Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
martedì 25 settembre 2012
Polverini, l'ultima furbata. - Emiliano Fittipaldi
Prima di dimettersi aveva promesso di mettere on line i conti della sua lista. Invece sul sito sono uscire solo cifre generiche e nemmeno una spiegazione sulle spese folli. Ma un dato emerge comunque: il denaro pubblico veniva regalato ai politici attraverso improbabili associazioni.
«Tutte le ricevute della Lista Polverini saranno sul sito entro sette giorni, ho sempre mantenuto gli impegni, figuriamoci in un momento come questo», ha promesso urbi et orbi Renata Polverini qualche giorno fa. «Da ieri i nostri conti sono on line e non c'è una lira che non sia giustificata o giustificabile», ha detto trionfante lunedì mattina Mario Brozzi, capogruppo della lista in Consiglio Regionale.
Come dire che loro, quelli della lista Polverini, non hanno nulla da nascondere. Sarà anche vero, peccato che oggi sul sito del gruppo non c'è una ricevuta nemmeno a pagarla, ma solo tre fogli excel che documentano meno della metà delle spese dell'anno 2011.
Soprattutto, manca ogni riferimento ai dettagli di due delle voci di spesa più importanti del bilancio: quella dei "compensi per i collaboratori" (pari a 379 mila euro) e quella relativa a "bar, alberghi e ristoranti", che nel 2011 ha sfiorato i 200 mila euro, quasi dieci volte più di quello speso dal Partito democratico, il doppio di quanto usato dal Pdl. In pratica, ognuno dei 13 consiglieri della lista Polverini ha avuto per mangiare e soggiornare quasi 1.000 euro in più al mese, oltre stipendio, diaria, indennità e bonus vari).
La discovery della Polverini ha dunque il sapore di una furbata, perché sui documenti pubblicati non v'è traccia dei pagamenti più sensibili per la pubblica opinione: quelli per i pranzi e i soggiorni dei politici «sostenuti per diffondere tra la società civile la conoscenza dell'attività del gruppo consiliare», e i versamenti a portaborse e consulenti vari. La Polverini si è anche dimenticata di segnalare come, perché e a chi sono andati i 91mila euro spesi per «prestazioni professionali» di varia natura.
I tre elenchi pubblicati riguardano fatture riferite ai 886 mila euro per la stampa manifesti e la diffusione attività del gruppo, ai 4.849 euro di "spese varie (qualche bolletta Acea), e ai 110 mila euro spesi per riunioni, convegni e incontri assortiti.
Ma spulciando la lista e facendo qualche visura, si fa comunque qualche scoperta interessante. L'11 febbraio il Gruppo Polverini, per esempio, ha girato 8.750 euro all'Associazione "Lazio Liberale" per «un incontro con i cittadini per la diffusione delle attività del gruppo».
Nel file, scorrendo le voci, c'è un altro versamento all'associazione: stesso importo e stessa data. Stavolta il giustificativo è «supporto all'azione politica per diffusione attività gruppo». Sapete di chi è l'associazione con cui la Lista Polverini è stata così generosa? Di Andrea Bernaudo, consigliere regionale del Pdl eletto nella Lista Polverini, l'uomo accusato da Franco Fiorito di aver bevuto champagne e pasteggiato a ostriche a sbafo dei soldi del gruppo.
Il think-tank del consigliere s'è dunque beccato per un giorno 17.500 euro. Non basta: il finanziamento della Lista Polverini all'associazione di Bernaudo continua pure a maggio 2011, con un altro bonifico, sempre da 8.750 euro. Possibile che Renata e i suoi fedelissimi in Regione non ne sapessero nulla?
Soldi sono andate pure ad associazioni di danza, a circoli bocciofili, all'associazione "Il Bel Paese" (su Internet c'è ne una con sede in Serbia, a Novi Sad), a sigle mai sentite (l'associazione Forti ha avuto 10 mila euro per organizzare un incontro sul calcio), e a tanti preti: dall'Ordine equestre del santo sepolcro di Gerusalemme ai Legionari di Cristo, dall'Istituto dei Salesiani Pio XI all'associazione Madonna della Sanità.
Qualcosina è andata persino al Senato della Repubblica, a cui la Lista Polverini ha dato 750 euro per il fondamentale convegno su «fiscalità ed abusivismo in odontoiatria».
