giovedì 3 aprile 2014

M5S è la madre di tutti i disastri italiani! - Jacopo Fo

Di chi è la colpa del debito pubblico? Chi causa la corruzione? Chi spreca i soldi dei cittadini? Beppe Grillo!
Chi tiene l’Italia sotto il giogo della burocrazia più folle? Chi impedisce che vengano approvate leggi contro l’economia mafiosa e l’evasione fiscale? Chi per 50 anni è restato insensibile di fronte al degrado del territorio nazionale che causa frane e alluvioni? Chi usa i soldi dei rimborsi regionali per comprarsi le mutande di cachemire, i proiettili per il fucile e i pranzi con le prostitute?
Chi ha rubato la marmellata? Beppe Grillo.
Notoriamente non sono un sostenitore del Movimento 5Stelle, non sono d’accordo con il suo programma, non condivido scelte tattiche, strategiche e linguaggio. E ho aspramente criticato le strizzatine d’occhio ai fascisti eccetera…
Ma quello che vedo oggi in giro mi sembra un attacco di fobia anti-M5S che sta tracimando il buon senso: siamo al tifo da squadra.
Situazione che fa il paro con i modi di alcuni sostenitori del M5S che ogni tanto sembra di essere in mezzo a una rissa tra interisti e milanisti.
Io credo che oggi l’Italia debba affrontare un grosso problema: questo sistema NON funziona più. La buona notizia è che ormai la maggioranza degli italiani NON ne può più!
Ma cambiare veramente le cose è arduo perché è proprio difficile capire come far muovere questa macchina che ha grippato. Sono 50 anni che in televisione vedo qualcuno che mi dice che sta per fare le riforme. Le hai viste tu?
Il problema è che il grande popolo progressista è diviso su come ottenere che queste benedette riforme vengano realizzate.
Io credo che dovremmo rifondare il modo di discutere tra di noi progressisti, partendo da questo dato di fatto: abbiamo lo stesso obiettivo, non siamo d’accordo su come arrivarci, discutiamone serenamente, non ci sono mostri né da una parte né dall’altra. In tutti gli schieramenti ci sono dei coglioni che fomentano la rissa, ma questo è fisiologico, tocca filtrare gli strepiti e le male parole e andare al concreto di come riuscire a mettere insieme le diverse anime di questo nostro popolo!
Allora vorrei dire due cose, una a chi ce l’ha con il M5S e una al M5S, se permettete.
Vorrei parlare a entrambi del senso della misura: come è possibile essere così incazzati con il M5S quando, per quanto male si possa pensare, si tratta comunque di persone che non sono certo all’origine dei guai italiani, non hanno mai fregato nessuno, hanno rinunciato a buona parte dello stipendio da parlamentare e regalato decine di milioni di euro ai terremotati dell’Emilia, e altre decine di milioni di euro di finanziamento pubblico li hanno restituiti allo Stato?
E si dovrebbe anche ammettere i meriti storici di questo movimento: se oggi il Pd si sta rinnovando e fanno le riunioni della segreteria nazionale in streaming, a chi lo dobbiamo?
E se Berlusconi è caduto e bene o male la politica inizia a fare qualche passo positivo non dobbiamo forse ringraziare anche Grillo che fa paura e che mette il pepe al culo al cambiamento?
Secondo voi Alfano mollava Berlusconi e faceva stare su Letta se non c’era il Babau appostato dietro l’angolo?
Allora ammettiamo che c’è stato del buono e ringraziamo gli amici del M5S perché hanno sconvolto il panorama politico italiano dando forza al cambiamento.
Ho scritto tante volte che l’isolazionismo e la chiusura alla mediazione del M5S è un disastro per loro e per tutti, ma è anche vero che da parte del Pd non ci sono stati mai passi veri verso di loro.
Ci ricordiamo quando Prodi fu designato dal Pd come presidente della Repubblica e poi in aula più di 100 parlamentari del Pd non lo hanno votato?
Prodi era un candidato che era stato scelto anche da una consultazione via web dai militanti del M5S come candidato ben accetto.
Quella era l’occasione di iniziare una vera mediazione con M5S e non l’ha buttata via il cattivissimo Casaleggio!
