venerdì 2 settembre 2016

Case prefabbricate in legno: costi, benefici e normative..

Immagine di anteprima per: Costi, benefici e normative delle case prefabbricate in legno

Quali sono i benefici di una casa prefabbricata in legno? 


Questi prefabbricati rappresentano una soluzione costruttiva moderna e affidabile, una valida alternativa ai tradizionali sistemi in muratura. Il mercato di queste case sta conoscendo una lenta ma continua crescita, anche nel settore dell’usato e del chiavi in mano. 
Le case prefabbricate in legno sono particolarmente apprezzate perché considerate case “green”, hanno infatti un impatto ambientale praticamente nullo, e permettono di conseguire un forte risparmio energetico. Risparmio realizzabile grazie alle tecniche di costruzione che vedono l’utilizzo di pareti termoisolanti e l’inserimento di impianti di energia rinnovabile, come gli impianti fotovoltaici, le stufe a pellet.
Parlando di costi e spese preventivate, è utile sottolineare una forte differenza fra le due edilizie. Le case in legno si realizzano con poche settimane di lavori in cantiere, per questa tipologia di edifici è sufficiente assemblare gli elementi già precedentemente costruiti.
Tutti i tempi, e i collegati costi, tipici di una tradizionale costruzione di edifici in muratura si riducono così enormemente. Costi che hanno l’ulteriore pregio di non subire variazioni in corso d’opera, sono tendenzialmente fissi; in quanto precedentemente concordati. Il vostro consuntivo finale non lieviterà come in genere accade per le costruzioni in muratura.
Il materiale di costruzione delle case prefabbricate in legno rappresenta, infine, indubbiamente un’altro punto a favore. Oltre a permettere un’ottima coibentazione termoacustica, il legno è molto resistente in presenza di fenomeni sismici dato che è costituito da una fibra elastica che modifica la sua forma ma non subisce troppe alterazioni. Garantisce perciò in queste situazioni di pericolo un livello di sicurezza e stabilità veramente ottimo. 


Sono previsti incentivi e bonus fiscali per la costruzione di case prefabbricate in legno?
Purtroppo no. Non sono previsti incentivi e bonus fiscali per la costruzione di case prefabbricate in legno, a prescindere dal materiale utilizzato, assenza che si giustifica con l’inasprimento delle normative in materia di risparmio energetico degli edifici preesistenti. La premialità può essere prevista solo in ambito locale (regionale o comunale) e solitamente è limitata a bonus di cubatura a fronte di classi energetiche di eccellenza, superiori ai limiti delle leggi nazionali in materia.
Gli unici bonus previsti a livello nazionale al momento si rivolgono ad interventi su edifici già esistenti, si rivolgono in particolare ad opere di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica degli edifici, incentivi previsti con il D.L. 63/2013 inserito nella legge di stabilità 2014 e confermati tutt'ora. 

Esiste una normativa per le case prefabbricate in legno?
Qualsiasi opera edilizia, che sia in muratura o in legno, prefabbricata o non, è sottoposta alla normativa edilizia e urbanistica vigente. Non sono previste deroghe alle regole generali specificamente rivolte alle case prefabbricate in legno.
Regole universalmente applicabili che prevedono la richiesta del Permesso di Costruire o la presentazione di una DIA (Denuncia di Inizio Attività) al Comune redatta da un tecnico abilitato (Geometra, Architetto, Ingegnere). Regole generali, o meglio Regolamento Edilizio, che ogni Comune stabilisce autonomamente; le normative quindi varieranno in base al luogo in cui l’opera dovrà essere realizzata.

La soluzione ideale per il raggiungimento di un alto livello di risparmio energetico
Il legno è un materiale edile naturale, rinnovabile e che garantisce un eccellente isolamento termico sia estivo sia invernale. Grazie all'efficienza energetica delle case in legno potete risparmiare moltissimo sulla bolletta, volendo dare una cifra, con le case in lengo potete risparmiare fino all’80% sul consumo annuale di un’abitazione. Ovvero un valore che tende al raggiungimento di quel livello zero fissato dall’Unione Europea, per i futuri costruttori di case private e pubbliche, con la direttiva Europea 2010/31/CE.

casa prefabbricata

Permessi e pratiche burocratiche delle case prefabbricate in legno.
Molti pensano che non siano richiesti molti permessi e pratiche burocratiche per le case prefabbricate in legno. In realtà, se l’edificio in questione è destinato ad uso abitativo, necessita di una concessione edilizia come tutte le altre case. Sarà necessario perciò affidarsi ad un geometra, architetto (o ingegnere) per il progetto, le relazioni tecniche e tutto quello previsto per la concessione nel comune di pertinenza. Così come per le case in muratura che per quelle in legno vale, l’obbligo di non costruire su terreni agricoli o soggetti al vincolo paesaggistico. 

