martedì 23 settembre 2014

Equitalia non può pignorarti la casa: l’ultima sentenza della Cassazione.

La legge uguale per tutti 630

La norma che impedisce a Equitalia l’espropriazione della prima casa è applicabile a tutti i procedimenti di esecuzione in corso, anche se posti in essere in un momento precedente alla sua emanazione. Ciò nonostante il parere del Mef volgesse in senso espressamente contrario. Il pignoramento della prima casa, dunque, non può giungere a conclusione, anche se il provvedimento è stato assunto prima dell’avvento della norma che ha introdotto il divieto.
Ad affermarlo è la terza sezione civile della Corte di Cassazione, nella sentenza n.19270/2014, depositata in cancelleria lo scorso 12 settembre. Con il D.L. 69/2013, altresì noto come “Decreto del fare” (emanato dal governo Letta), veniva stabilito lo stop al pignoramento delle prima casa da parte di Equitalia. In una direttiva del 1 luglio 2013, tuttavia, l’agente della riscossione rendeva noto che avrebbe chiesto agli organi istituzionali chiarimenti sull’applicazione retroattiva delle nuove disposizioni, ovvero se le stesse riguardassero solo le procedure iniziate dopo l’avvento della norma. La risposta del ministero dell’economia al question time in commissione finanze alla camera aveva chiarito che non ci fossero ragioni per ritenere la norma retroattiva e, dunque, che la stessa riguardasse solamente i pignoramenti successivi alla sua emanazione. Ciò stava a significare che le espropriazioni avviate prima del 21 giugno 2013 non risultavano affatto protette dalla norma, al contrario di quelle avviate dal giorno successivo in poi. La posizione è stata espressamente smentita dalla Corte di Cassazione che, con la sentenza in commento, ha esteso la protezione sulla prima casa a tutti i procedimenti esecutivi in corso, anche se antecedenti all’introduzione nell’ordinamento dell’articolo 52, comma 1, lettera g), del D.L. 69/2013 (decreto del fare, convertito con modificazioni dalla Legge n.98/2013).
A conclusione della pronuncia, la Cassazione stabilisce che, nei casi in cui l’espropriazione immobiliare riguardi l’unico bene di proprietà, non di lusso, in cui il contribuente ha la residenza, “l’azione esecutiva non può più proseguire e la trascrizione del pignoramento va cancellata, su ordine del giudice dell’esecuzione o per iniziativa dell’agente di riscossione”; ciò anche se il pignoramento è precedente all’introduzione nell’ordinamento della norma che ha sancito tale forma di tutela.

Inps - Invio Bustone 2014.

logo dell'Inps


L’Istituto sta inviando il cosiddetto “Bustone” per la raccolta delle dichiarazioni reddituali e delle altre dichiarazioni di responsabilità da parte dei titolari delle prestazioni assistenziali per l’anno 2014.
A seconda delle situazioni personali, quest’anno il plico inviato contiene i seguenti documenti:
  • la lettera di presentazione, diversificata per i residenti in Italia e all’estero, con una breve informativa sui servizi online a disposizione del cittadino;
  • il modello RED italiano o modello RED estero, con le relative istruzioni per la compilazione;
  • il modello 503 AUT;
  • la richiesta di integrazione delle informazioni relative alla campagna RED 2012 (anno reddito 2011);
  • i modelli di dichiarazione per i titolari di prestazioni assistenziali;
  • il modello per indennità di frequenza.
La comunicazione è personalizzata in funzione delle dichiarazioni richieste ed è corredata con le stringhe necessarie all’acquisizione delle informazioni da parte degli intermediari abilitati.
Ogni richiesta reca la data entro la quale deve essere restituita la dichiarazione.
Per maggiori dettagli si può consultare il messaggio n. 6627 del 27 agosto 2014.


Tumori, creata 'super proteina' che blocca le metastasi. Sperimentata sui topi. - Valeria PIni

Tumori, creata 'super proteina' che blocca le metastasi. Sperimentata sui topi

Lo studio degli scienziati Stanford. Negli animali riduce fino al 90% neoplasie secondarie.

UNA 'super proteina' che può bloccare all'origine il processo che permette a un tumore di entrare nel sangue per invadere altri organi del corpo, dando origine a delle metastasi. E' stata sperimentata dall'Università di Stanford sui topi, nell'ambito di uno studio pubblicato su Nature Chemical Biology. Si tratta di una proteina ingegnerizzata, versione modificata della proteina naturale Axl, che funziona come una specie di 'esca avvelenata'. Agganciandosi a un'altra proteina denominata Gas6, le impedisce di innescare il meccanismo attraverso il quale la neoplasia può viaggiare da un tessuto all'altro. Somministrata per via intravenosa in cavie da laboratorio con tumori mammari e ovarici, la nuova proteina ha ridotto le metastasi rispettivamente del 78% e del 90% rispetto al gruppo di roditori controllo, non trattati con la sostanza. Un risultato incoraggiante che potrebbe portare in futuro a nuove cure.

