venerdì 7 agosto 2015

LE MANI DEL GRUPPO BILDERBERG SULLA RAI. NOMINATA MONICA MAGGIONI. - Sergio Cararo

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Già da due giorni si era capito che la nomina del nuovo presidente del Consiglio di Amministrazione della Rai sarebbe stato la "carta da spariglio" che Renzi si sarebbe giocato. Mentre tutti si accanivano sulla nomina di un outsider competente come Freccero o di illustri ma sconosciuti portaborse dentro il nuovo Cda, il Presidente del Consiglio aveva la sua carta in mano da giocare. Questa carta si chiama Monica Maggioni, la ex corrispondente internazionale della Rai che in questi anni aveva “normalizzato” quella che era stata l’isola felice di Rainews24, allineandola sempre più all’informazione embedded imposta dai poteri forti. Una funzione a questo punto realizzata e suggerita da uno dei centri di potere più forti: il gruppo Bildeberg.

La Maggioni ha partecipato agli incontri di questa organizzazione riservatissima dei potenti del mondo e lo aveva fatto facendosi legittimare proprio dalla Rai di cui si apprestava a diventare presidente. La Rai, sollecitata da un’interrogazione del presidente della Commissione Vigilanza Roberto Fico (M5S) in merito alla partecipazione della Maggioni alla riunione del Bildeberg del 29 maggio scorso, si era sentito rispondere: “Si conferma che la Dottoressa Monica Maggioni ha partecipato a Copenaghen al meeting annuale di Bilderberg nel periodo compreso tra il 29 maggio e il 1° giugno. La Rai - ancorché la partecipazione citata sia avvenuta a titolo personale - ritiene assolutamente legittimo che, nell’ambito della propria attività professionale, un suo dipendente possa partecipare se invitato, a prendere parte ad eventi organizzati da un think tank di tale rilevanza internazionale e che tale partecipazione costituisca elemento di prestigio per l’azienda stessa”.
Per onestà occorre sottolineare come la Maggioni non sia affatto l’unica giornalista di comando a partecipare alle riservate riunione del Bildeberg. Negli anni passati negli hotel di lusso che ospitavano gli incontri si potevano incontrare Lilli Gruber, Gianni Riotta, Ugo Stille, Arrigo Levi, Ferruccio de Bortoli, Lucio Caracciolo. Soprattutto quelli del Corriere della Sera, erano di casa.
Sulla funzione del Bilderberg come “facilitatore” nel controllo dei punti strategici del comando, è interessante il meccanismo descritto nel libro di Domenico Moro (“Club Bildeberg”), ossia quello delle “porte girevoli”, per cui un ministro (o, nel caso degli USA, un segretario di Stato) si ritrova poi al vertice di una multinazionale, o magari ne aveva fatto parte prima, mentre grandi manager pubblici come Romano Prodi dopo aver portato avanti massicce privatizzazioni si ritrovano presidenti del Consiglio o ai vertici dell’Unione europea; o ancora uomini come Mario Draghi, che passano da presidente del Comitato economico e finanziario del Consiglio della UE a direttore generale del Ministero del Tesoro italiano, per poi diventare vicepresidente della Goldman-Sachs, dopo di che governatore della Banca d’Italia e infine presidente della Banca centrale europea.
  
Insomma una vera e propria oligarchia esclusiva che occupa sistematicamente tutti i posti rilevanti nell’economia, nella politica, nell’informazione e nella diplomazia internazionale. 
Gente che quando si incontra in località esclusive e in riunioni riservate di certo non discute certo della fame nel mondo o del giro d'Italia di ciclismo.
Con un Presidente del Consiglio in odore di grembiulini come Renzi (e come aveva scritto l’ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, immediatamente messo alla porta), la nomina di una partecipante al Gruppo Bildeberg a presidente del Consiglio di Amministrazione della Rai è tutt’altro che una sorpresa, è una conferma.

Sergio Cararo
Fonte: http://contropiano.org

Link: http://contropiano.org/articoli/item/32243
6.08.2015

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15412

Mark Twain by David Wolfe



https://www.facebook.com/DavidAvocadoWolfe/photos/a.10150364951666512.342374.102515706511/10152929320446512/?type=1&theater

Egitto, raddoppia il Canale di Suez. Giornata storica, cosa cambierà.


