domenica 27 settembre 2015

Sequestrate dosi di GcMAF vendute on line anche in Italia. - Marvi Tonus




L'agenzia regolatoria britannica Medicines and healthcare product regulatory agency (Mhra) ha emanato un importante avviso rivolto a chiunque abbia acquistato GcMAF (Globulin component macrophage activating factor), un mediatore del sistema immunitario etichettato First Immune, privo di licenza e venduto on line su Internet, anche su siti in lingua italiana, come coadiuvante nel trattamento di alcune malattie: tumori, infezione da Hiv, autismo e altre dipendenti da un'alterazione del sistema immunitario. 
Nel corso di un'ispezione all'interno di uno stabilimento della zona di Cambridge, sede di produzione del GcMAF, gli investigatori della Mhra hanno scoperto che questa proteina veniva sintetizzata utilizzando derivati del sangue proibiti per uso umano e vietati anche per la fabbricazione di medicinali. 
I responsabili dell'agenzia britannica hanno esortato tutti coloro che hanno acquistato GcMAF attraverso Internet a contattare il proprio medico per prendere i provvedimenti necessari. 
La proteina GcMAF è un fattore di attivazione dei macrofagi, cellule essenziali per la risposta immunitaria, sperimentato in alcuni studi clinici negli Stati Uniti e in Giappone anche come inibitore della crescita tumorale nello stadio avanzato del carcinoma alla mammella e del colon metastatizzato e per ridurre la quantità di virus circolante nelle infezioni da Hiv. 
In queste ricerche, che hanno suscitato alcuni dubbi metodologi, si è ipotizzato che l'infusione di GcMAF possa ripristinare la corretta funzionalità del sistema immunitario, alimentando le speranze di cura di molti pazienti senza però raccogliere prove di efficacia e sicurezza tali da ottenere il via libera da parte delle autorità europee preposte al controllo dei farmaci. Constatata l'assenza di sterilità nel processo produttivo e il mancato rispetto degli standard di Good manufacturing practice (Gmp), l'Mhra ha decretato la chiusura dello stabilimento britannico e il sequestro di oltre 10.000 flaconi di GcMAF. 
Su diversi siti web, però, il prodotto è ancora in vendita. Alla luce di quanto è successo utilizzarlo potrebbe rappresentare un grave pericolo per la salute. 

Perché interessa il farmacista: compito del farmacista è informare, tutelare e mettere in guardia anche il paziente che acquista prodotti dai presunti effetti terapeutici su Internet. 


http://www.farmacista33.it/sequestrate-dosi-di-gcmaf-vendute-on-line-anche-in-italia/pianeta-farmaco/news--30391.html#.VgUWH6yDhHE.facebook

Sciò mas goòn. - F.R.




...ah quella dei cuin!!! 


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Santità.



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Effetti differenti...



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Questo post è lungo cinque righe. Si chiama: l’uovo di Colombo. Parla da solo. - Sergio Di Cori Modigliani


je       auti


La parte oscura dell’affaire Volkswagen di cui in Italia non si parla: “Il software taroccato, oltre a nascondere uno strabordante aumento di emissioni tossiche, comporta un forte incremento del consumo di carburante di cui l’automobilista non era stato, non è stato, né tuttora è informato, in alcun modo. Non a caso era sostenuto da tutte le multinazionali attive nel campo petrolifero e loro derivati”. L’unica organizzazione a dirlo (da due anni) è l’associazione Altronconsumo.
fine del post.
buon week end a tutti. 
P.S. alla data di oggi, le class action in preparazione sono, soltanto in occidente, circa 125.

venerdì 25 settembre 2015

Siria, arrivano i primi caccia di Mosca. Prove di disgelo tra Usa e Russia.

Siria, arrivano i primi caccia di Mosca
Prove di disgelo tra Usa e Russia


Mentre cresce il pericolo di un'esplosiva escalation del conflitto, l'amministrazione Obama si appresta a cambiare strategia nel Paese.


 - La Russia avrebbe già spostato i suoi primi caccia da combattimento in una base in Siria, secondo quanto riferisce il Pentagono. Intanto, l'amministrazione Obama si appresta cambiare strategia nel Paese: secondo il Wall Street Journal, Casa Bianca e Pentagono starebbero progettando di creare piccole unità speciali siriane che avranno il compito principale di indicare agli Usa le aree in cui condurre i raid aerei contro l'Isis.

L'amministrazione Obama si appresta quindi a "rottamare" la sua strategia pro-ribelli, per gli osservatori vicina al collasso. Casa Bianca e Pentagono infatti starebbero riconsiderando quello che finora era stato l'obiettivo primario: creare attraverso l'addestramento dei ribelli moderati una forza militare su larga scala in grado di contrastare con efficacia l'Isis. 

Intanto di fronte al pericolo di un'esplosiva escalation del conflitto in Siria, legata anche alla presenza militare russa nel Paese, Washington e Mosca hanno deciso di provare a collaborare, con l'obiettivo di risolvere una situazione che appare sempre più senza uscita. 

Il segretario di Stato Usa, John Kerry, aveva rivelato in settimana l'esistenza di una proposta giunta da Mosca per l'avvio di colloqui a livello militare. Ora è arrivata la telefonata tra il numero uno del Pentagono, Ash Carter, e il suo omologo russo, Sergei Shoigu, che di fatto fa ripartire un dialogo che tra Stati Uniti e Russia mancava da tempo, soprattutto dopo il gelo calato tra i due Paesi a causa della crisi di Crimea e del conflitto nell'est dell'Ucraina. 

L'obiettivo è quello di individuare strategie comuni sia per porre fine a una sanguinosissima guerra civile sia per combattere la minaccia dell'Isis in Siria. Il tutto cercando di superare le tante divergenze tra Casa Bianca e Cremlino, specialmente per quel che riguarda l'atteggiamento da tenere verso il regime di Assad e la possibile transizione politica a Damasco. 

A dare un impulso a questo percorso di disgelo nei rapporti tra Stati Uniti e Russia potrebbe poi essere nei prossimi giorni un possibile faccia a faccia tra Barack Obama e Vladimir Putin a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. Incontro che potrebbe avvenire il 28 settembre quando i due leader si ritroveranno entrambi al Palazzo di vetro dell'Onu.