Lo studio. "E' una terapia molto promettente che dagli studi preclinici sembra efficace e non tossica. Potrebbe aprire a un nuovo approccio al trattamento del cancro", spiega Amato J. Giaccia, uno degli autori. "La maggior parte dei pazienti che muoiono per un cancro sono colpiti da forme metastatiche della malattia", sottolinea Jennifer Cochran del team di ricerca. Per cercare di rallentare o bloccare le metastasi oggi si utilizza infatti la chemioterapia, che non sempre funziona e in più è gravata da pesanti effetti collaterali. 

L'esca che blocca la metastasi. Gli scienziati di Stanford hanno tentato un'altra via: cercare di impedire l'interazione fra le due proteine (Axl che si trova sulle cellule tumorali e la sua controparte circolante Gas6), che scatena la diffusione del tumore dando origine a metastasi. Quando infatti due Gas6 si agganciano a due Axl, si genera un segnale che permette al cancro di viaggiare da un organo o da un tessuto a un altro attraverso il sangue. I ricercatori hanno prodotto in laboratorio una versione alterata di Axl, che proprio come un'esca 'pesca' Gas6 nel circolo sanguigno e gli impedisce di legare e attivare le proteine Axl presenti come setole sulla superficie delle cellule malate. 

La sperimentazione non si ferma. La 'super proteina' è già avviata allo sviluppo industriale grazie a Ruga Corporation, start-up biotech di Palo Alto in California, di cui Giaccia e Cochran sono consulenti scientifici. La società ha preso in licenza la proteina ingegnerizzata e procederà a ulteriori test preclinici per verificare se la sua somministrazione possa essere sicura e potenzialmente efficace anche nell'uomo.

La ricerca italiana sul tumore al seno. Una scoperta che segue di poco quella fatta da un gruppo di studiosi italiani, ma che riguarda il cancro al seno.  I ricercatori dell'Istituto nazionale tumori di Milano hanno individuato un nuovo meccanismo responsabile delle metastasi nel tumore del seno. Alla base del processo c'è l'osteopontina, un'insospettabile proteina, normalmente presente al di fuori delle cellule e coinvolta nella regolazione di diversi processi fisiologici.


http://www.repubblica.it/salute/ricerca/2014/09/21/news/tumori_creata_super_proteina_che_blocca_le_metastasi_sperimentata_sui_topi-96339352/

domenica 21 settembre 2014

Vertigine Hong Kong, dove la densità umana è da capogiro.

Vertigine Hong Kong, dove la densità umana è da capogiro  

Vertigine Hong Kong, dove la densità umana è da capogiro  



Vertigine Hong Kong, dove la densità umana è da capogiro  



Vertigine Hong Kong, dove la densità umana è da capogiro  

Vertigine Hong Kong, dove la densità umana è da capogiro  

Con oltre sette milioni di abitanti "stipati" in soli 424 chilometri quadrati, Hong Kong si piazza al secondo posto al mondo per la sua densità abitativa. Nella serie "Stacked" - ammassati - il fotografo australiano Peter Stewart ha voluto raccontare il caledoscopio di infrastrutture architettoniche ed urbane dei grattacieli. Le immagini, oltre a regalare uno spendido colpo d'occhio, restituiscono un enorme senso di vertigine.

Nicola Perilli

http://www.repubblica.it/esteri/2014/09/20/foto/hong_kong_e_la_sua_densit_urbana_colori_e_prospettive_da_vertigine-96256638/1/#14

Apriscatole in funzione! - Giulia Grillo Cittadina a 5 Stelle



Siamo riusciti a trovare il documento originale della DIA, allora secretato, spedito nel 1993 da Nicola Mancino a Luciano Violante. 
Vi si parla di ‘progettazione ed esecuzione di attentati in grado di indurre le Istituzioni a una tacita trattativa’.
Violante ha sostenuto fino al 2009 di non saperne nulla!
Qui il documento: ---> bit.ly/1mlPxNC


https://www.facebook.com/GiuliaGrilloM5S/photos/a.494494350591575.126486.494308557276821/820573554650318/?type=1&theater

Ricetta per il mal di gola.





Assicurarsi di avere un po 'di questo sempre pronto ... ottima ricetta per mal di gola e bronchiti.

