venerdì 17 maggio 2013

L’anti grillinismo scientifico: come vi stanno lavando il cervello senza che voi ve ne accorgiate.


lavaggio del cervello
Mozzybilo- “Gli uomini raramente sono consapevoli delle vere ragioni che stanno alla base delle loro azioni.
Edward L. Bernays ( Spino Doctor autore del libro Propaganda)
Il comportamento umano, la psicologia cognitiva, la neuroscienza hanno permesso tramite uno studio accurato di dimostrare come siano sempre più sofisticate e comuni le tecniche di manipolazione. Lo spin doctor è colui che ha il compito di influenzare l’opinione pubblica, riguardo certi argomenti graditi all’establishment, generalmente viene identificato come portavoce o consigliere di uomini politici di primo grado.
In stato di veglia l’uomo percepisce coscientemente solo sette informazioni per volta, il progressivo bombardamento di informazioni al quale siamo sottoposti allora potrebbe sembrare superfluo, in realtà non è affatto cosi, infatti questa sovraesposizione cognitiva è assolutamente scientifica, i milioni di input che ci bombardano vengono memorizzati automaticamente in modalità incosciente nel nostro subconscio.
Quindi tutte queste informazioni non verranno mai perse, noi coscientemente saremo consapevoli delle sette informazioni delle quali abbiamo coscienza certa, mentre le rimanenti verranno immagazzinate inconsciamente, partendo da questo presupposto capiamo come sia ormai una prassi elaborare tecniche per influenzare le scelte di una o ( a seconda dei metodi e degli strumenti) più persone.
Molte volte capita d’imbattersi in programmi televisioni in cui pseudo maghi dimostrano come possono con semplici tecniche di dialogo influenzare le scelte dei loro interlocutori, ma questi sono esempi rivelati, svelati; la televisione e la stampa invece sono i mezzi non svelati, tramite i quali lo spin doctor influenza le masse.
Marcello Foa (giornalista esperto in comunicazione) descrive l’efficacia e la pericolosità dello spin doctor:
quando voi abbinate le conoscenze delle tecniche del giornalismo e la comunicazione con le tecniche della psicologia create una autentica arma di distruzione di massa, perché riesce a manipolare masse senza che le masse se ne rendano conto, provocando degli effetti a breve corso devastanti e a lungo periodo ti creano delle idee e degli stereotipi difficilmente estirpabili
Uno spin doctor dentro ad un governo, ha la capacità di incidere sul taglio e sulla notizia che i media divulgano simultaneamente, facendo cosi sfalsare la nostra percezione, visto che un evento non viene raccontato per come accade ma con il taglio giusto per mettere in evidenza delle priorità, e che inconsciamente ci possa influenzare allontanandoci magari dalla verità.
In questo contesto si incastona il concetto di Frame, l’informazione crea un concetto molto forte, che nel tempo s’impianta nella nostra psicologia nel nostro modo di pensare, e di considerare i valori della nostra vita, di riconoscerne alcuni concetti come più fondanti rispetto ad altri, una volta creato ciò, tutto quello che confluisce ed è riconoscibile in questo frame, è riconosciuto come consolidante delle nostre “convinzioni” e certezze, le notizie anche vere, che escono da questo circuito , invece vengono percepite come pericolose, come minacce verso le nostre certezze acquisite, e quindi tendiamo a scartarle e allontanarle.
L’esempio lampante è il frame dell’euro, chiediamoci come viene visto chi esprime il suo scetticismo verso l’euro? Bene l’euro è il frame costruito ad arte, come soluzione unica e favorevole alla collettività, metterlo in discussione viene scartato a priori , non viene considerato al di là della veridicità di molte considerazioni a riguardo. Lo stesso vale per la religione, per la politica ecc. ecc.
Riappropriamoci della nostra consapevolezza.

Legge elettorale, Cassazione boccia il premio di maggioranza del Porcellum.