E se si voleva trovare un accordo invece di chiedere a Napolitano il martirio si poteva fare qualche altra votazione cercando la “convergenza parallela” con il M5S. Ma è indiscutibile che molti nel Pd volessero invece fare il patto con B., vecchio e ripetuto errore (ti ricordi la Bicamerale di D’Alema?).
Se vogliamo uscire da questo pantano tocca che si ricominci a discutere con il M5S innanzitutto ammettendo il loro merito, la loro coerenza e il loro essere una volta tanto disinteressati alla predazione del denaro pubblico.
E poi bisognerebbe incoraggiarli quando sperimentano logiche di mediazione.
Trovo insopportabile il fatto che se non sei d’accordo con un altro essere umano e ti sta sul cavolo,allora devi buttar merda su tutto anche sulle cose buone che ha fatto! Insopportabile quando lo si fa con i nostri veri avversari (i conservatori) doppiamente insopportabile quando è contro gente che alla fin fine appartiene alla tua tribù.
Se i progressisti non riescono a esprimere un sentimento di fratellanza (e sorellanza) è inutile sperare di costruire un mondo migliore. Vien fuori una cacca. Perché la prima cosa che serve per fare un mondo migliore è il rispetto amorevole verso gli altri esseri umani. Una roba che va a braccetto con la capacità di ascolto, di mettersi nei panni degli altri… Se non capisci questo non sei progressista. O meglio, il progresso che vuoi te a me non piace proprio.
Ad esempio: vogliamo dirlo che il M5s, con una magistrale opera di mediazione è riuscito a costringere la maggioranza del Parlamento a approvare una legge che TUTTI dicevano era urgente fare e che però nessuno riusciva poi a far approvare.
È infatti passato un emendamento del M5S che dà la possibilità alle imprese che hanno fatto dei lavori per lo Stato e quindi devono ricevere dei soldi (che lo stato sta pagando con tempi biblici) di NON pagare le tasse compensando così parte dei soldi che devono ricevere dallo stato. Cioè, prima lo Stato non ti pagava il lavoro che avevi fatto ma tu dovevi comunque pagare le tasse allo stato che ti doveva dei soldi! Forse potresti avere difficoltà a credere a quel che ti sto scrivendo perché è troppo assurdo, ma è proprio così! Un assurdo! E, ripeto erano tutti d’accordo a parole ma non riuscivano a approvare questa legge di elementare giustizia. Ora, grazie alla mediazione del M5S, se lo Stato ti deve pagare tu puoi non pagare le tasse allo stato per una cifra corrispondente.
Quante volte lo hai sentito dire da tutti che era urgente (oltre che logico) fare questa legge?
Allora gli amici del M5S si sono messi lì a studiare (e a mediare) e sono riusciti a scrivere un articolo di legge che fosse accettabile per tutti, ed è passato.
Ora mi dite perché questa grande vittoria del buon senso e questo segnale di avvedutezza politica positiva del M5S non sono stati celebrati nei talk show televisivi e nei bar? Perché non se ne parla quasi?
È un mega evento: il M5S è cresciuto, ha fatto esperienza e ora stanno sperimentando un diverso approccio, e funziona!!!
Alllllegriaaaaaa!!! (diceva il buon Mike Buongiorno).
E ora veniamo al M5S.
Carissimi, vi voglio bene. Ma, già avete rinunciato a buona parte degli spazi televisivi, quel poco tempo che parlate lo volete usare per favore per dire quel che avete ottenuto e fatto?
Avete visto come fanno quelli di B.?
Qualunque domanda gli fanno loro rispondono a macchinetta sempre e solo la stessa cosa: Domanda: “Cosa pensa del cambiamento del clima?” Risposta: “Penso che i giudici comunisti stanno facendo il colpo di stato.”
“Cosa pensa della situazione in Siria?”
“Penso che i giudici comunisti stanno facendo il colpo di Stato.”
Così: a ciclostile!
Per favore, volete fare uguale?
 Cosa pensa degli insulti sul web?”
“Penso che il M5S ha ottenuto che se lo stato non ti paga puoi non pagare le tasse.”
Cosa pensa delle dichiarazioni di Renzi?”
“Penso che siamo l’unico partito che ha restituito decine di milioni di euro di finanziamento pubblico e stipendi dei parlamentari!”