Ingredienti:
1 - due limoni accuratamente puliti e affettati; 
2 - due pezzi di zenzero delle dimensioni dell' indice e del medio tagliati a fettine; 
3 - miele (circa 1 tazza-forse di più) 

In un barattolo di 12-16 once sistemare le fette di limone e di zenzero. 
Versarvi il miele (biologico è meglio) lentamente. Questa operazione potrebbe richiedere un po 'di tempo per lasciare scorrere il miele verso il basso e intorno alle fette di limone e zenzero. 
Assicurarsi che il miele abbia riempito tutti i vuoti, chiudere il barattolo e metterlo in frigo; si formerà in una "gelatina". 
All'occorrenza, mettere un cucchiaio di gelatina in una tazza e versarvi acqua bollente.
Conservare in frigo 2-3 mesi.

https://www.facebook.com/healthdigest/photos/a.187939824672351.44283.187938474672486/441800899286241/?type=1&theater

Marco Travaglio: “Tiziano act. 10 aziende in trent’anni e un solo assunto: Matteo”

Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano: “ziotom@governo.it”

Cari fans, come ho detto nel videomessaggio di venerdì ai sindacati, noi non siamo interessati a uno scontro ideologico sul passato, perché non ci preoccupiamo della Thatcher, ma di Marta e di Giuseppe. L’articolo 18 garantisce lavoro a chi già ce l’ha e non a chi non ce l’ha, creando cittadini di serie A e cittadini di serie B. Per colmare questa diseguaglianza inaccettabile, noi potremmo fare qualcosa per garantire il lavoro anche a chi non ce l’ha, ma sarebbe banale. Perciò preferiamo battere la strada più originale e innovativa: garantire a chi ha un lavoro la certezza di perderlo quanto prima, anche senza giusta causa. Del resto, chi siamo noi per giudicare sulla giustezza di un licenziamento? Mica possiamo costringere un datore di lavoro a tenersi un lavoratore che gli sta sul hazzo. Se gli sta sul hazzo, come giusta causa mi pare sufficiente.
Conosco molti imprenditori che assumerebbero un sacco di giovani, se sapessero di poterli licenziare ancor prima di assumerli. Io, per esempio, a mio padre stavo parecchio sul hazzo. Infatti, dopo una vita da co.co.co., mi assunse come dirigente un minuto prima che mi candidassi alla Provincia di Firenze: tanto si sapeva che sarei stato eletto, mi sarei levato dai hoglioni e i contributi li avrebbe pagati la Provincia, mica lui. Una forma di contratto a tutele crescenti ante litteram: appena cresci, entri in politica a carico dei contribuenti. Ecco, cari Marta e Giuseppe: prendete esempio da Tiziano e Matteo. La finalità sociale dell’impresa, checché ne dica la Costituzione che non a caso stiamo riformando in versione 2.0 per farne una Selfieconstitution, praticamente una SmartCard, è questa: assumere e subito licenziare più lavoratori possibili. A fine anno, chi ne avrà assunti e licenziati di più vincerà una cena con la Boschi. Il secondo classificato, con la Picierno. Il terzo, con la Pinotti. L’ultimo con Orfini, così impara.
Basta con le vecchie dispute ideologiche, i totem e i tabù. E non mi riferisco solo all’articolo 18. Ma anche al mito dello stipendio: chi l’ha detto che chi lavora debba essere pagato? È una bella pretesa! Ma come, io mi sacrifico per darti un lavoro e tu, esoso, dopo un mese vieni subito a battere cassa? Bella riconoscenza. Non avete idea di quanti giovani assumerebbero le aziende senza il fastidio di stipendiarli. Perciò, dopo il Jobs Act, stiamo approntando lo Spartacus Act per ripristinare il lavoro obbligatorio e gratuito. Ora qualche sindacalista gufo, ancorato agli schemi del passato, parlerà di schiavismo: noi preferiamo “servizio civile a costo zero”. Conosco imprenditori, tipo mio padre, che dovendo distribuire giornali per le strade davano un lavoro da strilloni a un sacco di precari ed extracomunitari più o meno clandestini, provenienti da paesi che hanno superato da tempo i miti del posto fisso, del contratto e dello stipendio. Non per nulla, in 30 anni ha avuto 10 società e un solo dipendente: io.
Cari sindacati, dov’eravate mentre noi sperimentavamo su strada (fra Santa Maria Novella e Palazzo Vecchio) questa nuova forma di flessibilità? Chi intendesse delegittimarla con formule obsolete, tipo “lavoro nero”, si rassegni: dopo il Jobs Act e lo Spartacus Act, il governo ha pronto il superemendamento KuntaKinte, come sempre aperto ai vostri suggerimenti: scriveteci a zio  tom@governo.it  . Dopodiché – come ci chiede l’Europa, che non deve darci ordini perché noi li anticipiamo – passeremo a sfatare il più ideologico e pernicioso dei tabù che frenano la crescita e bloccano la ripresa: la pensione. No, non sarà la solita riforma per ritoccare questo o quel dettaglio, ma una scelta molto più radicale: l’azzeramento. Se già quella di essere pagati quando si lavora è una pretesa che non possiamo più permetterci, figurarsi quella di essere pagati quando si smette di lavorare. Troppo comodo (…)