Cerimonia in pompa magna per la nuova opera che consentirà di incrementare notevolmente il traffico navale, ridurre i tempi di attesa e aumentare gli introiti. Al Sisi: "Grande conquista per il popolo egiziano". Il progetto è costato 8 miliardi (tutti investimenti privati)
Ismailiya (Egitto), 6 agosto 2015 - Giornata storica per l'Egitto che oggi ha inaugurato il raddoppio del Canale di Suez. La nuova opera consentirà di incrementare notevolmente il traffico navale e ridurre i tempi di attesa, con introiti che si stimano duplicati.  
MAXI CERIMONIA - Nel corso della cerimonia nella città portuale di Ismailiya, il presidente egiziano, Abdel Fattah Al-Sisi, ha percorso le acque del Canale a bordo dello yacht 'Mahroussa', tra le navi più antiche al mondo ancora in servizio, la prima a varcare la via navigabile aperta nel novembre 1869. Dietro una flottiglia di imbarcazioni scortata da cacciabombardieri.
ll presidente egiziano Al Sisi sullo yacht Mahroussa (Ansa)Durante il tragitto Al Sisi si è fatto fotografare insieme a un bambino di 9 anni, anche lui in divisa militare, che teneva in mano la bandiera egiziana. Il piccolo aveva chiesto di poter partecipare alla cerimonia e secondo fonti citate dall'agenzia di stampa Mena è stato autorizzato dal presidente, che lo ha abbracciato e passato del tempo con lui. Un volta a terra Al-Sisi, ha firmato il documento che consente il passaggio delle navi: è l'atto ufficiale che attesta la piena operatività del nuovo Canale. Subito dopo, l'esibizione della pattuglia acrobata e i fuochi di artificio. 
Al taglio del nastro hanno partecipato, fra gli altri, il premier russo Dmitri Medvedev, e il presidente francese Francois Hollande. L'Italia era rappresentata dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Maxischermi allestiti nelle piazze delle principali città del paese hanno trasmesso la diretta dell'evento. 
DUE NAVI SI INCROCIANO - E per la prima volta, due navi - una proveniente da nord e una proveniente da sud - si sono incrociate. Il suono delle loro sirene simbolo dell'inagurazione del nuovo Canale, è stato accolto con un grande applauso in sala stampa e tra i leader mondiali.
"UNA CONQUISTA PER IL POPOLO" - "E' una conquista per il popolo che è riuscito a finanziarlo come progetto nazionale e a realizzarlo attraverso la perseveranza e il duro lavoro", è il commento fatto filtrare dall'ufficio del presidente, che vede nell'opera la via per legittimare e fortificare la propria leadership in un Paese lacerato dalle tensioni con i Fratelli Musulmani e i sostenitori del deposto e condannato a morte Mohamed Morsi. "Nel corso di quest'anno l'Egitto si è opposto all'ideologia terroristica più pericolosa - ha detto Al Sisi nella cerimonia di inaugurazione -. La stiamo combattendo e la sconfiggeremo". 
PROGETTO FARAONICO - Il progetto da 8 miliardi di euro, pagato interamente da investitori egiziani, e completato a luglio - in largo anticipo rispetto ai 3 anni previsti - consiste nell'allargamento di 37 chilometri della via navigabile e nello scavo di una via parallela di 35 chilometri. 
CANALE DOPPIO, DOPPIE ENTRATE - Con la nuova infrastruttura, il governo egiziano intende duplicare le entrate provenienti dal Canale, raggiungendo i 10-11 miliardi di dollari l'anno rispetto ai 5 miliardi attuali, come spiegato nei giorni scorsi dal ministro degli Investimenti egiziani, Ashraf Salman, secondo il quale il progetto di sviluppo del Canale consentirà il transito di navi di nuova generazione che attualmente sono costrette a circumnavigare l'Africa attraverso il Capo di Buona Speranza.
COSA CAMBIERA' - Uno studio condotto da Intesa-San Paolo illustra le potenzialità di questa nuova opera. Tra il 2000 e il 2014 il trend di traffico del Canale abbia registrato un aumento di oltre il 120 per cento delle merci transitate, dato che sale al 202 per cento solo considerando i container. Il raddoppio del canale ora consentirà l'aumento del numero di navi passeggeri da 49 a 97 al giorno diminuendo il tempo di transito da 18 a 11 ore, peraltro senza prevedere un limite alle dimensioni delle navi. La combinazione di questi tre fattori, diminuzione dei tempi, aumento del numero dei passaggi e nessun limite dimensionale, aumenterà la convenienza di passaggio attraverso Suez anche per alcune rotte dall'Asia verso la costa occidentale degli Stati Uniti che attualmente usano Panama. Secondo lo studio di Intesa-San Paolo ci sarà un risparmio medio del 4 per cento del totale dei costi operativi per ciascun vettore, a seconda delle rotte e delle distanze, utilizzando il passaggio dal nuovo Suez. Rispetto all'impatto sulla portualità italiana sulla base del possibile spostamento della convenienza del passaggio via Suez di alcune rotte, il rapporto stima un possibile aumento di circa 170 mila containers nei porti italiani.