Corte Cassazione


La Cassazione boccia il premio di maggioranza del Porcellum. La Suprema Corte ha chiamato in causa la Consulta sulla legittimità costituzionale della legge elettorale Calderoli istituita nel 2005 e ha accolto il ricorso di 27 ricorrenti che hanno sollevato dubbi sulla sua costituzionalità. Le critiche di piazza Cavour riguardano soprattutto il premio di maggioranza al Senato, che pone “dubbi di legittimità costituzionale per la mancanza di una soglia minima di voti e/o seggi” e per “un meccanismo irrazionale che di fatto contraddice lo scopo che vuole perseguire (assicurare la governabilità)”.
Infatti essendo “il premio diverso per ogni Regione, il risultato è una sommatoria casuale dei premi regionali che finiscono per elidersi tra loro e possono addirittura rovesciare il risultato ottenuto dalle liste e coalizioni su base nazionale”. Piazza Cavour definisce “rilevanti e non manifestamente infondate le questioni di costituzionalità sollevate in giudizio, tutte incidenti sulle modalità di esercizio della sovranità popolare” garantite dagli art. 1, comma 2, e il 67 della Costituzione, dicendo a chiare lettere che “è dubbio che l’opzione seguita dal legislatore costituisca il risultato di un bilanciamento ragionevole e costituzionalmente accettabile tra i diversi valori in gioco”.
E bacchetta ancora il premio di maggioranza. “Si tratta – scrive piazza Cavour – di un meccanismo premiale che, da un lato, incentivando il raggiungimento di accordi tra le liste al fine di accedere al premio, contraddice l’esigenza di assicurare la governabilità, stante la possibilità che, anche immediatamente dopo le elezioni, la coalizione beneficiaria del premio si sciolga o i partiti che ne facevano parte ne escano”.
“Dall’altro – scrive ancora la Suprema Corte – esso provoca una alterazione degli equilibri istituzionali, tenuto conto che la maggioranza beneficiaria del premio è in grado di eleggere gli organi di garanzia che, tra l’altro, restano in carica per un tempo più lungo della legislatura”. Da qui la sua manifesta “irragionevolezza” in base all’art. 3 della Costituzione nonché la lesione “dei principi di uguaglianza del voto e di rappresentanza democratica”.

Crisi: papa, corruzione tentacolare ed evasione di dimensioni mondiali.

Crisi: papa, corruzione tentacolare ed evasione di dimensioni mondiali

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 16 mag - ''Una corruzione tentacolare e un'evasione fiscale egoista hanno assunto dimensioni mondiali''. Lo ha detto papa Francesco ricevendo, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, gli ambasciatori di Kyrgyzstan, Antigua e Barbuda, Lussemburgo, Botswana in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

''Si instaura una nuova tirannia invisibile, a volte virtuale, - ha proseguito il papa - che impone unilateralmente e senza rimedio possibile le sue leggi e le sue regole. Inoltre, l'indebitamento e il credito allontanano i Paesi dalla loro economia reale ed i cittadini dal loro potere d'acquisto reale''.

''La volonta' di potenza e di possesso - ha sottolineato Francesco - e' diventata senza limiti''.


http://www.asca.it/news-Crisi__papa__corruzione_tentacolare_ed_evasione_di_dimensioni_mondiali-1278028.html

giovedì 16 maggio 2013

trombidium holosericeum - Ragnetto rosso

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Trombidium holosericeum Linnaeus1758 è un acaro appartenente alla famiglia Trombidiidae.
Questi aracnidi non costituiscono un pericolo sanitario per gli esseri umani o in generale per i vertebrati, in quanto le loro larve parassitano gli insetti.
È una specie molto comune, in Europa e nell'emisfero settentrionale, viene chiamato anche ragnetto rosso per il colore del corpo, in primavera infesta muri e tetti delle aree urbane e cittadine. Vive alimentandosi degli escrementi degli uccelli.
La specie raggiunge una lunghezza massima di 5 millimetri, solitamente è lungo 1-2 millimetri. Il corpo è scarlatto e di aspetto vellutato a causa della fitta peluria. Gli occhi sono piccoli e distinti. Il cheliceri sono a forma di forbice, mentre i pedipalpi sono organi tattili. Il colore è rosso a causa dei carotenoidi ed avverte i predatori della propria tossicità (aposematismo).Sono assolutamente innocui sia per le piante,sia per gli animali,sia per gli uomini; l'unico problema è che se vengono schiacciati involontariamente il loro colore rosso è quasi indelebile e difficile da togliere soprattutto su pantaloni o maglie molto chiare.

Si parla di esodati e lavoro, in aula non c'è nessuno. E noi paghiamo.

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http://www.cadoinpiedi.it/2013/05/16/senato_i_banchi_vouti_di_pdl_e_lega.html

Questo succede alla camera quando c'è da discutere una legge che riguarda i cittadini.
Naturalmente, quando la legge riguarda qualcuno di loro, le cose cambiano.

Umberto Bossi indagato: truffa ai danni dello Stato, per i figli appropriazione indebita. - Anita Richeldi

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Umberto Bossi è indagato nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Milano sui fondi del Carroccio: non poteva non sapere delle spese folli dei figli.


