Le piramidi bosniache rappresentano una delle rivendicazioni archeologiche più controverse e controverse del XXI secolo. L'annuncio di Semir Osmanagich del 2005 attirò l'attenzione mondiale, soprattutto con l'audace affermazione che la Piramide del Sole a Visoko, in Bosnia, non solo superava la cima della Grande Piramide di Giza in Egitto, ma era anche allineata con i punti cardinali con maggiore precisione. Scoperte come blocchi di cemento visibili, tunnel misteriosi e rilevamenti di energia elettromagnetica sulla cima hanno acceso l'immaginazione e portato alcuni a credere che si tratti dei resti di una civiltà avanzata perduta da tempo, forse addirittura più antica di qualsiasi altra conosciuta sulla Terra.
I sostenitori indicano le conferenze internazionali e la curiosità scientifica degli scienziati di tutto il mondo come segnali del fatto che il sito merita un'indagine seria. Sostengono che gli archeologi tradizionali a volte scartano le nuove scoperte troppo in fretta e che le teorie alternative andrebbero esplorate con una mentalità aperta. Per coloro che credono nella conoscenza dimenticata, nelle antiche tecnologie energetiche o nelle avanzate società preistoriche, le piramidi bosniache presentano possibilità intriganti.
D'altro canto, molti archeologi professionisti sono fortemente in disaccordo. L'Associazione Europea degli Archeologi e altri esperti sostengono che si tratti semplicemente di una collina naturale che è stata mal interpretata. I critici hanno definito queste affermazioni come scientifiche, sottolineando la mancanza di prove sottoposte a revisione paritaria e di rigorosi standard di scavo. Anche l'impiego di volontari al posto di archeologi qualificati ha sollevato preoccupazioni circa l'integrità del lavoro svolto.
La domanda rimane: queste piramidi sono davvero create dall'uomo o sono formazioni naturali avvolte nel mito? Tuttavia, questo sito ha ispirato migliaia di persone a visitarlo e a riflettere più profondamente sul passato dell'umanità. Che le si consideri un vero mistero o un'idea sbagliata moderna, le piramidi bosniache continuano a stimolare l'immaginazione e il dibattito, e questo di per sé mantiene vivo lo spirito di esplorazione. Cosa ti convincerebbe in un modo o nell'altro?
Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
domenica 1 giugno 2025
Piramidi bosniache.
martedì 25 aprile 2023
CIVILTA’ SCONOSCIUTA IN BOSNIA?
...Alcuni anni fa, nella foresta della valle di Visoko, in Bosnia, è stata trovata la palla enorme che vedete nella foto allegata a questo post. Sembra che sia una roccia sferica con una altissima concentrazione di minerale ferroso, vista la sua colorazione rossastra.
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Secondo l'archeologo Semir Osmanagich, questa “sfera” è stata fatta da una civiltà sconosciuta che viveva nella zona oltre 1000 anni fa. Altri archeologi non sono d’accordo. Secondo altri studiosi, infatti, si tratta di una roccia sferica naturale chiamata concrezione. Molte concrezioni sono ricche di ferro, quindi, assumono un aspetto rossastro.
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In giro per il mondo ci sono altre rocce perfettamente sferiche. Alcune, come quelle in centro America, presentano chiare evidenze di essere state lavorate dall’uomo, e sono quindi sicuramente “artificiali”. Altre sfere, come quella ritrovata in Bosnia o in Nuova Zelanda, non presentano segni visibili di “utensili umani”. Per questo si ritiene che siano di origine naturale. Ma con grande onestà, nemmeno i geologi sanno spiegare come sia possibile che un processo naturale porti alla formazione di una “sfera perfetta”. Per questo, la disputa continua. Naturale o artificiale?
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Una cosa però, è certa. Prima dell’Ultimo Disgelo, metà del Mare Adriatico era una enorme pianura, sicuramente abitata da esseri umani. È quindi del tutto naturale che sotto il mare, o sotto metri di fango nella terraferma, si trovino i resti di antichi insediamenti umani mai presi in considerazione. Che livello di civiltà avevano raggiunto?
