lunedì 11 settembre 2023

Marrakech prima e dopo. - Anno 2023 - Cetty Pillitteri

 




"la bellezza salverà il mondo" ci avevano promesso
e invece proprio la bellezza - quelle case di sabbia che affascinavano i turisti - ha portato la morte.

Cetty Pillitteri

Italia vs Cina: siamo sudditi di Washington - Giuseppe Salamone

 

Washington ordina e coloro che si spacciano per sovranisti eseguono come dei bravi scolaretti. Anzi, sudditi! La Meloni ha appena fatto capire senza giri di parole che l'Italia uscirà dalla Via della Seta. E ci ha tenuto a dire che in questa scelta gli Usa non c'entrano nulla. Ahahahahahahahahahahha...
È da pazzi tranciare la cooperazione con la Cina in questo modo. È da pazzi mettere a rischio le relazioni, soprattutto quelle commerciali con un paese enorme la cui economia cresce ormai a un ritmo impressionante e ne abbiamo avuta dimostrazione negli ultimi dieci anni. Perché parliamoci chiaro: uscire dalla via della Seta è un affronto diretto a Pechino.
Per quanto la propaganda occidentale soprattutto quella italiana cerca di nasconderlo, in Cina viene visto esattamente così. Tra qualche anno, secondo i dati del fondo monetario la Cina sarà la prima economia mondiale e questa evidenza, prima di stracciare un accordo, obbliga a delle serie riflessioni che devono tenere conto in primis dell'interesse nazionale. Ad oggi, per l'Italia, l'interesse nazionale è quello di rafforzare la cooperazione con la Cina, non di allontanarsi.
Basta vedere ciò che ha fatto la Russia per eludere le sanzioni occidentali: ha stretto i legami economici e commerciali anche e soprattutto con la Cina che le hanno permesso di resistere. Questo a dimostrazione di quanto sia importante cooperare con una potenza economica come la Cina.
Invece l'Italia della Meloni ha deciso di perseguire un'altra strada, quella di consegnarsi definitivamente agli USA mettendo sul piatto l'ultimo briciolo di sovranità che ci era rimasta. Inutile che ci dica che l'America non c'entri niente perché non ci crede nemmeno topolino. Pagheremo tutto e anche a caro prezzo. È solo questione di tempo...

sabato 9 settembre 2023

“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare” (Seneca).

 

Le nuove sanzioni punitive introdotte dal governo per combattere i reati di femminicidio e violenza sulle donne , a mio parere, produrranno l'effetto contrario ai desiderata.

Femminicidio:

uso più stringente del braccialetto elettronico. (che fino ad oggi è servito, pressoché, a nulla)

Se il braccialetto elettronico verrà rifiutato si passerà a misure più severe come l'obbligo di firma alle forze dell'ordine. (quindi, si può anche rifiutare...)

Stupro:

L'annunciato decreto escluderà la possibilità di concedere gli arresti domiciliari a chi è accusato di stupro. (Quindi, si potevano scegliere gli arresti domiciliari? (...Dimenticavo: tra questi c'é Apache...)

- diritto al gratuito patrocinio per chi ha subito violenza. - pagato da chi? E con quali avvocati?

- I sindaci avranno maggiori poteri di intervento e potranno 'utilizzare cittadini volontari, ovviamente non armati, per il controllo del territorio'. - (un ritorno alle ronde, che sappiamo benissimo come agivano ai tempi del fascismo?)

Sappiamoci capire, i provvedimenti vanno presi, ma con criterio, si deve far capire al maschio che non gli è concesso tutto ciò che vuole; che anche se la chiesa lo pone al centro del'Universo, lui non è l'icarnazione del Dio in terra, lo stesso Dio che, se esistesse veramente, non si comporterebbe come si comporta.
Lui, infatti, ha fatto uccidere suo figlio, (avuto come e da chi? da se stesso con l'argilla come ha fatto con Adamo?), per redimere i peccati dal mondo... Quindi, ci spinge a commette un peccato per redimere i peccati di tanti? Di tutti quei suoi figli lasciati a decidere in virtù del "libero arbitrio" che ha loro concesso? Ha creato il mondo popolato di esseri abbandonati a se stessi senza dar loro un indirizzo, un buon insegnamento? 
Può un padre commettere questo grave delitto sul figlio prediletto per cancellare i delitti di tutti gli altri suoi figli?