A proposito della restituzione, cari amici, ho fatto una ricerca. Forse sarò negato ma non ho trovato da nessuna parte la somma totale dei soldi restituiti fino ad oggi, tra stipendi di parlamentari, consiglieri regionali, provinciali, sindaci e assessori e finanziamento dei partiti… Se ho ben capito dovreste aver superato i 50 milioni di euro restituiti! Ma perché non lo dite a martello? Perché non trovo sul sito di Beppe un contatore che mi dice in tempo reale a quanti euro state rinunciando ogni ora? Ogni giorno l’autolimitazione degli stipendi degli eletti del M5S restituisce soldi ai cittadini… Avete perfino creato un fondo di 2 milioni di euro per garantire i prestiti per le piccole imprese… Per favore URLATELO!
Funzionerebbe molto di più di tante frasi a effetto che fanno perdere le staffe a un mucchio di bravi progressisti, che proprio non capiscono questo linguaggio che usate. Volete vincere? Moderate i toni.
E poi anche voi dovreste rendervi conto che alla lunga il gioco di disprezzare i progressisti che non la pensano come voi non va bene. Lo sappiamo tutti che poi localmente, di fronte ai problemi della solidarietà o della difesa del territorio, ci troviamo tutti assieme, che esiste una parte sana del Pd che si fa in 100 per far funzionare questo paese. Ci dimentichiamo che c’è gente come la Puppato che quando era sindaco era talmente brava e onesta che voi stessi l’avete insignita del Premio Comune a 5 Stelle?
E lo vogliamo ammettere che moltissimi militanti del M5s amano alla follia, fisicamente, elettori ed elettrici del Pd?
Allora se lei è del Pd e la ami, cavolo, dillo che c’è del buono nel Pd!!!
E ammettiamo anche che il Pd qualche cosa di buono lo ha fatto. Una piccola differenza tra Berlusconi e Letta la vogliamo osservare attentamente?
Ad esempio, è grazie al Pd, che ha spinto sul governo Monti e Letta, se oggi abbiamo, dopo secoli di promesse, L’UNIFICAZIONE DELLE INFORMAZIONI FISCALI!
In Italia si evadeva  facile perché la finanza non aveva accesso automatico ai dati del catasto, del registro automobilistico e navale, ai dati bancari… Un assurdo unico nei paesi industrializzati.
Questa è la prima vera grande riforma andata in porto in Italia.
E per riuscirci hanno dovuto impegnarsi veramente contro un muro di gomma di lobby e di potentati. Ci han messo più di un anno. Ma ci sono riusciti. E grazie a questo stanno succedendo cose mai viste: nel giro di un mese i computer della finanza, incrociando dati catastali, foto aeree, indirizzi postali e mappe delle forniture elettriche e idriche hanno scoperto che esistevano 1 milione e 400 mila CASE FANTASMA, sconosciute al fisco. Una roba grande come Milano che lo Stato NON VOLEVA vedere!!!!!!
Ma è una cosa buona questa o no?
Vogliamo dirlo che ogni cuore progressista gioisce quando lo Stato inizia a usare i computer contro gli evasori fiscali?
Poi possiamo criticare tutto, spigolare sui particolari, se l’avessi fatto io l’avrei fatto meglio eccetera… Ma comunque c’è, dà buoni frutti ed è cosa giusta! DICIAMOLO! Anche se non siamo d’accordo con Monti e Letta proprio su niente. Anzi proprio perché non siamo d’accordo su niente, quel poco di buono dovremmo portarlo sugli scudi.
È così che si smonta l’attacco feroce e peloso che i mass media stanno portando contro il M5S.
Se invece si va avanti con i discorsi semplificati, gli slogan ad effetto e l’uso della violenza verbale per farsi puntare i riflettori dei media addosso si ottengono risultati che partono sul piede sbagliato, senza fondamenta!
E bisogna anche iniziare ad ammettere gli errori: prevedevate per settembre 2013 la bancarotta dello Stato Italiano (cioè l’apocalisse con milioni di pensionati e dipendenti pubblici senza più soldi). La bancarotta non c’è stata! E ormai è evidente che non ci sarà.
Ditelo. Riconoscere gli sbagli è un segno di intelligenza. Solo gli stupidi non sbagliano mai.
E attenzione a non esagerare. La Casta non vuole mollare il potere e ogni giorno avete l’opportunità di attaccar la partitocrazia; esagerare la realtà è superfluo e controproducente.
Sono d’accordo che la legge Bankitalia è una porcata fatta male, ma perché strillare un numero sbagliato? Si parla di 7,5 miliardi di euro regalati alle banche, ma gli stessi documenti analitici del M5S poi spiegano che ci sono 900 milioni di euro di tasse che poi le banche devono pagare su questi 7,5 miliardi di euro. Poi c’è l’anticipo dell’Ires che sono altre decine di milioni di euro di interessi che le banche devono dare allo Stato. Quindi NON sono 7,5 miliardi di euro.