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L’articolo continua sul libro:
HOMO RELOADED – 75.000 ANNI DI STORIA NASCOSTA
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giovedì 14 gennaio 2021
Migranti, 3mila bloccati in Bosnia al gelo. Unhcr: “A rischio vite umane”. Di Maio: “Ue si attivi, corridoi umanitari o redistribuzione”. (31.12.2020)
Il campo di accoglienza di Lipa è stato evacuato perché le autorità bosniache non avevano rispettato la promessa di attrezzarlo per i rigori dell’inverno. In seguito gli stessi migranti gli hanno dato fuoco. Ora circa 3mila profughi della rotta balcanica vagano all’aperto, dormendo nei boschi e in ricoveri di fortuna con una temperatura sotto lo zero. Il rappresentante in Bosnia dell’Oim Peter van der Auverart ha parlato di "catastrofe umanitaria".
“Siamo profondamente preoccupati per le condizioni precarie in cui si trovano attualmente i migranti e i richiedenti asilo che hanno perso il rifugio e gli altri che sono rimasti bloccati lungo il confine in edifici abbandonati e campi di fortuna in questo periodo dell’anno. Con le forti nevicate recenti e le temperature sotto lo zero sicurezza, salute e protezione di queste persone sono a rischio immediato. Se non si agisce con la massima urgenza, si mettono a rischio delle vite umane“. E’ il nuovo appello lanciato dall’Unhcr, l’Agenzia Onu per i Rifugiati, per un intervento in favore dei circa 3mila profughi bloccati al gelo nel nordovest della Bosnia-Erzegovina, al confine con la Croazia, dopo che la tendopoli di Lipa è stata data alle fiamme.
Il campo di accoglienza è stato evacuato il 23 dicembre dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni, dato che le autorità bosniache non avevano rispettato la promessa di attrezzarlo per i rigori dell’inverno. In seguito gli stessi migranti gli hanno dato fuoco, come era accaduto a settembre sull’isola di Lesbo. Ora circa 3mila profughi della rotta balcanica vagano all’aperto esposti al gelo invernale, dormendo nei boschi e in ricoveri di fortuna a temperatura sotto lo zero. Il rappresentante in Bosnia dell’Oim Peter van der Auverart ha parlato di una autentica “catastrofe umanitaria“.
La rete RiVolti ai Balcani, composta da oltre 36 realtà e singoli impegnati a difesa dei diritti delle persone e dei principi fondamentali sui quali si basano la Costituzione italiana e le norme internazionali, in una nota diffusa da Amnesty chiede “l’immediato e urgente intervento di istituzioni europee, internazionali e locali nell’area di Bihac, e una soluzione di sistema a lungo termine che assicuri a migranti, richiedenti asilo e rifugiati il rispetto dei diritti umani fondamentali”.
Questa mattina il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in una lettera inviata alla Stampa parla di “quadro inquietante di quanto sta avvenendo alle porte dell’Europa”. “Stiamo seguendo da vicino – assicura il titolare della Farnesina – la situazione che si è venuta a creare a seguito della chiusura del campo di accoglienza di Lipa. La condizione umanitaria dei migranti e richiedenti asilo che sono al momento privi di alloggio e di accesso ai servizi essenziali ci preoccupa e come ministero degli Esteri abbiamo disposto uno stanziamento fino a 500.000 euro a favore della Croce Rossa che sta operando sul terreno. Inoltre, abbiamo chiesto alla Commissione dell’Ue di attivarsi per alleviare le sofferenze delle persone coinvolte. D’altronde è impensabile che degli esseri umani in questo inverno gelido e ostile siano obbligati al dolore e alla sopravvivenza. Serve una risposta unitaria al tema dell’immigrazione”. Le Autorità della Bosnia-Erzegovina, centrali e locali, dovrebbero “individuare con assoluta urgenza una soluzione” ma “anche l’Ue ha una responsabilità morale enorme”. I corridoi umanitari “sono una strada da percorrere. La redistribuzione per quote, anche lavorative (coniugando le capacità professionali dei richiedenti asilo alle necessità de singoli Stati Membri), ne è un’altra. Tutti gli altri sono binari morti come già morti, perché privati della loro anima, sono i corpi di quei tremila esseri umani perennemente in fuga”.
