venerdì 2 settembre 2016

Fertility day.

Fertility day, Lorenzin pronta a modificare campagna: "Messaggio va rimodulato"
La Lorenzin, meglio conosciuta come "sotto i capelli il nulla"
o, in alternativa, "non conosco la regola fondamentale del PDPM -
(prima di parlare, medita)


FERTILITY DAY, BUFERA SUL MINISTERO DELLA SALUTE. CHE REPLICA: "NON COLTO SPIRITO DELL'INIZIATIVA" Il ministro Lorenzin: rivediamo due cartoline - 

L'articolo al link - http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Fertility-Day-22-settembre-polemica-social-network-cartoline-Ministero-della-salute-replica-3fea3c6d-984e-40df-8489-3f107afd2873.html

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Beh, noi potremmo anche non aver colto lo spirito dell'iniziativa, ma loro dimostrano di vivere fuori dal mondo reale e di non sapere perchè le coppie non metto al mondo dei figli. 
Prima di prendere iniziative del genere, infatti, bisognerebbe eliminare i problemi che l'iniziativa crea.
Impreparazione? Incompetenza? Superficialità? 
O sadismo?


Lorenzin, io ho un figlio di 44 anni ed è da quando è nato che mi batto perchè lo Stato cauteli e protegga le donne lavoratrici con figli....ancora aspetto... 
E la situazione, durante la vana attesa, è peggiorata, le donne non hanno più lavoro e, anche se lo volessero, non potrebbero mantenere un figlio....
Rifletti, Lorenzin, rifletti prima di sparare cannonate a ciel sereno!


Ma, forse, a pensarci bene, non abbiamo colto il senso del "fertility day", lei, la Lorenzin, forse voleva dire che tutti i bambini che nasceranno dal 22 settembre in poi li manterrà lo stato e/o lei, in alternativa.

In ogni caso, per concludere, per aver istituito il "fertility day" questo governo passerà alla storia come "governo delle cacchiate"

Cetta.

I MURALES DI MATT WILLEY PER SALVARE LE API (FOTO). - Marta Albè

murales api

Le api sono in pericolo. Cosa possiamo fare per salvarle? L’artista newyorkese Matt Willey ha deciso di dipingere un totale di 50 mila api in numerosi murales sparsi in tutto il mondo per sensibilizzare la popolazione alla loro difesa.
L’artista dipingerà 50 mila api in 50 murales per il progetto The Good Of The Hive, un’iniziativa per la tutela delle api che lui stesso ha fondato. 50 mila non è una cifra casuale ma è il numero necessario per il buon funzionamento di un alveare secondo le parole dell'artista.
Ci troviamo ormai da diversi anni di fronte al problema del declino delle api e alla loro scomparsa progressiva per via della distruzione degli habitat naturali, delle malattie, dei cambiamenti climatici e dell’abuso di pesticidi.
L’artista si occuperà personalmente di dipingere le api e di realizzare i murales. Parte del progetto è già in corso e al momento Matt ha dato vita ai primi 7 murales e ha iniziato a raccogliere fondi per supportare il proprio viaggio attorno al mondo.
murales api 1
murales api 2
murales api 3
murales api 6
Quello di Matthew vuole essere un lungo viaggio di sensibilizzazione e consapevolezza a favore della salvaguardia delle api. I suoi murales dovranno convincere le autorità ad impegnarsi per la loro difesa e i cittadini a collaborare per evitare di utilizzare pesticidi dannosi ed inutili e per creare degli habitat naturali adatti alle api, come sta già avvenendo in diverse parti del mondo, ad esempio in Scandinavia. 
Matt Willey sta raccontando online la sua impresa e per rimanere aggiornatipotete seguire i post sul suo blog.

Charlie Hebdo, vignetta su terremoto in Italia.

Charlie Hebdo, vignetta su terremoto in Italia © ANSA
Charlie Hebdo, vignetta su terremoto in ItaliaRIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

"Terremoto all'italiana: penne al sugo di pomodoro, penne gratinate, lasagne"

"Terremoto all'italiana: penne al sugo di pomodoro, penne gratinate, lasagne", questa la vignetta pubblicata dall'ultimo numero di Charlie Hebdo. Vi si mostrano vittime del sisma sporche di sangue. L'ultima, ("lasagne"), presenta diverse persone sepolte da strati di pasta. 

Cosa è rimasto in Italia?

Fertility day. - Lui Tasini

Risultati immagini per fertility day

Io sono assolutamente pro fertility day.
Che però deve andare di pari passo con:
l'asily nidy gratuity per tutty day,
E a braccetto con:
maternity garantity per tutty non è che poy mi licenzy se rimangy incinty day,
Inoltre è inscindibile dal:
My garantiscy uny casy e non chy devy vivery coy miey genitory perchy non hy 800 eury per l'affitty day,
Fratello del famoso:
Chiaramenty garantity un lavory day,
A seguire ci dovrà essere il:
Orary decorosy delly scuoly che non hy y nonny chy my tengony y bambiny mentry lavory day,
Inoltre è da garantire il:
Quindy se non faccy un figly sarey buttaty fuori o possy vivery in questy staty dy merdy day,
E non sarebbe da disdegnare un:
Possy decidery comy vestiry my figly o mettery il nasy anchy ly day,
E il forever young:
My fatty i cazzy toy che l'utery è my e ly gestischy y day,
Per concludere con:
Parly comy mangy chy sy fay uny roby chy puzzy dy ventenny fascisty non è chy sy cy metty le "y" puzzy di meny day.
Detto ciò:
Vivy la fertility
vivy il sessy per procreary
Vivy il femminismy!
Ah no...il femminismy no, che è morty e sepolty e c'è poco da fary y day

giovedì 1 settembre 2016

Captato un segnale “anomalo” dallo spazio da una stella simile al Sole.