Un Dio, creatore dell'Universo, creatore della vita sulla terra, ha ritenuto necessario sacrificare un suo essere per perdonare i peccati dal mondo, quando, essendo il creatore del tutto avrebbe potuto farlo senza sacrificare nessuno?

Prescindendo dalla religione (che non è commisurabile alla fede come bisogno dell'uomo e, in quanto latente e non bisognevole dell'uso del vil denaro, al quale la chiesa è attaccatissima), per correggere gli errori commessi dall'uomo, in virtù del tanto decantato "libero arbitrio" (creato da menti bacate per far nascere e crescere sensi di colpa anche dove questi siano inesistenti) bisogna partire dalla logica, dal cogito, e porsi la domande: "Perchè succede tutto ciò? Dove abbiamo sbagliato?" e provvedere a correggere gli errori.

Primo fra tutti, partire dal principio che l'uomo non è Dio, anche se crede di esserlo ogni uomo sulla terra, lo stesso uomo che la sta distruggendo per dabbenaggine e per smania di potere e visibilità, creando figure come i re, gli zar, i condottieri, i mega presidenti, miliardari che rimpinguano le loro ricchezze affamando i tanti e che gareggiano a chi ce l'ha più grosso, e tanta altra roba inutile e dannosa. 
La natura, unica nostra amica e nostra dea, ci ha resi tutti uguali, ha creato l'uomo che insemina l'ovulo e decide il sesso del nascituro, la donna che accoglie il seme e lo conserva amorevolmente nel suo grembo.
La natura è più giusta, più tutrice che padrona, più amorevole che punitiva.
Le punizioni, nella maggior parte dei casi, sono contro producenti: sono l'amore, il rispetto, la solidarietà, la comprensione, la sincerità a renderci degni di definirci uomini, ed è di ciò che dobbiamo avvalerci

PS. A tutti quelli che odiano e denigrano gli omosessuali: vi siete mai chiesti come mai e perchè esistono? Pensateci... potrebbero essere il risultato di qualche cromosoma che non ha ancora deciso se essere una X una Y? 
In ogni caso è la natura che li crea e tutto ciò che crea la natura non è abominio, è un miracolo, un meraviglioso miracolo dotato di peculiarità di cui noi, da comuni esseri viventi, non siamo dotati; sono migliori di noi, ne ho conosciuti alcuni e vi assicuro che hanno una sensibilità che manca a noi poveri individui in cerca d'autore.
Infine, gli angeli non hanno sesso, riflettete.

Rifletteteci e, se volete, datemi una risposta esauriente e comincerò a prendervi in considerazione...

cetta.

Foto fornita gentilmente da: Bashta | Dreamstime.com.

venerdì 8 settembre 2023

Canto notturno di un pastore errante dell'Asia. di Giacomo Leopardi - PofessorX

 

Vi ricordate Il canto notturno di un pastore errante? Sapete perché chi legge questa poesia di Leopardi non può fare a meno di provare un brivido?
Ecco, immaginatevi un giovane che cammina nella notte e osserva la luna e le stelle e si domanda: «Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, Silenziosa luna?» E poi continua: a che scopo esiste il cielo infinito e quel profondo infinito azzurro? Che cosa significa quest’immensità nella quale l’uomo è solo? Ed io che cosa sono? Vedete, tutti noi almeno una volta nella vita siamo stati questo giovane; ci siamo sentiti come questo giovane, ci siamo posti le stesse domande.
Leopardi vi parla dell’anima che ha sete di infinito e vorrebbe scoprire qual è il suo scopo nel suo mondo, ma non è questa la cosa straordinaria. Ricordo che un giorno la figlia di un mio amico mi chiese: «Dove vanno le stelle quando spunta il sole?» Allora le parlai della terra che gira su stessa, del moto di rotazione dei pianeti, però più le spiegavo queste cose, più mi sembrava confusa. «Sì, ma perché?» mi chiese alla fine con la sua vocetta infantile. E quel momento fu straordinario, perché capii che tutta la conoscenza che credevo di possedere era inutile, non bastava a rispondere a quella semplice domanda formulata da una bambina di appena otto anni.
Al che le confessai: «non lo so», così come il pastore errante di Leopardi quando si domanda perché esista il mondo e l’uomo e come sia nato l’universo, dice «indovinar non so». Ecco cosa vi insegna Leopardi: a mettervi in discussione, a vedere il mondo con lo stupore e la meraviglia di una bambino, perché è dallo stupore, dalla meraviglia che ha inizio la conoscenza.
Vi ricordate di Socrate? Apparentemente non faceva nulla di pericoloso, si limitava a parlare con la gente e poi poneva una semplice domanda: «ti esti?» Che cos’è? Questa domanda, questa semplicissima domanda però cambiava tutto. Leggete Leopardi ai vostri alunni, ai vostri figli. E ricordategli sempre che il «perché» come il «forse», è la parola più bella della lingua italiana, «apre delle possibilità, non certezze. Non cerca la fine, ma va verso l'infinito».
Guendalina Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X (Cari amici, con grande gioia vi comunico che «Intervista con un matto», il mio nuovo romanzo sta per uscire. Per chi è curioso e non volesse aspettare, potete leggerne un estratto gratuito e preordinarlo qui: https://www.amazon.it/Intervista-matto.../dp/883205597X/
#leopardi #letteratura #istruzione #cultura #scuola