Qual è il costo delle case prefabbricate in legno al mq? Quanto può lievitare durante i lavori?
Ad oggi le costruzioni in legno che si basano su pareti intelaiate, a basso consumo, hanno costi per l’acquirente finale che oscillano da una soglia minima di 1250 euro a 1800 euro al metro quadro chiavi in mano, con una media che si attesta sui 1400-1500 euro. Il prezzo delle case prefabbricate in legno ovviamente dipende strettamente dai tanti fattori qualitativi che è possibile personalizzare. 
Escluso il terreno e gli oneri inerenti il suo acquisto, le voci da considerare per un preventivo sono davvero tante e differenti, una lista di spese ulteriori che può incidere anche per il 30% sul costo finale delle case prefabbricate e di cui è bene tenere conto:

• Opere da impresa: realizzazione della platea in cemento armato su cui viene ancorata la casa prefabbricata in legno, realizzazione di un eventuale interrato, costruzione di muretti , recinzioni, cancelli o pensiline, costruzione di vie d’accesso o vialetti o marciapiedi attorno allo stabile, gli allacciamenti alle reti pubbliche di luce, gas-metano e telefono;

• Spese tecniche: sono costituite da vari aspetti come spese per il progetto esecutivo, direzione lavori, coordinamento per la sicurezza sia in fase di progettazione sia in fase di esecuzione dei lavori, direzione dei lavori in cemento armato, relazione del geologo,certificazione energeticacertificazione acustica, collaudo delle strutture. 
Prestazioni che in parte possono essere svolte da uno stesso tecnico, mentre per le rimanenti è necessario rivolgersi a più figure professionali specializzate, per esempio un geologo o un ingegnere. E’ bene richiedere al tecnico sempre un preventivo dettagliato e calcolare quale sia l’Iva da aggiungere a tale spesa e ricordarsi che in genere essa è una spesa aggiuntiva, quasi mai detraibile a livello di tasse;

• Spese accessorie ed imprevisti vari ne fanno parte tutte quelle spese aggiuntive che sicuramente nel corso del tempo si vanno a sommare alle precedenti, ad esempio eventuali bolli non preventivati, permessi in più da richiedere, altre certificazioni da ottenere. Si possono considerare in questa voce tutta una serie di altre spese necessarie come quelle per il trasloco se ci si rivolge a una ditta specializzata, spese di affitto se l’appartamento vecchio si è venduto prima che finissero i lavori della nuova casa, apertura di nuove utenze per i contatori, spese per un eventuale mutuo o per la fideiussione, acquisto dei mobili nuovi, ecc.
Una volta contabilizzati tutti preventivi per case prefabbricate in legno, l’esborso economico non aumenterà in corso d’opera. Un pregio universalmente riconosciuto alle case prefabbricate in legno è per l’appunto quello del “prezzo certo”. Il principio consiste nel partire da un costo minimo a cui è possibile aggiungere gli accessori desiderati, sino a giungere ad una completa personalizzazione del prodotto. Accordi e preventivi definiti nel dettaglio precontrattualmente, ovvero acquirente che si troverà a firmare un contratto pressoché blindato e che lo garantirà sulla cifra che poi effettivamente dovrà versare.

Manutenzione e garanzia delle case prefabbricate in legno.
Il legno è un materiale che è necessario sottoporre ad importanti interventi che ne prolunghino la vita e la stabilità, ma anche la bellezza. In genere le aziende che hanno costruito la casa in legno consegnano al cliente un libretto di manutenzione in cui sono annotate tutte le modalità di intervento per una corretta manutenzione e garanzia delle case prefabbricate in legno. Particolare rilievo viene dato al trattamento delle parti lignee dell’edificio con prodotti appositi, vernici o tutte le altre soluzioni utilizzabili per combattere l’azioni di alcuni insetti, per contrastare la comparsa di muffe e l’insorgere di incendi.
Tra i vari interventi tipicamente da effettuare è possibile elencare: la cura delle facciate, la manutenzione dei serramenti, il controllo della copertura dell’abitazione, la manutenzione di parti sporgenti del tetto, tettoie e porticati.
Prima di procedere ai lavori verifica se gli interventi sono conseguenti ad esigenze personali o a regolare manutenzione, oppure se siano dovuti a problemi costruttivi o progettuali. In quest’ultimo caso infatti ricorda che le aziende produttrici e costruttrici dei prefabbricati convenzionalmente offrono per i loro prodotti una garanzia a trent'anni, nonostante la presenza di un obbligo legislativo che prevede, per qualsiasi tipo di costruzione, una garanzia di "soli" dieci anni. A riconferma del fatto che le case prefabbricate in legno non sono casette mobili o smontabili, come alcuni credono, ma veri e propri edifici costruiti per durare negli anni, per essere abitati e per offrire tutti i comfort di cui si necessita.
E’ altrettanto importante ricordare che eventuali danni conseguenti ad un uso improprio dell’edificio e delle sue parti non rientrano di fatto nella tutela della garanzia offerta dall’azienda costruttrice. Perciò, saranno imputabili esclusivamente al proprietario della casa che non ha effettuato, o solo superficialmente, le necessarie opere di manutenzione.