Gli astronomi sono scettici sulla sua origine.

Un segnale “anomalo”, che ancora non trova spiegazione, è stato captato dal radiotelescopio russo Ratan-600 di Zelenchukskaya, nel Caucaso: è arrivato dalla stella HD 164595, distante 95 anni luce e un po’ più vecchia del Sole, ma simile per dimensioni e luminosità. Si trova nella costellazione di Ercole e nella sua orbita ha almeno un pianeta delle dimensioni di Nettuno, e forse altri non identificati. C’è chi parla di un segnale inviato da una civiltà extraterrestre, ma i ricercatori del Seti (Search for Extraterrestrial Intelligence), che lo segnalano sul loro sito, si mostrano piuttosto scettici. 

Il segnale infatti è stato raccolto nel maggio 2015, ma è stato reso noto solo recentemente a livello internazionale dall’italiano Claudio Maccone, che ha assistito a una conferenza degli astronomi russi. Come rileva il Seti, il segnale è stato captato quell’unica volta su 39 tentativi fatti e, contrariamente a quanto prevede la procedura, non c’è stata alcuna segnalazione alla comunità del Seti. «Se un segnale sembra essere di origine extraterrestre - scrive il Seti - una delle prime cose da fare è procedere con altri tentativi per confermare l’osservazione, il che non si è verificato in questo caso». 

Quella di un segnale inviato da un’altra civiltà è una possibilità, ma secondo gli esperti ci sono altre spiegazioni plausibili: da una banale interferenza a un satellite militare. Di certo, senza ulteriori conferme «possiamo solo dire che è interessante», aggiunge il Seti. Come chiarisce Stelio Montebugnoli, direttore della sezione italiana del Seti e responsabile del Radiotelescopio di Medicina (Bo), «prima di essere divulgato, un segnale va riverificato seguendo le procedure previste», che prevedono più conferme da parte dello stesso radiotelescopio che l’ha osservato e da tutti i radiotelescopi allertati dal Seti nel mondo. Lo stesso astronauta Umberto Guidoni, che lo aveva segnalato su Facebook, ammette che «finchè non c’è una conferma forte, rimane il dubbio. Ma almeno si sa in quale direzione puntare i radiotelescopi per cercare». 


mercoledì 31 agosto 2016

Lavoro, a luglio disoccupazione giovanile è salita di 2 punti al 39,2%. Occupati giù dello 0,3%, inattivi in aumento di 0,4%.

Lavoro, a luglio disoccupazione giovanile è salita di 2 punti al 39,2%. Occupati giù dello 0,3%, inattivi in aumento di 0,4%

Il tasso complessivo dei senza lavoro rilevato dall'Istat è calato dall'11,5 all'11,4% perché ci sono più scoraggiati, cioè persone che hanno smesso di cercare un posto. Positivo l'andamento del tasso di occupazione degli over 50, mentre per i più giovani scende.

A luglio il mercato del lavoro italiano ha tirato il freno. Dai dati Istat diffusi mercoledì emerge infatti che gli occupati, dopo quattro mesi di aumento, sono tornati a calare scendendo dello 0,3% (-63mila unità) rispetto a giugno. Nel frattempo gli inattivi  sono aumentati dello 0,4% (+53mila) e il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi, è risalito di 2 punti percentuali rispetto a giugno, tornando al 39,2%. Cioè il livello dell’inizio dell’anno. L’istituto sottolinea come dal calcolo siano esclusi i ragazzi che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi. L’unico dato positivo è il calo della disoccupazione generale, che è passata dall’11,5 all’11,4%. Ma questo dipende appunto dal fatto che ci sono più persone “scoraggiate“, che hanno smesso di cercare lavoro per cui dal punto di vista statistico non fanno più parte della platea dei disoccupati.  
Tornando agli occupati di tutte le fasce di età, rispetto allo stesso mese del 2015 sono 266mila in più (+1,2%). Il calo su base mensile è attribuibile sia agli uomini sia – in misura maggiore – alle donne e riguarda gli autonomi (-68mila), mentre restano sostanzialmente invariati i dipendenti. C’è però molta variabilità nelle diverse fasce di età: si conferma la tendenza di un calo degli occupati under 49 e di un aumento di quelli over 50, per effetto dell’aumento dell’età pensionabile. In particolare a luglio si sono contati oltre 48mila occupati cinquantenni in più rispetto a giugno (+0,6%) a fronte di 43mila occupati sotto i 25 anni in meno (-4,4%), 38mila occupati tra i 25 e i 34 anni in meno (-0,9%) e 29mila occupati tra i 35 e i 49 anni in meno (-0,3%). Anche nel confronto con lo scorso anno l’aumento maggiore dell’occupazione riguarda i lavoratori più anziani (+402mila, +5,4%), mentre tutte le altre fasce di età risultano in calo tranne gli under 25 (+9mila, +1%).
La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni aumenta anch’essa dopo quattro mesi di calo. L’aumento riguarda le donne a fronte di una sostanziale stabilità degli uomini. Il tasso di inattività risulta pari al 35,2% (+0,2 punti percentuali), prosegue l’Istat.
Nell’arco del trimestre maggio-luglio l’aumento degli occupati (+0,7%, pari a +157mila) si associa ad un calo degli inattivi (-1,3%, pari a -185mila), mentre i disoccupati risultano in aumento di 4mila unità.