mercoledì 28 novembre 2012

Non versò incassi siti culturali, arrestato.

Segesta, una delle aree archeologiche gestite dalla società di Mercadante.

Ai domiciliari con l'accusa di peculato Gaetano Mercadante, 51 anni. Ammonta a 19 milioni di euro l'importo del denaro di cui aveva la disponibilità per ragioni derivanti dal proprio ruolo di «incaricato di pubblico servizio», di cui si è personalmente e indebitamente appropriato, mentre altri 14 milioni sono stati dallo stesso versati ma con notevole e ingiustificato ritardo.


PALERMO. Avvalendosi di tre Associazioni temporanee d'impresa (Novamusa Valdemone, Novamusa Val di Noto e Novamusa Val di Mazara, di cui era legale rappresentante in Sicilia), Gaetano Mercadante, 51 anni, residente a Bracciano, si sarebbe indebitamente appropriato di circa 19 milioni derivanti dall'emissione di biglietti per l'ingresso nei siti archeologici siciliani. È l'accusa di peculato che ha portato l'imprenditore agli arresti domiciliari, eseguiti dalla Guardia di finanza.    
Nel 2003 l'assessorato regionale ai Beni culturali ha dato in concessione la gestione di alcuni servizi nei siti delle province di Messina, Siracusa, Ragusa e Trapani. La concessione disciplinava, tra l'altro, la gestione degli introiti di biglietteria, per la quale era stato stabilito l'obbligo da parte del concessionario di versare le somme incassate e decurtate dall'aggio, alla Regione Sicilia (70%) e ai Comuni (30%) nei cui territori ricadono i siti di interesse culturale.   
Mercadante avrebbe tenuto per sè 19 milioni, versandone altri 14 a Regione e Comuni ma con notevoli ritardi rispetto a quanto previsto dal contratto e senza addurre giustificazioni. 


Qui ci dev'essere stata la compiacenza e la complicità di qualcuno perchè, per potersi appropriare di tanto danaro ci vuole tanto tempo e, se nessuno in questo tempo ha reclamato, è perchè sapeva e taceva per eventuali accordi precedentemente stipulati. Una truffa concordata da personaggi di specchiata ingordigia e criminalità organizzata, in altri termini, pezzi di potere politico e mafia. Il danaro che circola in certi ambienti è tanto e fa gola a molti....

martedì 27 novembre 2012

Striscia la notizia 26 11. 2012 elezioni primarie centrosinistra.



http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?16263

Truffa a Napoli: veri malati, false fatture.



Fatture di alberghi e ristoranti francesi, ricevute di tragitti in taxi mai effettuati. Ai domiciliari 15 persone.

NAPOLI - Diciassette ordinanze di custodia sono state eseguite dai carabinieri dei Nas nei confronti di componenti di un'associazione napoletana di trapiantati epatici che ottenevano rimborsi per visite all'estero mai effettuate. Per 15 persone sono stati disposti gli arresti domiciliari, per altre due l'obbligo di dimora.

L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco, della sezione reati contro la Pubblica amministrazione. Le accuse contestate nelle ordinanze sono di associazione per delinquere, truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale e contraffazione di documenti. Secondo quanto emerso dalle indagini i trapiantati si facevano rimborsare visite presso strutture all'estero in realtà mai svolte presentando falsa documentazione. L'ammontare della truffa sarebbe di oltre 1 milione di euro e le persone coinvolte avrebbero ottenuto rimborsi di 2000 euro al mese.

Fatture di alberghi e ristoranti francesi, ricevute di tragitti in taxi mai effettuati. E ancora, attestazioni di spese rilasciate da agenzie di viaggio italiane e biglietti di trasporto aereo, carte d'imbarco e biglietti ferroviari. Tutte false, secondo la Procura della Repubblica di Napoli, le attestazioni presentate dall'organizzazione di trapiantati epatici al centro dell'inchiesta. Sotto esame dei Nas di Napoli anche la certificazione sanitaria relativa a ricoveri e consulti medici per cure post trapianto presso strutture ospedaliere, con sede in Francia, rivelatisi inesistenti. Le indagini hanno consentito di raccogliere, come sottolinea il procuratore aggiunto Francesco Greco, "un grave quadro indiziario sull'esistenza di un illecito 'traffico' di false richieste di rimborso spese per prestazioni sanitarie effettuate presso centri ospedalieri esteri al fine di ottenere ingenti illeciti rimborsi dalle competenti aziende sanitarie locali". Nel corso dell'indagine i carabinieri hanno sequestrato anche certificati medici in bianco intestati a una struttura sanitaria francese, blocchetti di fatture in bianco, timbri di strutture ricettive, ricevute di taxi in bianco, ricevute fiscali in bianco riferite alla consumazione di pasti a bordo dei treni, pc e sistemi di archiviazione di dati informatici attraverso i quali alcuni degli indagati erano in grado di emettere falsi biglietti ferroviari, falsi biglietti aereo elettronici, false carte d'imbarco e false fatture di strutture ricettive francesi.