Se uno inizia a parlare in modo approssimato poi si da aria a quelli che non hanno capito niente e i miliardi da 7,5 diventano duemilacinquecento. È pieno il web di persone che non hanno capito che l’oro dello stato non è di Bankitalia, è e resta dello Stato, Bankitalia lo cusotodisce stile cassetta di sicurezza…
E via con la confusione  e poi non si capisce più niente e la disinformazione ci guadagna 300 milioni di miliardi di stupidaggini.
Poi attenzione, semplificare non è utile a far crescere la coscienza civile degli italiani che già di base mediamente ragionano con il piccone. Possiamo urlare giustamente a squarciagola contro la corruzione e l’assalto alle casse dello Stato che abbiamo subito per 50 anni ma tocca anche rendersi conto che bisogna comunque mantenere a galla l’Italia.
Allora, cerchiamo di ragionare, le banche possedevano già quote di Bankitalia, la maggioranza della banca era già loro. Nominalmente era stato stabilito un valore ridicolo, risalente al 1936. Poco più di 150 mila euro. Allora lo capisce anche un bambino che non si può dire che la Banca d’Italia vale quanto una Ferrari usata… Vien da sé che comunque la proprietà della metà di Bankitalia qualche milioncino lo vale… Quindi non stiamo parlando di 7,5 miliardi regalati alle banche ma di un regalo di molto inferiore: la differenza tra il valore della banca che possiamo valutare noi e i grossomodo 6,5 milioni di euro del valore che le banche si trovano in mano con la rivalutazione del valore della proprietà della metà di Bankitalia.
E poi bisognerebbe avere il tempo di spiegare come si affronta l’altro problema.
15 banche italiane sono in grave difficoltà (perché hanno peccato).
A breve l’Unione Europea dovrà stabilire quali banche sono affidabili e quali no.
Se 15 banche italiane vengono giudicate sull’orlo del fallimento è l’Italia che viene declassata e quindi quello che paghiamo di interesse sull’orrendo debito pubblico aumenta. E quelli sono miliardi che escono subito dalle casse dello Stato. Cioè un disastro molto più oneroso per l’Italia dei soldi regalati alle banche.
Mettila come vuoi non ci possiamo permettere, in questo momento di tenue ripresa, di subire un altro ostracismo finanziario. Ci tornerebbe lo spred alto nel sangue.
Come lo risolvi questo problema tu, con un parlamento ingovernabile?
Questa di Letta è una pessima mediazione, ma almeno funziona. A differenza di tante altre leggi italiani che sono eticamente sbagliate e non funzionano neppure.
Certo che è difficile spiegare certe cose complicate agli elettori, ma alla lunga paga. Il M5S ha bisogno di affondare le radici dentro terreni sani. Cambiare l’Italia richiederà tempi non brevi… Tocca insegnare agli italiani a ragionare con precisione. Una vera Grande Impresa!
Alle elezioni avete già fatto il boom, avete già devastato il palcoscenico della politica italiana. Secondo me adesso vi conviene puntare di più sulla crescita, sulla costruzione, sui risultati.
Se improvvisamente iniziate a parlare a bassa voce create un grande stupore.
Grazie al Pd, al M5S, al Sel, a Ingroia, ai comitati civici, alla società civile. Grazie a tutte le italiane e gli italiani che continuano a credere che i progressisti sono un solo popolo con tante idee in testa e che la biodiversità è l’anima del cambiamento.
Grazie a chi è capace di guardare indietro e capire che gli sforzi della gente onesta hanno fatto fare molta strada a questa nostra società grazie al contributo diverso di persone differenti.
Grazie a chi è certo che sapremo migliorare ancora di più quest’Italia nel futuro perché sapremo unire le nostre idee comuni e sapremo amare i pensieri divergenti.
Pace e bene a tutti!
(Pace e bene ce l’ho dovuto mettere perché mi stava uscendo una lacrima ecumenica e gli zuccheri caramellosi mi stavano facendo ululare la glicemia).
Ps
La glicemia ulula?  