mercoledì 6 settembre 2023

Scultura di embrione umano nel tempio di Kala Bhairava Natha, Tamilnadu.

 




Scultura di embrione umano nel tempio di Kala Bhairava Natha, Tamilnadu; Immagine gentilmente concessa: Google Plus

C'è anche questo tempio Chola chiamato Shri Garbharakshambika Sameta Shri Mullaivana Nathar, a Thirukarugavur, Papanasam taluka che si trova sulla strada Thanjavur (Tanjore) - Kumbakonam. All'interno sono presenti anche antiche iscrizioni sulle pareti. All'interno del tempio si possono vedere iscrizioni del periodo del re Raja Raja Chola, che regnò tra il 985 e il 1014, così come quelle del periodo di Parantaka Chola (inizio del X secolo). Alcune delle procedure di preghiera qui sono legate alla gravidanza. Quindi un tempio dedicato alla soluzione dei “problemi ginecologici”. Potrebbero essere disponibili degli specialisti nel tempio per aiutare le persone. Era un servizio di specializzazione dato alla società. 

Notare anche l'idolo Mahakala di Shiva a Ujjain (figure fornite). Ujjain, Mahakala è molto vecchia. Il Lingam rappresenta in realtà l'unificazione delle forze di Shiva e Shakthi. Il Paanipeeta rappresenta la Shakthi. L'idea è che Shiva e Parvathi siano le figure paterne e materne di questo mondo (Jagathah Pitram Vande Parvathi-Parameshwaram). Anche qui puoi vedere il serpente che nuota fuori. Quindi, simbolicamente, il tempio di Shiva stesso rappresentava le “forze vitali”.

https://deemagclinic.com/2019/04/07/did-british-present-india-as-land-of-snake-charmers-instead-of-presenting-the-right-snake-and-its-ancient-science/

martedì 5 settembre 2023

Giuliano Amato vuota il sacco sulla strage di Ustica. Che aspettiamo a liberarci della Nato? - Fabio Marcelli

 

Il 27 giugno del 1980 venne abbattuto un aereo civile nei cieli di Ustica e morirono 81 passeggeri, tra i quali molti bambini (ricordo che proprio in quei giorni incontrai una ragazza veronese distrutta dal dolore perché era la maestra di alcuni di loro). Le rivelazioni fatte da Giuliano Amato nella sua recente intervista portano nuova luce sulla strage. È legittimo chiedersi per quale motivo Amato abbia deciso di vuotare il sacco solo oggi, a circa 43 anni di distanza, ma è importante sottolineare la sua denuncia delle responsabilità al riguardo. Per coprire tali responsabilità si sono mossi durante tutto questo periodo numerosi apparati, lasciando anche una lunga scia di sangue e intimidazioni per neutralizzare ogni possibilità di testimonianze rivelatrici al riguardo.

Ebbi l’occasione di seguire all’epoca le attività in materia dell’avvocato Romeo Ferrucci, esemplare figura di giurista che non si rassegnava alla teoria della bomba esplosa all’interno dell’aviomezzo, fabbricata dai comandi politici (lo stesso Amato fa preciso riferimento a Bettino Craxi) e militari, proprio per stornare ogni sospetto dai veri responsabili, subendo per tale motivo gravi intimidazioni, presumibilmente da soggetti legati al mondo dei servizi. E la pista francese era una di quelle battute da Romeo e dagli altri che come lui (ricordo un pranzo col rimpianto Andrea Purgatori) volevano un accertamento delle responsabilità della strage senza guardare in faccia a nessuno. Se ne parlava quindi da tempo e lo stesso Cossiga ne aveva parlato a suo tempo, la magistratura ha più volte accertato le responsabilità statali nel depistaggio e il disegno di legge per l’istituzione di una Commissione d’inchiesta firmato qualche anno fa tra gli altri dall’attuale presidente del Senato La Russa si concludeva affermando che “il Governo dell’epoca depistò le indagini assecondando i voleri di potenze straniere invece di difendere la sovranità italiana e i diritti delle vittime e delle loro famiglie”.