giovedì 6 agosto 2015

DEGLI ITALIANI POVERI NON VE N’È MAI FREGATO UN CAZZO. - Rosario Dello Iacovo

bracciante


Paola ha 49 anni e vive a San Giorgio Jonico, un comune alle porte di Taranto. Il suo cuore si ferma alle otto di mattina del 13 luglio nelle campagne di Andria. A 156 chilometri da casa. Anche quella notte Paola esce alle due per essere al lavoro alle cinque. Ma non torna nel pomeriggio, come ha fatto invece ogni maledetto giorno della sua vita da adulta. Su e giù per la Puglia a disposizione dei caporali e degli imprenditori agricoli, come altre 40mila donne pugliesi. Un traffico che si cela dietro fantomatiche agenzie di viaggio o contratti interinali e non garantisce salario, sicurezza, contributi previdenziali. Ci vuole quasi un mese e la denuncia della Cgil perché la vicenda, archiviata in fretta come morte naturale, venga alla luce.
Mohamed ha 47 anni e viene dal Sudan. Richiedente asilo ed è in possesso di regolare permesso di soggiorno ma non di un contratto di lavoro, muore qualche giorno dopo, il 21 luglio. Si accascia mentre raccoglie pomodori sotto il sole nelle campagne tra Avetrana e Nardò, con una temperatura che all’ombra sfiora i 40°. I titolari italiani dell’azienda e il caporale sudanese che gestisce i lavoratori migranti finiscono sul registro degli indagati per omicidio colposo. Ma dalle prime indagini emerge un quadro di illegalità diffusa e lo stesso titolare, Giuseppe Mariano, era già stato arrestato nel 2012 nell’ambito dell’operazione “Sabr” che aveva coinvolto i più grandi imprenditori agricoli della zona. Due morti che andranno a ingrossare le statistiche delle vittime sul lavoro del 2015. Nel 2014 sono state 1009 secondo l’Inail. Due morti, tante similitudini: l’età, le inesistenti misure di sicurezza, la povertà che spinge ad accettare ogni occupazione a qualsiasi condizione.
Ma evidentemente per la narrazione tossica dei razzisti nostrani le analogie non bastano. Anche in questo caso inizia a circolare un’interpretazione che contrappone la morte silenziosa di Paola a quella alla luce del sole, è il caso di dirlo, di Mohamed. «Gli italiani non fanno notizia» scrivono sui social network con quella retorica viscida che fa dei migranti dei privilegiati. In realtà ai razzisti degli italiani poveri non glien’è mai fregato un cazzo. Se manifestano e bloccano una strada, si lamentano del traffico. Se la polizia li carica, dicono che ha fatto bene. Se occupano una casa, chiosano sulla legalità. Se gli dici che un monolocale in una grande città costa 700 o 800 euro al mese, commentano compiti che è il mercato a fare i prezzi. Se un barbone gli tende la mano aperta, affrettano il passo e – nei casi più estremi – lo pestano o gli danno fuoco.
La sensibilità sociale dei razzisti italiani a proposito degli italiani poveri si ferma alle soglie dei social network. Li tirano in ballo solo per mettere una veste di pietismo al loro sentimento abominevole. Perché i razzisti possono stravolgere il concetto di esercito industriale di riserva quanto vogliono, trasformando Marx in un’icona reazionaria, ma il lavoro nero sottopagato è un’abitudine antica in questo paese. Soprattutto al Sud, e risale a molto prima della venuta degli stranieri. L’hanno inventato gli stessi sciacalli che oggi dicono «l’Italia agli italiani», in buona compagnia dei caporali stranieri che sfruttano i propri connazionali. Perché il mondo si divide in classi, mica in razze.

mercoledì 5 agosto 2015

Hamburger di ceci.




