venerdì 16 ottobre 2015

Gocce.



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Cena a casa Saguto Con il tonno "sequestrato" alla mafia. - Riccardo Lo Verso

Cena a casa Saguto Con il tonno "sequestrato" alla mafia

C'è anche questo nelle intercettazioni dell'inchiesta della Procura di Caltanissetta che coinvolge l'ex presidente della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo. Ed ancora: le conversazioni con altri magistrati, siciliani e non, quelle con il padre e con l'avvocato Cappellano Seminara.

PALERMO - Silvana Saguto aspettava un ospite illustre a cena. Un alto rappresentante delle istituzioni. E così a casa sua sarebbero stati recapitati sei chili di tonno. Provenivano da un'attività commerciale in amministrazione giudiziaria. "Un regalo" per l'ex presidente della sezione Misure di prevenzione. C'è anche questo nelle intercettazioni dell'inchiesta della Procura di Caltanissetta sulla gestione dei beni sequestrati e confiscati alla mafia.

In una delle conversazioni registrate è rimasta impressa la voce del magistrato che chiedeva al suo interlocutore il pesce per la cena. All'indomani ecco i complimenti: era tutto buonissimo e gli ospiti erano rimasti molto soddisfatti. La conversazione si sarebbe poi spostata sull'incarico che stava per scadere visto che il procedimento era ormai giunto in Cassazione. Stava per arrivare il bollo definitivo o l'annullamento del provvedimento adottato dal Tribunale presieduto dalla Saguto. In ogni caso, sia che il bene fosse passato sotto il controllo dell'Agenzia nazionale per i beni confiscati sia che fosse stato restituito al proprietario, l'incarico dell'amministrazione giudiziaria sarebbe venuto meno. E i due affrontavano la questione, discutendo anche di eventuali nuove nomine per il futuro.

Di telefonate ce ne sono parecchie. Tutte intercettate nei quattro mesi, da maggio ad agosto, in cui i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria hanno ascoltato le conversazioni della Saguto e degli altri protagonisti dell'inchiesta. Tra questi il padre del magistrato, Vittorio Saguto, pure lui indagato per concorso in autoriciclaggio. Padre e figlia parlavano di qualcosa che non si trovava, ma che andava cercato e preso. Non è escluso che anche sulla base di questi passaggi sia stato necessario l'intervento urgente dei finanzieri nei giorni in cui facevano irruzione in Tribunale e a casa degli indagati per le perquisizioni e i sequestri.

C'era qualcosa che andava trasportato o trasferito in fretta dall'abitazione del genitore del magistrato a Piana degli Albanesi? Soldi o tracce di passaggi di denaro tali da fare scattare l'ipotesi del riciclaggio? Così come si indaga su alcuni spostamenti dell'avvocato Cappellano Seminara, il più noto fra gli amministratori giudiziari. In altre conversazioni emergerebbe il presunto utilizzo disinvolto della macchina blindata per recuperare oggetti dimenticati a casa o accompagnare alla fermata dell'autobus persone che non avrebbero avuto alcun diritto di salire a bordo.

Dal più assoluto riserbo investigativo trapelano pochissimi particolari che qualcuno bene informato definisce "poca roba" rispetto a quanto resta confinato nel recinto del segreto investigativo. Lo testimoniano i tanti, tantissimi omissis che coprono gli atti dell'indagine. Compresi quelli che riempiono le trascrizioni delle conversazioni fra il magistrato e altri colleghi, della stessa sezione per le Misure di prevenzione e non, siciliani ma anche romani.


http://livesicilia.it/2015/10/16/silvana-saguto-palermo-mafia-inchiesta-intercettazioni_674567/

giovedì 15 ottobre 2015

Diciottomila euro di spesa arretrata La Saguto: “Solo una dimenticanza”.

