mercoledì 17 giugno 2020

Ci provano col dossieraggio. - Tommaso Merlo



Non riuscendo a stroncare il Movimento con le fake news ci provano col dossieraggio. Una tempistica perfetta. Stanno arrivando i soldi della ricostruzione e rivogliono il potere senza estranei tra i piedi. Nessuna novità. 
Il Movimento è sotto un attacco mediatico micidiale fin dalla sua fondazione e questo per il semplice motivo di essere estraneo alle lobby che comandano nel nostro paese, lobby che controllano i mezzi d’informazione e condizionano i vecchi partiti. 
Lobby che hanno schiavizzato la carta stampata e ucciso il vero giornalismo piegandolo ai loro interessi. Il tutto con la codarda complicità della categoria. Ma la potenza di fuoco contro il Movimento non ha finora sortito un granché. Ne ha ridotto i consensi, ne ha sporcato la reputazione, ma quegli scappati di casa sono ancor lì nei palazzi che contano.

Questo perché contrariamente a quanto pensavano lorsignori, quel progetto politico alieno si è dimostrato molto più solido di quanto sembrasse. Reggendo la prova del governo nazionale e realizzando rapidamente molte promesse. Esplosa la bomba del 4 marzo, le lobby speravano che un governo col Movimento non nascesse neanche. Ma si sa, le vie della politica italiana sono infinite ed ignorare del tutto il responso delle urne era troppo pericoloso. Le sinistre si sono ritirate subito schifate, mentre Salvini è stato al gioco dopo settimane di stallo. Il perché lo si è capito strada facendo. Per sfruttare il governo come palco per la sua campagna elettorale permanente e per fagocitare quel Movimento d’ingenui sprovveduti. Mossa che gli stava riuscendo. Il Movimento a lavorare, lui in giro a far comizi. Raddoppio dei consensi e lobby tutte schierate dalla sua parte. Al punto che dal Papeete Salvini si fionda all’incasso dei pieni poteri ma sbatte contro il palo. Sottovaluta la paura delle sinistre di estinguersi e quanto valga la loro parola soprattutto se in ballo ci sono delle poltrone. Parte il governo giallorosa tra incertezze e diffidenze. Il problema delle lobby è sempre lo stesso. Quegli estranei del Movimento tra i piedi. Il governo giallorosa è più pensante e lento. Affossarlo sembra un’impresa facile se non fosse per il sorgere di un grave imprevisto, Giuseppe Conte. Un premier che dopo aver schiaffeggiato Salvini in parlamento ed essersi meritato una seconda premiership, conquista la fiducia del paese. Non ci voleva. Conte dà spessore politico al governo. In casa come all’estero. Allo scoppio della pandemia le lobby si son sfregate le mani e si son date allo sciacallaggio. Gettando benzina sul fuoco del malcontento. Piantano zizzania. Tutto inutile. I cittadini si fidano di Conte e apprezzano come il governo affronta l’emergenza. Non ci voleva davvero. Le lobby cominciano a perdere la pazienza ma le fake news si rivelano armi spuntate. Tutta colpa di un giornalismo che schiavizzato dalle lobby ha perso ogni credibilità e quindi senso. Tutta colpa dei cittadini che si son stancati di venire manipolati e cercano di ragionare con la propria testa. Ma le lobby non demordono. Si preannuncia una crisi economia e sociale devastante. Evviva, un’altra grande opportunità. Le lobby spruzzano fango ma le fake news ormai sono armi spuntate. Si passa al dossieraggio. Una tempistica perfetta. Stanno arrivando i soldi della ricostruzione e rivogliono il potere senza estranei tra i piedi.

https://repubblicaeuropea.com/2020/06/17/ci-provano-col-dossieraggio/

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