Sicurezza e stabilità: 2 grandi pregi delle case prefabbricate in legno.

sicurezza prefabbricati

Oggi le case prefabbricate in legno sono realizzate con un legno di ottima qualità, solitamente proveniente dalle foreste di conifere, legno massiccio a cui si aggiungono supporti in acciaio o ferro per contribuire a migliorare l’impalcatura, ovvero la sicurezza e stabilità delle case prefabbricate in legno, infatti le case in lengo sono anche antisismiche. Si procede operativamente realizzando in primis la struttura portante, dopodiché le pareti vengono realizzate con dei pannelli che si accostano facilmente e si assemblano con estrema praticità. Oltre al sistema di pareti a telaio, si trova anche quello in XLAM (utilizzata per esempio da Prohouse) che permettono di realizzare edifici molto robusti che possono arrivare fino ad un altezza oltre i 10 piani.

Case prefabbricate in legno: difetti e rischi potenziali 
La costruzione di un edificio in bioedilizia può comportare problematiche sia di tipo strutturale, connesse alla progettazione e costruzione, sia di tipo tecnico, vale a dire legate alla tipologia di materiale usato in quanto derivanti dalle caratteristiche intrinseche del legno.
Tanti sono i difetti e i rischi potenziali elencabili tipici delle case prefabbricate in legno. Uno fra tutti consiste nella difficoltà di ripensamenti in corso d’opera; il montaggio della casa prefabbricata in legno è manutenzione fondamentalmente su misura, nel senso che i pannelli sono tutti già stati tagliati e preparati per l’assemblaggio secondo il progetto originario. A ciò si aggiunge il fatto che tutte le pareti di questi edifici sono portanti e quindi realizzare modifiche ad uno step successivo è un’impresa molto complicata.
I rischi potenziali di una casa prefabbricata in legno sono sostanzialmente tutti legati al materiale di costruzione: vi è il rischio legato al pericolo di incendio, quello connesso al deterioramento del materiale in seguito all’attacco da parte di insetti e i danni causabili dall’umidità.
Con riferimento al primo rischio, il legno è generalmente considerato come un materiale altamente infiammabile, ed in effetti il pericolo di incendi non è irreale. Ma se trattato correttamente, ovvero con le sostanze ignifughe o comunque con materiale che ritarda la propagazione della fiamma, questo pericolo può essere allontanato se non completamente scongiurato. 
Il legno è indubbiamente attaccabile dagli insetti, non a caso per proteggere le case prefabbricate in legno dall’attacco degli insetti xilofagi ormai tutti i fornitori di pannelli si sono prevenuti con adeguati sistemi difensivi fin dalla fase di lavorazione del legno. 
Il rischio legato all’umidità dell’aria è il più legato alla zona geografica in cui verrà costruita la casa in legno, in generale è bene prevedere un isolamento a cappotto il cui spessore e la cui composizione vanno valutati e scelti in base appunto alle caratteristiche meteoreologiche del territorio. Non a caso gli interventi di isolamento cappotto sono così diffusi in Nord Italia.

Case prefabbricate in legno chiavi in mano.
La casa prefabbricata in legno chiavi in mano è la soluzione completa, pronta per essere abitata e non a caso anche la più costosa. La soluzione ideale per chi desidera un’abitazione nuova in tempi rapidi: per la sua costruzione servono intorno ai tre mesi.
I prezzi delle prefabbricate chiavi in mano si possono calcolare soltanto indicativamente poiché ogni utente ha le sue necessità, i suoi obiettivi, i suoi gusti estetici. Esistono anche soluzioni non complete, solo con le mura o già con le divisioni interne e i pavimenti che costano un po' meno.