Fiat, prima assunzione Fiom.




Azienda, siamo penalizzati in un contesto di mercato sfavorevole. Ai lavoratori Fiom posizione di privilegio ingiustificata.

POMIGLIANO D'ARCO - Ciro d'Alessio, 32 anni, è il primo operaio dei 19 metalmeccanici Fiom ad aver apposto la firma al contratto con Fip a Pomigliano d'Arco (Napoli). "Il primo pensiero va ai 2300 ancora fuori - ha detto - siamo soddisfatti, ma non contenti, perché attendiamo il rientro di tutti. Oggi comincia il passo successivo". "Adesso dentro la fabbrica - sottolinea Ciro D'Alessio - c'é anche la voce di chi è fuori". Dopo d'Alessio ha firmato anche Raffaele Manzo, il quale ha comunicato che per il 28 dicembre percepiranno anche la liquidazione dovuta per le dimissioni dal gruppo Fiat, e che il 10 dicembre, giorno della ripresa produttiva, dovranno incontrare gli addetti di Fiat service che renderà loro noto il da farsi.
ASSUNZIONI 19 FIOM INGIUSTIFICATE,CI PENALIZZANOL'assunzione a Pomigliano dei 19 iscritti della fiom è "un'ulteriore penalizzazione per un'azienda che opera in un contesto di mercato molto sfavorevole". Lo afferma Fabbrica Italia Pomigliano, sottolineando che "sono del tutto ingiustificate dal punto di vista gestionale", L'assunzione dei 19 lavoratori garantisce alla Fiom "un passaggio in Fabbrica Italia Pomigliano anticipato rispetto a tutti gli altri dipendenti" e le dà "una posizione di privilegio che non ha alcuna ragionevolezza".
FIOM, ASSUMERE TUTTI I LAVORATORI IN CIG  "Una bella giornata, siamo riusciti a far entrare i primi 19, ma ci arrenderemo solo quando tutti i lavoratori in cassa integrazione saranno assunti": lo ha affermato il segretario generale della Fiom di Napoli, Andrea Amendola, commentando l'assunzione a Pomigliano dei 19 iscritti della Fiom è "un'ulteriore penalizzazione per un'azienda che opera in un contesto di mercato molto sfavorevoleo le prime firme al contratto con la newco Fabbrica Italia Pomigliano, da parte dei 19 iscritti al sindacato di Landini, la cui assunzione è stata decretata dalla corte d'appello di Roma lo scorso ottobre. Amendola, che è fuori allo stabilimento insieme con gli altri lavoratori che attendono di entrare, ha anche sottolineato che la Fiom userà "tutti gli strumenti a propria disposizione sia sindacali che giuridici per far assumere tutti". I lavoratori che devono firmare sono stati convocati ieri dall'azienda per "comunicazioni urgenti", e prima della firma si sono messi in contatto con i legali del sindacato e con lo stesso Amendola per informarli del contenuto del contratto, che é stato sottoposto loro da Antonio Vece, responsabile legale dello stabilimento.

Bankitalia: reddito famiglie cala, quinto ribasso di fila.



Calo maggiore del 2,5% che si era registrato durante recessione del 2009. Crescono debiti, mutui in flessione.

ROMA  - "Per le famiglie italiane siamo al quinto anno di riduzione del reddito reale ". Lo ha detto il vicedirettore di Bankitalia, Salvatore Rossi, secondo cui quest'anno "si profila una diminuzione anche più marcata di quella, del 2,5%, avutasi in occasione della recessione del 2009".

Il credito alle famiglie "mostra segni di affanno, con i prestiti che si stanno lentamente contraendo e le nuove erogazioni che sono molto più contenute degli anni scorsi". Lo dice il vicedirettore generale di Bankitalia, Salvatore Rossi, precisando che la decelerazione dei prestiti alle famiglie "é divenuta negativa nel terzo trimestre di quest'anno". Rossi ha ricordato anche che secondo le stime Bankitalia "la decrescita dei mutui immobiliari proseguirebbe nei mesi prossimi, almeno fino a metà 2013".

La crisi economica rende le famiglie italiane finanziariamente più vulnerabili. Secondo i dati di un'indagine biennale di Bankitalia resi noti dal vicedirettore generale Salvatore Rossi, nel 2010 il 3,6% delle famiglie italiane (poco meno di 900 mila nuclei) era gravata da un servizio del debito superiore al 30% del loro reddito. Tra queste le famiglie definite 'vulnerabili', cioé quelle del primo e del secondo quartile di reddito, erano pari all'1,4% del totale delle famiglie, le prime, e all'1%, le seconde (circa 350 mila e 250 mila nuclei rispettivamente).