silvana saguto

Diciottomila 451 euro di conto della spesa. Un arretrato lasciato al supermercato certamente non da poche settimane. Ed il supermercato è Sgroi, grandi magazzini in amministrazione guidiziaria da circa 8 anni.
A fare notizia non è solo l’importo, alquanto anomalo, del conto della spesa ma il fatto che a fare la spesa da Sgroi lasciando il conto da saldare era Silvana Saguto, il presidente della sezione misure di prevenzione finita sotto inchiesta per l’affidamento degli incarichi agli amministratori giudiziari.
Ne scrive oggi il Giornale di Sicilia che ha anche ascoltato il magistrato secondo la quale c’è stata solo una dimenticanza “Erano altri a fare al spesa per me e lasciare il conto da saldare – dice – se si è arrivati a queste cifre si tratta certamente di una dimenticanza. E comunque di questo bene non mi sono mai occupata. Sia il sequestro che l’amministrazione era stata affidata dal precedente collegio. Si tratta, in qualsiasi caso, di fatti civilistici non penali”.
Di fatto subito dopo il sollecito avanzato, non senza imbarazzo, dall’amministratore giudiziario Alessandro Scimeca, il marito della Saguto, anche lui indagato, ha parzialmente saldato il salato conto con un acconto di circa il 60%. ma la guardia di Finanza ha, comunque, acquisito la documentazione “Ero cliente di quel supermercato già prima del sequestro – dice sempre la Saguto – e proprio per questo mi sono sempre astenuta dagli atti che riguardavano questo bene”.
Ma il magistrato, intanto, annuncia di volere lasciare Palermo ed aver avanzato istanza di trasferimento “Abbiamo dato fastidio a qualcuno- ha detto – e a Palermo ce la devono far pagare. non so se gli investigatori e i colleghi di Caltanissetta (che indagano su di lei ndr) se ne rendono conto”.
Ma questa frase ha fatto saltare il rapporto fiduciario con i suoi difensori, gli avvocati Francesco Crescimanno e Roberta Pezzano, che rinunciano alla difesa non condividendo l’attacco agli inquirenti. e il trasferimento, di fatto, è solo un modo per evitare il provvedimento del Csm che con tutta probabilità avrebbe disposto un trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale. Andare via volontariamente da Palermo potrebbe giovare alla sua posizione.
Intanto la sezione misure di prevenzione cambia ancora. oggi arriva un nuovo presidente. si tratta dell’ex gip Giacomo Montalbano che sostituirà Mario Fontana che ha retto la sezione nell’ultimo mese ma ora deve insediarsi nel suo ufficio di destinazione.
Inchiesta a parte, sottotraccia, si muovono gli scontri fra le varie componenti in magistratura. una sorta di ‘faida’ che però non scagiona nessuno dalle responsabilità penali e potrebbe, al contrario, far venire a galla ancora tante cose.

http://palermo.blogsicilia.it/diciottomila-euro-di-spesa-arretrata-la-saguto-solo-una-dimenticanza/312234/

Natura confusa.



Fiore di pesco autunnale

cetta.

Avviso in bacheca.



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Rc auto, dal 18 ottobre addio tagliando: ecco come avverranno i controlli.

Il tagliando dell'assicurazione sta per andare in pensione


Tra un mese, dal 18 ottobre, non si dovrà più esporre il contrassegno assicurativo sul parabrezza dell'auto perché il controllo della copertura verrà effettuato attraverso la verifica della targa, nel corso dei posti di blocco attuati dalle Forze dell'Ordineo utilizzando i dispositivi di controllo a distanza come i tutor, gli autovelox e le telecamere posizionate in prossimità dei varchi ZTL che abbineranno automaticamente la targa con il registro delle polizze assicurative RC Auto. Lo ricorda l'Ania.

In questo modo, specifica l'associazione delle compagnie, si potrà verificare rapidamente quali veicoli sono in regola e quali circolano senza copertura e sarà più facile contrastare l'evasione assicurativa. I tagliandi di carta sono infatti facili da falsificare. E proprio per questo motivo la compravendita di contrassegni falsi è un fenomeno molto diffuso nel nostro Paese. Di conseguenza, sottolinea ancora l'Ania, è molto elevato anche il numero di veicoli che circolano senza regolare copertura. Secondo le stime dell'associazione, nel 2014 circa 3,9 milioni di veicoli (l'8,7% del totale) viaggiava in Italia senza assicurazione.

Con i controlli elettronici sarà quasi impossibile circolare sprovvisti di copertura assicurativa senza essere individuati dalle forze dell'ordine. Starà a loro verificare se il numero di targa è presente nella banca dati dei veicoli assicurati istituita presso la Motorizzazione civile. In pratica, ogni volta che verrà stipulata una nuova polizza o verrà effettuato un rinnovo, la compagnia di assicurazione dovrà inviare le informazioni alla banca dati delle coperture assicurative creata dall'Ania e denominata Sita. Dal sistema Sita, le informazioni confluiranno nel database della Motorizzazione civile che contiene i dati sui veicoli immatricolati. L'incrocio delle informazioni contenute nelle due banche dati consentirà alle Forze dell'ordine di sapere in pochi secondi chi è regolarmente assicurato e chi è invece sprovvisto di assicurazione.

Nella prima fase di attuazione della nuova disciplina, in via sperimentale, le compagnie continueranno a consegnare agli assicurati il tradizionale tagliando di carta che, tuttavia, non dovrà essere esposto sul parabrezza e avrà soltanto finalità informative. Terminata tale fase, il tagliando non verrà più consegnato. Chi circola sulle strade italiane senza assicurazione rischia una multa da 841 a 3.366 euro.


http://motori.ilmessaggero.it/motori/rc_auto_assicurazione_addio_tagliando/notizie/1576005.shtml

Leggi anche: 

http://motori.ilmessaggero.it/motori/economia_indagine_ivass_diminuisce_il_costo_delle_polizze_rc_per_le_auto_ma_cresce_quello_per_le_moto/notizie/314852.shtml

Maltempo a Palermo.





Maltempo a Palermo, albero abbattuto dal vento questa mattina in Via Dante.
La foto è stata scattata da un'amica con il cellulare.

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