Esistono case prefabbricate in legno usate sul mercato?
La produzione delle case prefabbricate in legno viene fatta in genere in Austria e Germania o nei paesi dell’Est Europa ed è proprio qui che si registrano volumi di compravendita case prefabbricate in legno maggiori. In Italia il mercato è ancora giovane, nonostante ciò stanno sempre più emergendo negozi specializzati che propongono l’acquisto di case usate a costi molto interessanti. In particolare questo tipo di mercato riguarda le case prefabbricate in legno, di tipo mobile, ovvero quelle che è possibile smontare e riassemblare.
 Al momento della scelta è molto importante prestare attenzione alle condizioni delle strutture, del tetto e degli infissi. Da controllare ancora più dettagliatamente , inoltre, è lo stato di conservazione degli isolanti, assicurarsi che il cappotto risulti integro così come anche il manto di copertura ed, infine, che non siano presenti tarli, termiti, formiche, crepe o muffe sia internamente che esternamente all’edificio.


Leggi anche:

Fertility day.

Fertility day, Lorenzin pronta a modificare campagna: "Messaggio va rimodulato"
La Lorenzin, meglio conosciuta come "sotto i capelli il nulla"
o, in alternativa, "non conosco la regola fondamentale del PDPM -
(prima di parlare, medita)


FERTILITY DAY, BUFERA SUL MINISTERO DELLA SALUTE. CHE REPLICA: "NON COLTO SPIRITO DELL'INIZIATIVA" Il ministro Lorenzin: rivediamo due cartoline - 

L'articolo al link - http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Fertility-Day-22-settembre-polemica-social-network-cartoline-Ministero-della-salute-replica-3fea3c6d-984e-40df-8489-3f107afd2873.html

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Beh, noi potremmo anche non aver colto lo spirito dell'iniziativa, ma loro dimostrano di vivere fuori dal mondo reale e di non sapere perchè le coppie non metto al mondo dei figli. 
Prima di prendere iniziative del genere, infatti, bisognerebbe eliminare i problemi che l'iniziativa crea.
Impreparazione? Incompetenza? Superficialità? 
O sadismo?


Lorenzin, io ho un figlio di 44 anni ed è da quando è nato che mi batto perchè lo Stato cauteli e protegga le donne lavoratrici con figli....ancora aspetto... 
E la situazione, durante la vana attesa, è peggiorata, le donne non hanno più lavoro e, anche se lo volessero, non potrebbero mantenere un figlio....
Rifletti, Lorenzin, rifletti prima di sparare cannonate a ciel sereno!


Ma, forse, a pensarci bene, non abbiamo colto il senso del "fertility day", lei, la Lorenzin, forse voleva dire che tutti i bambini che nasceranno dal 22 settembre in poi li manterrà lo stato e/o lei, in alternativa.

In ogni caso, per concludere, per aver istituito il "fertility day" questo governo passerà alla storia come "governo delle cacchiate"

Cetta.

I MURALES DI MATT WILLEY PER SALVARE LE API (FOTO). - Marta Albè

murales api

Le api sono in pericolo. Cosa possiamo fare per salvarle? L’artista newyorkese Matt Willey ha deciso di dipingere un totale di 50 mila api in numerosi murales sparsi in tutto il mondo per sensibilizzare la popolazione alla loro difesa.
L’artista dipingerà 50 mila api in 50 murales per il progetto The Good Of The Hive, un’iniziativa per la tutela delle api che lui stesso ha fondato. 50 mila non è una cifra casuale ma è il numero necessario per il buon funzionamento di un alveare secondo le parole dell'artista.
Ci troviamo ormai da diversi anni di fronte al problema del declino delle api e alla loro scomparsa progressiva per via della distruzione degli habitat naturali, delle malattie, dei cambiamenti climatici e dell’abuso di pesticidi.
L’artista si occuperà personalmente di dipingere le api e di realizzare i murales. Parte del progetto è già in corso e al momento Matt ha dato vita ai primi 7 murales e ha iniziato a raccogliere fondi per supportare il proprio viaggio attorno al mondo.
murales api 1
murales api 2
murales api 3
murales api 6
Quello di Matthew vuole essere un lungo viaggio di sensibilizzazione e consapevolezza a favore della salvaguardia delle api. I suoi murales dovranno convincere le autorità ad impegnarsi per la loro difesa e i cittadini a collaborare per evitare di utilizzare pesticidi dannosi ed inutili e per creare degli habitat naturali adatti alle api, come sta già avvenendo in diverse parti del mondo, ad esempio in Scandinavia. 
Matt Willey sta raccontando online la sua impresa e per rimanere aggiornatipotete seguire i post sul suo blog.

