giovedì 27 gennaio 2011

Boccassini, Anm replica al Giornale: "Non ci faremo intimidire".




Un messaggio intimidatorio è arrivato all'Associazione nazionale magistrati dopo che il presidente ha definito "di inaudita gravità" l'attacco del 'Giornale' a Ilda Boccassini, uno dei pm di Milano che indagano sul caso Ruby

Una e-mail contenente minacce al presidente Luca Palamara è arrivata a un indirizzo di posta elettronica dell’Associazione nazionale magistrati. “Sta per arrivare la vostra ora”, c’è scritto tra l’altro nel testo. Le frasi di minaccia si riferiscono alla posizione di Palamara che questo pomeriggio in conferenza stampa ha detto che non subirà intimidazioni per quanto riguarda la difesa della magistratura tutta e in particolare dei magistrati della procura di Milano e di Ilda Boccassini attaccata oggi dal Giornale.

”Il metodo ‘Mesiano’ non ci intimidisce e non ci intimidirà – ha assicurato Palamara -. Come Anm esprimiamo solidarietà ai colleghi di Milano e alla Boccassini che ha ricevuto un attacco di inaudita gravità da ‘Il Giornale’ per la sola ‘colpa’ di applicare la legge come prevede la Costituzione”.

”E’ un attacco di una gravità inaudita – ha proseguito il presidente dell’Anm – perché non riguarda tutti i titolari dell’inchiesta che sono ben tre, ma uno solo, la Boccassini, con l’intento di personalizzare lo scontro. Se il prezzo di poter svolgere un’indagine è quello di subire ritorsioni, diciamo, a chi si serve di questi metodi denigratori, che non faremo un solo passo indietro”.

Le parole di Palamara si sono aggiunte a quelle del procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati, che ha così commentato l’articolo del Giornale: ”Le campagne di denigrazione e l’attacco personale si qualificano da soli”.



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