Identificati i neuroni che codificano i ricordi.

Identificati i neuroni che codificano i ricordi

I ricercatori hanno esaminato i dopaminergici, una sottoclasse che risponde a un messaggero di segnalazione cellulare noto come cAMP (adenosina monofosfato ciclico), vitale per molti processi biologici.

WASHINGTON - Un nuovo studio dello Scripps Research Institute ha individuato il gruppo ristretto di neuroni coinvolti nella formazione della memoria. "Abbiamo scoperto che mentre sono tantissimi i neuroni che rispondono agli stimoli sensoriali", ha spiegato Seth Tomchik, biologo che ha condotto la ricerca, "solo una determinata sottoclasse di neuroni si occupa effettivamente delle codifiche della memoria". I ricercatori hanno esaminato una tipologia di neuroni chiamati neuroni dopaminergici. 

L'indagine ha scoperto che i neuroni che codificano i ricordi rispondono a un messaggero di segnalazione cellulare noto come cAMP (adenosina monofosfato ciclico), vitale per molti processi biologici. La cAMP è coinvolta in numerose patologie della mente, come il disturbo bipolare e la schizofrenia, e la sua disregolazione potrebbe essere alla base di alcuni sintomi cognitivi del morbo di Alzheimer e della neurofibromatosi di tipo 1.

La sottoclasse di neuroni è apparsa particolarmente sensibile ad elevate quantità di cAMP in una specifica regione del cervello, un lobo con una area nota come corpo fungiforme. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista 'Current Biology'.

http://www.repubblica.it/scienze/2014/03/29/news/ricordi_neuroni-82215754/?ref=fbpr

“Renzi! Matteo! Parlo con te”. Il video monologo in esclusiva per voi. - Dario Fo



