mercoledì 7 ottobre 2009

I processi sospesi di Berlusconi.

Silvio Berlusconi ha tre procedimenti penali in corso, due a Milano e uno a Roma. (…)

A Milano Berlusconi è imputato per corruzione in atti giudiziari. Secondo l’accusa avrebbe corrotto l’avvocato inglese David Mills con un’ingente somma (600 mila dollari) perchè il legale (che è stato a lungo l’avvocato estero della Fininvest) dicesse il falso (o tacesse il vero) in un processo che ha visto coinvolti i principali esponenti del Biscione. (…)

Invece nel secondo processo milanese Berlusconi deve rispondere per irregolarità nella compravendita di diritti televisivi da parte di Mediaset.

A Roma il giudice per le indagini preliminari (Gip) è chiamato a decidere se rinviare o meno a giudizio il capo del governo, ora solo indagato per istigazione alla corruzione di alcuni senatori eletti all’estero durante la scorsa legislatura. (…)


http://www.ilgiornaledelfriuli.net/2009/10/07/silvio-berlusconi-i-processi-che-incombono-su-di-lui/

Frodo Alfano

Oggi, alle ore 18,10 circa la Corte Costituzionale ha deciso a maggioranza che il Lodo Alfano è incostituzionale, perchè viola gli articoli 3 e 138 della Costituzione.

Costituzione Italiana Art. 3.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.


Costituzione italiana Articolo 138

Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione [cfr. art. 72 c.4].
Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare [cfr. art. 87 c.6] quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata [cfr. artt. 73 c.1, 87 c.5 ], se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.
Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.

CONSENSO IMPOSTO

Scudo, Margherita Hack contro Napolitano: Pertini e Scalfaro non avrebbero firmato


Caro Presidente,


Le avevo già chiesto perchè avesse firmato subito il lodo Alfano, chiaramente incostituzionale.


Ora torno a chiederle perchè ha firmato subito lo Scudo Fiscale, che premia i furbi e umilia i contribuenti onesti.So bene che dopo 30 giorni, se il Parlamento vota nuovamente la stessa legge Lei è comunque obbligato a firmarla, ma comunque il rinviarla alle Camere sarebbe stato un segnale forte del suo dissenso e avrebbe per lo meno potuto tentare di far modificare le norme più scandalose.


Sono convinta che al suo posto nè Pertini nè Scalfaro avrebbero firmato.Una cittadina che crede ancora che la legge sia uguale per tutti, e che chi non paga le tasse è un ladro che ruba ai più poveri.


Margherita Hack

la legge............







Lodo Alfano, la seduta odierna tempi incerti per la decisione



Questa mattina si riuniscono i 15 giudici della Corte Costituzionale, come fanno periodicamente.
Ma questa seduta non è come le altre, anche se alcuni di loro ripetono che il “lodo Alfano” sarà affrontato in maniera squisitamente tecnica, come per l'esame delle altre leggi.
Nonostante la cena con il premier e il ministro della Giustizia, né il giudice Luigi Mazzella, padrone di casa, né il suo collega, Paolo Maria Napolitano, si asterranno su questa legge approvata per congelare i processi a carico di Berlusconi. L'udienza è pubblica e si apre con la relazione del giudice Franco Gallo.
Poi parlano le parti in causa: gli avvocati di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini, Gaetano Pecorella e Piero Longo, il professore Alessandro Pace, avvocato della Procura di Milano, e l'avvocato dello Stato, Glauco Nori, che rappresenta la Presidenza del Consiglio. Alla fine degli interventi, i giudici si riuniscono in Camera di Consiglio.
Dal punto di vista teorico, per evitare il toto sentenza, la Corte potrebbe emettere un comunicato a decisione presa e poi far conoscere le motivazioni nelle settimane successive.
Il presidente Francesco Amirante, cosciente della spinosità della materia, vorrebbe una decisione in tempi brevi, ma è improbabile che venga presa già oggi.