Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
Visualizzazione post con etichetta latitante. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta latitante. Mostra tutti i post
venerdì 21 aprile 2017
mercoledì 14 maggio 2014
.Messaggio alle forze dell'ordine per cercare di fermare il disordine:
"Attenzione! C'è un potenziale latitante che si aggira per l'Italia. Si chiama Francantonio Genovese, è un deputato del Pd, e da due mesi la magistratura chiede il suo arresto.
Il suo partito gli ha già dato due mesi per inquinare le prove e per reiterare il reato e ora vuole rinviare il voto sul suo arresto a dopo le elezioni europee.
Il MoVimento 5 Stelle ha chiesto di votare subito, di non perdere altro tempo, per non essere costretti, poi, ad andare a ricercarlo.
Magari in Libano.
Anche lui.
La maggioranza ha detto no.
Lanciamo un appello alle forze di polizia: tenetelo d'occhio.
Quest'uomo, secondo le accuse, ha sottratto fondi pubblici per almeno 6 milioni di euro.
Non lasciamolo fuggire".
Beppe Grillo
https://www.facebook.com/sergio.dicorimodigliani/posts/10202741699037383?notif_t=close_friend_activity
venerdì 11 aprile 2014
Dell’Utri, ordine d’arresto dalla Corte d’Appello di Palermo: ma è latitante.
Marcello Dell’Utri è latitante.
Ufficialmente dalla sera di giovedì 10 aprile. La terza sezione della Corte d’Appello di Palermo ha emesso un ordine di custodia cautelare per pericolo di fuga nei suoi confronti, ma la Squadra mobile di Milano non ha potuto eseguirlo, perché non riesce a trovare l’ex senatore. La notizia, riportata da La Stampa, arriva a pochi giorni dalla sentenza definitiva sul concorso esterno in associazione mafiosa. Potrebbe essersi rifugiato all’estero, in Guinea Bissau, Libano o Repubblica dominicana. E proprio qui, ricorda il quotidiano torinese, “si era rifugiato due anni fa, in circostanze analoghe, quando sparì nei giorni in cui la Cassazione doveva decidere la sua sorte.
Nei mesi scorsi per due volte consecutive la Corte d’appello di Palermo aveva respinto la richiesta di divieto d’espatrio avanzata dal pg Luigi Patronaggio. Due giorni fa invece la svolta. Accolta la richiesta di arresto per il pericolo di fuga all’estero. All’origine della decisione, una intercettazione che risale a novembre, in cui il fratello di Dell’Utri, Alberto, parlando col proprietario del ristorante Assunta Madre di Roma Vincenzo Mancuso, dice di “accelerare i tempi” e fa riferimento alla Guinea che “concede facilmente i passaporti diplomatici”.
A eseguire l’intercettazione ambientale che aveva allertato gli inquirenti era stata la Procura di Roma, “nell’ambito di una inchiesta per riciclaggio su un’imprenditore calabrese, Gianni Micalusi, l’8 novembre scorso, ed era stata subito trasmessa all’estero”. In risposta Mancuso chiede al fratello dell’ex senatore se non ha mai pensato “di farsi nominare ambasciatore della Guinea”. Un’ipotesi a cui Alberto Dell’Utri rispondeva facendo riferimento a un “retroscena” che aveva a che fare con “un personaggio che ha sposato la figlia del presidente africano”. E sull’ipotesi del Libano spiegava che l’ex parlamentare aveva cenato ” a Roma con un politico importante del Libano, che si candida presidente”.
Iscriviti a:
Post (Atom)