedizione a novembre 2024, un team internazionale di archeologi, dotato della più avanzata tecnologia di scansione sotterranea, ha scoperto una vasta caverna nascosta a più di 30 metri di profondità. All'interno di questa caverna, sono state trovate strutture colossali che sfidano la nostra comprensione delle antiche civiltà.
La scoperta è avvenuta vicino alla Piramide di Menkaura, sull'altopiano di Giza. Durante una mappatura iniziale con tecnologia LIDAR, i ricercatori hanno rilevato anomalie che indicavano la presenza di cavità sotterranee mai esplorate. Scavando con attenzione e scendendo nello spazio nascosto, si sono imbattuti in una visione sconcertante: cinque figure scolpite in pietra dall'aspetto non umano, allineate in posizione di sorveglianza. Queste sculture, alte più di tre metri, mostrano tratti che non assomigliano a nessun disegno artistico dell'antico Egitto conosciuto. Le loro teste allungate, i corpi stilizzati e la consistenza erosa dal tempo evocano un'estetica che alcuni hanno definito "extraterrestre".
Le statue sono disposte in cerchio all'interno di una camera di circa 20 metri di diametro. Il pavimento del recinto sembra essere coperto da una miscela di sabbia e materiale che gli archeologi non sono ancora riusciti a identificare. La composizione chimica di questo materiale è in fase di analisi nei laboratori europei, poiché presenta proprietà magnetiche insolite.
Le pareti della caverna sono decorate con incisioni che sembrano contenere un linguaggio pittografico finora sconosciuto. I simboli, contrassegnati con una precisione straordinaria, non coincidono con la scrittura geroglifica egiziana o con nessun antico sistema di scrittura identificato in passato. Secondo la professoressa Amelia Krauss, esperta di archeologia antica, "questa lingua potrebbe rappresentare una forma di comunicazione di una civiltà parallela, finora sconosciuta. "
La scoperta ha scatenato un'ondata di speculazioni. Alcuni ricercatori suggeriscono che le sculture potrebbero essere rappresentazioni di divinità dimenticate, mentre altri credono che potrebbero essere una prova di contatto con una civiltà non terrestre. I difensori dell'ipotesi aliena sostengono che la perfezione delle figure e la loro strana morfologia indicano l'intervento di intelligenze superiori.
D'altro canto, c'è chi solleva teorie più cautelate. Secondo l'egittologo Dr. Hassan El-Rahim, "queste figure potrebbero appartenere a un culto sconosciuto all'interno dell'antica civiltà egiziana, con influenze culturali provenienti da aree non ancora esplorate. Tuttavia, il dottor El-Rahim ammette anche che le proporzioni e i dettagli delle statue sfidano qualsiasi spiegazione convenzionale.
Le indagini continuano, ma le domande continuano. Quale funzione svolgeva questa camera sotterranea? Come è stato possibile creare queste sculture in uno spazio così isolato e con tecniche apparentemente avanzate? Questa scoperta potrebbe alterare la nostra comprensione dell'antico Egitto e i suoi legami con altre culture o entità?
I prossimi mesi promettono di essere cruciali per svelare i segreti di questa scoperta. Nel frattempo, la scoperta sotto le piramidi non solo affascina gli scienziati, ma apre anche la porta a dibattiti sui confini della nostra storia conosciuta.

mercoledì 13 settembre 2023

L’INSPIEGABILE MISTERO DI “PUMA PUNKU”

 

Per “Puma Punku” normalmente si intende un’area lunga circa 167 metri, e ampia 117 metri. Su questa zona si trova una piattaforma in pietra che misura 6,75 × 38,72 metri. Su di essa si trovano dei blocchi di andesite e arenaria rossa. Diversi di questi blocchi hanno una mole mastodontica. Uno di questi blocchi misura 7,81 metri x 5,17 metri x 1,07 metri. Questo masso dovrebbe pesare almeno 131 tonnellate. Ci sono altri quattro blocchi di grandezza simile sulla piattaforma. Anche se sono state localizzate le cave da cui probabilmente questi blocchi megalitici sono stati tratti, non si ha idea di come i costruttori siano riusciti a portarli fin lì, ad una distanza di diversi chilometri, e in alta montagna, a 3.800 metri di altezza!
Nel perimetro di Puma Punku si trovano anche altri blocchi, più piccoli, ma con delle caratteristiche che li rendono unici. Si possono descrivere come blocchi quadrangolari con una facciata a forma di “H”. Tra le caratteristiche che li rendono unici c’è senza dubbio l’estrema precisione del loro taglio. Gli angoli interni ed esterni dei blocchi, gli spigoli e ogni altro dettaglio sono realizzati con una precisione millimetrica, in modo tale che possono aderire perfettamente l’uno all’altro.
Secondo praticamente tutti gli studiosi, chi ha realizzato quei blocchi doveva possedere un qualche tipo di strumentazione ad altissima precisione. L’incredibile accuratezza del taglio delle pietre di Puma Punku richiama da vicino la precisione con cui è stata realizzata in Egitto la “Camera del Re” e l’interno dei parallelepipedi del Serapeo di Saqqara. In molti di questi blocchi si vede il simbolo che viene ripetuto anche nelle piramidi di Giza, che dà la forma alla Grande Galleria e alla nicchia della Camera della Regina. Si tratta di una “V” rovesciata a gradoni.
Un’altra caratteristica unica di questi blocchi è che si presentano come “blocchi modulari”, che si possono incastrare tra loro in diversi modi, come una sorta di “gigantesco lego”. Inoltre, questi “enormi pezzi di lego” vengono tenuti insieme da un ingegnoso sistema di staffe interne, composte da una lega di rame-arsenico-nichel-bronzo. Sono stati trovati anche due blocchi di diorite che erano uniti insieme con un sistema simile. La precisione con cui sono stati realizzati tutti questi blocchi lascia sconcertati gli osservatori. Non sembra affatto di vedere oggetti del passato.
Questi blocchi di roccia un tempo componevano qualche tipo di edificio, mentre oggi sono sparsi per terra in maniera disordinata. Sembra come se una gigantesca mazza da baseball abbia colpito improvvisamente una costruzione fatta con dei lego, sparpagliandoli disordinatamente sul pavimento. Questo indica che, anche in questo caso, una gigantesca “onda d’urto” ha colpito violentemente questa zona, come sembra sia avvenuto anche a Sacsayhuamán. Sembra che questa gigantesca onda d’urto, di una violenza terribile, abbia buttato tutto gambe all’aria.