Difficoltà: Facile
Cottura: 60 minuti
Preparazione: 20 minuti
Ingredienti
- 200 gr di ceci secchi
- 125 gr di semi (girasole e sesamo)
- 1 patata
- 1 carota
- ½ cipolla
- aglio
- rosmarino
- prezzemolo
- olio extravergine d’oliva
- sale
Un hamburger di ceci è la variante vegana per chi vuole gustare tutto il sapore di un buon panino, senza rinunce. In questa ricetta la carne è sostituita completamente da ceci e verdure, per un risultato davvero goloso, da arricchire con la maionese vegan, senza uova (RICETTA QUI).

Preparazione
Preparare un hamburger di ceci vegan è davvero facilissimo, l’unica accortezza è quella di mettere in ammollo i ceci secchi almeno la sera prima, in una ciotola piena d’acqua. Se siete in ritardo, potete usare anche i ceci precotti, anche se noi consigliamo di usare quelli secchi, più gustosi e genuini.
Una volta che si saranno ammorbiditi, scolate i ceci e fateli bollire in acqua e foglia di alloro finché non saranno morbidi. La cottura dipende dai ceci, ma come minimo ci vorrà un’ora (45 minuti circa se usate la pentola a pressione).
A parte, lessate anche una patata e una carota. Quando saranno cotti metteteli nel frullatore e frullateli aggiungendo un pizzico di sale. Lasciate raffreddare per qualche minuto, nel frattempo, tritate finemente uno spicchio d’aglio e la mezza cipolla insieme al rosmarino e al prezzemolo, aggiustate di sale e pepe e unite il trito al composto.
Sul tagliere, con un coltello, sminuzzate, non troppo finemente, i semi di sesamo e di girasole. Poi uniteli alla polpa per darle una consistenza più solida e croccante.
Ora, aiutandovi con un coppapasta, o semplicemente usando le mani, date la forma di hamburger all’impasto, metteteli su una teglia foderata con carta da forno, spennellateli con un po’ d’olio, e infornate a 180 gradi per 20-30 minuti.
Quando saranno pronti, toglieteli dal forno e impiattateli con del pane integrale vegano (senza strutto, latte o uova) e un contorno di verdure fresche. Per renderli ancor più gustosi, serviteli con una cucchiaiata di maionese vegan.

Scopri anche:

Acqua Sassy per sgonfiare la pancia in pochissimo tempo.

acqua sassy


Esiste un metodo molto semplice per ridurre la pancia: si tratta della “Sassy Water”, ovvero l’Acqua Sassy.
Prende il nome dalla sua inventrice, Cynthia Sass, che l’ha ideata proprio per perdere peso. Questa ricetta trasforma l’acqua in una bevanda meravigliosa che può fare meraviglie per la tua salute. Possiede zero calorie e può anche migliorare considerevolmente la digestione. L’acqua Sassy è un elemento chiave in molti programmi per una pancia piatta. Oltre ad idratare il corpo, quest’acqua fornisce i fluidi (elettroliti) necessari, oltre ad equilibrare il metabolismo e lottare contro la ritenzione di liquidi. 8 bicchieri di acqua Sassy al giorno è la dosi generica, ma può variare in funzione dell’attività fisica effettuata.
Per preparare l’acqua di Sassy hai bisogno di 2 litri di acqua minerale, 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato, 1 cetriolo tagliato a fettine, 1 limone tagliato a pezzetti e 12 foglie di menta fresca.
Mescola il tutto e fai macerare per qualche ora, poi consuma.

Il dl enti locali è legge. -

Risultati del voto di fiducia in aula della Camera © ANSA


Stretta per 2,3 miliardi sulla sanità. 

