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mercoledì 21 ottobre 2020

Covid: Guerra (Oms), ok a prototipo del vaccino entro l'anno.

 

In Italia ospedali preparati, non adeguato il territorio.


"Non credo" sarà necessario attendere il 2022 per avere un vaccino disponibile per tutta la popolazione italiana perché "un prototipo sarà convalidato entro la fine di quest'anno" e per la produzione si guarda "a grandi bacini produttivi, non solo localizzati in Europa", come l'India a cui "sono già state avanzate una serie di proposte industriali". Lo ha detto, intervenendo alla trasmissione Agorà, su Rai Tre, Ranieri Guerra, vice direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts).

 Il presidente del centro di ricerca Irbm di Pomezia Piero Di Lorenzo, che collabora con l'Università di Oxford per la realizzazione di un vaccino anti Covid 19 per Astra Zeneca, conferma la disponibilità delle prime dosi entro dicembre, già annunciata nei giorni scorsi dal presidente del consiglio Giuseppe Conte. Secondo Di Lorenzo "se non insorgono problematiche improvvise - ha detto nel corso di un'intervista concessa al sito Financial Lounge - è ragionevole pensare che la fase clinica di sperimentazione possa concludersi entro fine novembre o i primi di dicembre". "Conclusa la fase 3 - ha proseguito - la palla passa all'Ema (l'Agenzia europea del farmaco, ndr) per l'eventuale validazione", che in tempi normali richiede fino a 12 mesi. "Ma questi non sono tempi normali" spiega Di Lorenzo, che ricorda come la procedura di validazione sia già incominciata.

"Mandare messaggi dicendo che avremo il vaccino fra uno o due mesi sicuramente intercetta le aspettative di tutti quanti, ma lo vedo piuttosto irrealistico". Lo ha detto Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia all'Università di Padova a Buongiorno, su Sky TG24. "Forse - ha spiegato - fra due mesi qualcuno dirà che abbiamo un vaccino, ma tra dirlo e fare uno studio pilota e poi distribuirlo passano tanti mesi".

(foto ANSA)

https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2020/10/21/covid-guerra-oms-ok-a-prototipo-del-vaccino-entro-lanno_25255dd1-f5b0-46c6-9f78-7c7f7f525766.html

giovedì 15 ottobre 2020

Covid, la Russia registra il secondo vaccino: “È altamente sicuro”. - Alessandro Cipolla

 

Vladimir Putin ha annunciato che la Russia ha registrato il secondo vaccino al coronavirus: si chiama EpiVacCorona, con le prime 60.000 dosi che a breve saranno messe in produzione.

La notizia l’ha voluta dare Vladimir Putin in persona: la Russia in data 14 ottobre ha registrato un secondo vaccino al coronavirus presso il Centro scientifico nazionale di virologia e biotecnologie Vector di Novosibirsk.

Il vaccino, che è stato chiamato EpiVacCorona, secondo la vice-prima ministra russa Tatyana Golikova sarebbe “caratterizzato dalla assenza di reattogenicità e ha mostrato un alto livello di sicurezza”.

Sempre stando a quanto dichiarato durante la conferenza stampa dalla Golikova, adesso inizieranno le sperimentazioni cliniche post-registrazione che interesseranno 40.000 volontari, mentre a breve dovrebbe essere avviata la produzione delle prime 60.000 dosi.

A dimostrazione della validità del vaccino ideato dal laboratorio Vector, Vladimir Putin ha reso noto come sia Tatyana Golikova che Anna Popova, direttrice dell’Agenzia governativa russa per la tutela dei consumatori, si sarebbero già vaccinate con il EpiVacCorona.

Nelle ultime settimane in Russia sono aumentati di molto i casi da coronavirus, con il 14 ottobre che è stato anche il giorno del record dei nuovi positivi con un picco di oltre 14.000 contagi che sono stati registrati.

Già in estate la Russia ha registrato un primo vaccino, lo Sputnik V, che secondo Kirill Dmitriev, direttore del Fondo Russo per gli Investimenti Diretti, potrebbe essere distribuito già a fine ottobre.

https://www.money.it/Covid-Russia-registra-secondo-vaccino-altamente-sicuro

domenica 16 agosto 2020

Coronavirus, Russia, prodotto il primo lotto di vaccino.



L'annuncio di Putin martedì scorso era stato accolto con cautela dal mondo scientifico e dall'Oms. La produzione su scala industriale è prevista da settembre.

La Russia ha dichiarato di aver prodotto il primo lotto del suo vaccino contro il coronavirus, dopo che il presidente Vladimir Putin aveva annunciato, martedì scorso, di avere approvato, primo al mondo, un vaccino contro il Covid-19.
L'annuncio di Putin sul vaccino era stato accolto con cautela dagli scienziati e dall'Organizzazione mondiale della sanità che hanno affermato che necessitava ancora di un rigoroso controllo di sicurezza. "Il primo lotto del nuovo vaccino contro il coronavirus sviluppato dall'istituto di ricerca Gamaleya è stato prodotto", ha detto il ministero della Salute di Mosca in una dichiarazione citata dalle agenzie di stampa russe.
Putin ha assicurato che il vaccino è sicuro, tanto da farlo inoculare ad una delle sue figlie, anche se gli studi clinici non erano ancora stati completati e solo questa settimana sono iniziati i test della fase finale che hanno coinvolto più di 2.000 persone. E aveva cassato lo scetticismo di molti altri Paesi come un atteggiamento a lui ostile. Il vaccino russo, battezzato Sputnik V dal nome del primo satellite di epoca sovietica lanciato nello spazio nel 1957, è stato sviluppato dall'istituto di ricerca Gamaleya di Mosca, in coordinamento con il ministero della Difesa russo. Il capo dell'istituto, Alexander Gintsburg, ha dichiarato oggi alla Tass che i volontari che prendono parte alla fase finale di test sulla sicurezza e l'efficacia del vaccino subiranno una doppia somministrazione. La Russia ha affermato che la produzione del vaccino su scala industriale è prevista a partire da settembre. Entro dicembre o gennaio prevede di produrre 5 milioni di dosi al mese. Il ministro della Sanità Mikhail Murashko ha detto questa settimana che il vaccino sarà prima messo a disposizione dei medici e successivamente sarà disponibile a tutti i russi su base volontaria. Con oltre 917.000 contagi confermati, la Russia è attualmente il quarto Paese al mondo dopo Stati Uniti, Brasile e India. Attualmente la Russia ha 92.000 persone ricoverate in ospedale per Covid-19 e 2.900 in terapia intensiva, secondo il ministero della Salute.