Umberto Bossi è indagato. Umberto Bossi sapeva... Sapeva dei soldi sottratti al partito per pagare le spese folli - e le lauree - dei suoi figli, e anzi pare che fosse lui stesso ad autorizzarle. 
E del resto "carta canta" perché sui rendiconti della Lega Nord da inviare a Roma per ottenere i rimborsi elettorali la firma del Senatùr campeggia accanto a quella di Francesco Belsito, la "pietra dello scandalo".
L'acccusa di truffa ai danni dello Stato, maturata nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Milano sui fondi del Carroccio, è stata consegnata a Bossi stesso in via Bellerio.
Sono indagati anche i suoi due figli, Renzo e Riccardo, accusati di appropriazione indebita.
E anche se la Lega grida al complotto, tirando mezzo i servizi segreti, i magistrati sembrano non avere dubbi, soprattutto dopo le dichiarazioni di Belsito e di Nadia Dagrada, responsabile amministrativa della Lega e le intercettazioni delle telefonate tra i due.
Repubblica scrive:
dialoghi intercettati fra Belsito e la Dagrada hanno fatto un po' da canovaccio in questa vicenda di malagestione dei soldi pubblici, laddove, come hanno annotato gli investigatori, "entrambi convergono che è Bossi che deve autorizzare" e "che lui sa bene cosa rischia". Oppure quando, a proposito degli investimenti a Cipro e Tanzania, l'allora amministratore parla di un "capo (...) molto nervoso perché ha paura che i soldi non rientrano". Infine, le affermazioni rese agli inquirenti. Belsito, interrogato qualche settimana fa, aveva detto che Umberto Bossi sarebbe stato avvisato delle spese "più significative" effettuate per i suoi familiari, mentre la Dagrada (sentita come testimone) aveva ricordato non solo come il leader della Lega firmasse i rendiconti, ma anche un episodio: "Belsito mi ha sicuramente detto di aver registrato un suo colloquio con l'onorevole Bossi, colloquio nel quale aveva ricordato al segretario onorevole Bossi tutte le spese sostenute nell'interesse personale della famiglia (...) con i soldi provenienti dal finanziamento pubblico. Non so se abbia effettuato tale registrazione", che avrebbe voluto utilizzare, a caso ormai scoppiato, "come strumento di pressione, dal momento che volevano farlo fuori".
E poi c'è una lettera spuntata tra le carte di Belsito, nella cartelletta 'The family' - la stessa che includeva la "laurea lampo" in Albania conseguita dal Trota - dove Riccardo Bossi, fa i conti delle sue uscite personali all'ex tesoriere, aggiungendo di averne "parlato con papà". 
Gli inquirenti stanno accertando le responsabilità di Rosi Mauro e della moglie di Umberto Bossi.

Legge Bavaglio, le intercettazioni sulla P3 che non vogliono farvi leggere.


Intercettazioni


Nel giorno in cui Costa (Pdl) ha ripresentato il testo Alfano sulle intercettazioni telefoniche, alla Camera è arrivata la richiesta di autorizzazione all'ascolto delle telefonate di Verdini, Dell'Utri e Cosentino nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta P3.

Nel giorno in cui Enrico Costa (Pdl) ha riproposto il testo Alfano (la cosiddetta Legge Bavaglio e contro le intercettazioni), alla Camera è arrivata alla Giunta la richiesta di autorizzazione all’ascolto delle telefonate di Denis VerdiniMarcello Dell’Utri e Nicola Cosentino sulla cosiddetta “P3″. Telefonate che, se dovesse passare il ddl Alfano, non avreste mai potuto leggere. 
Enrico Costa, tuttavia, ieri ha escluso che ci sia un “legame politico” tra la riproposizione del disegno di legge e la richiesta di autorizzazione all’ascolto delle intercettazioni dei tre esponenti di spicco del Pdl : “Ho semplicemente riproposto – insiste Costa – i testi delle più significative proposte legge presentate dal Pdl nella scorsa legislatura. Tra queste c’è il testo Alfano sulle intercettazioni e il provvedimento sulla messa alla prova e la detenzione domiciliare”. La vicenda che coinvolge Verdini, Cosentino e Dell’Utri è quella del processo sulla cosiddetta “P3“. La richiesta di utilizzare le intercettazioni è partita dal gip di Roma Elvira Tamburello e trasmessa a Montecitorio perché i tre esponenti del Pdl erano parlamentari all’epoca dei fatti. Dell’Utri era senatore, Cosentino e Verdini, invece deputati. Attualmente, però, solo Verdini è parlamentare ed è stato eletto al Senato. Il cofondatore di Forza Italia e l’ex coordinatore campano del Pdl, invece, non sono stati ricandidati, non siedono più in Parlamento e sono a rischio galera.
Influenzare la Corte Costituzionale sul giudizio sul ‘Lodo Alfano’, intervenire sul Consiglio superiore della Magistratura per indirizzare l’assegnazione di incarichi direttivi, fare pressione sulla Corte di Cassazione per risolvere in una certa maniera il cosiddetto ‘Lodo Mondadori’. E poi il tentativo di screditare il candidato Stefano Caldoro al governo della Campania ma anche l’intervento a Milano in favore dell’accoglimento di un ricorso riguardante la lista ‘Pro Lombardia’ di Roberto Formigoni. Sono note la manovre che i membri della cossidetta P3 aveva architettato per infiltrarsi nelle istituzioni e inquinarle. Ecco il documento e le conversazioni.