Alla fine della lista della spesa si arriva a un milione. All'appello ne manca un'altro. «Stipendi e ristoranti? Francamente non lo so. Abbiamo rendicontato tutto quello che ci hanno dato», risponde Brozzi all'Espresso «Le voci mancanti? Francamente mi stai parlando di cose che mi portano in alto mare. Devo chiedere al commercialista e poi di richiamo».
Appena il consigliere ci richiamerà, aggiorneremo questo articolo.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/polverini-lultima-furbata/2191627
L’Italia dei valori presenta un’interrogazione pro-Sallusti
Antonio Di Pietro entra in sala stampa ed esordisce con una battuta: “Ma chi me lo diceva a me che finivo per fare una conferenza stampa per difendere Sallusti”. Il leader dell’Idv chiede al governo di intervenire per evitare che il direttore de “Il Giornale” finisca in carcere. Mercoledì si concluderà in Cassazione – dopo una pesante condanna di secondo grado – il processo per un articolo firmato con pseudonimo e pubblicato nel 2007 su Libero. Di Pietro spiega: “Serve una modifica dell’articolo 595 del codice penale, altrimenti possono intervenire le Camere già nelle prossime ore, emanando un ddl in sede legislativa in Commissione Giustizia”. “Con Sallusti – sottolinea il leader dell’IdV – ho decine e decine di cause in corso e ho dovuto ripassarle tutte mentalmente prima di venire qui. Ma il rischio che non possiamo correre e’ quello di imbavagliare la democrazia”. E a chi gli fa notare di pensarla come il Pdl, Di Pietro risponde con un sorriso: “Peggio, ho fatto di piu’, mi son messo sullo stesso piano di Sallusti”. L’ex magistrato ha precisato inoltre di aver presentato una interrogazione ”a risposta immediata” sul caso di Alessandro Sallusti, il direttore del ”Giornale”, che rischia il carcere per somma di condanne a causa di reati di diffamazione a mezzo stampa, per conoscere gli intendimenti dei ministri della Giustizia e per i rapporti con il Parlamento. ”La risposta la avremo mercoledi’ alle 15 in Aula”, ha concluso Di Pietro.
di Manolo Lanaro
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/09/24/litalia-valori-presenta-uninterrogazione-sallusti/205562/
lunedì 24 settembre 2012
Scandalo Lazio, Polverini lascia: ''Irrevocabili le mie dimissioni''.
Roma - (Adnkronos/Ign) - La governatrice ha comunicato le dimissioni volontarie da presidente della Regione Lazio alla giunta da lei presieduta. Casini: ''La parola torni ai cittadini''. Fiorito: ''Se il Consiglio si scioglie io mi ricandido''. Errani: ''Ora autoriforma Regioni''. Bagnasco: ''In Regioni inaccettabile reticolo di scandali''. Fini: ''Centrodestra di oggi è una caricatura''.
Roma, 24 set. (Adnkronos/Ign) - A quanto apprende l'Adnkronos, Renata Polverini ha comunicato le dimissioni volontarie da presidente della Regione Lazio alla giunta da lei presieduta.
Oggi la governatrice ha incontrato il segretario politico del Pdl, Angelino Alfano che avrebbe ribadito la massima disponibilità del partito e l'appoggio incondizionato.
Si è dimessaaaaaa! E' ufficiale!
Fondi Pdl, i consiglieri aumentavano spese e tagliavano sanità e trasporti.
Tagli dei posti letto e dei finanziamenti alla cultura,aumenti dei biglietti dei mezzi pubblici, dell’Irpef, del bollo auto. Avveniva nel Lazio e tutto questo mentre i consiglieri regionali si distribuivano milioni euro, 13,9 nel solo 2011. Il quotidiano “Il Messaggero” fa i conti in tasca all’esecutivo di Renata Polverini, nuovamente sull’orlo delle dimissioni dopo l’incontro di ieri con il premier Mario Monti e la fotografia che ne esce è impietosa.