Maltempo Toscana: nubifragi a Firenze, Livorno, Pisa.

Firenze




Allagamenti, trombe d'aria, bombe d'acqua: torna l'allerta maltempo in Toscana, colpita duramente dalle alluvioni di due settimane fa, che hanno provocato quattro morti in provincia di Grosseto. Nel Grossetano è tornato a piovere con intensità, e si sono registrati allagamenti nelle strade e nei sottopassi sia del capoluogo, che nelle zone colpite dall'alluvione del 12 novembre.
Firenze. Forti criticità si registrano a Firenze per la violenta ondata di pioggia che in poche ore si è abbattuta sulla città. Numerosi i sottopassi allagati e le strade che, in breve tempo, si sono trasformati in veri e priopri corsi d'acqua. Il violento temporale ha fatto ingrossare anche il torrente Mugnone.
La protezione civile di Firenze ha invitato tutti gli abitanti della zona del Mugnone a salire ai piani alti delle proprie abitazioni, a causa del rischio esondazione del torrente. Sulla città, infatti, si è abbattuto un violento nubifragio. Publiacqua, protezione civile e polizia municipale sono al lavoro a causa dei numerosi allagamenti segnalati in tutta la zona.
Livorno, Pisa e l'Aurelia. Disagi per allagamenti a strade e sottopassi anche a Livorno, dove i vigili del fuoco hanno ricevuto decine di chiamate per cornicioni pericolanti e infiltrazioni d'acqua. Sempre nel Livornese, a Rosignano Solvay, una tromba d'aria ha scoperchiato i tetti di diversi edifici e causato il crollo di alberi di pino. Allagamenti e disagi anche a Pisa, dove la pioggia abbondante ha allagato scantinati e negozi al piano terreno nella zona della stazione, vicino all'aeroporto e a Porta a Mare. Forti rallentamenti al traffico si registrano a Pisa e Livorno città, e sull'Aurelia. Anche a Firenze le strade iniziano ad essere gonfie d'acqua e si temono allagamenti se continuerà a piovere così intensamente nelle prossime ore.

Mediaset vuole mettere il bavaglio al blogger: #siamotuttipablo. - Stefano Corradino


Pablo Herreros
Una tv (gruppo Mediaset) sfrutta una disgrazia. Un blogger invita gli sponsor a boicottarla e si becca una sonora denuncia.
Accade in Spagna: nel novembre 2011 un programma di Telecinco, emittente del gruppo Mediaset fondata da Silvio Berlusconi nel 1989, e non nuova a pesanti cadute di stile tanto da meritarsi l’appellativo di “telebasura” (tv spazzatura) decide di pagare 10mila euro per intervistare la madre di uno degli imputati dell’assassinio di Marta Del Castillo, 17enne sivigliana uccisa da un ex fidanzato e un amico, e il cui corpo non è mai stato ritrovato.
L’opinione pubblica è molto sensibile su questo tema, e la decisione di pagare la madre di uno degli assassini della giovane per presentarsi davanti ai teleschermi proprio non va giù agli spagnoli. Il blogger Pablo Herreros disgustato dalla trasmissione lancia un appello su www.change.org affinché gli inserzionisti del programma si ritirino, per non essere confusi con un programma “che paga gli assassini per intervistarli”. All’appello aderiscono decine di migliaia di persone in poche ore tanto da convincere alcuni dei più grandi marchi presenti in Spagna, a ritirare i propri spot dal programma. Poche settimane dopo il programma, La Noria, venne definitamente chiuso.
Mediaset non si scusa con i propri telespettatori per l’ennesima figuraccia ma, questa settimana ha denunciato per “minacce e coercizione nei confronti degli inserzionisti” il blogger Pablo Herreros e chiede 3,7 milioni di euro e 3 anni di carcere. E così la tentazione per i bavagli alle voci sgradite travalica i nostri confini: dall’Italia alla Spagna (ma sempre per mano italiana, o meglio berlusconiana) chi si ribella allo sfruttamento di una tragedia per qualche punto di share viene denunciato e intimidito.
La petizione che vi invito a firmare a sostegno del blogger Herreros e del suo diritto alla critica e alla libertà di espressione è per chiedere che i vertici di Mediaset ritirino subito la denuncia.
Se in Italia il servizio d’ordine mediatico di Berlusconi chiede che Sallusti non vada in carcere quantomeno per coerenza dovrebbe rifiutare la galera anche per il collega spagnolo.
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