Charlie Hebdo, vignetta su terremoto in Italia.

Charlie Hebdo, vignetta su terremoto in Italia © ANSA
Charlie Hebdo, vignetta su terremoto in ItaliaRIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

"Terremoto all'italiana: penne al sugo di pomodoro, penne gratinate, lasagne"

"Terremoto all'italiana: penne al sugo di pomodoro, penne gratinate, lasagne", questa la vignetta pubblicata dall'ultimo numero di Charlie Hebdo. Vi si mostrano vittime del sisma sporche di sangue. L'ultima, ("lasagne"), presenta diverse persone sepolte da strati di pasta. 

Cosa è rimasto in Italia?

Fertility day. - Lui Tasini

Risultati immagini per fertility day

Io sono assolutamente pro fertility day.
Che però deve andare di pari passo con:
l'asily nidy gratuity per tutty day,
E a braccetto con:
maternity garantity per tutty non è che poy mi licenzy se rimangy incinty day,
Inoltre è inscindibile dal:
My garantiscy uny casy e non chy devy vivery coy miey genitory perchy non hy 800 eury per l'affitty day,
Fratello del famoso:
Chiaramenty garantity un lavory day,
A seguire ci dovrà essere il:
Orary decorosy delly scuoly che non hy y nonny chy my tengony y bambiny mentry lavory day,
Inoltre è da garantire il:
Quindy se non faccy un figly sarey buttaty fuori o possy vivery in questy staty dy merdy day,
E non sarebbe da disdegnare un:
Possy decidery comy vestiry my figly o mettery il nasy anchy ly day,
E il forever young:
My fatty i cazzy toy che l'utery è my e ly gestischy y day,
Per concludere con:
Parly comy mangy chy sy fay uny roby chy puzzy dy ventenny fascisty non è chy sy cy metty le "y" puzzy di meny day.
Detto ciò:
Vivy la fertility
vivy il sessy per procreary
Vivy il femminismy!
Ah no...il femminismy no, che è morty e sepolty e c'è poco da fary y day

giovedì 1 settembre 2016

Captato un segnale “anomalo” dallo spazio da una stella simile al Sole.



Gli astronomi sono scettici sulla sua origine.

Un segnale “anomalo”, che ancora non trova spiegazione, è stato captato dal radiotelescopio russo Ratan-600 di Zelenchukskaya, nel Caucaso: è arrivato dalla stella HD 164595, distante 95 anni luce e un po’ più vecchia del Sole, ma simile per dimensioni e luminosità. Si trova nella costellazione di Ercole e nella sua orbita ha almeno un pianeta delle dimensioni di Nettuno, e forse altri non identificati. C’è chi parla di un segnale inviato da una civiltà extraterrestre, ma i ricercatori del Seti (Search for Extraterrestrial Intelligence), che lo segnalano sul loro sito, si mostrano piuttosto scettici. 

Il segnale infatti è stato raccolto nel maggio 2015, ma è stato reso noto solo recentemente a livello internazionale dall’italiano Claudio Maccone, che ha assistito a una conferenza degli astronomi russi. Come rileva il Seti, il segnale è stato captato quell’unica volta su 39 tentativi fatti e, contrariamente a quanto prevede la procedura, non c’è stata alcuna segnalazione alla comunità del Seti. «Se un segnale sembra essere di origine extraterrestre - scrive il Seti - una delle prime cose da fare è procedere con altri tentativi per confermare l’osservazione, il che non si è verificato in questo caso». 

Quella di un segnale inviato da un’altra civiltà è una possibilità, ma secondo gli esperti ci sono altre spiegazioni plausibili: da una banale interferenza a un satellite militare. Di certo, senza ulteriori conferme «possiamo solo dire che è interessante», aggiunge il Seti. Come chiarisce Stelio Montebugnoli, direttore della sezione italiana del Seti e responsabile del Radiotelescopio di Medicina (Bo), «prima di essere divulgato, un segnale va riverificato seguendo le procedure previste», che prevedono più conferme da parte dello stesso radiotelescopio che l’ha osservato e da tutti i radiotelescopi allertati dal Seti nel mondo. Lo stesso astronauta Umberto Guidoni, che lo aveva segnalato su Facebook, ammette che «finchè non c’è una conferma forte, rimane il dubbio. Ma almeno si sa in quale direzione puntare i radiotelescopi per cercare».