Ylva Johansson, commissario europeo per gli Affari interni, questa mattina ha parlato con Zoran Tegelttija, presidente del Consiglio bosniaco, dopo il colloquio di ieri con Mustafa Ruznic, primo ministro del cantone di Una-Sana. “È chiaro che la soluzione pratica e immediata è riaprire il centro di accoglienza Bira”, ha detto, accogliendo “con favore la decisione di questa mattina del Consiglio dei ministri di confermare Bira come l’opzione preferita. Questo centro dispone di riscaldamento, elettricità, acqua corrente e può ospitare 1.500 persone. Grazie ai finanziamenti dell’Ue, forniti e promessi, questa è una soluzione immediata e ovvia per alleviare le sofferenze di chi è bloccato nella neve”. L’Ue rilancia quindi l’appello “alle autorità nazionali e locali bosniache di lavorare insieme per fornire il rifugio che questi esseri umani meritano”.
martedì 12 dicembre 2017
Scoperti campi di torsione di Tesla sulle piramidi bosniache.

Fenomeni energetici registrati sopra la Piramide del Sole a Visoko danno una diversa visione delle piramide rispetto alle convenzionali spiegazioni dogmatiche. Le piramidi sono ripetitori di energia che inviano e ricevono informazioni attraverso il sole.
Per molti altri ricercatori, tra i quali il più importante è Nikola Tesla, le onde scalari, o onde stazionarie, creati nell’interazione dei campi di torsione viaggiano a velocità superiori a quella della luce. Si stima una velocità di 10 miliardi di volte più veloce di quella della luce. In tal modo, i campi di torsione possono muoversi attraverso qualsiasi altro corpo cosmico (pianeti, soli) senza spreco di energia. Questo significa che sono in grado di viaggiare a grande velocità, trasferire informazioni / energia e che non c’è alcuna perdita in qualità e in quantità di informazioni. (Fonte)
E’ come avere a due estremità due produttori (generatori) dell’energia che stanno mutuamente comunicando attraverso i Campi di Torsione di Tesla (Onde). Il trasferimento dati tra le due estremità è quasi istantaneo, anche tra due corpi distanti del Cosmo e le informazioni non perdono la loro qualità durante il trasferimento. (Fonte)
La disposizione a spirale dei sette livelli di gallerie all’interno delle piramidi porta all’accelerazione del movimento dell’energia ed amplifica la loro intensità. Il ricercatore finlandese Mika Virpiranta ha scoperto che 26 linee vulcaniche conducono verso la Piramide bosniaca del Sole. Se la piramide si trova sulla linea che collega due vulcani allora la struttura si trova su una linea vulcanica.
“Una quindicina di anni fa, ho scritto circa il ruolo degli antichi Maya come” cronometristi cosmici “nei libri e sulla civiltà il cui scopo era quello di armonizzare la frequenza del nostro pianeta con quella del Sole A quel tempo la mia ipotesi è stata presa dalla redazione di Wikipedia e utilizzata come “un argomento per screditarmi” .- Dr. Osmanagic.
La mia ricerca e la tesi secondo cui le piramidi sarebbero state costruite in tutto il mondo, e che le piramidi più antiche sono anche le più grandi, ha portato a situazioni in cui gli egittologi hanno creato un muro di ostilità nei miei confronti.
Tuttavia, il tempo e gli argomenti scientifici confermano che avevamo ragione e che loro avevano torto, scrive il Dott Osmanagic.