Siamo fortunati! Abbiamo il più giovane Presidente del Consiglio al mondo. Bisogna che ne parliamo!
Matteo Renzi…se devo dire la verità, mi pare uno che di professione fa il giocatore di poker d’azzardo,poker col morto, chi è il morto? Letta! Non l’ha fatto fuori lui? Ah no? E’ stato il suo partito?! Ah, ho capito, una congiura di palazzo! W il re! Quale re? Giorgio I! Andiamo avanti…
A proposito di poker… Renzi mi pare uno che si siede al tavolo con un mucchio di fiche davanti allo stomaco. Non sono soldi tutti suoi. Gioca con la garanzia di molti prestanome. Dietro ha anche qualche banca, gli piacciono le banche, tant’è che ogni tanto fa loro dei regali, di qualche miliardo, così tanto per gradire. E’ uno bravo al gioco, specie della politica, di quelli che non perdono mai un colpo, almeno a sentire lui. Bluffa, quello bisogna dirlo, è uno che è bravissimo a bluffare… lo fa appena può, come dire sempre. Gioca pesante e fa delle aperture che tolgono il fiato: “Questa è la mia posta, chi non ci sta vada in un altro banco! 
E’ uno che sa parlare alla gente, il suo leitmotiv preferito è: “Io non sono qui per la poltrona ma per la salvaguardia e la salvezza dell’Italia”. Oh bella!
E tu saresti uno che per caso è anche di sinistra?! E non so quanto per caso… sei di sinistra e giuri che non stai giocando per te, ma per far vincere il popolo, le famiglie, i diseredati, quelli senza pensione… insomma, tutta la base del partito.
Bravo! Ed è lui, questo popolo, che ti ha eletto Presidente del Consiglio… ah no? Ah non è la base che ti ha eletto?! Chi è? La nomenklatura! Non sai cos’è la nomenklatura?
Hai in mente D’Alema? Non l’hai in mente! Oddio, Massimo non c’è più, MASSIMOOOOO, DOVE SEIIIII? E’ tornato in mare con la sua barca, con le sue scarpe di vitello prezioso, vitello tonnato!
E adesso bello come il sole, tu Matteo, mi vieni a dire che personalmente salvi l’Italia mettendoti con uno come Berlusconi?
E con quel poco di buono tu ci fai i contratti di nascosto al Nazareno? Ma alla vostra base glielo avete detto che quel tuo socio è stato condannato definitivamente per concussione, corruzione e gli è proibito presentarsi in politica sotto qualsiasi travestimento, anche quello da suora domenicana, come dire suor Cristina, che canta in controfalsetto spinto il rock? (canta in falsetto)
Dove eravamo? Al progetto? Il progetto per leggi nuove a partire dalla legge elettorale, come dire un nuovo Porcellum… il maialone!
Scusa ma non avevi qualcun’altro da scegliere? Per esempio Alfano, no? Non per fare il maialone, per darti l’appoggio!
E’ inattendibile? E’ una mezza tacca? Va bene. Ma, dico Matteo, sì parlo con te, Renzi! Berlusconi è lui che ti è venuto a cercare o te lo sei andato a cercare tu di persona? Sto parlando sempre del delinquente…
Ma lo sapevi che quello, alla base della tua sinistra, non piace proprio per niente, anzi, ti dirò, gli fa anche un po’ schifo… sto dicendo politicamente s’intende! E tu te lo sei andato proprio a cercare? Ricordati che un socio così si paga sempre. E se non paghi ti fa ricatti, come quest’ultimo di oggi della tutela antigiudici, se non gliela procurate subito lui, ha detto, butta tutto all’aria e vi lascia tutti col sedere per terra, all’umido PLO! PLO! PLO! PLO!
Non fa niente gratis per nessuno, tantomeno per il popolo e la gente che tira la cinghia disperata. Sì sì lo so, in questo gioco tu ci stai mettendo la faccia, lo vai ripetendo di continuo, è una faccia di gomma, una maschera anti smog, tu ci metti la faccia, ti crediamo, ma il popolo cosa ci mette, il culo?!
Ma perché vuoi smantellare il Senato e insisti a presentare questa legge elettorale?
Abbiamo già subìto la sentenza della Consulta a proposito del Porcellum. Delegittimato in tronco.
Dove credete che si vada col Porcellum II, pulito, sgrassato e con il ripieno di spezie profumate?!
E tu ripeti che va tutto bene, che basta aver fiducia perché qui ognuno può dire la sua?
Non ti pare che quei quattro o cinque pellegrini, come li chiami tu, che poi sono un po’ di più… parlo di quei boni homini colti e saggi che hanno tentato di proporre qualche variante alla riduzione totale del Senato… non ti pare che con te non abbiano tanta disponibilità alla parola?
Sai cosa ti dico? Personalmente ho l’impressione che i poteri dei cittadini siano terribilmente svuotati di senso ormai. Il diritto di parola, di opinione, di pensiero, è solo una lusinga suonata sul ritmo dei pernacchi. In LA maggiore. Mi pare un’aria che conosco… ah già, è l’aria della P2. Opera buffa semitragica di Licio Gelli, amico di Verdini. Lo conosci?
Buonanotte. Chi spegne le luci? 

lunedì 31 marzo 2014

Ve la canto e ve la suono.....



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Enrico Brignano - Parlare bene dell'Italia.



Bpm, chiuse indagini su finanziamenti illeciti. Pm: “A Santanché 2,8 milioni”.