Ma le dichiarazioni di Amato hanno una qualità nuova e inedita, sia per la chiarezza della denuncia che per l’autorevolezza della fonte da cui provengono. Parlando del sistematico depistaggio su larga scala promosso ai massimi livelli, Amato afferma che “quindi tutte queste persone hanno coperto il delitto per “una ragion di Stato”, anzi dovremmo dire per “una ragion di Stati” o per “una ragion di Nato”. Se questo è vero, tuttavia, non è solo Macron a dover chiedere scusa. In un Paese degno di questo nome un’affermazione di questo genere provocherebbe un cataclisma politico, in Italia il governo si rifiuta di prendere posizione sul piano internazionale, come giustamente richiesto dall’Associazione dei familiari delle vittime, e tenta un goffo scaricabarile sulla magistratura.

In parte la confessione di Amato pare riconducibile all’attuale stato confusionale della classe dirigente italiana di fronte alle sconvolgenti novità che scaturiscono dal passaggio del mondo a un sistema multipolare, ma non ci si può limitare a questa constatazione.

Due elementi colpiscono al riguardo. Il primo è il riferimento esplicito alla Nato, il secondo la contemporaneità tra l’intervista e la forte crisi del dominio neocoloniale francese in Africa. Due elementi tra loro fortemente connessi. L’obiettivo del missile era infatti proprio Gheddafi che sia la Francia che la Nato giudicavano un ostacolo ai loro progetti e del quale riuscirono a liberarsi solo 32 anni dopo al termine della disastrosa guerra civile che non accenna ancora a finire. In parte, come ha ipotizzato Antonio Castronovi, le dichiarazioni di Amato risponderebbero all’intento di colpire la Francia per frustrarne ogni velleità di autonomia rispetto alla Nato. Ma ci sono, come lo stesso Amato afferma, anche precise responsabilità della Nato. Occorre quindi chiedersi, al di là di ogni possibile dietrismo, che aspettiamo a liberarci di questa “alleanza” (leggasi servitù) sempre più obsoleta e sempre più pericolosa in un mondo che cambia a fortissima e crescente velocità?

Dobbiamo farlo quanto prima, non solo per onorare le vittime di questa e altre stragi e le persone che, come Romeo Ferrucci e Andrea Purgatori, si sono dedicate con coraggio alla ricerca della verità, ma anche per salvaguardare le future potenziali vittime, tra le quali ci siamo anch’io che scrivo e voi che leggete, delle guerre devastanti che la Nato sta preparando per arginare l’irrefrenabile declino delle potenze occidentali sul mondo. Come recita un appello che lancia un presidio per mercoledì prossimo 6 settembre alle ore 18 davanti all’ambasciata francese, “in questa vicenda i vertici civili e militari dello Stato italiano emergono una volta di più come complici silenti dei crimini di guerra commessi nel mondo dall’Occidente, con l’“aggravante” che le 81 vittime in questione erano cittadini e lavoratori del nostro paese, da allora in attesa di giustizia”.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/09/04/giuliano-amato-vuota-il-sacco-sulla-strage-di-ustica-che-aspettiamo-a-liberarci-della-nato/7279427/?fbclid=IwAR3NfA9QWFLvE4gNw-6JrXeog6QUx4nB9nMgLOHmZXfib0T95-jQKNVwUQE

ASSYRIA NEWS

 

Un bassorilievo di alabastro assiro dal IX secolo a.C. mostra un genio alato in piedi, testa umana - un Apkallu, uno spirito protettivo. Il genio indossa un casco con cornuto, un vestito elaborato e meravigliosi accessori con un'iscrizione cuneiforme sul suo centro. proviene dal Palazzo nord-ovest di Kalhu, in Assiria, attualmente si trova al Museo di Arte Egiziana di Monaco di Baviera, Germania..

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