L'aula della Camera ha approvato in via definitiva il dl enti locali con 295 si', 129 no, nessun astenuto. Il provvedimento è legge.
Ecco le norme principali:
  • - PER SANITA' 'RAZIONALIZZAZIONE' 2,3 MLD: Nessun taglio assicurano Governo e relatrice del provvedimento: solo una 'razionalizzazione' da 2,3 miliardi già decisa dalla conferenza Stato-Regioni ai primi di luglio. - ASSUNZIONI AIFA: 240 nuove assunzioni per l'Aifa nei prossimi tre anni.
  • - POLIZZA 'GIUBILEO' PER PELLEGRINI: Una sorta di "polizza Giubileo" da 50 euro che, sottoscritta dai pellegrini stranieri garantirà l'assistenza sanitaria pubblica senza altri costi. 
  • - ASSUNZIONI GIUBILEO: Per garantire l'ordine è autorizzata l'assunzione di 1.050 poliziotti, 1.050 carabinieri e 400 finanzieri e 250 vigili del fuoco.
  • - SANITA', REGIONI RINEGOZIANO CONTRATTI: I contratti per le forniture sanitarie vengono rinegoziati dalle regioni. Obiettivo è ridurre la spesa. Se non si raggiunge un accordo con i fornitori si potrà recedere dal contratto.
  • - FATTURE SANITA' AL MEF: Le fatture per le forniture sanitarie dovranno essere trasmesse al Mef ed al ministero della Salute che predisporrà un Osservatorio nazionale sui prezzi dei dispositivi medici.
  • - AZIENDE A RISCHIO SE SI SFORA: L'eventuale superamento del tetto di spesa sanitaria regionale sarà posto a carico delle aziende fornitrici di dispositivi medici per una quota complessiva pari al 40% nel 2015, al 45% nel 2016 e al 50% decorrere dal 2017.
  • - SI RINEGOZIA ANCHE PREZZO FARMACI: Entro il 30 settembre 2015, l'Aifa conclude le procedure di rinegoziazione con le aziende farmaceutiche per la riduzione del prezzo di rimborso dei medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale.
  • - STOP A PRESTAZIONI 'INAPPROPRIATE': Meno analisi, risonanze e affini. Il decreto prevede che siano individuate "le indicazioni di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale". Viceversa il costo è a totale carico dell'assistito. 
  • - A RISCHIO MEDICI: Se il medico convenzionato con il servizio sanitario fa prescrizioni inappropriate rischia una riduzione del trattamento economico accessorio.
  • - MEDICI POTRANNO GIUSTIFICARE: Il medico potrà evitare le sanzioni sul salario accessorio in caso di prescrizioni inappropriate motivando le proprie decisioni.
  • - AUTODROMO MONZA DEFISCALIZZATO: Ok alla defiscalizzazione per l'autodromo di Monza. Consentirà alla regione Lombardia di investire 20 milioni e salvare così il Gran Premio d'Italia. 
  • - LSU CALABRIA: Il governo li stabilizza inserendoli nel maxiemendamento.
  • - AGENZIE FISCALI: sono autorizzate ad annullare le procedure concorsuali per la copertura di posti dirigenziali bandite e non ancora concluse e a indire concorsi pubblici entro il 31 dicembre 2016. È autorizzata l'assunzione dei vincitori. In attesa della conclusione del concorso si prevede l'attribuzione da parte degli attuali dirigenti di deleghe 'a tempo' ai funzionari (non oltre fine 2016 appunto).
  • - RISORSE A CITTA' METROPOLITANE: Risorse per le Città metropolitano di Milano e Torino, ma anche ossigeno finanziario, in favore di Sicilia, Valle d'Aosta.
  • - VENETO, ARRIVA SCONTO 7,5 MLN: 7,5 milioni di 'sconto' sul patto di stabilità in arrivo per i comuni del Veneto colpiti a inizio luglio da una tromba d'aria.
  • - AMMINISTRATORI LOCALI ASSICURATI: Gli amministratori locali potranno essere assicurati contro eventuali rischi connessi al loro mandato.
  • - PRECARI PROVINCE: Province e Citta' metropolitane che hanno sforato il patto di stabilita' nel 2014 potranno comunque prorogare i lavoratori precari impiegati in questi enti.
  • - REGIONI A RISCHIO 'MULTA': Le Regioni che non assorbono le competenze delle province dovranno pagare i costi per far continuare a funzionare le amministrazioni provinciali per quelle che vengono definite ''funzioni non fondamentali''.
  • - PIU' DOCENTI SCUOLE INFANZIA: Accolto un emendamento che mette fine al blocco delle assunzioni e prevede la possibilità per i Comuni di assumere nuovi insegnanti anche oltre i limiti di spesa imposti dal Patto di Stabilità.
  • - COMMISSARIO BAGNOLI: modifica alle norme per il commissario straordinario di Bagnoli che potrà essere scelto ''tra persone, anche estranee alla pubblica amministrazione, di comprovata esperienza gestionale e amministrativa''. La nomina potrà essere fatta con Dpcm.
  • - POLIZIA PROVINCIALE: Il personale viene trasferito alla Polizia municipale.
  • - SCREENING REGIONI PER CONCESSIONI MARITTIME: Si avvia uno screening a livello regionale in vista della revisione delle concessioni demaniali marittime.