L'ex presidente della banca Ponzellini avrebbe creato all’interno dell'istituto milanese "una struttura parallela e deviata verso interessi personali". La parlamentare Pdl non risulta indagata, ma la sua società secondo l'accusa ha ottenuto fondi senza garanzie. Nelle carte dell'inchiesta finirono anche Romani, Brancher e La Russa.
Due milioni e 800mila euro “nell’interesse esclusivo” di Daniela Santanchè, amministratore delle società Visibilia2 e Visibilia srl. E’ uno dei presunti finanziamenti illeciti concessi dall’ex presidente di Bpm Massimo Ponzellini elencati dai pm milanesi nell’avviso di chiusura delle indagini a carico di Ponzellini e di altre 16 persone, notificato dal nucleo di polizia tributaria della Gdf. Nell’elenco di finanziamenti che sarebbero stati disposti dall’ex presidente e dal suo ex braccio destro Antonio Cannalire a favore di una serie di società con “un danno patrimoniale” per l’istituto di credito milanese c’è infatti anche quello per le concessionarie di pubblicità Visibilia2 e Visibilia srl amministrate dalla parlamentare, che non è indagata.
La vicenda non è nuova mentre inedita è la cifra complessiva stanziata. Nel capo di imputazione si legge che Ponzellini e Cannalire “in conflitto di interessi con la posizione di dirigenti di Bpm hanno concorso a compiere nell’interesse esclusivo di Daniela Santanchè atti di disposizione del patrimonio di Bpm facendo ottenere a dette società finanziamenti per circa 2,8 milioni di euro, deliberati nel dicembre del 2009 e agosto 2010 con successive proroghe di scadenza, con la consapevolezza di recare pregiudizio della banca, posto che le società finanziate erano prive di affidabilità bancaria essendo in condizioni di fragilità economico-patrimoniale e in difetto di valide garanzie, tanto che la esposizione non si è ridotta nel periodo successivo e che nel dicembre del 2012 è stato negoziato un piano di rientro”.
Il pm di Milano Roberto Pellicano sostiene che Ponzellini, assieme ad altre persone, tra cui Cannalire, avrebbe creato all’interno della banca “una struttura parallela e deviata verso interessi personali” per erogare finanziamenti illeciti. Una “struttura adatta a recepire, coltivare e soddisfare le richieste di finanziamento di una cerchia di soggetti segnalati da ambienti politici o imprenditoriali in grado di retribuire i membri dell’associazione” per delinquere. Secondo il pm, infatti, c’era “un’area di pratiche” dentro Bpm “definibili come pratiche del presidente (Ponzellini), trattate dalla suddetta struttura con modalità illegittime” in contrasto con gli interessi e le regole dell’istituto di credito.
Dal provvedimento d’arresto per Ponzellini, finito agli arresti domiciliari il 29 maggio 2012 con le accuse di associazione per delinquere e corruzione privata, erano saltati fuori una serie di nomi di politici (non indagati): dagli ex ministri Paolo Romani, Aldo Brancher e Ignazio La Russa ai parlamentari Daniela Santanchè e Alfredo Messina.
Tra le 17 persone che hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini figurano anche Onofrio Amoruso Battista, avvocato ed ex consigliere regionale della Lombardia, Emilio Santomauro, ex consigliere comunale milanese, Giorgio Bianchini Scudellari, che era nel Cda dell’istituto di credito, gli imprenditori Rosario Scuteri e Camillo Colella, il commercialista di Ponzellini, Guido Rubbi, Maurizio Mondani in qualità di ad di Capgemini. E poi ancora Luigi Simeoni della società Lk RealEstate, Emilio Sacchi della ‘Binda 4 srl’, Alberto Tripi del gruppo Almaviva, Paolo Golzio, Maria Grazioli, Francesco Franzoni e Alessandro Lamonica, che era nel gruppo di Francesco Corallo. In passato risultavano indagati anche l’ex deputato del Pdl, Marco Milanese, e l’ex dg di Bpm, Enzo Chiesa, i quali però non figurano nell’avviso di chiusura delle indagini che per i 17 indagati prelude alla richiesta di processo.

CASE, VINI E DONAZIONI LA PASSIONE PER RENZI DEI NOBILI FIORENTINI. - Davide Vecchi


DAL 2009 AL 2011 IL SINDACO RISIEDEVA NELLO STORICO PALAZZO MALENCHINI. PER LE FAMIGLIE DEI MARCHESI PROPRIETARI DELL’APPARTAMENTO LE “CORTESIE” DI COMUNE E PROVINCIA.
Se non fosse stato per la marchesa Cornaro nominata assessore in Provincia nel 2004, Matteo Renzi non avrebbe trovato la sua prima casa fiorentina, in via Malenchini 1, dove da sindaco ha registrato la residenza dal 13 novembre 2009 al 13 marzo 2011, prima di trasferirsi nell’appartamento di via degli Alfani 8, pagato dall’amico Marco Carrai.