Con la delibera numero 90 del 14 settembre 2010 i contribuiti ai gruppi vengono incrementati per un importo da 1 a 5,4 milioni. Contemporaneamente a causa dei debiti della gestione sanitaria vengono tagliati 2800 posti letto. Il 10 febbraio la delibera numero 14 conferma la previsione di spesa per il funzionamento dei gruppi per l’anno 2011 a 5,4 milioni. Il 5 aprile la delibera numero 33 sulla variazione di bilancio, al capitolo 5, autorizza altri 3 milioni di spesa. Per un totale dell’anno 2011 quindi pari a 8,4 milioni di euro. Un’altra delibera, la numero 86, e una nuova variazione di bilancio datata 19 luglio con sui si alza la spesa di altri 3 milioni di euro per un totale di 11,4 milioni. Infine l’8 novembre la delibera 72 aumenta la spesa di altri 2,5 milioni. In totale quindi quasi 14 milioni di euro, che come sta dimostrando l’indagine della Procura di Roma sono serviti per lo più per cene e festini e come raccontato tra l’altro dall’unico indagato per ora per peculato, Franco Fiorito ex capogruppo Pdl. A dicembre arriva sulla teste dei cittadini del Lazio la manovra finanziaria di fine anno taglia 142 milioni tra Atac e Cotral, le aziende di trasporto. Anche sulla cultura subisce la mannaia dei tagli: – 38 milioni di euro. Per far fronte ai problemi di bilancio viene anche aumentato il bollo auto del 10%. Ma non solo il disavanzo sanitario fa scattare anche l’aumento del’addizionale Irpef fino a un livello del 1,73%. A fine 2011 c’è anche l’aumento del 15% dei biglietti dei treni regionali.
Altre notizie da Tiscali
Le lacrime della giraffa: Alexandre e la sua fuga dal circo.
Schiavizzata, prigioniera di una gabbia, privata di ogni istinto naturale, addestrata a suon di percosse e privazione di cibo. Non è difficile capire perché la giovane giraffa di poco più di 3 anni, che venerdì scorso ha seminato il panico per le vie di Imola con la sua folle galoppata, abbia cercato la fuga dal circo Rinaldo Orfei.
I suoi 5 mt di altezza per una tonnellata di peso l’hanno accompagnata per chilometri in giro per la città, tra le autovetture e i palazzi, fino al recinto dello stabilimento della Coop, dove un agente della Polizia Provinciale le ha sparato un sedativo con l’impiego del fucile a narcotico. La piccola, ancora addormentata, era stata trasportata di nuovo nella sua prigione, il circo, dove, secondo il responso dagli accertamenti necroscopici eseguiti nella sezione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, è morta poco dopo per un collasso cardiocircolatorio.
Così, mentre resta da chiarire il motivo che ha reso possibile la fuga dal recinto del circo di proprietà di Aldo Martini, che si difende accusando qualcuno di aver voluto “creare questo drammatico incidente forse proprio per danneggiare il nostro circo e l’immagine del circo in generale”, e si riaccende la polemica sui circhi con animali, la corsa del giovane Alexandre, che non aveva mai visto l’Africa sapeva cosa significa essere uno schiavo, resta un gesto esemplare di ribellione estrema alla sua detenzione forzata.
Alexandre si è ferito, ha tirato calci e zoccolate, ha avuto paura di quel mondo a lui sconosciuto. Ma non si è mai arreso a quell’auto del Circo Orfei che lo inseguiva con a bordo i suoi aguzzini. La sua era una fuga senza speranza. Forse questo lo sapeva. Eppure, per assaporare l’irresistibile gusto della libertà, a lui negato sin dalla nascita, valeva la pena rischiare. Anche la morte.
Dedicato a te, coraggioso Alexandre.
“Non mi pento dei momenti in cui ho sofferto;
porto su di me le cicatrici, come se fossero medaglie,
so che la libertà ha un prezzo alto,
alto quanto quello della schiavitù.
L’unica differenza è che si paga con piacere,
e con un sorriso…
anche quando quel sorriso è bagnato dalle lacrime”.
Paulo Coelho – Lo Zahir
Rita Pani.
Passera parlando di auto: si deve investire.
Rita ... e questa volta concordo.
Solo che è difficile, vedervi per strada.
I bimbi senza casa per colpa della Regione Lazio. - Maddalena Balacco
Mentre qualcuno si divertiva a "cene eleganti", i servizi sociali venivano tagliati per mancanza di fondi.
Quattro ragazzi di eta’ compresa tra i 2 e i 17 anni e la loro madre di 38, disoccupata e senza marito, dormono da tre giorni in una macchina in via Cimabue a Piedimonte San Germano, nel Cassinate. La donna che ha perso il lavoro a causa della fortissima crisi economica che sta attanagliando la provincia di Frosinone, riusciva ad avere una casa solo grazie al sostegno del Comune. Da alcuni mesi, pero’, il Comune di Piedimonte San Germano ha sospeso il pagamento dell’affitto perche’ la Regione Lazio ha tagliato tutti i fondi destinati ai servizi sociali.
SOLDI CHE SPARISCONO - Contemporaneamente lo stesso consorzio dei servizi sociali del Cassinate si e’ ritrovato a dover tagliare tutte le assistenze perche’ la Regione Lazio e’ inadempiente da ormai un anno. “Sono tre giorni che mi arrangio dormendo in macchina – ha spiegato la signora Flutra, straniera ma residente in Italia da anni – mio marito e’ disoccupato e per sfamare i nostri figli lo scorso anno si e’ reso protagonista di una rapina: attualmente e’ in carcere. Questo pero’ non significa che i miei bambini debbano vivere di stenti e soprattutto dormire in macchina. Io mi arrangio come posso con pulizie e piccoli lavori, onesti, dignitosi ma che non mi consentono di arrivare neanche alla meta’ del mese. Il sindaco di Piedimonte San Germano non posso che ringraziarlo per tutto quello che ha fatto fino ad oggi ma la situazione e’ ormai precipitata. Lancio un appello a tutti quei signori consiglieri regionali di cui si parla tanto in questi giorni. Aiutateci.
ANCHE ALTRI - “Non solo la mia famiglia ma le altre decine che in questa zona per vergogna non denunciano il loro stato di indigenza”. Lo stesso sindaco di Piedimonte, Domenico Iacovella, si dice “affranto e impotente dinanzi all’impossibilita’ di trovare soldi anche per provvedere alle spese piu’ urgenti”. In via Cimabue i mobili della famiglia occupano parte della strada e i carabinieri hanno dovuto loro malgrado relazionare il fatto che quattro bambini dormono in auto. (Agi)
SOLDI CHE SPARISCONO - Contemporaneamente lo stesso consorzio dei servizi sociali del Cassinate si e’ ritrovato a dover tagliare tutte le assistenze perche’ la Regione Lazio e’ inadempiente da ormai un anno. “Sono tre giorni che mi arrangio dormendo in macchina – ha spiegato la signora Flutra, straniera ma residente in Italia da anni – mio marito e’ disoccupato e per sfamare i nostri figli lo scorso anno si e’ reso protagonista di una rapina: attualmente e’ in carcere. Questo pero’ non significa che i miei bambini debbano vivere di stenti e soprattutto dormire in macchina. Io mi arrangio come posso con pulizie e piccoli lavori, onesti, dignitosi ma che non mi consentono di arrivare neanche alla meta’ del mese. Il sindaco di Piedimonte San Germano non posso che ringraziarlo per tutto quello che ha fatto fino ad oggi ma la situazione e’ ormai precipitata. Lancio un appello a tutti quei signori consiglieri regionali di cui si parla tanto in questi giorni. Aiutateci.
ANCHE ALTRI - “Non solo la mia famiglia ma le altre decine che in questa zona per vergogna non denunciano il loro stato di indigenza”. Lo stesso sindaco di Piedimonte, Domenico Iacovella, si dice “affranto e impotente dinanzi all’impossibilita’ di trovare soldi anche per provvedere alle spese piu’ urgenti”. In via Cimabue i mobili della famiglia occupano parte della strada e i carabinieri hanno dovuto loro malgrado relazionare il fatto che quattro bambini dormono in auto. (Agi)
QUINDI – Questo è esattamente l’esempio di ciò che voglia dire sperpero di denaro pubblico. Questo fa capire che significa mettere denaro di tutti in mano di pochi ladri. Lo scempio di denaro che dovrebbe finire ai servizi per cui si pagano le tasse è il principale problema di questo paese, e sembra ben lungi dall’essere in via di risoluzione.
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