FU LA MARCHESA Giovanna Folonari Cornaro a presentare l’allora giovane ed esuberante presidente della Provincia alle famiglie nobili di Firenze tra cui il marchese Luigi Malenchini,
proprietario dell’abitazione di 80 metri quadri poi affittata al sindaco. Che il cognome sia uguale al nome della via non è un caso: il palazzo è uno dei più antichi di Firenze. Costruito nel 1348, è incastrato a 300 metri da Palazzo Vecchio, gli Uffizi, Santa Maria alle Grazie, Ponte Vecchio. Insomma nel cuore della città.
Renzi paga al mese 900 euro d’affitto per una mansarda. 
Luigi è proprietario di tutti gli immobili e risiede nel palazzo di via Vincenzo Malenchini 1. 
Qui vive anche sua moglie, Livia Frescobaldi. Mentre Luigi in quegli anni opera nel ramo agricolo, proprietario dell’azienda Agri Carignano e consigliere tra l’altro della Marchesi Ginori Lisci, Livia si dedica alla cultura, pur essendo azionista della Compagnia Frescobaldi Spa, azienda di famiglia che gestisce ben cinque tenute, in particolare nelle zone Chianti Rufina e Montalcino, e produce alcuni dei vini toscani più noti e diffusi al mondo, uno su tutti il Nipozzano. 
Due mondi simmetrici dunque, quello di Renzi e quello della coppia Malenchini Frescobaldi. Che però inconsapevolmente si incontrano già nel 2008. Quando la Provincia di Firenze, guidata dall’attuale premier, organizza e finanzia il Genio Fiorentino. Alle casse dell’ente l’iniziativa costa 881 mila euro, parte dei quali espressamente dedicati a organizzazioni di eventi e mostre finalizzate alla promozione e sviluppo dei vini toscani. 
Con esattezza, 141 mila euro di eventi, nella manifestazione GeniDiVini: a farla da padrone (indiscusso) proprio il Castello di Nipozzano-Marchesi de’ Frescobaldi. Una casualità? Senz’altro. I dettagli delle fatture sono però nelle mani della Corte dei conti che sta indagando con l’ipotesi di danno erariale per 9 milioni di euro a carico della giunta guidata da Renzi. 
Una casualità, senz’altro, perché le cronache cittadine fanno risalire l’amicizia tra il premier e la coppia a inizio 2009, alla cena elettorale organizzata a sostegno dell’allora candidato sindaco da Ambrogio Folonari e signora, Giovanna Folonari Cornaro.
C’erano tutti i blasoni che contano, dai marchesi Mazzei ai Bini Smaghi. 

Le famiglie patrizie iniziarono così, come mai prima, a mischiarsi con la politica cittadina. Tanto che per sostenere Renzi, i nobili toscani negli ultimi anni hanno persino varcato i circoli Arci e le storiche case del Popolo. 
Sponsorizzato da Giovanna Folonari che Renzi, con un colpo a sorpresa nel 2004 nominò assessore al Turismo e alla Cultura della Provincia da lui guidata. 
Lei è rimasta talmente entusiasta dell’esperienza da voler divulgare orgogliosamente il suo curriculum. 
Dieci righe: nome, cognome, data di nascita, esperienza lavorativa da assessore e firma. Punto. 
Non stupisce che nel 2011 la Corte dei conti abbia poi condannato Renzi e altri per danno erariale nei confronti della Provincia di oltre 2 milioni di euro per aver assunto persone non qualificate. Tra cui proprio la nobildonna. 
A cui Renzi prestò, gentilmente, l’avvocato di fiducia: Alberto Bianchi.
NEL 2010, INTANTO, a Livia Frescobaldi, moglie del proprietario di casa in cui abitava, il Comune guidato da Renzi affida la cura della mostra “Il Risorgimento della maiolica italiana”, patrocinata da Palazzo Vecchio e sostenuta, tra gli altri, dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze guidata dall’amico Marco Carrai. L’anno successivo Livia Frescobaldi fa il suo ingresso, nominata sempre dal Comune, nel Gabinetto scientifico letterario Vieusseux. A conferma che la nobiltà sostiene apertamente Renzi, c’è anche il contributo versato dalla Frescobaldi alla fondazione Big Bang per finanziare la campagna di Renzi per le primarie a segretario del Pd. Un contributo simbolico, per carità, 250 euro. Un po’ come quell’affitto da 900 euro per una mansarda immersa nel cuore di Firenze.